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Fra sviluppo sostenibile e relazioni di lavoro armoniose: forme di innovazione ibrida nei distretti industriali tradizional

Distretti come sistemi locali del lavoro: prospettive di innovazione socio-economica

4.6 Fra sviluppo sostenibile e relazioni di lavoro armoniose: forme di innovazione ibrida nei distretti industriali tradizional

A un solo anno di distanza dall'esperimento di Wenling, ancora in fase di analisi e valutazione da parte delle autorità centrali, alcuni fra i primi documenti e opinioni volte alla promozione delle economie distrettuali inserivano la questione della regolazione delle relazioni industriali interne ai distretti fra i punti necessari di un rapido intervento, proprio a causa della maggiore pericolosità esercitata dalle problematiche precedentemente menzionate sull'equilibrio precario di molte economie locali418.

Negli stessi anni in cui una maggiore consapevolezza veniva gradualmente acquisita circa livello di sviluppo raggiunto dalla struttura, composizione e rilevanza economica dei distretti nell'ambito dell'economia nazionale, l'esperienza di Wenling si poneva come punto di congiunzione fra le pratiche di governance orientate all'innovazione dell'industria e la defnitiva formalizzazione dell'idea di “relazione di lavoro armoniose”419.

A breve distanza, infatti, la stessa Commissiona Nazionale Tripartita ribadì l'importanza di promuovere un tipo di consultazione collettiva su base regionale/industriale420, riconoscendo i limiti palesati dalle tradizionali forme di rappresentanza sindacale fno a quel momento in contesti dominati da una prevalenza di PMI, spesso affitte da problemi riguardanti proprio un mercato del lavoro locale altamente caotico. I contesti in cui questa modalità si sarebbe rivelata particolarmente effcace venivano identifcati proprio nelle aree di concentrazione di PMI con un alto carattere di somiglianza in termini di attività svolta e capacità produttiva421.

Che i distretti rappresentassero l'unità ideale da cui far partire questa ri-valutazione delle

418 Un esempio dei primi documenti uffciali a trattare l'argomento sono le opinioni pubblicate dalla provincia del Fujian

nel 2004, Cfr.Guanyu jiakuai chanye jiqun de ruogan yijian 关于加快产业集聚培育产业集群的若干意见, Alcune

opinioni sull'accelerazione della promozione dei distretti industriali [Governo provinciale del Fujian, 2004].

419 Zhonggong zhongyang guanyu jiangou shehui zhuyi hexie shehui ruogan zhongda wenti de jueding 中共中央关于构建 社会主义和谐社会若干重大问题的决定 Risoluzioni del Comitato Centrale sulle questioni riguardanti la costruzione di una società socialista armoniosa [Commissione Centrale, 2006].

420 Guanyu kaizhan quyuxing hangyexing jiti xieshang gongzuo de yijian 关于开展区域性行业性集体协商工作的意见

Opinioni sulla promozione della consultazione collettiva su base regionale e industriale [MoLSS, 2006]. 421 Ivi, Par. 2.

potenzialità locali venne confermato, nel 2006, durante una conferenza tenutasi a Wuhu (Anhui) a cui presero parte il CFCLTTUChina Financial, Commercial, Light Industry, Textile and Tobacco Worker's Union e l'Associazione Industriale Nazionale dell'Industria Tessile CNTAC422.

L'agenda della conferenza verteva sul tema centrale della costituzione di sindacati in grado di promuovere nuove forme di dialogo nel contesto dei distretti industriali e delle economie caratteristiche regionali. Le due entità, infatti, venivano individuate come potenziali ambiti in cui il perfezionamento di tali meccanismi avrebbero potuto produrre i risultati più concreti e innovativi423. A sostegno di queste argomentazioni, durante la conferenza venne riportato un catalogo di esperimenti signifcativi a diversi livelli424, esemplifcativi del ruolo decisivo esercitato da sindacati e federazioni industriali in distretti ancora in fase di consolidamento425, oppure ancora in contesti dove è gradualmente emersa la necessità di istituzionalizzare metodi di consultazione periodica426. Per ammissione dell'allora portavoce del CFCLTTU Su Liqing, nel 2006 la generale consapevolezza sul ruolo e sull'entità dei distretti industriali nel contesto economico generale risentiva ancora di generali carenze, ma una comune percezione era condivisa sul potenziale posseduto da questa forma di organizzazione della produzione. Bastava prendere ad esempio gli oltre 4000 mercati specializzati della provincia del Zhejiang, alimentati da un reticolo di quasi altrettante economie specializzate, oppure il numero di concentrazioni ancora in corso di consolidamento dove proseguiva inarrestato l'affusso di lavoratori che abbandonavano l'attività agricola per cogliere il potenziale dei nuovi fenomeni di industrializzazione rurale. Entrambe le unità erano contraddistinte da fenomeni ormai ben defniti e riassumibili in: un ingente fenomeno migratorio alla base dei processi di industrializzazione così come di nuova urbanizzazione; un altro grado di mobilità della forza lavoro sia all'interno dei singoli distretti che verso i centri specializzati limitrof; una suddivisione per grandi

