• Non ci sono risultati.

Capitoli presentati dalla città di Oristano

521 1632, febbraio 7, Cagliari

Don Gaspare Sanna, sindaco della città di Oristano, consegna al Presidente le richieste della città e chiede che:

1. tutti i privilegi finora concessi vengano considerati inviolabilmente in uso;

2. i viceré quando arrivano nell'isola e pronunciano il loro giuramento dichia-rando di rispettare i privilegi della città di Cagliari inseriscano nella formula del giuramento anche l'impegno a rispettare quelli della città di Oristano;

3. il grano d'insierro della città, pari a 4000 starelli, dopo aver fatto il servizio, possa essere esportato senza pagare diritti;

4. gli ufficiali dei tre Campidani e il podestà, alla fine del loro incarico, siano sottoposti a sindacato e a far parte di tale giuria vengano chiamati alcuni consi-glieri della città e sia impedito agli interessati di ricoprire nuovamente tale carica prima che trascorrano 6 anni dal loro precedente mandato;

5. le incontrade di Macomer, Marghine, Parte Ocier Real, Mandrolisai e Barigadu, aggregate amministrativamente ad Oristano, forniscano il frumento necessario all'annona cittadina così come la città, nelle cattive annate, li soccorre

• inviando loro il grano necessario;

6. i giudici concludano le cause civili intentate dal Consiglio contro i debitori poiché Oristano attende da tempo la dichiarazione di alcune sentenze e, nel frat-tempo, è costretta a far fronte alle proprie necessità finanziarie chiedendo in pre-stito del denaro e pagando rilevanti interessi;

7. poiché le mura sono cadenti in diverse parti e il castello giudicale, trasfor-mato in carcere, si trova privo di tetto e di porte, tanto che i prigionieri o fuggo-no o vi muoiofuggo-no per le sofferenze ed i disagi; il sovrafuggo-no assegni ad Oristafuggo-no una rilevante somma per restaurare le fortificazioni poste a difesa della città;

8. in considerazione del fatto che nel parlamento Vivas era stato stabilito per capitolo di Corte che i vassalli dei tre Campidani, pagando agli arrendatori delle saline 1 starello e 3/4 di frumento, venissero esentati della corvée del trasporto del sale alla città e gli appaltatori, malgrado tale disposizione di legge, pretendo-no dai vassalli tale prestazione, il Consiglio civico chiede al sovrapretendo-no di decretare nuovamente e con maggiore forza l'esenzione da tale corvée;

9. ai vassalli che trasportano in città il sale scuro e lo purificano vengano asse-gnate 4 carrette di sale bianco. Essi saranno tenuti a dividere il sale con gli uffi-ciali della Procurazione reale che presenziano a tale atto;

10. alla foce del fiume Tirso, nella località Arcai, venga costruita una torre di guardia dando finalmente esecuzione a quanto è stato decretato nei parlamenti Moncada e Vivas poiché le mura della città, piene di brecce, non offrono suffi-ciente difesa;

11. per rispettare i capitoli di Corte approvati dai viceré Guevara e Vivas, si proibisca al potestà di Oristano e agli ufficiali dei Campidani di chiedere soldi per la compilazione degli inventari dei vassalli defunti,.

12. venga emanato un nuovo decreto che obblighi i notai a rispettare i salari fissati dalla prammatica del viceré Moncada;

13. gli ufficiali non possano subarrendare la riscossione delle multe, dei sequestri e delle pene;

14. gli arrendatori del feudo non assistano alla compilazione delle liste feudali né pretendano di inserire in tale lista anziani e malati;

15. si decreti con atto di Corte il pagamento dei danni causati dai soldati del tercio lombardo comandato da Girolamo Roho, che alloggiarono in città agli inizi del precedente decennio 0620;

16. venga impedito al viceré di scegliere gli ufficiali del Marchesato al di fuori della lista dei ternati presentata dalla città;

17. tenendo conto del capitolo di Corte approvato dal viceré Moncada nel 1552, che ha imposto agli arrendatori delle saline di fornire alla popolazione di Oristano (così come si usa a Cagliari) 200 rasieri di sale, gli affittuari vengano obbligati per legge a rispettare tale disposizione;

