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Tendenze innovative nel packaging vinicolo

Principali canali di vendita

IL BIOLOGICO IN VIGNA ED IN CANTINA MA NON SULL’ETICHETTA

3.5 Tendenze innovative nel packaging vinicolo

Recentemente la crisi economica ha portato i consumatori a valutare con molta più attenzione il prezzo. Per questa ragione la spesa per il vino risulta limitata e il prezzo diventa l’elemento più importante per la scelta. Inoltre, si evidenzia un processo di polarizzazione dei consumi in due gruppi, quelli che non acquistano vini con prezzi superiori ai 3 euro e quelli attratti prevalentemente da vini con un prezzo superiore ai 10 € (Luca 2007). In altre parole, il segmento medio si sta gradualmente assottigliando. Anche il processo di globalizzazione dei consumi è in parte responsabile delle attuali tendenze alla concentrazione del settore vinicolo (meno velocemente in Italia che in altri paesi) e causa dei cambiamenti nel processo di consumo. Da alcuni anni il settore vinicolo è contraddistinto da un intenso processo innovativo nel packaging, nuove forme di confezionamento, tappi con materiali diversi, etichette, ecc. (Tabella 2).

Tabella 2 : Le principali tendenze innovative delle componenti del packaging del vino.

Fonte: (Luca 2007)

Al 9ianco della tradizionale bottiglia da 0,75 lt, con il tappo di sughero, molte altre soluzioni innovative stanno apparendo nel campo dei tappi (tappi corona, tappi in vetro, ecc.) e dei contenitori (brick, bag-in-box, polietilene, ecc.). Queste innovazioni rispondono da un lato alle esigenze di risparmio e praticità del consumatore, e dall’altro lato presentano ancora problemi per la conservazione del prodotto, soprattutto nel lungo termine, aprendo così un dibattito con due impostazioni distinte. Da un lato ci sono imprese che rigettano soluzioni alternative al vetro e sughero per i prodotti di qualità. Altri considerano il cambiamento e l’adattamento alla domanda mediante

Componente del packaging Tendenze innovative

Bottiglia Differenziazione per colore e forma

Servizio (facilità di apertura, conservazione temperatura vino, ecc.) Etichetta Razionalizzazione e sinteticità delle informazioni

Nome Facilità di pronuncia anche dai consumatori stranieri Facilità di memorizzazione

Capacità di suscitare emozioni

Tappo Crescente utilizzo di materiali sintetici in sostituzione del sughero

Contenitore Crescente utilizzo di nuovi materiali in sostituzione del vetro (pet, lattine, ecc.)

innovazione e il servizio al cliente come un importante strumento di vantaggio competitivo. Un esempio molto particolare che ha fatto molto discutere è il Rich prosecco. Rich prosecco Nel 2006 fu lanciato da parte di un’azienda austriaca, il “Rich Prosecco”, primo prosecco italiano in lattina (www.richprosecco.com). La storia narra che, sponsorizzato da Paris Hilton tra le colline di Pieve di Soligo, il nuovo prosecco era venduto in una lattina dorata da 200 ml. molto fashion e ne furono prodotti 4 milioni di pezzi destinati alla conquista dei mercati tedesco, austriaco e svizzero. Delle lattine ne restano pochi esemplari, salvaguardati dai collezionisti di oggetti strani e introvabili. L'idea venne alla Günther Aloys, promossa dalla G.A. Workshop di Ischgl e la commercializzazione curata dalla Rich Sales & Marketing di Memmingen, in Germania, il tutto su licenza della Rich Corporation di New York, United States, una multinazionale per il Prosecco in lattina. Che il prosecco in lattina sia stato un 9lop, oggi è cosa nota. Sul sito si raccomanda di servirlo ghiacciato, ha poco alcol, solo 10 gradi e mezzo e va bevuto entro un anno. Nei primi quattro mesi di commercializzazione sono state vendute la cifra di un milione di lattine di Rich Prosecco. Se questo prodotto ha trovato mercato, vuol dire che una parte dei consumatori dei vini “muscolosi e potenti” avevano la necessità di un cambiamento, il mercato attendeva un vino così, Easy e friendly. Il suo prezzo stando al sito era venduto da 1,99 a 2,19 euro in negozi, ristoranti e stazioni di servizio. Sul sito inoltre è consigliato consumarlo sia che viaggiate, relax a casa o in occasione di eventi e feste o come aperitivo, ma si adatta anche bene con antipasti, carni bianche e pesce, nonché dessert.

Figura 35: Lattina di Rich prosecco.

Fonte: (Corriere del Veneto, 22 settembre 2006) !96

Restando sempre sul confezionamento del vino altri casi interessanti che hanno modi9icato l’esperienza di consumo del prodotto da parte dei consumatori sono i casi Tulip, Glaxa, Paperboy e Ruf9ino per citarne alcuni.

