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CAPITOLO 5. CONCLUSIONI

5.2. CONCLUSIONE

Scopo principale di questa tesi è stato quello di fornire uno strumento di Management Control focalizzato sul tema della sostenibilità, che misurasse contemporaneamente la performance economica e quella ambientale di un’azienda. Ulteriore obiettivo è stato quello di enfatizzare il suo impiego nel settore delle costruzioni, in quanto considerato uno dei comparti con la maggiore incidenza sul deterioramento ambientale complessivo. In tal senso, l’analisi si è concentrata esclusivamente sugli edifici in legno, dal momento che le aziende edili attente alla questione ecologica dovrebbero senza dubbio preferire questi modelli abitativi.

La metodologia congiunta Life Cycle Assessment - Life Cycle Costing - Environmental Life Cycle

Costing è stata infatti applicata ad un caso studio riguardante un’azienda bioedile, Urban

Green s.r.l., al fine di promuovere le costruzioni in legno e osservare in che misura le diverse fasi di un edificio incidano dal punto di vista del carico ecologico e del costo. L’applicazione dei tre strumenti orientati al Life Cycle Thinking ha permesso di individuare un unico indicatore di sostenibilità economico-ambientale (espresso dall’ELCC), grazie al quale è stato possibile confrontare i tre diversi sistemi costruttivi in esame (intelaiatura, XLAM e blockhouse) ed individuare quello caratterizzato dalla prestazione più eco-efficiente. Attraverso tali analisi si è dunque identificato il sistema costruttivo più conveniente in relazione ai costi richiesti e agli impatti ambientali generati lungo tutto il ciclo di vita, permettendo di evidenziare le fasi di vita più impattanti sul piano economico-ambientale e, conseguentemente, fornendo la possibilità di attuare azioni mirate di miglioramento. L’applicazione al caso studio della metodologia congiunta offre perciò risultati interessanti per gli addetti ai lavori del settore bioedile, consentendo già in fase di progettazione l’individuazione delle fasi di vita dell’edificio

più delicate per le quali è necessario porre maggiore attenzione per il contenimento delle spese e/o delle emissioni inquinanti.

La tecnica presentata in questa tesi viene interpretata come uno strumento di controllo in linea con la concezione di Management Control System data da Simons. Lo strumento esaminato infatti, producendo dati utili per la progettazione di nuovi prodotti, per la generazione di budget, per le scelte d’investimento e per la riduzione dei costi e del carico ecologico, è in grado non solo di monitorare le attività in base alla strategia perseguita, ma anche di influenzare quest’ultima. Questo perché la strategia emerge dai modelli di azione suggeriti dalla stessa analisi congiunta, rilevando una prospettiva bottom-up caratterizzata da una stretta relazione tra azioni, obiettivi e strategia aziendale. Nello specifico, il sistema di controllo proposto integra molto bene le quattro leve di controllo fornite da Simons, le quali si influenzano a vicenda.

Tali leve sono ben identificabili nell’analisi appena svolta. Il caso studio rappresenta innanzitutto un sistema di credenze. Come già ribadito, Urban Green è fortemente ancorata al concetto di sostenibilità e tutela dell’ambiente. Tali valori, fondamentali per l’azienda, sono ben incorporati all’interno dell’analisi, come dimostra l’attenzione posta al controllo delle emissioni di anidride carbonica lungo tutto il ciclo di vita. In tal senso, dal momento che la misurazione della CO2 prodotta rappresenta una importante parte dell’analisi complessiva,

questo sistema di controllo è in grado di fungere da mezzo per comunicare i valori aziendali legati alla sostenibilità.

Il caso studio ben si adatta poi ad essere interpretato come un sistema di confini; questo perché l’analisi, concentrandosi sul contenimento delle emissioni ambientali e sui costi economici lungo il ciclo di vita, impone determinati vincoli. Tali vincoli si riferiscono specialmente alla scelta di materie prime che richiedano processi di pre- produzione/produzione irrilevanti dal punto di vista ambientale e generino poi bassi costi in fase d’esercizio e di smaltimento. È facile notare come il sistema di credenze e quello di confini si influenzino a vicenda, dal momento che la comunicazione della tutela ambientale genera poi dei confini a livello di quali materiali impiegare nelle costruzioni; tali confini a loro volta rafforzano la trasmissione dei valori ambientali.

