• Non ci sono risultati.

Carisma, savoir faire e sfacciataggine

1.2 L’esigenza epistemologica

1.3.1 Carisma, savoir faire e sfacciataggine

Come si `e detto nel paragrafo 1.2.3, il progetto di Enriques si fondava su un preciso programma di sintesi scientifica e filosofica, a sua volta sistema- tizzato a partire da un’esigenza epistemologica che, condivisa con gli altri quattro redattori, poteva per`o contare sulla simpatia del pubblico italiano ed internazionale.

La “Rivista di Scienza” godette, sin dal suo primo numero, di importanti adesioni. Scrive Sandra Linguerri, nella sua gi`a citata monografia:

Nonostante le difficolt`a, i primi numeri della rivista, che con tanta fatica ed entusiasmo Enriques e Rignano erano riusciti a realiz- zare, furono estremamente vivaci e cruciali su un piano di rinno- vamento culturale. Da un lato, grazie a loro, vennero introdotti negli ambienti italiani gli scritti di Emile Picard, Wilhelm Ost- wald, Walther H.Nernst, Paul Langevin, Svante Arrhenius, Sig- mund Freud, Henri Poincar´e, Bertrand Russell, Albert Einstein, Ernst Mach [...]84

Attraverso la “Rivista di Scienza” Rignano ha la possibilit`a di partecipare ad un’opera di sintesi e diffusione della cultura scientifica. Per analizzare questo apporto, `e conveniente periodizzare due fasi distinte: una durante la quale Rignano `e uno dei redattori della rivista, l’altra - a partire dagli ultimi mesi del 1915 - in cui Rignano `e l’unico direttore della rivista; dal momento che, come si vedr`a, Enriques, Giardina, Bruni e Dionisi si erano dimessi.

Dal punto di vista dell’attivit`a editoriale, Rignano pubblicher`a sulla “Ri- vista” tutta una serie di interventi. Seguendo i suoi peculiari interessi, lo troviamo impegnato in una recensione di Die Mneme di Richard Semon85 e

83Cf. [Aa. Vv.], 1907; pag. 2. 84Cf. Linguerri, 2012; pag. 57. 85Cf. Rignano, 1907.

di Die Biogenhypotese di M. Verwon86. Nel 1907 appare una recensione anche del Darwinismus und Lamarckismus di August Pauly87, che come molti altri

saggi di argomento biologico confluiranno ne La Memoria Biologica, edita nel 1922. Rignano, memore forse di vecchi debiti di gratitudine, recensir`a anche i Principes de morale rationelle di August Landry88. Si segnala un inter-

vento su Francis Darwin89, del 1909: autore che Rignano seguiva con molto

interesse, dal momento che l’inglese appoggiava alcuni presupposti essenziali per le sue teorie biologiche. Si segnalano per la loro importanza gli articoli La Memoire Biologique en Energetique90e Che cos’`e la coscienza91, in quan-

to essi andranno a costituire i nuclei teoretici fondamentali delle due opere maggiori di Rignano; rispettivamente La Memoria Biologica e La psicologia del ragionamento.

Nel 1907 veniva tradotto in italiano, per i tipi di Zanichelli, il saggio Sulla trasmissibilit`a dei caratteri acquisiti, gi`a edito in Francia da Alcan grazie all’interessamento di Landry - come si `e visto - nel 1906.

Rignano era anche un attivo promotore della “Rivista di Scienza” in am- bito internazionale: lo troviamo ad esempio in relazione epistolare con Mach e Semon92, presso i quali sollecitava articoli. Francis Darwin, in un suo

address alla British Association for the Advancement of Science del 1908, ci- tando le teorie di Rignano, ammette che “For what is here given I am partly indebted to Signor Rignano’s letters”93. Si pu`o qui introdurre una tematica

interessante. Buona parte dell’epistolario di Rignano `e caratterizzato da una sapiente mistura di carisma intellettuale ed esplicita sfacciataggine. Molte delle sue missive seguono un copione ben collaudato: egli invia alcuni dei propri saggi, ne sollecita un’opinione, quindi invita il suo interlocutore a col- laborare su “Scientia”. Le condizioni non erano poi cos`ı spiacevoli: “5 lire per ogni pagina di stampato pi`u 100 estratti gratuiti; gli articoli compaiono nel loro testo originale e nel medesimo tempo in quello francese; essi non devono superare di regola le 10 o 12 pagine al massimo[...]”94. Le condizioni

erano un poco diverse nel 1907: il compenso ammontava ad 80 lire ogni 16

86Cf. Rignano, 1907b. 87Cf. Rignano, 1907c. 88Cf. Rignano, 1908. 89Cf. Rignano, 1909b. 90Cf. Rignano, 1909. 91Cf. Rignano, 1907d. 92Guzzardi, 2002; pag. 422.

