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Caratteristiche, ruolo e posizionamento della forza-lavoro nei distrett

Distretti come sistemi locali del lavoro: prospettive di innovazione socio-economica

4.2 Caratteristiche, ruolo e posizionamento della forza-lavoro nei distrett

Come ampiamente argomentato, la nascita e l'evoluzione di economie specializzate nella forma di distretti produttivi sul territorio della RPC ha negli anni rivelato caratteri originali in termini di collocazione geografca, dinamiche di formazione, e altresì di dipendenza delle future strategie dal sostrato storico, economico e sociale delle diverse località.

Oltre ad aver fatto chiarezza sui fattori formali e informali che hanno portato alla nascita e alla proliferazione di diversi tipi di economie specializzate sul territorio, la prima parte del presente lavoro ha posto in evidenza le modalità con le quali la generica denominazione di cluster 集群 jiqun

336 DOERINGER Peter B., PIORE Michael J.,Internal Labor Market and Manpower Analysis, M.E. Sharp, Armonk, New York 1985, p. 13.

337 Idem, p. 25. Altri fattori che infuiscono: valore attribuibile alla forza lavoro (benefci che i lavoratori traggono dall'essere impiegati nel distretto), riduzione del turnover, effcienza nelle procedure di reclutamento, selezione e formazione del personale.

338 CARNEVALI Francesca, “Crooks, thieves and receivers': transaction costs in nineteenth-century industrial Birmingham”, in Economic History Review, vol. LVII, n. 3, 2004, pp. 533-550.

abbia scalato la nomenclatura degli organismi amministrativi in virtù della sua funzione strategica di elemento propulsore dello sviluppo regionale.

Lungi dal limitarsi alla sola sfera economica, i processi di concentrazione industriale hanno ricevuto nel mondo una notevole attenzione soprattutto in forza dei risvolti socio-economici ad essi connessi: in quanto generatori di occupazione, facilitatori di processi di urbanizzazione, incubatori di imprenditoria, e sede di processi innovativi339.

In Cina il riconoscimento del ruolo dei distretti industriali come entità socio-territorialishehuide he lingtude shiti 社 会 的 和 领 土 的 实 体 è un passaggio che ha tardato a concretizzarsi e che ha fnalmente acquisito una propria dimensione solamente nel corso dell'ultimo decennio e tramite una serie di azioni talvolta apparentemente scoordinate.

Sebbene la formazione di concentrazioni di manodopera specializzata sia fra le conseguenze e i presupposti più frequentemente messi in risalto dalla letteratura teorica e, nel caso cinese, la dimensione più trasversale e “resistente” alla differenziazione consolidatasi fra distretti tradizionali, parchi industriali, aree di sviluppo, per anni è mancata qualsiasi evidenza empirica delle modalità, del ritmo e delle caratteristiche dell'affusso di manodopera nelle aree distrettuali.

Una prima dimostrazione indiretta del nesso individuabile fra concentrazione industriale e infuenza sulle capacità occupazionali delle diverse aree è emerso analizzando il ritmo di crescita superiore rispetto alla media nazionale della percentuale di impiegati in attività non agricole nelle province che hanno sperimentato processi di industrializzazione rurale precoci, quasi sempre prodromi di un fenomeno distrettuale vero e proprio. Nel 1994, ad esempio, tale percentuale vedeva in testa – oltre alle municipalità di Beijing e Shanghai – proprio le province del Zhejiang, Jiangsu e Guandong, rispettivamente con il 43,49%, 42,81% e 42,50%, seguite da Fujian, Shandong, Jiangxi, Liaoning340. Passando dal piano scientifco a quello aneddotico, invece, la rapida e spontanea crescita dei distretti tradizionali ha fornito negli anni svariati esempi del vantaggio offerto dalle condizioni iniziali per la veloce transizione di molti dei primi operai a piccoli imprenditori: dalla storia del distretto

339 La possibilità di individuare nei distretti anche deimilieu di innovazione locale difang chuangxin huanjing 地方创新环 境 è stata, infatti, una delle adozioni concettuali più entusiasticamente sposate in concomitanza della formulazione di più generali politiche di innovazione nazionale. Cfr. CAMAGNI Roberto P., “The concept of Innovative Milieu and its relevance for public policies in European Lagging Regions”, Papers in Regional Science, vol. 74, n. 4, 2005, pp. 317-340. 340 WANG Shaoguang, HU Angang,The Political Economy of Uneven Development: the Case of China, M.E. Sharp, New

calzaturiero di Huidong (Guangdong) si apprende che non era infrequente che un apprendista nell'arco di due anni circa divenisse un operaio specializzato, e in un totale di cinque anni decidesse di avviare la propria offcina341.