18. venga decretato per capitolo di corte che il salario per le sentenze compete solo all'assessore e che le decretazioni rientrano tra i compiti obbligatori del Governatore, il quale per apporre la propria firma non può chiedere denaro;

19. per impedire ulteriori disservizi si impedisca al Governatore del Capo di Cagliari di intromettersi nelle cause giudiziarie senza l'esplicita richiesta di uno dei ricorrenti e di portare con sé a Cagliari gli atti dei processi;

20. il podestà della città venga onorato del titolo di veguer e gli si affianchi un assessore che lo assista e resti in carica per un biennio a condizione che quest'ul-timo tragga il proprio salario esclusivamente dalle sentenze pronunciate;

21. la Corona assegni alla città una parte delle entrate del Marchesato per restaurare il convento delle Clarisse e quello della Maddalena appartenente ai francescani Osservanti poiché tali edifici sono puntellati in alcune parti e rischia-no di crollare;

22. gli abitanti della città non vengano obbligati a fornire indebiti servizi agli ufficiali regi;

23. venga fatto divieto ai commercianti genovesi e di altre nazioni di commer-ciare all'interno del Marchesato poiché tale attività è riservata da un antico privi-legio agli abitanti della città;

24. per evitare che il vescovo e diversi canonici della diocesi, nativi di altre città e ivi residenti continuativamente, vengano meno alle loro responsabilità pastorali, sia loro sottratta una parte delle rendite e riassegnata agli ecclesiastici che svolgono tali uffici in qualità di loro sostituti;

25. siano imposte pesanti multe agli arrendatori che per diritto di terratico

chiedono ai vassalli del Marchesato non il mezzo starello di grano dovuto per contratto ma uno intero;

26. venga annullato il mandato della Tesoreria che chiede alla città il paga-mento di 12.460 lire. Infatti il Consiglio civico ha anticipato tale somma alle casse regie. La richiesta è dunque indebita perché le 12.460 lire pretese corri-spondono alle 5 rate del donativo già pagate alla Tesoreria;

27. nessun suddito possa acquistare e portare via dalla città vacche, buoi, montoni, senza essere stato autorizzato dal podestà e dai consiglieri civici;

28. ogni 2 o 3 anni un commissario regio visiti i tre Campidanì e controlli l'o-perato degli ufficiali inferiori per punire quanti hanno commesso soprusi o angherie nei confronti della popolazione;

29. tutti i cittadini che hanno servito come consiglieri civici vengano esentati dai servizi militari e dalle corvées;

30. si reintroduca in città il servizio annonario sulle carni al fine di garantirne l'effettiva disponibilità;

31. gli arrendatori affidino le scrivanie feudali e civiche a persone esperte e di cultura e non ad analfabeti;

32. non si ammettano a pascolare nei terreni vicini agli abitati allevatori fore-stieri e persone di cattiva fama, né si conceda loro l'esenzione dal diritto d'incari-ca;

33. vengano imposte pesanti multe ai notai che non rispettano i salari fissati nella prammatica promulgata dal viceré Moncada;

34. si applichi la prammatica del 1592 che regola il pascolo dei buoi e si imponga agli ufficiali di non delimitare per il pascolo dei buoi da lavoro erbai insufficienti al loro sostentamento, o terreni situati vicino alle terre seminate;

35. per incoraggiare l'allevamento di suini si chieda come diritto feudale agli allevatori di tale bestiame un porco per branco e non uno ogni dieci capi come accade da qualche tempo;

36. poiché nelle corti Gandia è stato concesso alla città di effettuare l' insacco-la.zione e l'estrazione delle liste dei consiglieri ad Oristano e non a Cagliari il viceré rispetti tale decisione senza violarla platealmente come è accaduto nell'an-no 1631;

37. i nobili residenti nella città possano riunirsi autonomamente, e con le stesse modalità praticate nella città di Sassari.

filustrissim y excellentissim seiior Loctinent y Capità generai. y President en est real generai Parlament.

