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UNIONE CAMERE COMMERCIO DEL PIE- PIE-MONTE, I redditi dei comuni del

Nel documento Cronache Economiche. N.003, Anno 1985 (pagine 118-128)

ECONOMIA TOR NES

UNIONE CAMERE COMMERCIO DEL PIE- PIE-MONTE, I redditi dei comuni del

Piemon-te - Voi. di 16,5 x 24 cm, pp. 1 73 - Tori-no, 1985 - L. 2 0 . 0 0 0 .

Le Camere di commercio del Piemonte hanno ormai da diversi anni avvertito la necessità di procedere a valu-tazioni del reddito in aree sub-provinciali fino a giunge-re ai singoli comuni. Vi è infatti una rilevante domanda di dati statistici di tale natura. Si pensi ai piani comuna-li di sviluppo e di adeguamento della rete distributiva, alle esigenze delle politiche di programmazione del ter-ritorio, alle ricerche di mercato, nonché agli interessi di singoli studiosi e ricercatori.

L'ultima pubblicazione in materia da parte dell'Unione delle Camere di commercio del Piemonte risale al 1 9 7 6 e riporta valutazioni dei redditi comunali al 1974. Poi-ché ricerche di questo genere si avvalgono soprattutto della mole di dati resi noti in seguito ai vari censimenti, si è proceduto a un aggiornamento di quel lavoro all'in-domani della pubblicazione, da parte dell'Istat, dei fa-scicoli provinciali piemontesi del censimento della po-polazione.

L'esperienza precedente è stata molto utile e ha con-sentito di apportare delle modifiche che si ritiene abbia-no migliorato la qualità dei risultati.

Il calcolo di indici di reddito a livello comunale è reso complicato da almeno due ordini di motivi: la relativa scarsità di dati statistici disponibili da un lato e l'ecces-siva ristrettezza territoriale dall'altro.

L'ISTAT giunge a calcolare il reddito a livello regionale, mentre l'Unione italiana delle Camere di commercio ha una lunga esperienza di valutazioni provinciali. Questi sono di conseguenza i punti di partenza per tentare di-saggregazioni più spinte.

Si ritiene innanzitutto impossibile per varie ragioni (co-sti e complessità dell'organizzazione necessaria in pri-mo luogo) adottare per il calcolo dei redditi comunali la stessa metodologia applicata dall'ISTAT in sede di va-lutazione del reddito nazionale e regionale. Si tratterebbe di rilevare per gli oltre milleduecento comuni piemonte-si i redditi lordi da lavoro dipendente, quelli da capitale e i trasferimenti sociali (pensioni, assegni familiari, sus-sidi vari, ecc.). Da ciò occorre detrarre, per giungere a un reddito disponibile, cioè antecedente alla destinazio-ne ai diversi impieghi possibili, il totale delle imposte, i contributi sociali e in genere i trasferimenti delle fami-glie alla pubblica amministrazione.

La ristrettezza territoriale rende difficile il problema po-sto anche per un altro motivo. Infatti, il reddito può es-sere rilevato all'atto della disponibilità, come visto in precedenza, oppure a quello della produzione o in fine a quello dell'impiego. In un'area ampia i tre suddetti con-cetti di reddito finiscono con il coincidere quasi esatta-mente.

Non è però illogico, ma è anzi abbastanza frequente, che vi siano comuni essenzialmente «produttori», cioè ric-chi ad esempio di fabbriche ma poveri di servizi per i consumatori ed altri prevalentemente attrezzati a for-nire servizi ai consumatori (si pensi alle località turisti-che in cui viene speso reddito prodotto altrove). Vi pos-sono poi essere località abitate in notevole misura da persone che vanno a spendere altrove le loro entrate, per cui questi comuni possono essere « ricchi » quanto a reddito disponibile, ma «poveri» sotto l'aspetto degli impieghi.

