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Il coaching per la leadership responsabile e il mantenimento dei valori familiar

Consapevolezza responsabilità

3. Il coaching per la leadership responsabile e il mantenimento dei valori familiar

In un ottica aziendale familiare, ci si rende subito conto di quanto il dare fiducia e il saper delegare siano fondamentali per un efficace passaggio generazionale. In una dinamica familiare tutte le istruzioni, le critiche, ogni manifestazione di gerarchia o atto di segretezza minano sottilmente la fiducia che deve esserci tra gli attori, in quanto parti dell’azienda, e in quanto membri di una famiglia.

3.1. Autenticità e Leadership

Dal momento che parliamo di passaggio generazionale, si intende che la persona che succederà alla precedente generazione, sarà egli stesso a capo dell’azienda. quando oggi parliamo di leadership è impossibile non menzionare la motivazione stessa del leader e lo stile direzionale che vuole adottare. Spesso in cima alla lista delle preoccupazioni stanno i tempi stretti, le questioni urgenti, la qualità del lavoro e del prodotto. Premettendo che il coaching offre un timone per se stessi innanzitutto, per la propria

106 motivazione e la propria consapevolezza, esso è innovativo per quello che riguarda il concetto stesso di leadership.

Innanzitutto per quello che riguarda la motivazione propria del leader, un coach può aiutare a capire il perché si voglia essere leader.

Qui di seguito è riportato un brano di Whitmore relativo alla leadership:

“se hai sete e porti la tua famiglia verso un ruscello, questo potrebbe sembrare un atto di completa benevolenza. Ma prima di partire ti sei accertato che la tua famiglia avesse sete? Eri veramente tu la persona più adatta a guidarli, oppure tuo fratello minore conosceva meglio la strada? Magari quello che volevi in realtà era l’approvazione dei più anziani e l’ammirazione dei più piccoli? Magari tua madre avrebbe potuto essere una scelta migliore, perché avrebbe capito la velocità più appropriata su cui regolare il passo, tenendo conto dei più deboli della famiglia”1

A parere di chi scrive la qualità della leadership dipende in primis dal “per che cosa” decidiamo di condurre una produzione, delle persone che lavorano per noi, e non dal come. Il bisogno di accettazione e riconoscimento è sempre molto forte, spesso le persone adottano strategie per giungere a questo risultato. Ad esempio i leader motivati principalmente da questo bisogno personale scelgono di essere visti come leader gentili, che però difficilmente provano a sfidare i propri limiti e quelli del collaboratore. Nel caso di un’ azienda familiare invece si potrebbe avere il caso in cui per equiparare il ruolo del padre e acquisire in fretta l’autorevolezza desiderata nei confronti della famiglia, si agisca con poca intelligenza emotiva nei confronti dei collaboratori, dei fornitori e degli stakeholders in generale.

107 Un leader veramente auto consapevole, e guidato da valori autentici, non cercherà di acquisire lustro facendo la cosa giusta, semplicemente la farà anche a discapito della propria immagine percepita. Guidare più per gli altri che per guidare se stessi. In questo senso il coaching propone una forma di leadership, che altri autori chiamano servant leadership1, in questa forma il

leader si muove al di la dell’interesse di prestigio personale, o alla ricerca di fiducia in se stesso, semplicemente serve la sua azienda, il suo lavoro, e le persone che lavorano con lui, perseguendo il benessere aziendale e sociale.

Leadership =

In un ottica di passaggio generazionale, chi ha più esperienza, ed auspicabilmente ha imparato ad essere, oltre che a concludere affari, deve accompagnare la generazione più giovane in un ottica di responsabilità e consapevolezza. Nel caso in cui la generazione uscente invece non ne sia capace, sarebbe opportuno formare il successore in maniera adeguata.

Saper essere in azienda significa saper interagire con gli altri, mettendo del proprio dove le persone non arrivano, mettendo da parte l’ego e sapendo riconoscere i limiti e gli sforzi dei collaboratori, guidando loro nella giusta direzione con il giusto atteggiamento.

