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1 QUADRO GENERALE

…il meglio per l’ambiente

1 QUADRO GENERALE

del settore

L’Unione europea occupa una posizione predominante nel mercato vitivinicolo mondiale. Essa rappresenta infatti il 45% delle superfici vinicole del pianeta, il 65% della produzione, il 57% del consumo globale ed il 70% delle esportazioni a livello

Tra i paesi all’interno del mercato europeo, la Francia e l’Italia rimangono i maggiori produttori di vino con rispettivamente 51 e 45 milioni di hl, seguiti da Spagna

, così come evidenziato nel grafico che segue.

Grafico n. 1 – maggiori produttori di vino nell’UE nel periodo 2011 (milioni di hl)

elaborazione Corte dei conti su dati della Commissione europea

La situazione del mercato vitivinicolo all’interno dell’Unione Europea evidenzia tendenziale diminuzione del consumo di vino

fatto eco iniziative che hanno determinato una riduzione della produzione vitivinicola, da 186 milioni di hl nel 2006-2007 a 163 milioni di hl nel 2011 minor produzione è stata principalmente ottenuta attraverso la riduzione dell

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L’Unione europea occupa una posizione predominante nel mercato vitivinicolo fici vinicole del pianeta, il 65% della produzione, il 57% del consumo globale ed il 70% delle esportazioni a livello

Tra i paesi all’interno del mercato europeo, la Francia e l’Italia rimangono i oni di hl, seguiti da Spagna,

maggiori produttori di vino nell’UE nel periodo 2011-2012 (milioni di hl)

Commissione europea

La situazione del mercato vitivinicolo all’interno dell’Unione Europea evidenzia di vino, a cui hanno produzione vitivinicola, 2007 a 163 milioni di hl nel 2011-2012.

ridurre il proprio consumo tra il 2012 e il 2013 c’è stata una 9lessione di 2,1 Mio hl in Francia (28,1 Mio hl di vino consumati), di 0,8 Mio hl in Italia (21,7 Mio hl) e di 0,2 Mio hl in Spagna (9,1 Mio hl). In Portogallo (4,5 Mio hl) e nel Regno Unito (12,7 Mio hl) il consumo rimane stabile, mentre in Germania (20,3 Mio hl) si registra un lieve aumento (OIV 2014). Figura 46: Consumo di vino in alcuni paesi europei. Fonte:(Sloop 2014)

Come illustrato nella 9igura 47, il consumo di vino pro capite è in calo da decenni soprattutto nel Sud-europeo a causa del cambiamento degli stili di vita e dei gusti, le campagne contro il consumo di alcool, e le preoccupazioni per la salute, hanno in9luito sulla domanda complessiva(Sloop 2014). Tendenza opposta invece si può rilevare nel consumo degli stati settentrionali, 9igura 48, dove si mantiene neutro o in leggero aumento, ma si concentra più sui vini di marca o sui vini varietali DOP e IGP. Un altro sviluppo rilevante è la crescente domanda di vini sfusi a causa dei minori costi di trasporto (Sloop 2014). L’uso industriale di vino nell'UE-28 è diminuito da circa 33 Mhl nel 2006/07 a poco più di 26 Mhl nel 2009/10 (-7Mhl), soprattutto a causa della diminuzione delle distillazioni sovvenzionate dall'UE.

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1. Il consumo di vino

La ripresa sperata che segnerebbe la fine della crisi prima finanziaria e poi economica iniziata nel 2008, continua a tardare ad arrivare. Inoltre, l'annata 2012 è stata segnata da un livello di produzione complessivo molto scarso, che ha ridotto il consumo mondiale della fine dell'anno 2012 e, soprattutto, quello del 2013.

In Europa, confermando le tendenze degli anni scorsi, i paesi tradizionalmente consumatori continuano a ridurre il proprio consumo tra il 2012 e il 2013: una flessione di 2,1 Mio hl in Francia (28,1 Mio hl di vino consumati), di 0,8 Mio hl in Italia (21,7 Mio hl) e di 0,2 Mio hl in Spagna (9,1 Mio hl).

In Portogallo (4,5 Mio hl) e nel Regno Unito (12,7 Mio hl) il consumo rimane stabile, mentre in Germania (20,3 Mio hl) si registra un lieve aumento.