Di fronte a questi «nodi gordiani» si cerca di utilizzare indicatori che tengano conto, nel limite del possibile, di t u t t i questi m o m e n t i economici e perciò di ridurre l'er-rore. Per inciso si ricorda che un calcolo diretto dovreb-be stimare i flussi tra comune e comune visto che ognu-no di essi è un'entità autoognu-noma, come se fosse uognu-no « stato» a sé stante. Bisognerebbe a rigore costruire del-le matrici di scambio tra il singolo comune, gli altri 1 . 2 0 8 della regione e il resto del mondo, il che è al di fuori del-le attuali possibilità statistiche.

Una metodologia interessante è quella denominata me-t o d o dei reddime-ti percepime-ti che si fonda sulla più ampia

conoscenza disponibile della distribuzione del valore ag giunto. Ad esempio, conoscendo l'ammontare dei sa lari a un ampio livello di disaggregazione (per settore di attività economica e per classe dimensionale d'impre sa, al limite per singola impresa) è possibile costruire una stima attendibile delle risorse prodotte per comu ne o per altre aree sub-provinciali. Naturalmente così facendo si ha una valutazione del reddito prodotto, che differirà da quello disponibile a seconda della maggiore o minore entità degli spostamenti dei lavoratori sul ter ritorio.

Questo metodo offre buone prospettive per un'effica ce utilizzazione delle fonti statistiche interne delle Ca mere di commercio, in particolare dei registri ditte. In-fatti, a seguito di recenti disposizioni legislative in ma teria è stato imposto agli operatori economici l'obbligo di comunicare annualmente alla Camera di commercio di competenza il numero di addetti sia dell'impresa che delle unità locali. Si profila quindi la possibilità di disporre di un vero e proprio censimento permanente delle atti vità economiche della provincia, per settore e per ad detti. Per altra via si possono reperire dati sulla retribu zione media, sempre per comparto e per classe dimen sionale di impresa, e quindi disporre di un quadro piut tosto preciso sulla formazione del reddito a diversi li-velli territoriali.

Questo per quel che riguarda i soli redditi da lavoro di pendente ed autonomo nei settori per i quali è prevista l'iscrizione nei registri camerali; per il resto si dovrà far ricorso ad altre fonti.

Al momento attuale tale metodo non è purtroppo fatti bile per mancanza o incompletezza dei dati di base. Una metodologia simile alla precedente è quella analiti ca, cioè il calcolo dei vari componenti del reddito co munale mediante l'applicazione di coefficienti medi di proporzionalità delle diverse variabili. In sostanza, con tale metodo si ricorre all'uso di coefficienti disponibili per le aree maggiori che, applicate sulle variabili per le quali si dispone di serie per il territorio sub-regionale, forniscono il prodotto di quest'ultimo. Gli esempi più co munì sono il valore aggiunto per addetto (con la serie territoriale dell'occupazione) e, in agricoltura, la resa me dia unitaria per ettaro (con la serie sull'utilizzo della su-perficie agricola).