Per far questo la caratteristica essenziale è l’autenticità, ovvero essere se stessi liberamente, liberarsi dalla paura del fallimento, di non essere apprezzati, del giudizio altrui, di apparire inadeguati. Bisogna essere cioè padroni di sé, delle proprie dinamiche, saperle riconoscere quando arrivano e gestirle in maniera funzionale ad una data situazione. Ancora una volta

1 G.Bellandi: Il talento del leader.

azioni funzionali al benessere aziendale e sociale al di la dei propri interessi o bisogni

108 bisogna raggiungere l’autoconsapevolezza (coscienza) e la responsabilità (volontà).

Il tipo di trasformazione di cui sopra ovviamente non avviene in un paio di sessioni di coaching, ma è il prodotto innanzitutto di una forte volontà di cambiamento e crescita, in cui il coaching può avere un ruolo fondamentale. Il coaching accompagna a vedere se stessi come da una telecamera esterna, ad osservare i nostri comportamenti con distacco e, in base ai principi che stanno alla base (accoglienza, assenza di giudizio, ascolto, domande e feedback), si impara piano piano a comprendere come agire i nostri bisogni, come vogliamo comportarci per essere coerenti con la nostra parte più profonda in modo da essere allineati sul piano personale e professionale.

3.2. Avere dei valori per una visione

Vediamo adesso cosa si intende per essere un leader integrato con i propri valori, senza i quali del resto non è possibile avere una visione. Quando parliamo di valori, intendiamo necessariamente valori personali che portiamo in azienda e che sono alla radice di ogni nostro comportamento. I nostri valori sono dentro di noi come valori universali, e sono ciò che ci rappresenta:

Valore Potenzialità

1. Giustizia

Cittadinanza

Responsabilità sociale, obbligo morale verso la società, il bene comune, il gruppo di appartenenza.

Imparzialità

Capacità di mantenere un giudizio obiettivo in ogni situazione secondo un principio morale

Leadership

Atteggiamenti mentali per i quali si è in grado di motivare altre persone, indirizzandole verso un obiettivo comune

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2. Umanità

Capacità di amare e di essere amati

Sentimento verso chi rappresenta una sorgente di affetto, sicurezza, supporto o che consideriamo speciale

Gentilezza

Generosità, cura, attenzione, altruismo, cortesia, orientamento autentico verso l’altro da sé.

Intelligenza sociale

Capacità di comprendere emozioni proprie ed altrui e relazionarsi empaticamente con gli altri

3. Saggezza

Creatività

Produzione di idee e comportamenti innovativi Curiosità

Desiderio di nuove opportunità e novità, desiderio di ricerca Apertura mentale

Rapporto con le proprie convinzioni, basato sulla considerazione di ogni possibile visione alternativa. Disponibilità a cambiare i propri progetti e obiettivi qualora nuove argomentazioni risultino più corrette

Amore per l’apprendimento

Pieno coinvolgimento motivazionale nel conoscere nuovi saperi, contenuti ed abilità di interesse personale

Lungimiranza

Capacità di guardare le cose in prospettiva

4. Temperanza

Perdono

Atteggiamento di comprensione e pro sociale da parte di chi ha subito un danno nei confronti di chi l’ha commesso

Umiltà

Profonda conoscenza di sé, dei propri limiti e del fatto che il mondo non ruota intorno ad una sola persona

Prudenza

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personali considerati rilevanti Autocontrollo

Controllo sulle proprie risposte, comportamenti, impulsi, coerente con i propri valori e norme morali

5. Trascendenza

Apprezzamento della bellezza e dell’eccellenza Abilità nel trarre piacere dalla bellezza del mondo fisico, dalle virù morali e dai talenti delle persone

Gratitudine

Senso di ringraziamento nell’accogliere un beneficio ricevuto da qualcuno

Speranza

Ottimismo, orientamento al futuro, pensiero che gli eventi desiderati accadranno come conseguenza di un attivazione personale volontaria ed efficace

Umorismo

Capacità di divertirsi nel cogliere l’assurdo delle situazioni, di far sorridere le persone e di mantenere il buon umore di fronte alle avversità