Don Gaspar Sanna, sindich de la magnifica giutat de Oristain, en nom y per part de A c. 835v.

dita giutat, naturals y habitadors de aquella, suplica humilment a vostra excellencia mane, en nom y per part de sa real Magestad y com a President en est son real y gene-

ral Parlament, concedir.li y decretar.li los capitols siguents, decretant cada capitol de persó, provehint que se observen encontinent inviolablement sens altre orde ni con-finnació de sa Magestat, aguda consideració no sols de la fidelitat que sempre han tin-gut a son rei dits reals vassaills pero encara dels bons y loables servigis que continua-ment han fet y prestat a sa Magestat, no sols en esto, pero en los demés Parlacontinua-ments celebrats per los predecessors de vostra excellencia, y en altres moltas occasions que se han offert de ajudar y servir a sa Real Corona, manant axí bé se tinga consideragió que lo Real Patrimoni té més entrada de les rendes de dita ciutat y marquesat que de diguna altra giutat y quasi més de ella a solas que de totas las demés del Regne juntas, etc.

E primerament supplica mane vostra excellencia provehir y decretar que tots los pri-vilegiis a dita magnifica giutat concedits per lo serenissims reies de Aragó, de gloriosa memoria, y sos successors en dits Regnes sian inviolablement observats ad literam, sens interpretació alguna, tant tots los que estan en viridi observantia com los que no son in viridi observancia, y axí tant usats com no usats si e segons en altres Parlaments se ha axí provehit y decretat, y per major valor y corroboragió ordenar que enconti-nent sub decreto entretant se posen en execugió y effecte tots y qualsevol privilegiis tants antichs com modernos per qualsevol reis y en qualsevol temps a dita ciutat con-cedits etc.

Que se fassa com se supplica.

Montserratus Vacca secretarius. /

B c. 151 (Està bien decretado por el Presidente con que no haya observancia subseguida en contrario de [dichos] privilegios. Episcopus preses). /

A c. 836 2 Suplica dit sindich que en observancia del que sempre se ha acostumat, tant per vostra excellencia com per sos predecessors, que lo excellentissims virreis al temps venera en est Regne y juran o son confirmats y tornan a de nou jurar y per lo semblant los nobles y magnifichs juges de la Real Audiencia en lo introit de llurs offissis acostu-man jurar de observar tots los privilegis, capitols de Cort, usos y consuetuts, en favor d.esta magnifica giutat de Caller concedits y observats, que axí bé agian particular-ment de jurar tant de observar y mantenir los privilegiis y capitols de Cort a dita magnifica giutat de Oristain concedits, com las consuetuts y usos y dits capitols y pri-vilegis usats y no usats y per exequció del present capítol que se servesca vostra excel-lencia jurar y fer jurar als nobles y magnifichs juges dela Real Audiencia per que de una volta se assente y no se clifferesca.

Que se fassa com se supplica.

Vacca secretarius. /

B c. 151v. (Est.4 bien decretado por el Presidente. Episcopus preses).

A c. 836 3 Suplica dit sindich que attès per privilegiis y capitols de Cort decretats en diversos

Parlaments y en particular en los de don Antonio Coloma, duch de Gandia y don Joan Vivas, que dita magnifica giutat per provisió y bastiment de dita magnifica giutat de Oristain y naturals y habitadors de aquella, puga magazenar fins quatre mill raers de forment y que aquells fet agian dit servigi se puga embarcar en utilitat y benefigi de dita ciutat tot lo forment se trobarà en dits magazen, fet empero dit servigi, libera y francament sens pagar digun dret si segons la giutat de Caller lo sol y acostuma embarcar, que en effectuagió de dits privilegiis y capitols de Cort ho mane vostra excellencia no sols decretar pero provehir que, no obstant qualsevol contradicíó per lo Procurador patrimonial feta o fahedora, se posen en esecucció en la primera ocasió hi hagia de embarcació vista la anada, per que majorment se puga acudir al servei se ha offert a sa Magestat.

Que se observen las decretacions fetas per dits sefiors virreis en quant son estadAs aprovadas y confirmadas per sa Magestat.