Le stime ottenute saranno tanto più attendibili quanto più saranno disaggregati per settori i coefficienti e le se-rie di variabili territoriali. Sulla carta è forse questo il me-todo migliore, ma nell'applicazione pratica si finisce o con il ricavare indici talmente rozzi da pregiudicare la validità dei risultati, o ci si introduce in un ginepraio di ripartizioni, ove presto o tardi sorge il problema della ca renza dei dati. Basti pensare alla necessità, nel caso del reddito agricolo, di calcolare una produzione media per ettaro per i vari comparti (grano, vite, ecc.) e per zona agraria (l'ISTAT ne ha individuate 7 7 0 per t u t t a l'Italia) e un valore medio per capo di bestiame che a sua volta andrebbe suddiviso a seconda dei diversi aspetti quali tativi. Occorre poi sottrarre dalla produzione lorda ven dibile le spese per i beni intermedi e i contributi alla pro-duzione. A n c h e nel caso dell'industria vi sono grossi problemi, visto che la redditività dipende da molti fat-tori (settore di attività, investimenti, dimensione, ecc.) e discorsi analoghi valgono per il terziario. Vi è poi il metodo del riparto, che è stato tradizional-mente adottato dall'Unione italiana delle Camere di commercio per la stima, mediante suddivisione del red-dito nazionale e regionale, del valore aggiunto, per ra-mi di attività, per le Provincie italiane. Salvo per l'agri-coltura, ove è impiegato un metodo di calcolo diretto, vengono costruiti dei coefficienti di riparto del valore ag-giunto italiano sulla base di diverse variabili esplicati-ve, dall'occupazione ad indicatori sui consumi, sul get-tito fiscale, sulle retribuzioni, ecc. Dette variabili ven-gono poi ponderate con criteri vari, la cui arbitrarietà co-stituisce il punto debole di questo tipo di procedure. La precisione più o meno elevata con cui si scelgono le va-riabili esplicative permette a sua volta un più o meno elevato grado di disaggregazione del reddito. Attual-mente l'Unioncamere pubblica dati a livello provinciale relativamente ai seguenti settori: Agricoltura, Industria, Servizi destinabili alla vendita (Commercio, Trasporti e

comunicazioni, Credito e assicurazione, altri servizil, Servizi non destinabili alla vendita.

Anche tale metodologia presenta un'estrema laboriosi-tà, oltre al consueto inconveniente della carenza di un'ampia serie di dati comunali, per cui anche in que-sta occasione, come già nel 1 9 7 6 , si è f a t t o ricorso al metodo funzionale o della regressione multipla. Tale metodo consiste nel determinare una funzione ma-tematica che « colleghi » a un livello territoriale superio-re il superio-reddito, variabile dipendente, ad una o più variabili Indipendenti. Tale relazione viene poi applicata ai sin-goli comuni. Poiché allo stato attuale le stime ufficiali sul reddito non vanno oltre la regione, si è assunto in partenza tale livello territoriale. Si sono poi scelte le va-riabili indipendenti nell'ambito dei dati statistici dispo-nibili a livello comunale.

A differenza del 1 9 7 6 , si è adottato un unico modello matematico (allora si era f a t t a la media dei risultati di tre diversi metodi) per varie ragioni, quali la possibilità di disporre di strumenti tecnici (il calcolatore elettroni-co) che hanno consentito approfondimenti metodolo-gici allora impossibili, nonché l'esigenza di semplifica-re ai massimo i calcoli.

C A M E R A DI C O M M E R C I O DI T O R I N O , Le principali società piemontesi - V o i . di 1 6 , 5 x 2 4 c m , p p . 1 9 3 T o r i n o , 1 9 8 5 -L. 8 . 0 0 0 .

Le società che compaiono nella presente edizione del-l'indagine, promossa la prima volta nel 1976, sono 1 004. Anche quest'anno il numero delle imprese che hanno accettato di collaborare alla ricerca, compilando un apposito questionario, si è largamente incrementa-to rispetincrementa-to al precedente sondaggio. Il quadro del siste-ma produttivo piemontese che ne deriva risulta pertan-to sempre più rappresentativo sia dell'intera diversifi-cata realtà economica della regione sia dei suoi spac-cati territoriali e settoriali.

Ciò che maggiormente piace segnalare è però il f a t t o

rh e i dati acquisiti ancor meglio che in passato prova-no con molta chiarezza che il Piemonte prova-non è soltanto un'area industrialmente forte, ma una regione leader, anche sul piano extra nazionale, nell'ambito delle atti-vità tecnico-scientifiche. A c c a n t o infatti ad importanti imprese positivamente impegnate nei comparti più tra-dizionali, quali l'alimentare, il tessile, l'editoria e la co-struzione di mezzi di trasporto, il Piemonte evidenzia una buona struttura di aziende operanti in campi ad alta tec-nologia (personal computers, robotica, aerospaziale, srumentazione di precisione e d'avanguardia, ingegne-ria genetica, ecc.), le cui produzioni trovano consisten-ti sbocchi su t u t t i i mercaconsisten-ti mondiali e principalmente, nelle percentuali più elevate, proprio su quelli dei paesi più sviluppati.