93Darwin, nella sua comunicazione, fa riferimento a aspetti della teoria di Rignano che

non erano ancora stati divulgati nella Trasmissibilit`a dei caratteri acquisiti del 1906 - citata nel testo - ma che compariranno ne La Memoria Biologica del 1922. Cf. Darwin, 1908; pag. 393.

facciate, e gli estratti gratuiti erano 5095. Durante la conduzione della prima redazione, inoltre, gli articoli non venivano tradotti in francese. In alcuni casi la sollecitudine di Rignano aveva successo, richiamando sulla rivista autori di spicco; ma c’era chi mal tollerava la sua zelante invadenza. In una lettera indirizzata da Semon a Ernst Mach si pu`o leggere:

Rignano `e venuto a visitarmi una volta qui a Monaco, a casa mia, ed appartiene a quel genere di persone che bombardano con lettere. Credo che egli sia una personalit`a nei confronti della quale sia consigliabile cautela, in quanto egli sembra possedere particolarmente una buona dose di invadenza, attraverso la quale sembra che peraltro gli sia riuscito di allacciare rapporti con tutte le possibili personalit`a note.96

Anche se animato dai pi`u nobili intenti, Rignano appare talvolta un po’ eccessivo nei suoi modi. A farne le spese, come spesso succede in questi casi, erano le persone a lui pi`u vicine:

Carissimo Vailati,

e tu con le tue recensioni critiche non ti fai pi`u vivo? Sai che abbiamo anche istituito una rubrica di “Note critiche”, esse pu- re dalle 3 alle 5 pag. al massimo, in cui prendendo pretesto da un libro o articolo qualsiasi o anche da qualche idea isolata tro- vata magari per caso qua o l`a si svolgono le proprie considera- zioni critiche in proposito. Non ti pare una rubrica introdotta appositamente per l’amico Vailati?

Col solito affetto tuo, E. Rignano.97

C’`e della sapienza e del metodo - nonch´e una certa impertinenza - nel mo- do di procedere di Rignano. Egli era, sin dal 1908, in contatto epistolare con l’insigne astronomo Virginio Schiapparelli. Nel 1910, gli invier`a la presente missiva:

Onorevole ed illustre signore,

mi permetto di inviarle qui accluse le bozze (non ancora corrette) d’un articolo che l’astronomo Maunder dell’osservatorio di Gree- nwich ha scritto, non solo contro l’ipotesi che i canali di Marte rappresentino qualche opera artificiale dovuta a qualche essere intelligente, bens`ı anche contro la tesi che essi abbiano veramente quella forma geometrica regolare che Ella ebbe il vanto imperitu- ro di segnalare per primo.[...] Non ho bisogno di aggiungerle che non soltanto crediamo nostro dovere mettere a sua disposizione

95Cf. “Rivista di Scienza”, 1, 1907. Tali indicazioni sono reperibili sul retro della

copertina.

96Lettera di R.Semon a E. Mach, 8 dicembre 1909. Citata in Guzzardi, 2002; pag. 422. 97Dall’ originale presso il fondo Vailati; lettera indirizzata da Eugenio Rignano a

le nostre colonne per la risposta che Ella certamente vorr`a dare al Maunder ma che saremo onoratissimi di potere pubblicare ancora una volta un Suo scritto [...].98

Rignano, insomma, avvertiva Schiapparelli che la “Rivista” avrebbe pubbli- cato un articolo che attaccava le sue teorie: lo sollecitava quindi non soltanto a rispondere a Edward Walter Maunder (ovviamente, dalle pagine della sua testata); ma anche a inviare un qualche altro scritto.

Non sempre, per`o, Rignano ebbe successo nel richiamare l’attenzione sulla propria rivista. Schiapparelli, ad esempio, si rifiut`o nettamente di replicare a Maunder: “questa risposta io non intendo affatto di scriverla”, rispon- der`a infatti l’astronomo99. Sorsero problemi anche allorquando Enriques e

Rignano cercarono di coinvolgere nel loro progetto l’economista Vilfredo Pa- reto. Questi, in un primo momento era sembrato propenso ad accettare la collaborazione con la “Rivista”.