Germania 20 000 20 300 300 Austria 2 756 2 619 -137 Belgio + Lussemburgo 3 132 3 054 -78 Danimarca 1 822 1 802 -20 Spagna 9 300 9 100 -200 Finlandia 599 621 22 Francia 30 269 28 181 -2 088 Grecia 3 068 3 300 232 Ungheria 1 995 1 925 -70 Irlanda 802 845 43 Italia 22 633 21 795 -838 Paesi Bassi 3 636 3 585 -51 Portogallo* 4 600 4 551 -49 Regno Unito 12 801 12 738 -63 Svezia* 2 066 2 120 54 Svizzera 2 654 2 650 18 Totale 122 133 119 186 -2 925

* Ultimo anno disponibile

Fonte: OIV, esperti OIV, UE mediante campagne + panel e dipartimenti statistici nazionali Tabella nº 1

Consumo di vino in alcuni paesi europei

In migliaia di ettolitri 2012 Previsione 2013

Differenza 2013 / 2012

Gli Stati Uniti, con 29,1 Mio hl di vino consumati (esclusi vermut e vini speciali), divengono il primo mercato interno mondiale in termini di volume nel 2013, sebbene il ritmo di crescita registrato negli

scorsi anni non sia stato riscontrato anche tra il 2012 e il 2013 (solo +0,15 Mio hl: +0,5% rispetto al 2012, contro, ad esempio, il +2% tra 2011 e 2012). Questo ritmo di crescita "post-crisi" del mercato

Figura 47: Eu-28 MS per capita consumo di vino.

Fonte:(Antilici 2014)

Figura 48: EU-28 MS trend consumo di vino.

Fonte:(Antilici 2014)

Dopo cinque raccolti modesti consecutivi (2007-2011) e una eccezionalmente bassa nella campagna 2012, per l’anno 2013 (UE-28) la produzione di vino può essere quali9icato come relativamente elevato, soprattutto in relazione alla continua riduzione della super9icie dei vigneti incentivata dalla UE per riquali9icare il vino (Antilici 2014). Nell’UE-28 la zona viticola è diminuita nel corso degli ultimi anni, a causa della contrazione dei margini e l'attuazione della nuova organizzazione comune di mercato

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Table 4: EU-28 MS wine consumption trend

Source: OIV *Forecast

Table 5: EU-28 MS per capita wine consumption

Source: OIV *Forecast

Table 4: EU-28 MS wine consumption trend

Source: OIV *Forecast

Table 5: EU-28 MS per capita wine consumption

Source: OIV *Forecast

(OCM) (Antilici 2014). Le sovvenzioni sono diminuite in tre anni (2009-2011) per 64 ridurre la produzione di vini non competitivi e tagliare le eccedenze . I produttori sono 65 stati compensati per le alternative. Secondo la Commissione europea, 175.000 ettari (ha) sono stati ritirati dalla produzione tra il 2009 e il 2011 (-10%), l'ultimo anno del programma (Sloop 2014). Tuttavia, questo non signi9ica che la produzione comunitaria è stabilizzata permanentemente nel lungo termine. Alcuni paesi (ad esempio, Spagna e Italia) prevedono una riduzione ulteriore dei loro vigneti, 9igura 49.

Figura 49: Super9icie coltivata a vite EU-28.

Fonte:(Antilici 2014)

Allo stesso tempo si è osservato un aumento delle esportazioni di vino nei paesi terzi, maggiore alle importazioni. Ciò ha causato un concreto abbassamento delle rimanenze ed la conseguente crescita dei prezzi del vino, specialmente negli ultimi 2 anni (Dammicco 2013). I paesi extra-europei maggiormente riceventi sono stati in questi ultimi anni gli Stati Uniti (23%) la Russia (18%) e la Cina (10%). Cresciute sono anche le quantità delle importazioni totali nell’Unione europea da parte di paesi extra UE, che riportano un più 5%. A questo sviluppo però, non coincide una crescita del valore

Risultato di una riforma che per il settore in esame è formalizzata nel Regolamento (CE) 479/2008.

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Le nuove politiche che sono state perseguite vanno ricondotte alla comunicazione della Commissione del 22 giugno 2006, «Verso un settore vitivinicolo europeo sostenibile» (Dammicco 2013).