Come tradizione, l'indagine prende in considerazione esclusivamente aziende che hanno la sede legale nella regione. Diciannove le tabelle di graduatoria elaborate ' in base a: fatturato, numero dei dipendenti, rapporto fat-turato export/fatfat-turato totale, incremento del fattura-to, incremento del fatturato export, f a t t u r a t o e costo del lavoro per addetto.

A R R I V A T I

N E L L A B I B L I O T E C A C A M E R A L E Economia - Politica Economica - Programma-zione - Andamento Congiunturale

CICIOTTI Enrico la cura) - Innovazione tecnologica e svi-luppo regionale e metropolitano - Milano, Vita e pensie-ro, 1 9 8 4 - 2 3 8 p. L. 1 5 . 0 0 0 .

DEAGLIO Mario - Economia sommersa e analisi econò-mica - Torino, Giappichelli, 1 9 8 4 - 199 p. L. 1 5 . 0 0 0 ISTITUTO CENTRALE DELLE BANCHE POPOLARI ITA LIANE - Note sull'andamento economico italiano dell'an-no 1 9 8 4 - Miladell'an-no, 1 9 8 5 - 6 9 8 p. SIP

BANCA D ' I T A L I A - SYLOS LABINI Paolo - L'evoluzione economica del Mezzogiorno L'evoluzionegli ultimi trent'anni -Roma, 1 9 8 5 - 3 5 p. SIP

EIDEM R. / VIOTTI S. Sistemi economici comparati -Bologna, Il Mulino, 1 9 8 3 - 1 4 9 p. L. 1 0 . 0 0 0 CAMERA DI COMMERCIO DI A N C O N A - Il credito nel-la presente congiuntura del paese - Ancona, 1 9 8 3 - 4 8 p. SIP

TIVEGNA Massimo - Inflazione, occupazione ed equili-brio esterno Bologna, Il Mulino, 1 9 8 4 - 4 2 2 p. L. 4 0 . 0 0 0

Scienze sociali e politiche - Sociologia

COMUNITÀ EUROPEE - Donne e ricerca - Supplemen-to n. 18 a Donne d'Europa - Bruxelles, 1 9 8 5 - 9 3 p. SIP SCORTEGAGNA Renzo (a cura di) - Il ruolo del volonta-riato nell'assistenza agli anziani - Venezia, Marsilio, 1 9 8 5 - 162 p. L. 1 4 . 0 0 0

Statistica - Demografia - Distribuzione dei red-diti - Conti economici nazionali e regionali

COMUNITÀ EUROPEE - Annuario di statistica della pe-sca - Bruxelles, 1 9 8 5 - 119 p. L. 1 2 . 4 0 0

COMUNITÀ EUROPEE - Conti regionali SEC 1 9 8 1 Ta vole analitiche per branche - Lussemburgo, [ 19841 - 132 p. L. 1 5 . 4 0 0

COMUNITÀ EUROPEE - Indagine comunitaria sulla strut-tura delle aziende agricole 1 9 7 9 - 1 9 8 0 - Lussemburgo, 1 9 8 5 - 2 2 0 p. L. 2 7 . 7 0 0

COMUNITÀ EUROPEE - Statistiche generali della Comu-nità - Confronto con alcuni paesi europei, il Canada, gli USA, il Giappone e l'URSS; periodo di riferimento 1 9 8 3 - Lussemburgo, 1 9 8 5 - 2 9 1 p. L. 7 . 7 0 0

ANFIA - Industria automobilistica mondiale 1 9 8 4 - To-rino, 1 9 8 5 - 119 p. SIP

Diritto - Giurisprudenza - Legislazione Guida del mercato ristretto - Milano, Ed. Sasip, 1985 - 2 1 6 p. SIP