Tupil

Lanciato da Wine Innovations Ltd, Tulip consiste in una serie di vini che vengono venduti in un calice di pet monodose. E’ molto comodo, basta sollevare la lingua protettiva e si può bere il vino. Al momento sono presenti due linee: Italian Job, che include un bianco da Sauvignon Blanc, un rosso da Sangiovese-Merlot e un Sangiovese rosato e una linea, le Froglet, con Shiraz, Chardonnay e Rosé, distribuita in esclusiva nei punti vendita della catena Marks & Spencer. Questo prodotto è stato pensato per un consumo privato, per esempio per persone interessate a portarsi il vino durante una gita con pranzo al sacco o anche a chi offre cibo e bevande durante eventi all’aria aperta e non, nei bar sulla spiaggia o in aereo e treno dove serve una monoporzione facile da trasportare.

Figura 36: Bicchieri Tupil.

Fonte: (Scarso 2014)

Glaxa

Oltre a porsi lo scopo di comunicare valori e chiarezza sull’identità del marchio, le più recenti innovazioni dei packaging del vino vogliono anche dare alle bottiglie nuovi elementi di servizio. Un esempio per tutti è rappresentato da Glaxa, una bottiglia che grazie a una intercapedine riempita di uno speciale isolante riesce a mantenere costante la temperatura del vino per tutto il pasto. Glaxa è usata per i vini a marchio “La Gioiosa” e

“Villa Sandi" di Crocetta del Montello (Treviso). Ambedue le aziende sono sotto la presidenza di Polegato che di Glaxa dice:

“merito della nostra ricerca, della nostra attenzione e della nostra capacità di saperci

adattare alle realtà del mercato, una realtà in continuo movimento, attenta e sensibile a tutte le variazioni che possono far accrescere il valore dell’immagine di ogni prodotto. E’ per questo che credo di poter affermare che il successo di Glaxa è il successo della professionalità, del rinnovamento e del “moderno”, nell’ambito però di una ricerca effettuata con un occhio sempre rivolto ai valori fondamentali e imprescindibili della tradizione in generale, vitivinicola in particolare”.(AA.VV. 2005).

Nata da un’idea dello stesso Polegato il primo prototipo di Glaxa si ha nel 1997 ma la commercializzazione del vino sotto questa formula speciale si ha dal 2000. Grazie a questa invenzione e alla pubblicità ad essa collegata che spazia tra riviste e tv l’azienda arriva ad un livello di conoscenza mai raggiunto prima, un successo di vendite che coinvolge tutti i prodotti delle aziende anche quelli non strettamente legati a Glaxa. Glaxa è esempio di un design comunicativo funzionale ed estetico usato come strategia di innovazione che punta sull’esclusività, sull’economia. Altro aspetto importante di Glaxa è che il costo di realizzazione è di poco superiore al prezzo della bottiglia tradizionale. La tecnologia realizzata dal Gruppo Saint Gobain è coperta da brevetto in diversi paesi del mondo.

Figura 37: Bottiglia Glaxa.

Fonte: (AA.VV. 2005)

Soave

Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, Recupero, sono le quattro “erre” che hanno spinto la Cantina di Soave ad adottare la “Slim bottle” la bottiglia formato bordolese dal “peso piuma” di 325 grammi invece dei tradizionali 410 grammi. La Cantina di Soave è la prima azienda in Italia ad impiegare la bottiglia brevettata da 325 grammi. Questo permette loro anche un minor consumo di carburante per il trasporto ed è un vantaggio a favore dell’ambiente. Attualmente questo formato viene utilizzato per imbottigliare il Soave Doc e il Valpolicella Doc, destinati al mercato anglosassone che dopo quello tedesco, costituisce il principale mercato estero di Cantina di Soave dove commercializza 3 milioni di bottiglie a vetro ridotto, 255 tonnellate di vetro, - 21% l’impatto ambientale. Nella 9igura 38 è rappresentata l’analisi sempli9icata dei bene9ici in termine d risparmio energetico che comporta l’uso di questa bottiglia. Figura 38: Risultati analisi LCA sempli9icata. Fonte:(Magnaghi 2011). Paperboy Wine Un altro caso interessante, ma in un modo un po' più estremo guardando alla ecologia è il caso Paperboy, imballaggio innovativo creato da Healdsburg, azienda vinicola con sede a Truett-Hurst, California, per soddisfare i diversi stili di vita dei consumatori. Alla 9ine del 2012 Healdsburg ha introdotto questo tipo di packaging per il bordeaux della Truett- Hurst e persino per uno Champagne Naturally Clicquot. Il packaging interamente in carta compressa e riciclata presenta etichette in fecola di patate, materiale bio-based e

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