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Concept Hotel Creativi e Contemporane

58 Car Ant., Quotidiano “Il Tempo”, L’arte contemporanea spalanca le porte,

2.5.3. Concept Hotel Creativi e Contemporane

Il fenomeno della realizzazione di concept store, ovvero l’intervento   di   aziende nella concezione di nuovi ambienti di vendita che comporta una reinterpretazione   degli   spazi   affinchè   diventino   luoghi   d’esperienza   per   il   fruitore–cliente, ha coinvolto fortemente anche il settore ricettivo, indistintamente dal tipo di categoria o dimensione delle strutture e dell’impresa  cui  è  affidata  la  gestione.  

Negli ultimi anni, la realizzazione di concept hotel è rientrata tra le strategie di marketing di maggior successo per soddisfare le tendenze del turista post- moderno, avere una maggiore competitività e inserirsi in determinate nicchie di   mercato   con   un’offerta   ricettiva   differenziata   da   quella   classica,   con   il   risultato che si è riscontrato un effettivo up-grading dei propri servizi e la realizzazione di camere, spazi esterni ed interni delle strutture alberghiere attraverso la collaborazione con architetti e interior designer in grado di dare

una una nuova immagine al marchio o alla struttura e attirare i diversi segmenti della domanda turistica rispetto al concept scelto. Quello dei

concept hotel è  un  nuovo  modo  di  concepire  l’ospitalità,  che  ha  coinvolto  non  

solo realtà del settore alberghiero, ma anche diverse aziende illustri che attraverso la realizzazione di concept hotel hanno differenziato la loro offerta inserendosi nel settore ricettivo, o ancora di realtà che si sono costituite ex novo,   interamente   dedicate   a   un   tema   legato   all’offerta   di   beni   tangibili   e   intangibili,   come:   il   settore   dell’eno-gastronomia, della moda, del design classico o futuristico, del cinema, della storia classica o moderna, del divertimento o, più in generale, delle nuove mode del momento.

Tuttavia, tra i vari concept scelti, quelli che ovviamente meglio si collega e che ha riscontrato maggiori successi legandosi al settore ricettivo è sicuramente quello del settore artistico-culturale,   costruendo   l’offerta   dei   cosiddetti art hotel che, in molti casi, essendo quello del concept hotel un fenomeno relativamente recente, la scelta è caduta sul riferimento ad installazioni dedicate al settore creativo  e  dell’arte  contemporanea.  

Tra i casi più famosi, troviamo lo Swatch Art Peace Hotel61 di Shangai

realizzato  dal  noto  marchio  svizzero  famoso  in  tutto  il  mondo  per  l’orologeria   di lusso. Dopo gli interventi di restauro di un vecchio edificio realizzato nel primo   novecento,   quest’albergo   di   lusso   sito   nel   centro   della   zona   commerciale   di   Shangai   è   diventato   una   tappa   fondamentale   dell’arte   contemporanea che attrae migliaia di visitatori nazionali e internazionali, e che  fonde  in  un’unica  struttura  spazi retail dei tre marchi di punta di Swatch

Group (Omega, Blancpain e Swatch), esclusive suite e camere a tema per gli ospiti   che   desiderano   assaporare   l’emozione   dell’arte   “dal   vivo”,   oltre   a   diciotto alloggi-atelier per artisti scelti da una commissione internazionale che,   assieme   al   management   dell’azienda   Swatch,   seleziona   esponenti   di   talento delle più svariate discipline artistiche a cui viene offerta loro l’opportunità  di  confrontarsi  giornalmente  con  altri  artisti  provenienti  da  ogni   parte del mondo e lavorare insieme in un contesto straordinariamente creativo.   A   completare   l’offerta   dell   Swatch   Art   Peace   contribuiscono   i   numerosi   eventi   e   mostre   dedicate   all’arte   contemporanea,   allestiti   nelle   gallery e nelle sale espositive della struttura, e un ristorante di lusso che offre un servizio di tipo eno-gastronomico tradizionale e contemporaneo.