NIGRA Amedeo - La tutela del profitto - Milano, Pirola, 1985 - 260 p. L. 2 5 . 0 0 0

MORONI Silvio - Imprese - Esercenti arti e professioni - Milano, Pirola, 1985 - 2 3 6 p. L. 2 0 . 0 0 0

LEVI SANDRI Lionello Codice delle leggi sul lavoro -3 &#-34; ed. - 4 * app. agg. 1 5.8.1984 - Milano, Giuffrè, 1985 - 451 p. L. 18.000

CAMERA DI COMMERCIO DI BOLOGNA - Giornate di studio sull'arbitrato - Bologna, 26 novembre 1983 - Bo-logna, 1984 - 116 p. SIP

Repertorio del foro italiano 1984 - Roma, Bologna; Fo-ro italiano, Zanichelli, 1985 - 4 0 1 7 p. L. 2 1 0 . 0 0 0 Massimario completo della giurisprudenza del Consiglio di Stato - 1984 Roma, Italedi. 1985 - 4 9 4 p. L. 5 5 . 0 0 0 PANEBIANCO Massimo - Codice del mercato comune - Raccolta di provvedimenti italiani di esecuzione del trattato istitutivo e degli atti della CEE 1979-1984 - Mi-lano, Giuffrè, 1985 - 1120 p. L. 5 0 . 0 0 0

Giurisprudenza annotata di diritto industriale - tomo unico XII 1983 1 5 8 5 / 1 7 0 2 Milano, Giuffrè, 1985 -1079 p. L. 7 0 . 0 0 0

GIULIANI Giuseppe la cura di) - Manuale delle imposte dirette - agg. marzo 1985 - Milano, Giuffrè, 1985 - 1797 p. L. 9 0 . 0 0 0

Enciclopedia del d i r i t t o - X X X I V : Pluralità-Premeditazione - Milano, Giuffreè, 1985 - 1044 p. L.

60.000

CUTRERA Achille / ITALIA Vittorio - Codice dell'urba-nistica - Norme statali, agg. 1981 - 1 9 8 4 - Milano, Giuf-frè, 1985 - 3 ' ed. 4 7 1 p. L. 2 0 . 0 0 0

ISTITUTO BANCARIO ITALIANO Fondi communi di in-vestimento mobiliare - Milano, 1985 - 16 p. SIP ISVEIMER - Il sindacato giurisdizionale sull'intermedi;<-zione creditizia - Atti del Convegno svoltosi in Capri il 23 e 24 giugno 1984 - Napoli, 1985 - 328 p. SIP UNIONE INDUSTRIALE DI TORINO - GRUPPO GIOVA-NI IMPRENDITORI - Capitali di rischio per nuove impre-se. Il Venture Capital e le sue possibilità di ìnserimeni 3 in Italia - Torino, 1985 - 98 p. SIP

OLIVA Gian Guido la cura di) LOCAFIT - Guida al lea-sing - Milano, Suppl. n. 16 Mondo Economico del 2 2 . 4 . 1 9 8 5 - 95 p. SIP

BANCA NAZIONALE DEL LAVORO - Rapporto Centro Einaudi sul risparmio e sui risparmiatori in Italia - Inda-gine Doxa 1983 - Torino, 1985 - 130 p. SIP VACIAGO Giacomo - Teoria e politica monetaria - Bo logna. Il Mulino, 1981 - 297 p. L. 15.000

Finanza pubblica - Imposte e tributi

DI STILO Rocco Orlando - L'imposta di bollo - Rimini, Maggioli, 1985 - 3 5 0 p. L. 3 8 . 0 0 0

DI STILO Rocco Odando - Le tasse sulle concessioni go vernative, comunali e regionali - Rimini, Maggioli, 1985 - 2 0 0 p. L. 2 4 . 0 0 0