Pareto, per`o, era venuto a conoscenza del fatto che Rignano apprezzasse le posizioni economiche di Achille Loria100; posizioni sulle quali Pareto si era spesso espresso in modo decisamente polemico. In una missiva, caratterizzata da un tono decisamente sdegnato, chiarisce a Enriques di non aver intenzio- ne di pubblicare su una testata i cui collaboratori per l’economia “sono tutti scelti tra quelli di una certa camarilla che fa capo al Loria e che nell’intrico e col mutuo aiuto spadroneggia nelle Universit`a italiane.”101 Enriques riu-

scir`a a sanare la frattura nel 1906; ma la tregua fu soltanto temporanea. Vecchie tensioni torneranno ad agire nel 1916, quando Pareto decider`a di interrompere la collaborazione con Rignano102.

Rignano, per`o, non stava limitando la propria attivit`a alla sola produzione saggistica. Piuttosto, egli fu attivamente coinvolto nell’impresa di diffusione culturale; e durante tale coinvolgimento non esit`o a indossare anche gli abiti dell’imprenditore.

Nel 1906 la casa editrice Zanichelli si era trasformata da societ`a a condu- zione familiare in societ`a anonima per azioni. E’ facile immaginare come la trasformazione da “ditta” familiare a “impresa” avesse portato alla Zanichelli un corposo afflusso di capitali. Fra i fondatori della societ`a figurano Cesare Zanichelli, Enrico Bemporad ed Emilio Treves; e nel consiglio di ammini- strazione compaiono Alberto Dallolio, politico bolognese e futuro senatore,

98Cf. Linguerri, 2012; pag. 118-119. 99Cf. Linguerri, 2012; pag. 118-119. 100Cf. Enriques, 1930; pag. 379. 101Cf. Linguerri, 2012; pag. 109. 102Cf. Linguerri, 2012; pag. 116-117.

i professori universitari Augusto Righi e Luigi Rava, nonch´e - e questo `e interessante - Eugenio Rignano103.

Evidentemente, Rignano doveva aver saggiamente effettuato investimenti nella Zanichelli, casa editrice che avrebbe in seguito pubblicato “Scientia”, nonch´e buona parte dei suoi libri. Ma l’intreccio si complica se si osserva la lista di coloro che hanno sottoscritto per le spese di redazione della “Rivista di Scienza”.

Fra i nomi che compaiono nella lista104 ci sono quelli gi`a noti di Bruni

ed Enriques; ma compare di nuovo Augusto Righi, nonch´e l’Onorevole Luigi Maino. Ma vi sono inoltre, fra i sottoscrittori, l’ “ing. Eugenio Rignano di Milano” ed un certo “Adriano Sanguinetti di Firenze”. Il lettore attento forse ricorder`a come, in una sua lettera a Vailati, Rignano scriva:

Se tu marted`ı stesso fossi libero nel pomeriggio mi potresti dare un appuntamento dove e all’ora che pi`u ti piacer`a: io abito presso la mia sorella, la sig.ra Sanguinetti, in via Lorenzo il Magnifico 19, vicino dunque a Calderoni [...]105

Rignano aveva premuto presso il cognato, affinche questi finanziasse la nascente “Rivista di Scienza”. Vorrei sottolineare come il fatto che Rignano potesse fornire capitali alla Zanichelli nel 1906, finanziare parte delle spese della “Rivista di Scienza” nel 1907 e - come si vedr`a nel paragrafo 1.3.2 - fondare una sua rivista nel 1913, lasci supporre che egli avesse a disposizione capitali tutt’altro che trascurabili. Capitali che debbono essere stati ingenti se nel 1930, alla sua morte, egli potr`a ancora donare alla Biblioteca Braidense di Milano tutto il suo patrimonio bibliografico con un fondo aggiuntivo di cinquantamila lire affinch´e questo fosse mantenuto aggiornato. Attualmente, la provenienza di questo capitale mi `e ignota, anche se credo che si possa supporre che egli lo avesse avuto a disposizione per via ereditaria.

Grazie a una serie di investimenti, che verranno nel tempo rinnovati ed ac- cresciuti, l’impegno di Rignano nella Zanichelli aumenter`a esponenzialmente con il passare degli anni. Sar`a argomento del prossimo paragrafo analizza- re in che modo questa impresa imprenditoriale costitu`ı uno dei fattori che incrinarono i rapporti fra Rignano ed Enriques.