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L’impegno nel settore Creativo in Sicilia

3. La Sicilia creativa e contemporanea.

3.6. L’impegno nel settore Creativo in Sicilia

Data la consistenza e la continua proliferazione di musei pubblici e privati, associazioni   culturali   e   progetti   legati   al   settore   creativo   dell’arte   contemporanea, la possibilità della creazione reale di un network che possa coinvolgere anche i medio-piccoli imprenditori e la filiera turistica è concretamente realizzabile. Inoltre, numerose collaborazioni sono già state avviate in questo senso, coinvolgendo varie personalità, gruppi e istituzioni che cooperano tra di loro per la realizzazione di una manifestazione legata all’arte   contemporanea   in   Sicilia,   e   suscitando   anche   l’interesse   di   realtà nazionali e internazionali ad agire sul territorio. Tra le realtà più significative abbiamo:

il RISO-Museo d'Arte Contemporanea Regionale. Ha sede dal 2005 nel Palazzo Belmonte Riso di Palermo che, dopo anni di abbandono e degrado, nel 1986 fu acquistato dalla Regione Siciliana che ne avviò i lavori di restauro negli anni Novanta, restituendo un monumento alla città e creando un nuovo spazio funzionale, ossia uno degli spazi espositivi più importanti della regione. Il RISO, al suo interno, è dotato del SACS (Sportello per l'Arte Contemporanea della Sicilia), un archivio bibliografico che contiene racconti e testimonianze della storia del museo e degli avvenimenti più   importanti   legati   all’arte   contemporanea in Sicilia e, dalla realizzazione di questo servizio, nel 2010 all'interno del museo è stata istituita la Galleria SACS che ospita la collezione permanente di artisti locali, nazionali ed internazionali. Il museo   promuove   moltissime   attività   culturali   dedicate   all’arte   contemporanea in tutta la regione, coinvolgendo le varie realtà

siciliane   del   settore,   e   tramite   “Il   Settore   Educazione   di   Riso”   promuove progetti formativi, la conoscenza e la diffusione delle forme e  dei  linguaggi  dell’arte  contemporanea,  in  linea  con  le  più  aggiornate   esperienze museali internazionali, attraverso un eterogeneo programma   d’iniziative   articolato   in   molteplici   attività   e   per   diverse   tipologie  d’utenza.

MUSEUM, Osservatorio dell'arte contemporanea in Sicilia. Fondato e diretto da Ezio Pagano, gallerista di lunga esperienza dedito alla valorizzazione dei talenti isola, fu inaugurato nel 1997 e ha sede a Bagheria. Ha come obiettivo primario quello di tutelare  e  promuovere  un’ampia  raccolta di opere di autori diversi, noti e   meno   noti,   accomunati   dall’origine   siciliana,   come   Accardi,   Consagra, Guccione, Guttuso, Isgrò, e molti altri. Strutturato per testimoniare il contributo degli artisti al nostro tempo, Museum è protagonista di svariate iniziative in ambito didattico e divulgativo: importanti e consolidate le attività con l'Università di Siena (Scuola di Specializzazione in arte contemporanea) e l'Università di Palermo (Cattedra di storia dell'arte contemporanea). Va anche evidenziata l’azione   promozionale   di   Museum,   che   organizza   incontri   internazionali   e   segue   le   mostre   degli   artisti   siciliani   all’estero,   per   esportare   un’immagine   nuova   del   territorio   e   della   sua   attività   contemporanea. Museum, dalla sua fondazione, non ha smesso di ampliarsi e di migliorare i propri allestimenti: un museo in progress,

che cresce ogni giorno attraverso le donazioni degli artisti e l’infaticabile  attività  del  suo  fondatore.

il CLAC (Centro Laboratorio Arte Contemporanea) nasce come associazione culturale nel  2003  a  Palermo  per  lavorare  all’ideazione,   organizzazione, promozione e produzione di progetti in ambito culturale  e  turistico.  Si  definisce  un’"impresa  culturale"  che,  attraverso   la creazione di gruppi aperti, creativi, multidisciplinari in un’intersezione tra cultura, attivismo e innovazione, sostiene progetti in   collaborazione   l'imprenditorialità   diffusa   nell’ambito   socio-culturale, scegliendo la via della condivisione per dare vita a network che dibattono e analizzano le forme del lavoro contemporaneo, in progetti di valorizzazione del patrimonio, attività di co- progettazione/partecipazione e di interazioni tra cultura e altri mondi. Ha come obiettivo fondamentale quello della valorizzazione di comunità resilienti, impegnandosi per far in modo che progettazione e innovazione culturale siano base di cambiamento del territorio, attraverso:

o l’uso  delle  nuove  tecnologie  per  e  valorizzare  le  storie  locali,  la   comunità e il patrimonio architettonico

o l’uso   dell’arte   e   della   creatività   come   strumenti   di   coinvolgimento degli abitanti per attivare cittadinanza e cura del patrimonio

o la sperimentazione di pratiche di gestione partecipata del patrimonio culturale: enti pubblici, associazioni, operatori, imprenditori e cittadini abitanti che cooperano per rendere sostenibile la gestione non solo dei beni culturali, ma di tutto un patrimonio diffuso.