GHESSI Giuseppe - La finanza pubblica in cifre 1965-1983 - Milano, Angeli, 1985 - 186 p. L. 2 5 . 0 0 0 MAZZARELLI Francesco - I redditi si dichiarano cosi Milano, IPSOA Informatica, 1985 - 2 6 6 p. L. 26.000 BORGIOLI Alessandro Consorzi e società consortili

-Trattato di diritto civile e commerciale - Milano, Giuf-frè, 1985 - 527 p. L. 3 6 . 0 0 0

Lavoro - Assistenza e previdenza sociale - Sa-nità

Pubblica amministrazione - Regioni

La democrazia sindacale in Italia - Dibattito italiano ed esperienze europee: Francia, Spagna, Gran Bretagna Germania - Venezia, Marsilio Ed., 1984 - 2 1 4 p. L. 18.000

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA LATINA - Storia, problemi e prospet-tive del governo locale - Volume primo - Latina, 1984 - 4 2 3 p. SIP

REGIONE PIEMONTE - 2 ° piano di sviluppo regionale - Torino, 11984] - 327 p. SIP

LIVRAGHI Renata - Segmentazione dei mercati del la voro e scelte professionali - Milano, Angeli, 1985 - 212 p. L. 18.000

PISANI Elena (a cura di) - Diritti sindacali e democrazia nell'impresa in Europa. I recenti sviluppi in Italia, Spa-gna, Grecia - Venezia, Marsilio Ed., 1984 - 162 p. L 16.000

Credito - Finanza - Assicurazioni - Problemi monetari

IRES - Rapporto preliminare per un osservatorio regio-nale sul mercato del lavoro pubblico - Torino, 1985 143 p. SIP

TREU Tiziano / NEGRELLI Serafino (a cura di) - I diritti di informazione nell'impresa - Bologna, Il Mulino, 1980 - 147 p. L. 2 0 . 0 0 0

Il taccuino dell'azionista - Annuario di documentazione finanziaria, industriale e di borsa - Milano, Ed. Sasip, 1985 - 1.198 p. L. 9 0 . 0 0 0

Agricoltura - Zootecnia

REGIONE PIEMONTE - Le macchine agricole in Piemonte 1 9 8 2 - 1 9 8 3 - Torino, 1 9 8 4 - 3 9 0 p. SIP

FAO - La situation mondiale de l'alimentation et de l'a-griculture 1 9 8 3 - Roma, 1 9 8 4 - 2 1 6 p. SIP FAO - Annuaire des produits forestiers 1 9 7 2 - 1 9 8 3 - Ro-ma, 1 9 8 5 - 4 0 8 p. SIP

MEDICI Giuseppe - L'irrigazione in Italia - Bologna, Eda-gricole, 1 9 8 5 - 94 p. L. 8 , 0 0 0

SPRANZI Aldo - Economia del Commercio e politica commerciale - Milano, Angeli, 1985 - 3 5 9 p. L. 2 5 . 0 0 0 ISDI - Check up economico-finanziario dell'azienda com-merciale Milano, Angeli, 1 9 8 5 - 122 p. L. 1 2 . 0 0 0 UNIONCAMERE EMILIA ROMAGNA I CERCOMINT I mercati ittici all'ingrosso in Italia. Parte prima: la ricer-ca, i mercati, gli enti e le organizzazioni - Bologna, 1 9 8 4 - 155 p. SIP

Commercio internazionale - Tecnica doganale

Industria - Politica industriale - Materie prime - Fonti energetiche

ENEL - Programmi dell'ENEL - Fabbisogni di energia elet-trica e loro copertura - Nuovi impianti fino al 1 9 9 2 - Ro-ma, 11985] - 8 3 p. SIP

MINISTERO DELL'INDUSTRIA DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO - Relazione sul servizio minerario e statistica delle industrie estrettive in Italia nel quin-quennio 1 9 7 7 - 1 9 8 1 - Roma, Ist. Poligrafico dello Sta-to, 1 9 8 4 - 137 p. SIP

