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IL CERIS, ISTITUTO DI RICERCA

Nel documento Cronache Economiche. N.003, Anno 1985 (pagine 65-69)

DEL CNR SULL'IMPRESA E LO SVILUPPO.

IERI, OGGI, DOMANI

Gian Maria Gros-Pietro - Marisa Gerbi Sethi

COSTITUZIONE

Il «Centro di studio sull'Impresa e lo Svilup-po » fu costituito come « Centro di Ricerche e Documentazione per l'Industria» nel 1956 dal prof. M.F. Pacces, ordinario di Tecnica Industriale e Commerciale, contemporanea-mente alla fondazione della Scuola di Ammi-nistrazione Industriale, presso l'Università de-gli Studi di Torino. Nell'ottobre 1964 il Cen-tro divenne CERIS (CenCen-tro di Ricerche sul-l'Impresa e lo Sviluppo); dal 1° luglio 1972, a mezzo di Convenzione tra il C.N.R. e la Scuola di Amministrazione Industriale, si co-stituiva in organo del Consiglio Nazionale del-le Ricerche. Operava in tadel-le forma fino al maggio 1976, epoca in cui, veniva trasforma-to in Laboratrasforma-torio, organo dipendente intera-mente dal C.N.R.

Con decreto del Presidente del Consiglio Na-zionale delle Ricerche, previa approvazione del Consiglio di Presidenza e della Giunta Am-ministrativa, nel 1980 subiva un'altra trasfor-mazione: da Laboratorio di Ricerca in Istitu-to del C.N.R. con carattere auIstitu-tonomo rispet-to ad altri Enti e permanente.

A partire dal 1974 (*), il CERIS si indirizza-va verso l'economia industriale e l'innoindirizza-vazio- l'innovazio-ne, collaborando con gli organi responsabili della politica industriale: tra il 1978 ed il 1985 partecipava, per conto dei Ministeri interes-sati, alla formazione dei piani relativi all'in-dustria della meccanica strumentale, all'indu-stria farmaceutica, all'induall'indu-stria delle teleco-municazioni.

UN PO' DI STORIA

Il CERIS iniziò la sua attività con una serie di indagini condotte dallo stesso Direttore « con mezzi artigianali » per studiare i rapporti di 132 aziende industriali piemontesi con Isti-tuti di credito locali.

Queste ricerche furono i dati di partenza per lavori più impegnativi: un'indagine sul finan-ziamento delle società in Italia e un'indagine sull'autofinanziamento industriale affidate dalla Commissione Parlamentare d'inchiesta sui limiti alla concorrenza (costituita il 18

mag-ri) Nel 1974 al prof. F. M. Pacces era succeduto il prof. Gian Maria Gros-Pietro, Ordinario di Economia dell'Im-presa presso la Facoltà di Economia e Commercio di To-rino, già collaboratore del prof. Pacces alla Scuola di amministrazione industriale e nella Facoltà di Economia.

gio 1961 e rinnovata in successive legislature). Esse costituirono il momento iniziale di una ricerca di squadra, da allora condotta ininter-rottamente sotto la sigla del CERIS e prose-guita (dal 1964) con il finanziamento del C.N.R.

« I poteri inquirenti della Commissione par-lamentare permisero ai primi ricercatori di prendere ufficialmente conoscenza dei bilan-ci e dei concordati fiscali delle sobilan-cietà studia-te, bilanci e concordati che, come ognuno sa, rappresentano una maggior approssimazione della verità (e, comunque, offrono maggior copia di dati, ad esempio per il fatturato) ri-spetto £ti bilanci offerti all'auri sacra fames de-gli azionisti. Fu così possibile stabilire dei pa-rametri di conversione dall'uno all'altro tipo di documenti, parametri la cui validità si ma-nifestò anche in seguito»'.

Si potè inoltre mettere a punto un metodo di ricerca consistente nel sottoporre dati disag-gregati (di singoli bilanci d'impresa o diver-samente documentati) a verifiche «incrocia-te » e di giungere così a rappresentazioni dei fenomeni più approssimate alla realtà di quan-to non lo consentano i documenti ufficiali, metodo che fu poi portato avanti con succes-so da G. Zanetti e E. Filippi nella ricerca sul finanziamento dello sviluppo della grande in-dustria in Italia.