Il caso studio rappresenta poi un sistema di controllo diagnostico; l’analisi è infatti in grado di individuare le variabili critiche di performance relative alle diverse fasi del ciclo di vita, permettendo successivamente un loro monitoraggio e identificando le possibili azioni

correttive da intraprendere. L’analisi, per esempio, riguardo al blockhouse in fase d’uso, ha consentito di individuare come variabile critica il costo di manutenzione. Tale variabile in realtà rappresenta un fattore critico non solo a livello di fase d’uso, ma anche a livello complessivo di ciclo di vita. Il costo di manutenzione del blockhouse incide infatti pesantemente sul costo complessivo, richiedendo di conseguenza delle azioni correttive e, qualora non fossero possibili, un attento monitoraggio. Anche in questo caso tale leva di controllo è strettamente collegata alle due precedenti: i valori aziendali assieme ai vincoli imposti determinano quali variabili identificare come critiche; nello stesso tempo determinate azioni correttive di tali variabili possono influenzare i confini del sistema che, a loro volta, impattano sui valori base dell’azienda.

Infine, il caso studio si configura come un sistema di controllo interattivo; questo perché l’analisi, grazie al suo vasto riferimento temporale, permette di focalizzare l’attenzione sulle fasi di vita più incerte e abbracciare iniziative non previste inizialmente. Nello specifico, la fase di vita più incerta è rappresentata da quella di esercizio, dal momento che eventi straordinari non prevedibili inizialmente possono sempre presentarsi lungo una durata di cinquanta anni (per esempio un disastro naturale). Tali imprevisti andrebbero ad impattare drasticamente sul costo di manutenzione dell’abitazione, implicando ragionamenti riguardo a che tipo di azioni condurre. Un ulteriore elemento d’incertezza è dato poi dalla volatilità dei prezzi ETS, che rendono i costi ambientali variabili nel tempo. Tali prezzi, dal momento che possono incidere simultaneamente sia sulla leva di controllo diagnostico che su quella interattiva, devono essere oggetto di un costante monitoraggio. La forte interconnessione del controllo interattivo con le altre leve è presente anche in questo caso: l’individuazione delle variabili critiche di performance incidono sull’identificazione delle incertezze strategiche (nell’esempio l’identificazione come variabili critica del costo di manutenzione ha inciso sull’individuazione della fase d’uso come incertezza sulla quale porre attenzione), come incidono anche i valori aziendali e i confini imposti; contemporaneamente, le specifiche iniziative derivanti dalle incertezze strategiche possono modificare le variabili critiche, influendo sui vincoli e, indirettamente, sui valori fondamentali dell’azienda.

L’interconnessione di queste quattro leve di controllo fornite dal sistema analizzato è dunque in grado di creare una tensione dinamica tra innovazione opportunistica e raggiungimento di obiettivi prevedibili che è necessaria per stimolare e controllare la crescita redditizia dell’azienda.

In conclusione, lo strumento proposto nel presente elaborato rappresenta un Management Control System in grado di misurare la sostenibilità economica ed ambientale in maniera affidabile e veritiera, grazie all’attenzione rivolta all’intero life cycle del prodotto. L’analisi è stata così rivolta esclusivamente alla variabile economica e ambientale, escludendo di fatto il fattore sociale, ossia il modello Societal Life Cycle Costing (SLCC) in quanto, pur essendo molto interessante e dalle estreme potenzialità, è ancora oggi poco sviluppato, a causa delle enormi difficoltà di utilizzo. Infatti, svolgere un’analisi con tecniche di indagine quasi esclusivamente qualitative presenta numerosi problemi, come ad esempio la necessità che gli individui intervistati siano fortemente consapevoli delle questioni trattate o che siano moralmente prive di pregiudizi verso l’agire aziendale. Per queste motivazioni, la metodologia SLCC non è stata trattata nel corso di questo elaborato, sebbene potrebbero esserci interessanti sviluppi futuri legati a tale strumento.