UNIONE REGIONALE CAMERE DI COMMERCIO DEL L'EMILIA ROMAGNA / CERES - Sviluppo industriale, ri-cerca scientifica e nuove tecnologie - Bologna, 1 9 8 5 - 2 1 0 p. SIP

UNIONE INDUSTRIALE TORINO - GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI - Torino: terziario avanzato per un'in-dustria che si rinnova - Torino, 1 9 8 5 - 1 0 4 p. SIP

CORTESE PINTO Emilia - Ostacoli non tariffari agli scambi nel diritto comunitario - Centro nazionale di pre-venzione e difesa sociale - Milano, Angeli, 1 9 8 5 - 159 p. L. 1 5 . 0 0 0

ICE - Studio sul mercato spagnolo degli articoli da re-galo da tavola e da arredamento - Roma. 1 9 8 4 - 3 8 6 p. SIP

CHAMBER OF COMMERCE A N D INDUSTRY J A P A N - Standard trade index of Japan 1 9 8 5 - 1 9 8 6 - Tokyo, 1 9 8 5 - pp. varie SIP

ICE ISTITUTO COMMERCIO ESTERO DI HOUSTON Mercato U.S.A. di articoli per collezionisti Parte lll -Houston, 11985] - 127 p. - 117 p. SIP

ICE - L'esportazione vinicola italiana nel 1 9 8 4 - Roma, 1 9 8 5 - 118 p. SIP

ICE - Egitto: opportnità di cooperazione con l'Italia - Atti dell'incontro-convegno 24 febbraio 1 9 8 4 - Roma, [ 1 9 8 4 ] - 138 p. SIP

VIMERCATI Giuseppe la cura di) - Le zone franche in-dustriali nei Paesi emergenti. Il sud est asiatico - Mila-no, Angeli, 1 9 8 5 - 191 p. L. 1 4 . 0 0 0

Economia e politica internazionale - Enti ed or-Artigianato - Piccola industria ganizzazioni internazionali

COMUNITÀ EUROPEE - Gli interventi della Comunità eu-ropea a favore delle piccole e medie imprese e dell'arti-gianato Bruxelles, 1 9 8 4 - 144 p. SIP

Commercio interno - Pubblicità - Ricerche di mercato

COMUNITÀ EUROPEE - Comptes nationaux SEC - Agré-gats 1 9 6 0 - 1 9 8 3 - Bruxelles, 1 9 8 5 - 138 p. FF 77 OCDE - Economie Survey - Ireland - 1984/ 8 5 - Paris, 1 9 8 5 - 9 7 p. SIP

FONDO EUROPEO AGRICOLO DI ORIENTAMENTO E DI GARANZIA - Spese della Comunità europea per la poli-tica agraria comune - Bruxelles, 1 9 8 4 - 14 p. SIP OCDE - Economie survey - Turkey 1984/ 8 5 - Paris, 1 9 8 5 - 68 p. SIP

FEDERCOM - Il commercio associato: realtà e prospet-tive - Roma, 1 9 8 5 - 2 0 p. SIP

CONFCOMMERCIO - Rapporto sull'evoluzione econo-mica del commercio nel 1983 - Roma, [ 1 9 8 4 ] - 98 p. SIP ISDI / MERCATI A. e altri - Gestione commerciale del negozio tessile - Manuale pratico per gli operatori com-merciali - Milano, Angeli, 1 9 8 5 - 1 0 4 p. L. 1 0 . 0 0 0 1NDIS - Il commercio di articoli di profumeria e igienico-sanitari - Guida per la preparazione alla 2a parte dell'e-same di idoneità per l'iscrizione al registro degli eser-centi - Milano, Angeli, 1 9 8 5 - 147 p. L. 1 5 . 0 0 0