Vacca secretarius. /

(Està bien decretado por el Presidente. Episcopus preses). / B c. 152

4 Suplica dit sindich que attès per privilegiis dels serenissims reis de Aragó conce- A c. 838

dits a dita giutat està dispost y ordenat que los potestats y officialis reals dels tres Campidanos y Marquesat de Oristain a la fi de llurs offissis agian de purgar taula y se nomenen per los consellers de dita giutat alguns juges de taula, y vostra excellen-cia ne eligex tres, quals dins trenta dies houen los clams que alguns donan contra dits pottestat de Oristain y officials de Campidanos y molts, per ser pobres atemori-zats dels matexos potestats y officials amenesant.los que si donan clams y ells tor-na altra volta a dits offigis reusan de dar dits clams y restan los delictes sens ser castígats y dits pobres aggravata; que per gò se servesca vostra excellencia decretar que los juges de taula, que per vostra excellencia y sos successore se eligiran, pugan nomenar un fisch per que puga anar per les viles del Marquesat y saber dels agravis hauran fet, qual puga intrepide instar contra dits pottestats y officials tant lo fulmi-nar processor tant civils com criminale, com la dedaració de aquells y per que per averiguar dits clams hi vol moli de temp, maxime que les viles de dit Marquesat son trenta, se servesca axí bé allargar.lis als dits juges de taula lo temps fins en tres mesos, per que pugan les cosec ab més maduresa y cognició prosehir y juntament prohibir que los pottestats que finiran no pugan tornar a dit offisi fins passar sis ains que son tres biennis per ser lo offigi de potestat biennal, y los officials tres ains inclusive, quals son annuals.

Que se fassa com se supplica.

Vacca secretarius. /

(Està bien decretado por el Presidente no haviendo fatta de personas benemeritas. B c. 152

Episcopus preses). /

5 Supplica dit síndich que atès per privilegiis reals concedits a dita giutat son aggrega- A c. 838

des ad aquella les encontrades Marguine, Macomer, Parti Ocier Real, Mandrolisai y Part Barigadu susu et jossu, les quals son obbligades apportar, com aportan, les vitualles y provisions en dita giutat de Oristain, que se servesca axí bé vostra excellen-cia provehir y decretar que los consellers pugan anar en dits Encontrades y escrutinar A c. 838v. lo forment que se / sol pendre y escrutinar per provisíó y bastiment de dita giutat si e segons solen escrutinar y escrutinan en los matexos Campidanos y Marquesat de Oristain, puix en males anades dítes Encontrades se suplexen y ajudan de dita giutat, y es rahó que axí com totes les viles del regne contribuexen en dit escrutini a les giu-tats que ellas son subjetas, que axí bé ho sian dites encontrades subjetas y aggregadas a dita giutat.

Que per esser de dain als pobres vassails se ha pres lo fer lo escrutini a la giutat de Caller y per gò no té lloch lo supplicat sino que se observe Io matex que en ella.

Vacca secretarius /

6 Suplica dit sindich que per quant hi a alguns plets que en esta Real Audiencia se aportan a instancia de dita magnifica Qiutat de Oristain de alguns millanars qui preten haver hi a molts ains que se espera la ultimació de aquelles y entretant dita giutat ne patex ínterès per haver pres les dites quantitats a censal; per gò suplica mane vostra excellencia provehir y decretar y, en quant mester sia, manar als nobles y magnifichs juges declaren dítes causes, ab la brevetat possible, per a que cessen los interessos de dita ciutat ab la ultimació de dites causes.

Que en esta Audiencia no se té noticia de tals plets y per averiguació de ago se mana al sindich de dita giutat que dins quinze dies diga y declare en poder del secretari infrascrit que plets son, per que, havent.los hi se ultimaran encontinent, puix fms ara no ha restat mai per dita Audiensia.

