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PER LA MONTAGNA PIEMONTESE

Nel documento Cronache Economiche. N.003, Anno 1985 (pagine 95-99)

Bruno Cenato

« Sui sentieri della natura, alla scoperta delle culture alpine » è lo slogan promozionale del sistema di vacanze GTA (Grande Traversata delle Alpi), che quest'anno vede il completa-mento del percorso escursionistico di traver-sata dell'arco alpino piemontese, lungo 650 km, articolato in più di 50 tappe, con un di-slivello complessivo di 46.000 metri. Nata pochi anni fa su basi privatistiche e di volontariato, la GTA, primo esempio in Ita-lia di «trekking» organizzato, costituisce un'affascinante alternativa alle forme di tu-rismo tradizionale, di crescente rilievo e ri-chiamo.

Determinante per il decollo e la piena realiz-zazione del progetto è stata la collaborazione di vari enti pubblici, primi tra tutti la Provin-cia di Torino e la Comunità montana Valli Chisone e Germanasca, poi le altre Comuni-tà montane piemontesi e l'amministrazione provinciale di Cuneo, il Comune e la Camera di commercio di Torino.

Gli oltre 5.000 pernottamenti annuali già re-gistrati nei Posti tappa testimoniano dal can-to loro il notevole interesse per l'iniziativa da parte del pubblico degli escursionisti sia na-zionali sia stranieri, soprattutto francesi, ma con significative presenze di tedeschi, inglesi,

svedesi e persino americani, a conferma della popolarità di cui gode all'estero questo nuo-vo modo di fare turismo e dell'assoluta vali-dità della proposta piemontese.

Senza dover ricorrere ad Agenzie turistiche, senza sobbarcarsi il peso di una tenda e di pe-santi scorte di cibi, questa «grande randon-née» del Piemonte consente a chiunque di muoversi di valle in valle con ampia assisten-za, ma senza sentirsi guidati, di incontrare trattorie, negozi di alimentari ed efficienti strutture ricettive per il pernottamento, rea-lizzate in piccole borgate e riservate a chi ef-fettua itinerari di traversata, dove si può dor-mire solamente per 1-2 notti, senza peraltro la necessità di prenotazione. Gestiti da abitanti del luogo, questi posti tappa sono aperti al-meno da luglio a settembre; alcuni funzionan-do anche nel periofunzionan-do invernale, rappresenta-no un ottimo punto d'appoggio logistico per la pratica dello sci alpinismo o dello sci di fondo.

Una vacanza ecologica e tonificante dunque, senza pericoli, con un pizzico di avventura, piuttosto economica, su montagne (magari non lontane da casa) che ancora conservano grandi spazi di natura non contaminata.

Strumento indispensabile per progettare e or-ganizzare «in proprio» una traversata sono le Guide GTA. Nei 4 volumi sinora editi è ripor-tata la descrizione dettagliata dei percorsi, ar-ricchita da notizie sul territorio attraversato e sulle relative caratteristiche socio-economiche.

In tali pubblicazioni vi sono altresì le infor-mazioni e i consigli utili per chi si cimenta per la prima volta in questa forma di vacanza, con dati aggiornati sui posti tappa, i servizi e le autolinee, con le cartine schematiche dei per-corsi, la cartografia e la bibliografia consi-gliate.

Le guide riportano tutto l'itinerario della GTA suddiviso per anno di apertura. Ciò è dovuto al fatto che fino a ieri l'iniziativa era sperimene tale. Completato l'itinerario base, dalle Alpi Liguri alle Valli Ossolane, è prevista per il fu-turo la stampa di guide di settore, che presen-teranno per una certa porzione dell'arco al-pino tutte le possibilità di traversata escursio-nistica estiva e sci-alpiescursio-nistica invernale. Paral-lelamente a questi testi base, usciranno nel tempo volumi annuali o semestrali, contenenti aggiornamenti e servizi redazionali tagliati ap-posta per chi, muovendosi a piedi, desidera

cogliere e comprendere i multiformi aspetti della montagna ed i segni della presenza uma-na fin dalle epoche più remote: boschi e pra-ti, alpeggi e borgate, fiori ed animali selvati-ci, antiche abbazie ed incisioni rupestri, lin-gue e tradizioni diverse, come quelle occita-na, valdese, franco-provenzale e walser. Si parlerà in tali pubblicazioni periodiche ad esempio dei parecchi musei alpini, che i vari itinerari permettono di visitare, alcuni dei qua-li valorizzati proprio dalla GTA, come quelqua-li di Balziglia e Rodoretto, unitamente ad altri luoghi storici toccati dal percorso ad anello delle Valli Valdesi.

Assieme all'affinamento culturale, l'altra grossa opportunità offerta dalla traversata è la riscoperta del piacere di una sana attività sportiva: sport ovviamente inteso non come esasperata competizione con records da bat-tere, ma come sereno recupero delle proprie energie psichiche e calibrata rimessa in effi-cienza dei muscoli resi molli da una vita trop-po spesso eccessivamente sedentaria.