Ma già quella prima indagine per la Commis-sione parlamentare detta « anti-trust » permi-se di classificare le 200 (210) maggiori società industriali per azioni italiane per grandezza di fatturato e in appendice a quella relazione se ne diede un elenco per gli anni 1958 e 1963, misurando così lo sviluppo in quel sessennio. Quando successivamente si decise di orienta-re l'attività allo studio dei principali proble-mi dello sviluppo italiano, sempre esaproble-minati a livello d'impresa, venne dato particolare ri-lievo a ricerche su problemi riguardanti l'in-tero sistema delle imprese, a ricerche su set-tori economici «cruciali», o imprese o grup-pi di imprese, ed all'analisi di nuove forme o tendenze di evoluzione socio-organizzativa nelle imprese italiane, anche in riferimento ai cambiamenti in atto nella divisione del lavo-ro e nella struttura istituzionale delle impre-se, ma non mancarono le ricerche più di ba-se: quelle utili per avanzare le conoscenze teo-riche nell'economia d'impresa, supporti essen-ziali ai corsi d'insegnamento.

1 Cfr. F.M. Ferrer Pacces in «Stato della Ricerca Ceris», Ratio III serie, prima dispensa 1974.

Con il passare del tempo si andarono sempre più sviluppando analisi di tipo microeconomi-co dedicate allo studio dei fenomeni extra ed endo aziendali basandosi anche su casi azien-dali raccolti attraverso questionari e interviste. Divenne naturale collegare ricerche economi-che con ricereconomi-che sociologieconomi-che, psicologieconomi-che mentre contemporaneamente molti responsa-bili di ricerca, docenti universitari continua-vano ad affiancare questi approfondimenti nella realtà con approcci teorici che costitui-vano degli avanzamenti nelle teorie manage-riali di loro competenza.

L'ATTIVITÀ NEL PRESENTE Attualmente l'Istituto continua ad avere per oggetto lo studio dello sviluppo industriale ita-liano esaminato a livello disaggregato di im-presa ed a livello di settori industriali. Le ricerche, condotte con metodologie preva-lentemente interdisciplinari esaminano aspetti economici, finanziari, di controllo e gestione interna, psicologici, sociologici, e di confronto degli orientamenti e le politiche delle imprese verso i mercati esteri. Ampio spazio è lascia-to alla costruzione di melascia-todologie e software per elaborazioni varie su dati di impresa. Ma a poco a poco parte della sua attività non riflette più quanto si faceva un tempo: si sta verificando una trasformazione radicale. A partire dal 1983 il CERIS si trova sempre più inserito in progetti finalizzati del CNR e questo nuovo orientamento di tipo interdisci-plinare, che comunque tiene conto delle spe-cializzazioni raggiunte, lo porta ad essere gra-dualmente più legato ad uno scenario etero-geneo di ricerche immediatamente applicati-ve che rischiano di limitare gli studi metodo-logici e per un altro verso mal si prestano ad operazioni di coordinamento dipendendo da Comitati e Direzioni di Progetti accentrati a Roma.

Un'altra tendenza che va sviluppandosi su sti-molo della nuova Presidenza del C.N.R. è quella di raccogliere istanze « locali » e di ac-cettare richieste per la creazione di sistemi in-formativi permanenti o per l'approfondimen-to di tematiche utili per definire interventi di Enti o per la Pubblica Amministrazione ope-rante nella Regione. In questo senso si sta rea-lizzando una convenzione con la Regione Pie-monte per la formalizzazione di una serie triennale di studi di base e di ricerche setto-riali volte a conoscere meglio la realtà della

gestione degli scambi con l'estero di questa cir-coscrizione territoriale.

Contemporaneamente il CERIS ha avviato un rapporto di collaborazione con un organismo di ricerca straniero: il LEREP (Laboratoire d'Etude et de Recherche sur l'Economie de la Production) dell'Università delle Scienze So-ciali di Toulouse su « Imprese pubbliche, Po-litica industriale e internazionalizzazione: i rapporti Italia-Francia). Responsabile per il CERIS il prof. Gianluigi Alzona.