422 Zhongguo caimao qingfang yancao gonghui zhaokai chanyejiqun tese quyu goujianhexie laodong guanxi

jiaqiangweiquan jizhi jianshe tuijinhui 中国财贸轻纺烟草工会召开产业集群特色区域构建和谐劳动关系加强维权机 制建设推进会 Conferenza del CFCLTTU per la promozione della costruzione di relazioni di lavoro armoniose e del meccanismo di protezione dei diritti nel contesto dei distretti industriali e delle economie specializzate regionali [ACFTU, 2006], http://www.acftu.org/template/10041/fle.jsp?aid=33792.

423 Ibidem, “Feichang youxiao, feichang you chuangyi de yixiang zhongyao gongzuo 非常有实效、非常有创意的一项重

要工作”

424 Come per esempio quello riguardante l'industria specializzata nella produzione di abbigliamento situata a Nanjing (Jiangsu).

425 Come nel caso del distretto dell'abbigliamento di Sheyang (Jiangsu).

426 Come l'esemplare caso di Wenling (Zhejiang), oppure ancora come mostrato dall'esperienza di Shanghai, o del distretto petrolchimico di Quanzhou (Fujian).

gruppi all'interno dei nuovi bacini di manodopera a seconda della provenienza; un alto rischio di azioni collettive estreme di fronte ad eventuali diffcoltà interne al distretto.

Soprattutto in riferimento al settore tessile, la conferenza descrisse un quadro composto oltre che da una prevalenza di piccole e medie imprese private ad alta concentrazione di manodopera, anche da una scarsa considerazione e adesione alle disposizioni della Legge sul Lavoro del 1994, che si accompagnava a un sistema di gestione interna dell'attività produttiva orientato alla massimizzazione del proftto a scapito delle responsabilità sociali e delle garanzie minime di legge. Tuttavia, così come la concentrazione di imprese in una determinata area era risultata fno ad allora funzionale alla divisione delle diverse fasi della lavorazione e produzione fnale di un ampio numero di produzioni, la stessa compartimentalizzazione avrebbe dovuto ispirare nuove modalità di governance delle relazioni industriali. Benché il livello dell'azione e delle politiche mirate a creare nuovi meccanismi di coordinamento nei distretti produttivi specializzati aveva avuto fno ad allora solo caratteri sperimentali, la conferenza pose in luce quattro ambiti di intervento specifco fortemente innovativi. Il primo è quello che avrebbe permesso di superare i limiti intrinseci all'azione del sindacato nelle piccole e medie imprese private la cui effcacia era bel lontana da un livello accettabile. Il secondo elemento decisivo è quello che poneva fnalmente l'associazione industriale interna a un distretto e la corrispettiva federazione sindacale sul piano di un'equilibrata consultazione e cooperazione sui temi comuni, superando gli ostacoli emersi da quando la consultazione tripartita ottenne formale defnizione del 2002. Il terzo elemento è quello che più direttamente avrebbe infuito sui meccanismi di determinazione dei salari, ma in maniera diversa rispetto a quanto già tentato senza successo dalla diffusione della consultazione collettiva. A generici e sbrigativi contenuti sarebbero fnalmente subentrare clausole riguardanti le reali dinamiche connesse all'industria specifca.

4.7 La legge sui contratti di lavoro e l'uffcializzazione di un nuovo impulso alla consultazione

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