Spiritualità

Convinzione che esista una dimensione più alta altra da se che contribuisca a dare senso alla propria vita

6. Coraggio

Audacia

Disposizione volontaria ad affrontare rischi e pericoli, preventivamente valutati, al fine di ottenere e difendere il proprio bene e quello altrui

Persistenza

Capacità di compiere con costanza nel tempo azioni sistematiche finalizzate al raggiungimento dei propri obiettivi, nonostante gli ostacoli

Integrità

Autenticità, onestà, attitudine ad essere se stessi sia in pubblico che in privato, conservando le proprie convinzioni e le

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proprie motivazioni Vitalità

Entusiasmo, energia, atteggiamento dinamico del benessere, che conduce ad esperienze positive e produce benefici sia psicologici che somatici

Bisogna fare molta attenzione in quanto le persone credono di agire in base ai propri valori, mentre la scarsa consapevolezza di sé porta a fraintendere i comportamenti. Ciò che facciamo sovente, di fatto, non è agire in base ai propri valori (che tra l’altro se messi in atto diventano appunto virtù), ma spesso agiamo in funzione dei nostri bisogni che ci spingono con prepotenza. La differenza sostanziale tra valori e bisogni è che quando ci muoviamo mossi da un bisogno le emozioni sono di paura, aspettativa, e frustrazione mentre quando siamo mossi da un valore le emozioni sono di amore, autenticità e leggerezza.

Bisogno di:

Essere accettato

Ottenere approvazione, sentirsi considerato, sentirsi rispettato, essere incoraggiato, essere preso in considerazione

Essere amato Piacere agli altri, essere stimato, essere

trattato con affetto e calore, sentirsi desiderato, sentirsi attraenti, sentirsi unico

112 elogiato, ricevere complimenti, essere premiato, essere ringraziato, essere notato, essere visto, essere riconosciuto, essere ricordato

Dimostrare il proprio valore Ottenere, raggiungere i propri traguardi, realizzarsi, fare carriera, ottenere responsabilità, sentire di far bene

Essere considerato Ricevere attenzioni, essere aiutato, essere

ascoltato, sentirsi voluto, sentirsi tenuto in conto

Essere nel giusto Correggere, essere giusto moralmente, non

sbagliare, essere un esempio, ricevere conferme dal proprio agire corretto

Ordine Perfezione, controllo, prevedibilità, precisione,

coerenza, invariabilità

Potere Esercitare autorità, mostrare potenza,

dimostrare capacità, dimostrare forza, essere influente, sentire di lasciare un segno

Sicurezza Sentirsi informato, curato, protetto, essere

ponderato, essere attento, essere stabile, essere supportato

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Indipendenza Sentirsi libero di esprimersi, libero da legami

troppo stretti, sentirsi autosufficiente

Varietà Esigenza di cambiare, di imprevedibilità,

esigenza di emozioni nuove

Creatività Avere spazio per creare, non dover seguire

regole altrui, non dover seguire schemi, non avere paletti

Ogni persona ha dentro di sé in maggiore o minore misura valori e bisogni.

Avere una visione e saperla perseguire significa identificare con precisione quali sono i propri valori, quelli su cui intendiamo basare il nostro fare professionale e personale, il nostro stile direzionale e la mission della nostra azienda, oltre al modo in cui intendiamo gestire i nostri rapporti personali. Il problema nasce quando le persone non sono consce, non sono consapevoli dei loro bisogni, ed agiscono in base ad essi come sotto l’impulso di qualcosa di irrefrenabile, come un dittatore celato, come un bambino che, inconsapevole di se, piange e sorride in balia dei suoi stati d’animo.

Avere una visione non può quindi prescindere dal divenire consapevoli dei bisogni che ci animano, e delle dinamiche che creano in noi. Non si può pensare si scalare una montagna, se abbiamo i piedi legati.

