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Caratteristiche del prodotto

Effetto Paese

negativo

Negativa

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3.4 La comunicazione biologica

Il vino e la sua cultura, sono probabilmente una delle tendenze più in espansione del mondo sempre più globalizzato che ci circonda oggi. Anche se il vino è stato scambiato per migliaia di anni, la produzione di vino in tutto il mondo è iniziato all'inizio del 1990 con l’ingresso da parte dei paesi del “nuovo mondo ” del vino, principalmente a causa 60 della riduzione delle barriere al commercio e delle opzioni logistiche più economiche (Richard 2008). Al 9ine di ridurre il peso delle spedizioni, i produttori hanno iniziato a sperimentare imballaggi leggeri in materiale altamente riciclabile come Tetra-pack, PET, BIB e anche in alcuni casi con lattine in alluminio (Robinson 2006). Grazie alla sua insinuazione ecologica, questo nuovo modo di confezionare è stato chiamato “Green packaging”. Per quanto concerne una visione globale del settore biologico siamo in grado di dire che nel periodo 2002/2013 si è registrato un +235% in Europa e un +273% nel mondo. Sempre secondo i dati dell’analisi (WineMonitor 2014), la viticoltura biologica dell'Unione Europea rappresenta il 78% della super9icie bio . Nel mondo il 4,6% della 61

super9icie vitata è bio e nella UE la rilevanza sale al 7,6%. La graduatoria per Paese rimarca al primo posto il Messico (con uno share del 15,9%), seguito dall'Austria (10,1%). L'Italia è al terzo posto (con il 9,8%) stando davanti alla Spagna (8,9%), Francia (8,5%), Nuova Zelanda (7,2%), Germania (7,1%), Repubblica Ceca (6,4%), Bulgaria (5,0%) e Grecia (4,8%). Prendendo in considerazione l'orizzonte temporale 2003-2013 il paese iberico presenta una crescita del +410% mentre l'Italia del +114% e la Francia del +297%. Spostando l'obiettivo sulla super9icie a vite biologica per regione, in Italia guida la Sicilia (25.000 ettari nel 2013; +61,5% rispetto al 2011; 37% delle super9ici bio in Italia), seguono la Puglia (10.604 ettari, +32,5%) e la Toscana (8.748 ettari, +73,7%).

L’Italia detiene comunque il primato per essere il paese maggiormente competitivo in questo settore, grazie anche al fatto che la somma di tutta una serie di fattori come illustrato in 9igura 28, rendono in nostro paese ad essere molto indicato per la produzione di questa tipologia di vino. Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa,Cile e USA. 60 Per l'europa non sono disponibili i dati per Estonia, Finlandia e Regno Unito 61 !86

Figura 28: Competitività nel settore vinicolo. Fonte:(Balzan 2013) Non a caso le cantine certi9icate per produrre vino biologico in Italia dal 2005 ad oggi sono cresciute di oltre 3 volte come sottolineato in 9igura 29, ad oggi se ne calcolano più di 1.300 (Mocciaro 2015). Figura 29: Le cantine biologiche in Italia Fonte: (Mocciaro 2015) Per quanto riguarda il consumo del vino biologico nel nostro paese si registra una vera e propria crescita, ma solo negli ultimi due anni come testimonia anche la 9igura 30. !87

Figura 30: Tasso di penetrazione del vino biologico

Fonte: (Mocciaro 2015)

In 9igura 31 invece è possibile vedere una sintesi dei principali fattori che consentirebbero di aumentare la espansione di questo tipo di vino tra i consumatori europei, cosa che invece al momento è consolidata sono in alcuni paesi come la Germania o la Francia che tengono il primo e secondo posto a livello di consumo (Cristini 2011). Figura 31: I fattori di contesto in grado di accrescere la penetrazione del Bio in europa e relativa letteratura. Fonte: (Cristini 2011) !88

• Fattori ambientali e di contesto: es. attenzione ai fenomeni legati all’inquinamento e alla difesa dell’ambiente;

• Fattori etici: es. attenzione ai comportamenti corretti, alle norme, alla rilevanza della “bilancia sociale”;

• Fattori connessi alla qualità del cibo: es. richiesta di miglioramento dello standard, qualità implicita, fattori percettivi;

• Fattori informativi: es. ruolo dell’etichetta nel’informare il consumatore;

• Fattori di garanzia: es. nei cfr. del processo, del prodotto, del sistema di certi9icazione; • Fattori di conoscenza: es. informazione sul processo “biologico” assicurato ai prodotti,

scelta delle opzioni, grado di consapevolezza, ricadute di tipo salutistico, etc;

• Fattori culturali: processi di scelta come derivati culturali, connessi alla tradizione e alla storia dei prodotti , alle speci9icità; Anche nel campo italiano si stanno sviluppando molti progetti di eco sostenibilità(9igura 32), sia con interventi pubblici che con iniziative private dove i punti cardini sono: 1. Carbon FoodPrint ; 62 2. LCA ( life cycle assessment) l’intero ciclo di vita del prodotto; Figura 32: Principali progetti eco in Italia. Fonte: (Balzan 2013)

Un esempio è V.I.V.A. Sustainable Wine, progetto pilota del Ministero dell’Ambiente condotto su 9 grandi produttori italiani. Questo progetto misura la loro impronta ambientale fornendo alle aziende uno strumento di diagnosi del loro impatto.

La “carbon footprint” del vino consiste nella quantità di carbonio (CO2) coinvolto nella produzione 62

e nel trasporto di questo prodotto, (Balzan 2013).

Gli obiettivi di questo progetto sono:

1. Sviluppare un codice di sostenibilità che consenta una certi9icazione per le aziende che faranno attenzione le linee guida proposte dal Ministero;

2. Procurare uno strumento informatico di facile uso per misurare la performance ambientale della gestione del vigneto;

3. Comunicare sia sul mercato interno che su quello internazionale «dalla vite alla tavola» con una app scaricabile da tutti;

L’azienda che sceglie la viticoltura sostenibile comunica un valore aggiunto del suo vino e lo caratterizza come nuova cultura del vino, un maggior rispetto per l’ambiente, responsabilità sociale, maggior salubrità e maggior qualità del prodotto (Panero 2014). Inoltre il ciclo di vita del vino sostenibile come illustrato in 9igura 33 è in pieno sviluppo mentre per gli altri vini e soprattutto quelli da tavola siamo in fase di declino (Balzan 2013).

Figura 33: Ciclo di vita del vino per tipologia.

Fonte: (Balzan 2013)

La viticoltura biologica è de9inita come l’esecuzione di attività di agricoltura biologica per la produzione di uva e di vino della migliore qualità possibile (IFOAM 2014). La viticoltura biologica si focalizza sull'utilizzo di processi naturali dove possibile per la produzione di nutrienti così come il ciclo dei parassiti, la malattia e la gestione delle

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