L'istituto inoltre su richiesta fornisce indica-zioni e aggiornamenti agli organi della politi-ca industriale. Ciò è avvenuto anche negli ul-timi anni attraverso:

1) la partecipazione del Direttore alla Com-missione del Piano di settore farmaceutico; 2) la partecipazione dello Stesso alla Commis-sione del Piano di settore per le Telecomuni-cazioni;

3) la partecipazione del Presidente del Consi-glio scientifico del Ceris al Comitato tecnico della ristrutturazione (legge 675) e innovazio-ne tecnologica (legge 46);

4) contributi informali all'elaborazione di do-cumenti presso il Ministero dell'Industria. Mentre non diffonde, se non in forma aggre-gata e per esigenze di interesse generale dati particolari raccolti su singole unità operative. L'Organo, per le sue ricerche ha frequenti con-tatti, scambi di informazioni, documentazio-ne e di esperienze con Università italiadocumentazio-ne ed estere, istituzioni locali o nazionali (Confin-dustria, Camere di commercio, Associazioni sindacali, ISTAT, I.C.E., Associazioni indu-striali, Associazioni piccole industrie, Impre-se, Assessorati dei Comuni, Province e Regio-ne Piemonte). In particolare l'inserimento Regio-nel progetto finalizzato Tecnologia meccaniche ha comportato l'intensificarsi di contatti con im-prese e associazioni dei più importanti Paesi industrializzati mondiali allo scopo di racco-gliere informazioni e scambi di esperienze nel campo dell'automazione flessibile avanzata: per la Gran Bretagna con il « Department of /Trade and Industry» (Londra) e il «British Government Trade Office» (Torino), oltre ad un certo numero dei più importanti produt-tori e clienti, per la Germania, con la Camera di Commercio Italo-Tedesca (Milano); per la Francia l'A.N.V.A.R. (Agence National de Valorisation de la Recherche, Parigi); per il Giappone con il « Japon Trade Center» (Mi-lano) con il Ministry of International Trade and Industry (MITI), oltre ad un certo numero di Centri di Ricerca, pubblici e privati che dal

1972 si occupano dell'argomento e con il Po-litecnico di Torino.

La partecipazione contributiva dell'Istituto a numerosi convegni e seminari, è un'altra te-stimonianza della sua apertura ai problemi del sistema economico e della sua presenza nelle sedi qualificate di dibattito.

I suoi lavori sono stati ripresi e citati in diver-se diver-sedi e in testate economiche generali o diver- set-toriali, in Italia e all'estero.

ORGANIZZAZIONE All'Istituto sono preposti: a) il Direttore

b) il Consiglio Scientifico.

Al Direttore, coadiuvato dal Consiglio Scien-tifico, spetta la guida ed il coordinamento di tutta l'attività di ricerca.

Il Consiglio Scientifico è composto da 11 membri dei quali:

a) 5 componenti italiani o stranieri eletti dal Comitato Nazionale per Scienze Economiche, Sociologiche e Statistiche (attualmente i proff. Vittorio Coda, Enrico Filippi, Antonio Goli-ni, Giovanni Zanetti, Antonino Intrieri); b) 5 componenti eletti dal personale (dott. Gian Franco Corio, dott. Gianni Fraquelli, dott. Anna Maria Gaibisso, dott. Marisa Ger-bi Sethi, dott. Patrizia Vermigli);

c) il Direttore del Centro, prof. Gian Maria Gros-Pietro;

d) il Presidente, prof. Enrico Filippi. 11 personale (peraltro molto limitato) è forma-to da Collaboraforma-tori tecnico professionali (8 unità), Assistenti tecnico professionali (5), Operatori tecnico-professionali di carriera C.N.R., assunti esclusivamente in seguito a su-peramento di Concorsi e in parte da Incari-cati di ricerca esterni (4, normalmente Docenti Universitari) e da 1 Borsista CNR.

Non sono ammesse assunzioni attraverso al-tre forme (uffici di collocamento, segnalazio-ni, ecc.).

Alcuni collaboratori tecnici professionali o In-caricati di ricerca più anziani e con esperien-za specifica sono responsabili di sotto progetti di ricerca (finalizzati, speciali), o esclusiva-mente di progetti del CERIS.

Il collegamento fra diversi filoni di ricerca è assicurato da un coordinatore scientifico che si affianca al Direttore.