Il coaching aiuta a vedere i propri comportamenti, risalendo al bisogno cui sono corrispondenti. Una volta visto il comportamento dipendente da un bisogno, una volta ammesso e riconosciuto, possiamo riconoscerlo la volta

114 successiva, ed essendone divenuti consapevoli, decidere di mettere in atto un altro comportamento, più funzionale ad un nostro obiettivo.

Ad esempio:

Un figlio bisognoso di riconoscimento verso il padre, e verso i clienti della propria azienda: di fronte ad un disguido amministrativo, in presenza del padre, del cliente e della segretaria, immediatamente si discolpa accusando la segretaria di essere stata imprecisa. Questo comportamento, evidentemente reagito sulla base di un bisogno preciso, crea risentimento nella segretaria, crea imbarazzo nel padre e senso di inaffidabilità nel cliente.

Essere consapevole di quel bisogno, sapere che si è in una fase in cui vogliamo stima e riconoscimento, significa sentire arrivare la paura di aver commesso uno sbaglio, che ci rende meno autorevoli agli occhi degli altri, riconoscere questa paura, e decidere di allontanarla, scegliendo di essere responsabile, ovvero scegliendo di non re-agire, ma di agire consapevolmente nella maniera più appropriata. Una persona consapevole, si sarebbe scusata semplicemente col cliente, rassicurandolo sul fatto che il problema verrà risolto. Questo vuol dire saper essere, e sono questi i comportamenti ed i meccanismi che fanno la differenza nella gestione del personale, nella gestione della clientela, degli stakeholders in generale. Per questo motivo non possiamo avere una vision senza prima essere consapevoli dei nostri valori e dei nostri bisogni. In linea generale nel momento in cui non teniamo fede ai nostri valori, qualcosa dentro di noi stride, si creano un conflitto ed una sfiducia interiore che mina la nostra integrità e ci rende poco credibile ai nostri stessi occhi e quindi a tutti gli altri occhi.

Guidare un’azienda secondo una visione, un ampio respiro, presuppone il voler agire e contaminare il mondo in cui operiamo con i nostri valori.

115 Riguardo all’azienda in cui si opera è opportuno pertanto chiedersi se i propri valori personali sono in linea con quelli aziendali e con questi si intende quelli che si persegue veramente, quelli che sentiamo dentro di noi, e non quelli che si ama pubblicizzare e di cui si ama parlare.

In caso negativo ci si trova di fronte a varie difficili scelte, tra cui lasciare l’azienda o assumersi la responsabilità di cambiarla e renderla coerente con noi stessi. Dal momento in cui parliamo di passaggio generazionale, è opportuno sottolineare questo aspetto preciso.

visione valori aziendali valori perosonali Bisogni Consapevolezza Comporamenti funzionali Vision Valori ALLINEAMENTO PERSONALE

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3.3. Essere flessibili

Avere una vision oggi è strettamente connesso con l’essere flessibile. Essere flessibili significa comprendere in maniera globale ogni aspetto, comprendere i collegamenti tra il nostro lavoro professionale, aziendale e la realtà. Una Vision non può essere tale senza comprendere i problemi connessi alla crisi attuale, al valore delle persone e del loro lavoro, alle conseguenze ambientali, alla situazione degli stakeholders e delle generazioni future. Decidere di perseguire il valore della responsabilità sociale e non impegnarsi al contempo in impianti di depurazione efficaci o nella riduzione nelle materie di scarto non ha molto senso. Nel momento e nel mondo economico attuale i cambiamenti e i cicli economici sono talmente veloci che non c’è spazio per una visione a lungo termine. Bisogna individuare le linee guida in base a cui vogliamo agire e successivamente essere fluidi e agili nel capire immediatamente la prossima mossa da fare. L’azienda è sempre più interconnessa e la comunicazione è così istantanea che è necessario avere un pensiero globale. Questo, esteso a tutta la nostra comprensione, è legato ai valori in quanto ogni nostra azione potrebbe avere conseguenze in aree che sembrano essere slegate tra loro. In realtà saper essere, vision, crescita personale e consapevolezza sono strettamente correlati tra loro.

4. Il coaching per la gestione delle dinamiche