Nel regime attualmente in vigore, in cui si perseguono gli obiettivi di accrescere la competitività dei

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produttori di vino dell'UE, consolidare la reputazione dei vini europei e riconquistare quote di mercato nell'Unione europea e nel resto del mondo, ha avuto minore impulso la riduzione delle super9ici, a favore di altre iniziative volte a ristabilire l'equilibrio tra offerta e domanda e preservare le tradizioni della produzione vitivinicola europea, col suo ruolo sociale e ambientale nelle zone rurali (Dammicco 2013).

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EU-28 vine-growing area has been declining over the past few years due to shrinking margins and the implementation of the new Common Market Organization (CMO) grubbing-up scheme (see the Policy section for details). The grubbing-up scheme involved voluntary withdrawal from vine growing. Subsidies were decreased over three years (2009-2011) to reduce production of uncompetitive wines and cut surpluses. Producers were compensated for alternatives.

According to the EU Commission, 175,000 hectares (Ha) were taken out of production between 2009 and 2011, the last year of the program. The 2013 EU area under vines is therefore the second in 3 years not to be influenced by these premiums. However, this does not mean that the community vineyard is permanently stabilized in the long-term. Some countries (i.e., Spain and Italy) are still forecasting a reduction in their vineyards. Cumulative reductions in the surface areas of Member States are one of the effects of the low EU production levels observed in recent years.

Table 3: European vineyards area trend

*Forecast

Source: OIV (International Organization of Vine and Wine)

CY 2013 EU-28 wine production is still preliminarily estimated at 167 Million Hectoliters (Mhl), 18.7 percent up from the previous year. After five modest consecutive harvests (from 2007 to 2011) and an exceptionally low 2012 campaign, CY 2013 EU-28 wine production may be qualified as relatively high, especially given the recent reduction in the surface area of its vineyards. Among the major EU wine producing countries, notable increases occurred in Spain (+43 percent), Italy (+12 percent), Portugal (+9.7 percent), and France (+ 8.6 percent).

Significant increases were also registered in Romania (+31.7 percent), Greece (+17.5 percent), Croatia (+10 percent), Hungary (+9.2 percent), and Austria (+4.5 percent). Only Germany's production is estimated to decrease by 5.5 percent from the previous year as a result of

economico, che invece mostra un meno 12%, per colpa che i prezzi medi delle importazioni hanno riportato una considerevole diminuzione, per la predilezione dei vini sfusi rispetto ai vini imbottigliati, che hanno un minor costo.

Figura 50: EU-28 produzione, distribuzione, domanda.

Fonte: (Antilici 2014)

Come si può vedere dalla 9igura 50, caso a parte è quello dell’anno 2012, dove il settore vinicolo europeo ha assistito a una battuta d’arresto a livello generale. La bilancia commerciale vinicola dell’Unione europea è nonostante tutto certamente di segno positivo ed ha un incremento continuo e progressivo negli ultimi cinque anni, sia per quanto concerne le quantità esportata (+ 80% dal 2007 al 2011), sia per quel che riguarda il valore economico (+ 76% dal 2007 al 2011)(Dammicco 2013).

Per quanto riguarda il consumatore europeo e il suo comportamento, risulta essere molto problematico. Solomon (Solomon 2010) afferma che alcune in9luenze psicologiche e sociologiche possono essere comuni per alcune culture occidentali, certe teorie possono essere culturalmente speci9iche, alcuni gruppi di consumatori invece mostrano tipi di comportamento simili al di la delle frontiere nazionali. D'altra parte il modo in cui viviamo la nostra vita e il consumo varia da un paese dell'UE ad un altro, cosa che risulta evidente anche all'interno delle varie regioni di un singolo paese. Inoltre l’UE continua ad espandersi, ora ci sono 28 paesi con più di 500 milioni di abitanti. L'espansione sta portando diversi background economici e politici, insieme al proprio sviluppo storico e culturale speci9ico. Molte ricerche di marketing hanno avuto luogo e hanno evidenziato notevoli differenze tra i paesi, tuttavia segni simili sono stati visti in termini di acquisto !110

Table 1: EU-28 Production, Supply, and Demand (000Hectoliters, CYJan/Dec) Wine Estimates Estimates Forecast

2011/2012 2012/2013 2013/2014* Beginning stocks 164,921 160,483 141,944 Production 158,527 141,135 167,553 Imports 13,740 13,360 12,800 TOTAL SUPPLY 337,188 314,978 322,297 Exports 22,293 18,799 22,600

Total domestic consumption 154,412 154,235 153,160

Ending stocks 160,483 141,944 146,537