Tra i casi in cui invece è una catena alberghiera che si propone nella realizzazione   di   alberghi   realizzati   con   l’intervento   del   settore   creativo,   il   Gruppo Marriott, leader mondiale nel settore dell'hospitality l'eccezionale è classificato al primo posto nell'industria turistica per il numero di strutture gestite direttamente o in franchising con quattromila hotel con un totale di 195mila camere sparsi in 79 Paesi, è anche uno tra i maggiori promotori per la progettazione di nuovi hotel legati a diversi brand costituiti dal gruppo stesso. Moxy62, nuovo brand della famiglia Marriott, è una vera rivoluzione

nel campo dell'hotellerie: si tratta di budget hotel, realizzati con un design sofisticato composto da materiali naturali e colori neutri e alta tecnologia, le cui camere sono decorate con art wall, di grandi dimensioni ispirate alle città in cui sono situati gli hotel. Il tutto a prezzi accessibili destinato ad

intercettare la domanda del segmento leisure e business. Il progetto è davvero ambizioso e già un primo Moxy Hotelè stato aperto a Milano a settembre   2014   ed   entro   la   fine   del   2015   è   prevista   l’apertura   di   altre   strutture a Berlino, Monaco di Baviera, Oslo e Francoforte, puntando a realizzare una catena di alberghi 150 hotel nel giro di dieci anni63.

Tra  i  casi  italiani,  un  esperimento  simile  a  quello  avviato  dall’azienda  svizzera   Swatch  è  stato  realizzato  anche  dall’azienda  italiana  di  alta  moda  creato  dal genio creativo di Gianni Versace nel 1973, la Byblos, da sempre ispirata al mondo creativo dall'arte, dal design e dall'architettura contemporanea. Situata tra le colline delle Prealpi Veronesi, il Luxury Hotel Byblos Villa-

Amistà64 ha sede in una villa in pieno stile veneziano del Quattrocento e

ricostruita nel Settecento, al cui interno si possono ammirare affreschi e reperti originali di entrambe le epoche, recuperati attraverso accurati restauri. I colori accesi, le forme plastiche degli arredi interni contemporanei, le stampe  glamour  e  l’uso  innovativo  di  patchwork  di  tessuti  si  fondono  con  gli   affreschi e i marmi dei saloni secenteschi degli interni del palazzo, attorniati dall’immenso   parco-giardino   all’italiana   di   20.000   mq   che   ospita   fontane   in   marmo   e   piante   secolari.   L’elemento   creativo   è   frutto   del   lavoro   del   progettista Alessandro Mendini e di altri artisti e designer di fama internazionale che con le loro Installazioni in esposizione permanente, fanno di questa meravigliosa struttura con 60 camere art-designed   l’una   diversa  

63 Marchesini E., Marriott punta sull'Italia: a settembre il Moxy Hotel a Malpensa, Il sole 24

ore, 2014

dall’altra   e   una   SPA   extra-lusso, un vero e proprio museo d'arte contemporanea e design.

Restando in Italia è anche nata una struttura interamente dedicata al settore creativo  e  contemporaneo,  questa  volta  senza  l’iniziativa economica di alcun azienda  di  un  altro  settore  che  investe  su  quello  ricettivo,  ma  da  un’iniziativa   privata. Si tratta della struttura Hotel Alexander Museum Art Hotel65 di