L'Istituto dispone di:

— Documentazione bibliografica relativa ai progetti finalizzati in cui il CERIS è inserito;

— Documentazione settoriale (per altri setto-ri di indagine) a livello d'impresa, di gruppi e a livello globale; documentazione per con-fronti intersettoriali e a livello internazionale; — Metodologia per l'approfondimento di analisi economico-finanziarie settoriali, inter-settoriali e per il trattamento disagregato di dati di bilancio d'impresa;

— Metodologia per l'approfondimento di analisi settoriali o globali per confronti su mer-cati esteri;

— Metodologie per l'analisi della produttivi-tà a livello di settori e di imprese industriali; — Archivio computerizzato con dati di bilan-cio disagregati delle più importanti società per azioni italiane;

— Biblioteca specializzata per ricerche nel campo economico-finanziario-sociologico-psicologico aziendale (responsabile il dott. Francesco Leone).

FINANZIAMENTI

In quanto organo del CNR il CERIS dipende dall'amministrazione centrale del medesimo, può tuttavia stipulare, indirettamente trami-te il CNR, contratti o convenzioni con altri soggetti disposti a finanziare in tutto o in parte programmi di ricerche o le pubblicazioni re-lative.

SEDE

L'Istituto è ubicato al primo e al secondo pia-no di Via Avogadro n. 8 ed è dotato di un cen-tro di calcolo collegato al C.S.I. Piemonte spe-cializzato in sofisticate analisi di bilanci ed al-tre elaborazioni a supporto di tutti i progetti di ricerca.

Responsabile del Centro di Calcolo è il dott. Carlo Salomone.

IL CENTRO DI CALCOLO

Il centro di elaborazioni dati è attualmente composto da:

— una unità di controllo IBM 3274 61C, che permette il collegamento di un massimo di 16 unità (terminali video, personal computer, stampanti) al calcolatore CSI-Piemonte OFI 5560 (IBM compatibile) utilizzando le appli-cazioni ADR-ROSCOE e TSO, nonché le

mo-Ricerche svolte e in corso

Svolle

Finanza e sviluppo nella grande industria in Italia e suc-cessivi aggiornamenti.

Lo stato e le prospettive delio sviluppo industriale in Italia.

L'Industria chimica e la struttura della domanda finale. Funzione ed integrazione dei gruppi innovativi nelle strutture organizzative industriali.

Le «200» (indagine permanente sullo sviluppo delle 200 maggiori imprese italiane).

Raggruppamenti di impresa nell'industria chimica ita-liana.

Indagine preliminare per io studio delle interrelazioni fra tecnologia dell'informazione e struttura

organizza-tiva dei quadri aziendali intermedi.

Lo stato dell'organizzazione del commercio estero a li-vello d'impresa.

Primi studi per un 'analisi sociologica dell'impresa; esa-me della letteratura in vista di un quadro concettuale per la ricerca empirica nel caso italiano.

Ricerche d'informatica sui sistemi d'impresa e dello svi-luppo (1973-75).

Ricerca documentalistica e servizio documentazione (1973-74-75).

Modelli di simulazione per l'attività d'impresa (1974). Ricerca sulla struttura per gruppi e sullo sviluppo del-l'industria italiana (1974).

Indagine conoscitiva sulle problematiche e i compor-tamenti d'impresa a medio e lungo periodo (1974). Indagine sulla formazione di risparmio e sul finanzia-mento dell'attività produttiva (1975).

Evoluzione degli aspetti strutturali dell'industria italia-na con particolare riferimento ai gruppi fiitalia-nanziari di controllo (1975).

Ricerca sui modelli di simulazione aziendale (prof. G.P. Bussolin), (1976).

Ricerca sulla struttura per gruppi e sullo sviluppo del-l'economia italiana (1976-78).

Archivio sulle maggiori imprese industriali (1976-1977). La produttività nelle imprese industriali italiane (1976). La concentrazione finanziaria nell'economia italiana (1976-1978).

Sviluppo e redditività delle imprese in periodo di infla-zione (sospesa nell'anno 1976).

Nuove forme di organizzazione del lavoro (dal 1975 al 1983 resp. G.F. Corio), (nel 1984 resp. A. Baldissera). Analisi economico-finanziaria delle imprese costruttrici di macchine utensili (1977).

A natisi dell 'efficienza dei sistema di produzione di be-ni e servizi in Italia (1977-1978).