L’Osservatorio Outsider Art è   un’associazione   ONLUS   nata   nel   2008 per volontà della Facoltà di Lettere dell'Università di Palermo. È membro dell'European Outsider Art Association e partecipa alla formazione di una rete europea di centri di studi, laboratori, musei e istituzioni dedicati alla Outsider Art,   la   cosiddetta   “Arte   Irregolare”,   dedicata alle forme di arte spontanea, clandestina, eccentrica, creata da autori culturalmente, mentalmente o socialmente emarginati, e a tutte quelle espressioni artistiche che si manifestano fuori dai percorsi convenzionali   e   dai   circuiti   culturali   istituzionalizzati.   L’Osservatorio   funziona come centro di ricerca, divulgazione di iniziative culturali, tutela e promozione di espressioni artistiche irregolari, segnalando siti e testimonianze di creazioni visionarie, spesso neglette e in via di distruzione, nel territorio siciliano. Attraverso la rivista omonima che cura, ha già attivato alcuni partenariati e rapporti stabili di collaborazione con realtà nazionali ed estere che amplia continuamente oltre ad aver organizzato convegni, seminari, laboratori, mostre, e un sito internet considerato un'ottima guida per orientarsi nel mondo dell'arte irregolare. In questo momento, Outsider Art, proprio tramite il suo sito internet, sta promuovendo

“Heterotopias - Outsider Environments in Europe”, un evento di respiro internazionale in occasione della conferenza annuale dell’European Outsider Art Association, vendendo un pacchetto che prevede una serie di conferenze di istituzioni museali nazionali e internazionali e visite guidate, in cui verranno mostrate le opere di cinque artisti siciliani “irregolari” e i loro luoghi sparsi nel territorio siciliano: l’eremita Isravele a Capo Gallo, (Palermo); Giovanni Bosco a Castellammare del Golfo (Trapani); Filippo Bentivegna a Sciacca; Gilda Domenica a Caltagirone (Catania); Giovanni Cammarata a Messina. In funzione di questo evento, è stata realizzata una piattaforma web che raccoglie cinque web-documentary che raccontano i cinque artisti, co-prodotti da CLAC e Mon Amour Film all'interno del progetto "Percorsi Siciliani: l'Outsider Art. Viaggio alla scoperta dell'arte clandestina in Sicilia", realizzato in collaborazione con: l’Assessorato   Turismo, Sport e Spettacolo; l'Ufficio Speciale per il Cinema e l'Audiovisivo/Sicilia Filmcommission, (nell'ambito del programma "Sensi Contemporanei cinema"); consulenza scientifica dell'Osservatorio Outsider Art. Attraverso questa piattaforma web, il visitatore intraprenderà un personale viaggio attraverso i video e gli approfondimenti biografici su ogni artista, le informazioni turistiche sui luoghi e un magazine dove aggiornarsi sul dibattito internazionale attorno l'Outsider Art.

Tra i vari progetti promossi in Sicilia a livello territoriale e che coinvolgono il settore  dell’arte  creativa  e  contemporanea,  bisogna  segnalare  anche  quello  

dell’Incompiuto   Siciliano.   Da   oltre   tre   anni,   il   collettivo   artistico   milanese   Alterazioni Video, famoso per aver partecipato a varie mostre e fiere internazionali  d’arte  contemporanea,  ha  promosso  un  progetto  che  ha  come   obiettivo   la   rilettura   del   paesaggio   italiano   e   dell’architettura incompiuta, attraverso una vera e propria mappatura nel web delle opere pubbliche del territorio italiano che, per motivi differenti (errori progettuali, decisioni politiche contrastanti, valutazioni errate dei costi, fallimenti delle imprese, palesi contraddizioni con i regolamenti vigenti, prosciugamento delle risorse disponibili), sono rimaste incompiute, lasciando solo rovine abbandonate.

Com’è   lecito   aspettarsi,   la   massima   concentrazione   di   opere   incompiute   si   trova in Sicilia, e nel corso della ricerca condotta da Alterazioni Video, la città siciliana di Giarre (Catania) è emersa come uno dei punti di maggiore concentrazione di opere incompiute: una rete di infrastrutture abbandonate, alcune  delle  quali  quasi  surreali  per  le  destinazioni  d’uso  assegnate  (lo  stadio   del   polo,   per   esempio).   In   accordo   con   l’amministrazione   pubblica,   Alterazioni Video sta sviluppando una proposta concreta perché a Giarre sia istituito   il   Parco   Archeologico   dell’Incompiuto   Siciliano,   su   un’area   di   300   ettari. La prima tappa di questo processo consisterà in un concorso di idee, bandito  proprio  dal  Comune.  Sotto  quest’ottica,   un  elemento   distopico della convivenza civile potrebbe essere convertito in una risorsa turistica, che attribuisca nuovi valori e significati ai monumenti di un presente eterno.