• 56 tappe dall'alta Val Tanaro alla Valle Anzasca, per un prestigioso percorso di traversata

escur-sionistica, su sentieri ben segnalati, percorribili senza difficoltà da luglio a settembre.

• L'itinerario tocca oltre 49 valli e valloni diversi, con un dislivello complessivo di oltre 46.000

m e su un percorso di circa 650 km (quota più alta Colle delle Traversette, 2950 m; quota più bassa Quincinetto, 295 m).

• Per raggiungere il percorso della GTA dai centri abitati si possono utilizzare autolinee o

ferro-vie: infatti almeno ogni 3 tappe la GTA tocca centri serviti da mezzi di trasporto collettivi.

• Gli anelli: parallelo al percorso base, si snoda dalla Valle Stura alla Val di Susa un itinerario

di 22 tappe che attraversa le zone di media e bassa valle a quote mediamente meno elevate, percor-ribile già in primavera e fino ad autunno inoltrato. Questo itinerario è collegato al percorso base con altre tappe e sentieri balcone; si possono così realizzare itinerari ad anello particolarmente in-teressanti per chi preferisce raggiungere la GTA in auto, percorrere alcune tappe e alla fine dell'a-nello ritrovare l'automobile.

• Le tappe hanno un dislivello di 900-1400 m e richiedono 5-7 ore di marcia (solo alcune 8 ore

o più): pur essendo alla portata di tutti è quindi consigliabile un certo allenamento.

• I sentieri sono segnalati con tacche bianco-rosse e bandierine GTA e non vi è alcun pericolo

di perdersi.

• Per il pernottamento si utilizzano:

— 62 posti tappa (con circa 20 letti ciascuno) attrezzati nelle borgate o negli alpeggi, con il con-tributo delle Comunità Montane e con la collaborazione dei proprietari e gestori;

— 15 rifugi alpini;

— 6 foresterie di chiese e santuari;

— vi sono poi alberghi e altri rifugi sul percorso e sulle varianti.

• Per il pranzo al sacco si possono acquistare ogni 1-2 tappe i generi alimentari nelle borgate

at-traversate.

• Per la cena vi è nel posto tappa un locale cucina in cui prepararla o una trattoria

convenziona-ta poco disconvenziona-tante.

• Il costo di una settimana di traversata è circa 150.000 lire: le spese si limitano infatti al

pernot-tamento (L. 4.500), alla cena (max. 10.000 lire nelle trattorie, 1.000 per l'uso del locale cucina), ai viveri per la colazione e per il pranzo, ai trasporti pubblici.

• Le Guide GTA: tutte le informazioni e i consiglio utili, la descrizione dei percorsi, i dati dei

posti tappa, rifugi, autolinee e ferrovie, articoli e osservazioni sulle attraversate sono forniti nelle Guide GTA, in vendita nelle librerie specializzate.

Esempio di scheda di percorso tratta dalla guida GTA 1985 edita da Friuli & Verlucca.

A l p e g g i o di Toglie 1 5 3 4 m - M a t t i e ( M e n o l z i o ) 7 2 8 m - M e a n a (stazione) 5 9 5 m - S u s a 4 9 5 m

dislivello in salita: 1 0 0 m tempo complessivo: 3 . 1 0 ore dislivello in discesa: 1 1 5 0 m in senso inverso: 4 . 3 0 ore

Tappa conclusiva dell'anello della Bassa Val di Susa. quasi completamente in discesa. Da Toglie a Mattie l'itinerario si svolge in gran parte su una larga mu-lattiera selciata, in mezzo al lariceto. Tra Mattie e Susa, pur svolgendosi in una zona di recenti edificazioni, il percorso evita le aree più compromesse, per toc-care vecchie e caratteristiche borgate e percorrere stradette poco frequentate e mulattiere tra vigne e boschi.