A natisi dell 'efficienza del sistema di produzione di be-ni e servizi (dal 1976 resp. G. Zanetti fino al 1984, poi P.C. Frigero).

Forniture di analisi specifiche su richiesta di Organi del-ta Pubblica Amministrazione (convenzione con l'Isti-tuto S. Paolo di Torino per analisi pluriennali di bilan-ci d'imprese (1977-1978).

Decentramento produttivo e andamento delia gestione nelle imprese metalmeccaniche torinesi (resp. C. Salo-mone dal 1978).

Competitività nell'industria italiana produttrice di be-ni strumentali (resp. G.M. Gros-Pietro, 1978-82).

Documentazione sulle maggiori imprese industriali ita-liane (resp. V. Francese 1978-82).

La politica di diversificazione territoriale dei gruppi in-dustriali e gli incentivi per il Mezzogiorno (resp. G.L. Alzona dal 1979).

Articolazione dei gruppi industriali e finanziari in Ita-lia (resp. G.L. Alzona dal 1980).

Il ruolo del commercio internazionale nello sviluppo in-dustriale italiano (resp. M. Gerbi Sethi, inizio 1975 si-no ad oggi).

L'industria italiana del giocattolo nella concorrenza in-ternazionale: opportunità, strategie e risultati (resp. M. Gerbi Sethi, 1983-1984).

Evoluzione recente e prospettive dell'agro-industria in Italia (resp. M. Gerbi Sethi, 1984).

Imprese pubbliche, politica industriale e internaziona-lizzazione (resp. G.L. Alzona, 1984).

Tecniche di controllo dell'efficienza nelle imprese pro-duttrici di beni e servizi (resp. A.M. Gaibisso, 1983-1984).

Nuovi strumenti di analisi dei dati economico-finanziari d'impresa (resp. V. Francese, 1983 sospesa 1984). Costruzione di un 'interfaccia software tra base di dati e package di elaborazione statistica, con particolare ri-ferimento ai dati di bilancio d'impresa e di economia

industriale (resp. C. Salomone, 1982-1983-1984). Trasformazioni in atto nelle strutture societarie: le im-prese comuni (resp. G.L. Alzona, 1983).

Tecnologia e competitività nell'industria della mecca-nica strumentale (resp. G.M. Gros-Pietro, 1983-1984). Analisi della Grande Impresa italiana, pubblica e pri-vala, nel corso degli ultimi treni'anni (resp. G. Zanet-ti, 11 sem. 1983 e 1984, 1985). Ricerca rientrante nel Progetto Finalizzato «Struttura ed evoluzione dell'e-conomia italiana».

Valutazione dei potenziale applicativo dei Sistemi Fles-sibili di lavorazione nell'industria italiana (FMS), (resp. A.M. Gaibisso, II semestre 1983, 1984, 1985). Ricerca rientrante nel Progetto Finalizzato «Tecnologie Mec-caniche».

In corso

Analisi dell'efficienza del sistema produttivo italiano (resp. P.C. Frigero).

(Studio del progresso tecnico, dell'accumulazione del capitale e della redditività in un campione di grandi im-prese italiane).

Tecniche di controllo dell'efficienza nelle imprese pro-duttrici di beni e di servizi (resp. A.M. Gaibisso). (Identificazione della dimensione e delle modalità del contributo che i sistemi di direzione, ed in particolare i meccanismi operativi di guida e controllo danno al funzionamento ed alla gestione delle aziende ilaliane). Imprese pubbliche, politica industriale e internaziona-lizzazione (resp. G.L. Alzona).

(Individuazione dei fattori che hanno contribuito ad una crisi progressiva del sistema delle imprese pubbli-che in Italia, con riferimento all'ipotesi pubbli-che un funzio-namento corretto del sistema comporti la chiara defi-nizione di obiettivi di politica industriale nonché livelli sempre più spinti di internazionalizzazione). Costruzione di software per elaborare dati di bilancio (resp. C. Salomone).

(Costruzione e messa a punto definitiva di un pacchet-to integrapacchet-to di software per diagnostica, analisi,

corre-zioni per l'inflazione e generazione matrici dati per va-riabili e/o serie storiche, su dati di bilancio di imprese industriati. Produzione di una pubblicazione contenente il manuale d'uso e l'analisi critica dei metodi utilizzati). Evoluzione e prospettive dell'agro-industria in Italia (resp. M. Gerbi).