Comunicazioni e trasporti

ECOTER - La dimensione territoriale del trasporto mer-ci in Italia - Urbanistica Informazioni suppl. al n. 78/ 1 9 8 4 - 5 / 8 5 Dossier - Roma, 1 9 8 4 - 28 p. SIP CAMERA DI COMMERCIO DI TRENTO - L'autotraspor-to merci in provincia di TrenL'autotraspor-to. Situazione al 30 settem-bre 1 9 8 3 - Trento, 1 9 8 5 - 1 56 p. SIP

BARSOTTI Roberto / ACI - Gli incidenti stradali nella di-sciplina internazionale Quaderni della rivista giuridica della circolazione e dei trasporti - Roma, 1984 - 100 p. L. 8 . 0 0 0

Scienze - Tecnologia - A u t o m a z i o n e - Inqui-n a m e Inqui-n t o - IInqui-nformatica

CSELT - Prospettive di sviluppo delle telecomunicazio-ni - 2 0 ° antelecomunicazio-niversario della fondazione dello CSELT - To-rino, 1984 - 169 p. SIP

FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI DEL PIEMONTE - Il trasporto aereo delle merci nella re-gione Piemonte Torino, 1985 - 2 7 4 p. SIP

Turismo - Guide e monografie a carattere tu-ristico

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI GENOVA Turismo & Regioni. Analisi degli interventi regionali nell'incentivazione del-l'offerta turistico-ricettiva - Genova, 1985 - 1 3 9 p. SIP

BEJAR - Il personal computer nelle piccole e medie aziende. Quando, perché e come impiegarlo. Quale sce-gliere Milano, Angeli, 1985 - 146 p. L. 16.000 IBM - La nuova informatica al servizio delle Amministra-zioni pubbliche - Atti del Convegno - Volume 1 ° - Fo-rum - Milano, 21-23 novembre 1984 - 128 p. SIP UNIONE REGIONALE CAMERE DI COMMERCIO DEL-L'EMILIA ROMAGNA / CERES - La borsa recuperi indu-striali in Emilia Romagna. Il contributo delle camere di Commercio alla politica energetica nazionale - Bologna, Grafiche Campass, 1985 - 134 p. SIP

PAKIN Sandra - La preparazione della documentazione sui sistemi informatici. Guida all'impiego della tecnica DDM - Milano, Angeli, 1985 - 308 p. L. 3 0 . 0 0 0

Edilizia - Lavori pubblici - Architettura - Urba-nistica - Politica del territorio

UNIONE INDUSTRIALE DI TORINO L'indotto edilizio in provincia di Torino ed in Piemonte Torino, 1985 -34 p. SIP

CRESME - La collaborazione tra ente locale e privati nel settore residenziale - Esperienze innovative in Italia e all'estero - Milano, Giuffrè, 1985 - 2 3 9 p. L. 15.000

Istruzione - Istruzione professionale

CHAMBRE DE COMMERCE ET D'INDUSTRIE DE PARIS La formation professionelle continue Paris, 1985 -187 p. SIP

FRANCIOSI Franco B. / ROSSI Carlo - Professionalità e formazione nel settore delle costruzioni - Venezia, Marsilio Ed., 1985 - 178 p. L. 15.000

ISFOL - Servizi innovativi e professionalità - Roma, 1985 - 231 p. SIP

IRER - Tecnologie e sviluppo urbano - 1 " conferenza in-ternazionale - Progetto Milano - Milano, Angeli, 1985 - 4 4 8 p. L. 2 2 . 0 0 0

Documentazione - informazione - Bibliografie

Tecnica e organizzazione aziendale

BOVONE L. e altri - La galassia imprenditorialità no. Angeli, 1985 - 197 p. L. 16.000

Mila-RECONTA TOUCHE ROSS - Cosa l'azienda dice di sè. Una ricognizione sulla comunicazione delle informazio-ni economico/finanziarie in azienda - Milano, 1985 - 70 p. SIP

Bibliografie Ceskolovenske statistiky a demografie

Nel documento Cronache Economiche. N.003, Anno 1985 (pagine 118-128)