Vacca secretarius. /

B c. 153 (Està bien decretado por el Presidente. Episcopus preses). /

A c. 838v. 7 Suplica dit sindich que atès, segons vostra excellencia haurà vist, les muralles de dita ciutat son tant antiguas que de pura vellesa y antiquitat son deruides y ubertas en molts llochs, que sens difficultat se pot entrar y exir, y seria molt facil la invagió de ini-michs, lo que Deu no vulla; que per gò se servesca vostra excellencia manar reparar dites muralles y juntament per quant Io castell, que es a prop de una de las portas de dita ciutat que servex per presó es del tot deruida y destrossada que no hi a ni sostres, ni portas, ni reparo haont poder estar dits presoners, y molts per patiment ne moren y los demés sempre ne fugin, y quant lo governador o, potestat posa alguna persona per c. 839 algun grave delicte per guar / dia de aquells occupan al poble y pobres en guarda de aquella fent.lis pedre las jornadas ab que podian sustentar llur casa y familia, per gò se servesca vostra excellencia manar se reparen tant dites muralles com castell y presó, assegnalant alguna porció y part en est real Parlament que servesca per lo reparo de aquells.

Que se remet als tratadors per que en la ripartkio fahedora ne tingan la deguda consi- deragió.

Vacca secretarius. /

(Està bien decretado por el Presidente y en lo de adelante se ha proveido en los capi- B c. 153 tulos presentados per los Estamentos que se reserven 25.000 ducats de los 50.000

ducats que se reparten en el Parlamento a efeto de aplicar.los a obras pian, refaccion de puentes, obras y murallas del Reyno. Episcopus preses). /

8 Suplica dit sindich, per quant per capitol de Cort decretat en lo Parlament celebrat A c. 839 per don Juan Vivas se prohibí y vedà que los rendadors de les Reals Salines no

com-posassen als vassaills del Marquesat de Oristain en fer.se dar, com se facian dar, un estarell y tres quarts de forment com nullament se faian dar per desobligar.los de por-tar y conduir de les Reals Salines la sal a la ciutat de Oristain y per que, no obstant dit capitol de Cort, no curant.se dits arrendadors de les penes apposades en aquell, han continuat en dita composigió y concert y als qui no se volen obligar los manan y for-san a acudir a dita sal, tant en temps de llurs laureras y cullita dels sembrats ruinant.los y maltratant.los llurs personas y bous essent que no poden ser manats sino en temps comodo y lo que se esmersa de sal en la dita ciutat haont son obligats con-duir.la no excedeix a dos mill estareills y lo que cobran de dits pobres vassaills de composició excedit a la valor de dita sal y ve en total mina y destrudó de dits vassail-ls; per gò a vostra excellencia humilment suplica que, reservat dret al real fisch per la exactió de les penes en que han incorregut dit arrendadors, se mane ab novas y rigu-rosas penas se observe dit capitol de Cort y en quant mester sia se decrete novament que no pugan concertar per forment nec alias ab dits vassaills, si no que en conduir dita sal se observa lo antich es que se mane carros y bous de qui ne tindrà y los que no tindran vagian personalment y sols se conduesca lo necessari per dita ciutat y no més.

Que se fassa en tot y per tot lo supplicat y que dant noticia lo sindich dels contra-faents lo Real Fisch farà sas parts contra de aquells.

Vacca secretarius. /

(Està bien decretado por el Presidente. Episcopus preses ). / B c. 153v.

9 Suplica axí bé dit sindich, que per quant ab dit capitol de Cort decretat per lo A c. 839v.

quondam don Joan Vivas per la extragió de la sal de dites Reals Salines se provehí y decretà que, aprés que los vassaills de dits Campidanos de Oristain traian la sal negra y faian las bigas que eran obbligata, extrahian axí bé quatre carros de sal bianca y aquells aportavan ahont eran los ministres de lloctinent de procurador real que assi-stian a veure la extrahació de dites salines y aquells repartian dita sal blanch part als vassaills que avian tret dites bigas de sal negre y part als ministres de dita Procuració Real, no obstant dita decretació y capitol de Cort, los forsan a traure tota la sal bianca que volen y a portar.la y conduir.la ab sos carros y bous en Oristain per grangeo y

profit de dits arrendadors y dain de dit poble per a vendre aquella a quatre reals lo

profit de dits arrendadors y dain de dit poble per a vendre aquella a quatre reals lo