(Analisi della dinamica delle industrie manifatturiere alimentari dal 1971 per .sottocategoria, a livello nazio-nale e più in particolare piemontese. Analisi della di-namica degli esportatori dall'Italia e dal Piemonte. La problematica gestionale di queste imprese).

Industria dei giocattoli: struttura e comportamenti (resp. M. Gerbi Sethi).

(Aggiornamento studio di settore. Analisi dei consumi per famiglia e per regione rapportati alla struttura di-stributiva locale e alla distribuzione dei bambini. Ana-lisi sociologiche e psicologiche sulle motivazioni e sui comportamenti all'acquisto di giocattoli. Preparazio-ne di un volume di sintesi).

L'automazione dell'industria italiana (resp. G.M. Gros-Pietro).

(Analisi delle prospettive che si aprono per l'industria italiana relativamente alla applicazione e diffusione di processi integrati di automazione flessibile. Ciò attra-verso l'esplorazione di tre aree rilevanti: l'offerta, la domanda, i cambiamenti organizzativi).

Sistema informativo sugli esportatori del Piemonte (resp. M. Gerbi Sethi), progetto di convenzione in cor-so con la Regione Piemonte.

(Impostazione banca dati regionale sulle ditte che espor-tano dal Piemonte per settori merceologici. Aiuio nel-l'individuazione dei potenziali e delle iniziative a sup-porto degli esportatori. Predisposizione di un quadro regionale).

Aspetti economici nei nuovi orientamenti dei consumi e delle produzioni alimentari (resp. M. Gerbi Sethi). Ri-cerca rientrante nel progetto speciale C.N.R. «Nuovi orientamenti dei consumi e delle produzioni alimen-tari».

(Analisi del settore agroindustriale e della sua evolu-zione con particolare riferimento alla problematica d'impresa (produzione, mercato, consumi, import, ex-port) nel contesto del mercato CEE).

Analisi della Grande Impresa Italiana, pubblica e pri-vata, nei corso degli ultimi trent'anni (resp. G. Zanet-ti). Ricerca rientrante nel Progetto Finalizzato «Strut-tura ed evoluzione dell'economia italiana». (Studio della sua capacità di risposta al mutamento delle variabili esogene, del suo ruolo nel sistema produtti-vo, della sua dinamica con particolare riferimento al-l'innovazione tecnologica e alla dinamica della produt-tività).

Investimenti energetici riferiti a Enti e imprese nazio-nali ed estere (resp. G. Fraquelli). Ricerca rientrante nel Progetto Finalizzato Energetica.

(Analisi flussi Finanziari per investimenti energetici de-gli enti nazionali e delle principali imprese a fronte delle possibilità di finanziamento offerte dal risparmio e dai mercati finanziari, confronto con esperienze estere). Valutazione dei potenziale applicativo dei Sistemi Fles-sibili di lavorazione nell'industria italiana (FMS) (resp. A.M. Gaibisso). Ricerca rientrante nel Progetto Fina-lizzato «Tecnologie Meccaniche».

(Il progetto si propone di giungere ad una completa e sistematica conoscenza delle caratteristiche degli attuali e potenziali utilizzatori di FMC e FMS.

Ciò attraverso una analisi comparata a livello interna-zionale e lo studio di alcuni dei più significativi casi italiani).

dalità batch del sistema operativo MVS-JES2; — due terminali video IBM 3180 che permet-tono l'immissione di dati e programmi ed il colloquio, tramite tastiera e visione sul video, in collegamento con le applicazioni e i siste-mi operativi indicati;

— stampante a linee IBM 3262 mod. 3 con set di 96 caratteri e con prestazioni in termini di velocità fino a 600 righe al minuto. La sua capacità di elaborazione locale consta di:

— personal computer IBM PC Standard con monitor Colore dotato di 512 Kb di memoria RAM, 2 unità a dischetti da 5" 1/4, 360 Kb caduno, 1 disco fisso da 10 Mb, stampante grafica Mannesmann Tally MT-180L da 180 caratteri/secondo;

— personal computer IBM PC/AT, con mo-nitor Colore, dotato di 512 Kb di memoria

Nel documento Cronache Economiche. N.003, Anno 1985 (pagine 65-69)