Come osservato precedentemente, la prolungata assenza di una chiara defnizione dei requisiti minimi di individuazione di un distretto specializzato, e dei conseguenti criteri statistici da applicare ai dati prodotti a livello provinciale per la loro individuazione, ha imposto negli anni limiti notevoli all'esatta rappresentazione delle dinamiche interne ed esterne alle diverse economie specializzate. Un secondo elemento fortemente caratterizzante la defnizione di sistemi del lavoro locale nella RPC è, come noto, l'esistenza di un sistema di registrazione della popolazione nazionalehukou dengji zhidu 户口登记制度 in vigore dal 1958. Creato con l'intento di attuare una partizione generale fra la popolazione ruralenongcun 农村 e quella non-ruralefei nongcun 非农村, il sistema avrebbe dovuto facilitare un rigido controllo degli abitanti tramite la collocazione geografca dei servizi connessi alla residenza di ciascuna persona (istruzione, sanità, abitazione), impedendone di fatto lo spostamento. L'ingresso nella fase riformistica più intensa coincise con un rilassamento di tale divieto, ammettendo implicitamente che un certo grado di migrazione interna al Paese sarebbe stato di benefcio agli obiettivi economici prefssati.

Nel primo decennio delle riforme, e poi più intensamente a seguito del 1992, la fase di consolidamento e ampliamento della maggioranza dei distretti originatisi all'inizio delle riforme è di fatto coincisa con il graduale processo di ridistribuzione della forza lavoro nazionale lungo fussi di migrazione interna al Paese, istituendo un nesso preciso fra concentrazione industriale e fusso interregionale di forza lavoro laodongli de kua quyu 劳动力的跨区域流动.

Tale fenomeno si è articolato negli anni lungo specifche traiettorie di spostamento e in basi a differenti volumi di transito, defnendo due fasi ben distinte: la prima è stata quella unidirezionale che tra il 1985 e il 1990 ha visto lo spostamento di una moderata quantità di persone per mezzo di migrazione interprovinciali principalmente da Sichuan e Guizhou verso Guangdong, Zhejiang, Jiangsu e Fujian. Un secondo fusso di migrazione si sarebbe invece articolato su varie traiettorie e una provenienza più ampia di persone: oltre che dal Sichuan, anche da Hunan, Hubei, Anhui, Henan, Hebei, Xinjiang e avrebbe coinvolto anche le municipalità di Beijing e Shanghai e la

Numero di imprese distrettuali (10 mila unità) 1,40 3,39 4,32 4,81 10,07 – 10,33 Numero di impiegati nei distretti (10 mila unità) 52,95 181,29 241,74 266,74 370,7 -- 431,48 Numero totale di impiegati (10 mila unità) 4,058.63 4,134.37 4,395.93 4,681.89 5,022.97 5,250.09 5,402.65 Percentuale dell'occupazio ne distrettuale 1,30% 4,41% 5,50% 5,70% 7,38% – 7,99%

Prospetto della percentuale di impiegati nei distretti industriali fra le 5 province a più alta concentrazione di distretti348

Ordine Provincia Impiegati (10.000) Percentuale sul totale

1 Zhejiang 800 24,36%

2 Shandong 454,7 13,85%

3 Jiangsu 386,72 11,75%

4 Guangdong 354,7 10,80%

5 Hebei 342,7 10,44%

Totale delle 5 province 2337,82 71,20%

In defnitiva, a un primo originario nucleo di distretti sorti intorno alla presenza di un'attività artigianale radicata nella storia e nelle tradizioni locali (quyu zi jiqun 区 域 自 集 群), è possibile affancare l'altra e ben più corposa categoria di agglomerazioni dove è proprio un abbondante fusso di lavoratori ad averne costituito il more della nascita e dell'espansione (quyu ta jiqun 区域他集群). Considerato che, nel 2000, i lavoratori con unhukou rurale impegnati nel settore manifatturiero erano giunti a costituire il 68,2% del totale349, l'apporto fornito dalle unità distrettuali come stimolo alla movimentazione e alla riconfgurazione delle mansioni per la manodopera nazionale risultava

348 Zhongguo chanye jiqun fazhan baoao (ketizu) 中 国 产 业 集 群 发 展 报 告( 课 题 组), Report on Industrial Cluster Development in China (Research Group), inZhongguo chanye jiqun fazhan baogao,, Jixie gongye chubanshe, Beijing 2009.