Pesaro, nato nel 2008 per volontà del Conte Alessandro-Ferruccio Marcucci Pinoli di   Valfesina,   uomo   del   ceto   nobiliare   appassionato   d’arte   contemporanea,  ma  anche  scrittore,  poeta,  pittore  e  scultore.  Nell’intenzione   di realizzare un museo privato, il Conte riconobbe le difficoltà economiche del progetto e allora decise di realizzare un’opera  permanente  da  cui  potesse   avere   un   ritorno   economico   per   il   sostenere   l’autofinanziamento   della   struttura. Un progetto durato quattro anni che coinvolse ingegneri, architetti e soprattutto artisti musealizzati, come: Giò Pomodoro, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino, Sandro Chia, Gino Marotta e tanti altri. Ciascun ambiente e alloggio, naturalmente diverse tra loro e realizzate in varie tecniche, dal

dripping, alla semplice matita, al découpage, porta la firma di un autore

diverso, sparsi in una struttura a nove piani dallo stile architettonico tipico dei musei contemporanei più famosi, è ormai diventato un luogo di incontri, aste e permute di opere d'arte, conferenze, esposizioni e mostre e un laboratorio di  sperimentazione  delle  nuove  forme  espressive  dell‘arte visiva.

Tuttavia,   un   ulteriore   contributo   che   l’industria   creativa   ha   fornito   per   la   particolarizzazione   dell’offerta   ricettiva   che   bisogna   segnalare,   è   la  

recentissima invenzione promossa da designer di associazioni culturali o movimenti artistici creativi, i cosiddetti Temporary Hotel66 (o pop-up hotel), vere e proprie camere   d’albergo   “usa   e   getta”   realizzate   normalmente   in   strutture di piccole dimensioni che, dopo aver accolto i turisti per qualche mese, chiudono i battenti e si trasferiscono o vengono replicati altrove. Questo nuovo concept hotel,  che  sta  sempre  più  suscitando  l’interessamento   di  numerose  aziende  del  settore  dell’ospitalità,  ha come finalità principali:

- Il recupero di spazi naturali ed artificiali destinati all'abbandono o desolati;

- La possibilità di ospitare migliaia di persone senza ricorrere alla costruzione di nuovi edifici;

- Realizzazione degli spazi attraverso strutture eco-compatibili, utilizzando fonti di energia rinnovabili che offrono ogni tipo di comfort; Un  esempio  classico  di  questo  nuovo  modo  di  concepire  l’ospitalità  e  che  nel   mondo sta avendo sempre più successo sono gli IceHotel. Si tratta di alberghi   costruiti   che   svolgono   un’attività   alberghiera   stagionale   (circa   tre   quattro mesi) interamente con snice, una sorta di malta composta da neve compattata blocchi di ghiaccio, sorrette da intelaiature in acciaio e, hanno una temperatura interna costante compresa tra i -3 °C e i -8 °C che solitamente attraggono una clientela interessata a novità e ambienti insoliti. Il primo IceHotel fu realizato a Jukkasjärvi67, una città immersa nei fiordi

svedesi ed è ricostruito ogni anno con blocchi di ghiaccio prelevati dal vicino

66 Uva D., Dopo bar e negozi adesso arrivano i «temporary hotel», in “Il Giornale”,  2014 67 Feirs M., Art suites at IceHotel, in  “Dezeen”, 2008

fiume Torne, contestualmente allo svolgimento dell'annuale festival di scultura del ghiaccio. La struttura svolge la sua regolare attività alberghiera da dicembre ad aprile di ciascun anno e ospita annualmente circa 50.000 visitatori,  guadagnandosi  l’attenzione  e  la  collaborazione  del  noto  marchio  di   superalcolici Absolut. Il fenomeno degli IceHotel si è allargato a dismisura, tanto che diversi paesi caratterizzati da un clima invernale molto rigido hanno realizzato strutture simili che ogni anno, per pochi mesi, attraggono migliaia di visitatori. Quella dei temporary   hotel,   ormai   diventata   un’offerta   ricettiva   alternativa realizzata e sperimentata in tutto il mondo in varie modalità, hanno la particolare caratteristica di riuscire a creare un ideale connubio tra la soddisfazione della domanda di determinati segmenti della domanda turistica che ricerca viaggio alternativo e fortemente esperienziale, ed un’offerta   che   include  tutte   le   tipologie   di   turismo,   quello   eno-gastronomico, naturale, culturale, tecnologico e, naturalmente quello leisure.