Dall'alpeggio si percorre in discesa la carrozzabile fino al tornante con il bivio per il Rif. del Gravio (sentiero in piano verso est): qui si imbocca una mulattie-ra in abbandono che taglia un tornante e prosegue verso sud; si giunge in bre-ve ad una mulattiera più evidente che scende bre-verso destra, attrabre-versa un rio e prosegue verso nord, con alcuni tratti in piano. Al tornante di q. 1140 si la-scìa una mulattiera secondaria che scende a nord, per continuare sulla mulat-tiera principale che perde quota con diversi tornanti, passa per una radura e poi accanto ad una baita isolata: dopo non molto, ad un tornante non lontano dal torrente, si lascia la mulattiera che volge a destra, per imboccare una trac-cia che porta subito alla carrozzabile. La si percorre in salita per pochi metri, si attraversa il ponte e si volge a destra sulla carrareccia che segue il torrente e porta a Menolzio; 1.30 ore. Si attraversa la borgata da est a ovest e si prose-gue su una carrareccia (non sulla strada asfaltata a destra). Al successivo bi-vio di carrarecce si imbocca quella di sinistra, che sale dolcemente nella con-ca detta Canonicon-ca. Ad un pilone votivo, ai margini del bosco, termina la con- carra-reccia: non si percorre la mulattiera evidente che sale verso sud (sinistra), ma quella che scende tra la vegetazione nel solco del Rio Scaglione. Poco dopo si attraversa il rio (ponte in pietra) e si risale ad Assiere. Si percorre un tratto di strada asfaltata verso ovest, ma poi la si lascia per scendere sulla vecchia mulattiera che ne taglia due lunghi tornanti. Di nuovo sulla strada principale, se ne percorrono 100 m e poi la si lascia per la strada che risale a sinistra ver-so Suffis. Poco dopo, ad un bivio con croce di legno si imbocca la stradetta di destra, che in piano passa alle baite di Suffis e poi a quelle di Durante. Qui si imbocca la stradetta che scende a destra (sud) fino alla strada del Colle del-le Finestre: sull'altro lato della strada vi è un sentiero che scende a Grangia. Si attraversa la borgata in discesa verso sud (si passa sotto un arco in pietra) finché l'asfalto lascia il posto al selciato della mulattiera, con cui si scende alia strada principale poco lontano dalla ferrovia. Si imbocca il sottopassaggio del-la Ferrovia e poco più avanti si svolta a sinistra suldel-la strada che passa presso la stazione FS di Meana; 1 ora.

Si prosegue in piano fino ad una carrareccia che ha inizio sulla destra accanto a vecchie cascine (cartello indicatore per Susa), si risale leggermente il costo-ne del Pusino (ad un bivio imboccare la stradetta di destra) e poi si scende ver-so sud tra coltivi. Ad un incrocio di mulattiere si va a sinistra (ovest) su quella che tra i vigneti va alla cascina di q. 523. Si prosegue sulla carrareccia verso ovest, fino ad una zona di villette: si volta a destra, poi a sinistra (al n. 3), fino alla S.S. 24. Si percorre ora in discesa v. Monte Grappa, v. Monte Rosa, via XX Settembre. Passato il ponte sulla Dora si volta a sinistra in via Roma, che conduce a poca distanza dalla stazione FS; 40 min.

Come mostra la cartina, il tour si può inizia-re a Camino, in Val Tanaro (da dove è facil-mente raggiungibile l'Alta Via dei Monti Li guri che, su sentieri segnalati ma non attrez-zati con posti tappa, conduce a Ventimiglia) e concludere in Valle Anzasca, dalla quale è agevole il collegamento con l'Alta Via delle Alpi Ossolane. Parallelo al percorso base, un altro itinerario, per ora dalla Valle Stura alla Val di Susa, collegato al primo in numerosi punti, permette itinerari ad anello con parten-za e rientro nella stessa località, favorendo la scoperta di tutti i valori di un Parco naturale o di un gruppo montuoso, come l'Alta Valle Pesio, la Faggeta di Palanfré, l'Argenterà, il Queyras, l'Orsiera-Rocciavrè, il Gran Bosco di Salbertrand, l'Alta Valsesia e il Parco Na-zionale del Gran Paradiso.

La dimensione dei percorsi realizzati e in al-lestimento (con allargamenti fino al Lago Maggiore) prova inoltre il pieno gradimento dell'iniziativa da parte delle popolazioni locali. In borgate da sempre estranee al turismo di massa l'attivazione del posto tappa e il con-seguente flusso di escursionisti ha portato nuo-va vita. In più di un caso si è salnuo-vata l'attività della trattoria e del negozio di alimentari, che rischiavano di chiudere, con negative ripercus-sioni per gli abitanti, anche perchè i parteci-panti alla GTA di passaggio, scoprendo le bel-lezze e la tranquillità di quei luoghi, hanno de-ciso di ritornarvi per più lunghi soggiorni, uti-lizzando stanze in affitto o la piccola locan-da, dando origine in qualche caso a felici manifestazioni di agriturismo.

In sintesi, è indubbio che la GTA è un'inizia-tiva turistica di rilevante valore sociale, con-siderato che porta concreti benefici economi-ci ai montanari e garantisce ai economi-cittadini vacan-ze originali ed effettivamente capaci di rige-nerare le forze e lo spirito. L'esperienza degli ultimi tre anni nell'ambito del progetto Esta-te Giovani del Comune di Torino ne ha mo-strato poi l'enorme potenziale educativo, dal momento che i ragazzi, accompagnati da guide esperte, hanno potuto divertirsi, imparando al tempo stesso a conoscere la realtà ambien-tale ed umana delle valli alpine, ricche di sto-ria e di alta civiltà.

In definitiva si può forse dire che con la GTA si è anche trovata una buona strada per una corretta integrazione tra il mondo montano e quello cittadino. Montagna, intesa non più co-me colonia della città, ma coco-me area autono-mamente capace di salvaguardare e gestire da protagonista il suo equilibrio naturale e cul-turale.

BAROCCO A CONFRONTO.

Nel documento Cronache Economiche. N.003, Anno 1985 (pagine 95-99)