349 Uffcio statistico nazionale,Diwuci renkou pucha shuju 第五次 人口普查数据 Quinto censimento nazionale della popolazione, 2000, Cap. 4, http://www.stats.gov.cn/tjsj/ndsj/renkoupucha/2000pucha/pucha.htm.

dunque decisivo.

Da un campione di 52 distretti analizzati nella seconda metà degli anni 2000, ad esempio, emergeva come i distretti fossero stati in grado di assorbire da un minimo di 3000 a un massimo di 600 mila migranti per ogni base produttiva, a fronte di un impiego totale che poteva oscillare fra i 5000 e 500 mila addetti totali350.

Così descritto, il fusso di manodopera che, ininterrotto, si articolò per circa un ventennio lungo le direttive nazionali facilitando prima la comparsa e poi l'espansione della maggior parte dei distretti nazionali sembra quasi aver avuto luogo senza alcun contributo da parte delle stesse neonate economie distrettuali. In realtà, nella variegata gamma di episodi riguardanti la nascita, ma anche la riconfgurazione di numerose attività produttive, non sono mancanti episodi in cui le economie distrettuali si sono dimostrate in grado di elaborare soluzioni originali anche in questo ambito. Nel 1998, ad esempio, il distretto tessile di Ningbo si apprestava a privatizzare 42 imprese pubbliche e a farle confuire in un unico gruppo industriale351, con l'obiettivo fnale di quotarlo in borsa. All'epoca, 11 mila dei 18 mila lavoratori totali impiegati dal nuovo conglomerato di imprese erano impiegati statali tecnicamente già in età di pensionamento. Fu dunque il governo di Ningbo stesso ad accelerare l'emissione di misure mirate alla velocizzazione delle operazioni di privatizzazione per garantire ai vecchi impiegati di essere regolarmente riassorbiti nelle nuove posizioni e garantire il successo dell'intera operazione352.

Per quanto attiene invece l'evoluzione della condotta in termini di impiego, remunerazione e posizionamento del valore della forza lavoro all'interno delle diverse realtà distrettuali, invece, essa non solo ha tardato ad entrare nell'ambito degli elementi utili a valutare l'effcacia delle agglomerazioni distrettuali ma, anzi, quello che ha avuto negli anni è stato un consolidato scollamento fra i risultati in termini di crescita economicajingji shengji 经 济 升 级 e quelli della

350 CHEN Guangjin, “Una lettura sociologica dello sviluppo dei distretti industriali nell'economia cinese”, in BARBATO M., LUO H. (a cura di), I distretti industriali nello scenario della globalizzazione, p. 287.

351 Ningbo Veken Group Shareholding Co. Ltd.

352 Ningboshi renmin zhengfu pizhuanshi laodongju guanyu shishu qiye lishun laodong guanxi de ruogan yijian de tongzhi 宁波市人民政府批转市劳动局关于市属企业理顺劳动关系的若干意见的通知 Alcune opinioni del dipartimento del lavoro di Ningbo sulla sistemazione delle relazioni di lavoro all'interno delle imprese [Governo di Ningbo 2000]; Ningboshi renmin zhengfu pizhuan shi jingji tizhi gaige weiyuanhui guanyu shishu guoyou qiye chanquan zhidu gaige de ruogan yijian de tongzhi 宁波市人民政府批转市经济体制改革委员会关于市属国有企业产权制度改革的若干意 见 的 通 知 Alcune opinioni della commissione per le riforme strutturali del sistema economico sulla riforma delle imprese statali [Governo di Ningbo, 2000].

crescitta sociale shehui shengji 社会升级 che avrebbe dovuto fsiologicamente corrispondere.

Alla base di tale spoporzione è possibile collocare proprio la segmentazione venutasi a creare nei nuovi centri industriali fra popolazione con un hukou urbano o rurale, ulteriormente aggravata dalla diffcoltà di tenere il passo con la trasformazione della struttura occupazionale dato il proliferare di lavoratori autonomi.

Benché la valutazione e la ridefnizione di questi elementi si confgurino oggi come il bivio principale che determinerà la futura evoluzione di molte delle economie regionali del Paese, la questione ha assunto una rilevanza scientifca solo a seguito dello scoppio della crisi fnanziaria, quando le numerose disfunzioni e fattori di arretratezza nella gestione della forza lavoro interna di sono rivelate come una delle maggiori minacce al proseguimento delle attività produttive.

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