Appendice

Confronto degli impatti economico-ambientali tra la classe energetica A2 e la classe energetica D.

Impatto ambientale complessivo (classe energetica A2)

Impatto economico complessivo (classe energetica A2)

Elenco delle figure, tabelle e grafici

FIGURA 1.INPUTS-OUTPUTS LCA ... 13

FIGURA 2.UN ESEMPIO DI BIOARCHITETTURA: LA "SKY GARDEN HOUSE" ... 15

FIGURA 3.INVENTORY OF CARBON AND ENERGY ... 18

FIGURA 4.WHOLE LIFE COST (WLC) ... 22

FIGURA 5.COST OPTIMAL LEVEL ... 24

FIGURA 6.FASI DEL CICLO DI VITA NEL SETTORE COSTRUTTIVO ... 25

FIGURA 7.ESEMPIO DI UNA CATENA CAUSA-EFFETTO ... 30

FIGURA 8.COSTI DEL DANNO DELLE EMISSIONI ... 32

FIGURA 9.NUMERI DI COSTO PER DIVERSI OBIETTIVI DI RIDUZIONE DI CO2 ... 33

FIGURA 10.COSTI DI PREVENZIONE PER LE SOSTANZE EMESSE IN ARIA E ACQUA ... 34

FIGURA 11.AUMENTO DEL PROFITTO DI UN'IMPRESA FITTIZIA A CAUSA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE ... 35

FIGURA 12.CONFRONTO TRA COSTI AMBIENTALI E BENEFICI SOLLEVATI DAL WBCSD ... 36

FIGURA 13.LE LEVE DI CONTROLLO DI SIMONS ... 49

FIGURA 14.LIFE CYCLE ASSESSMENT IN EDILIZIA ... 59

FIGURA 15.LIFE CYCLE ASSESSMENT FRAMEWORK ... 60

FIGURA 16.FLOWCHART PROCESS IN LCA ... 63

FIGURA 17.FASI DEL CICLO DI VITA IN EDILIZIA PER UNA LCA ... 68

FIGURA 18.COSTI NEL CICLO DI VITA EDILIZIO ... 78

FIGURA 19.SINERGIE TRA LCA E LCC ... 93

FIGURA 20.ALTERNATIVE OGGETTO DI UN'ANALISI CONGIUNTA ... 95

FIGURA 21.LEGAMI TRA ELEMENTI DI LCA CON COSTI DI LCC ... 100

FIGURA 22.CONFRONTO TRA GESTIONE DEI COSTI E CONTABILITÀ FINANZIARIA ... 102

FIGURA 23.POTENZIALE DI RISCALDAMENTO DEI GAS AD EFFETTO SERRA ... 105

FIGURA 24.INTEGRAZIONE TRA LCA,LCC E ELCC ... 108

FIGURA 25.TREND DEL PIL E DELLA PRODUZIONE EDILIZIA ... 112

FIGURA 26.TREND DEI PRINCIPALI SEGMENTI EDILI ... 113

FIGURA 27.INCIDENZA DELLE COSTRUZIONI SUL TOTALE DEI RIFIUTI GENERATI ... 115

FIGURA 28.MARCHIO CE ... 118

FIGURA 29.MARCHIO ECOLABEL ... 119

FIGURA 30.PRINCIPALI DIRETTIVE RIGUARDO AL SETTORE EDILIZIO ... 122

FIGURA 31.LE IMPRESE DEI VARI RAMI EDILIZI ... 123

FIGURA 32.NUMERO DI ADDETTI DELLE IMPRESE EDILIZIE ... 123

FIGURA 33.DIMENSIONE DELLE AZIENDE EDILIZIE PER CLASSE DI FATTURATO ... 125

FIGURA 34.NUMERO DI AZIENDE EDILIZIE NEGLI ULTIMI ANNI ... 126

FIGURA 35.FLUSSO DEL LEGNO NEL CICLO DI VITA DI UN EDIFICIO ... 135

FIGURA 36.SETTORE LEGNO-EDILIZIA IN ITALIA ... 140

FIGURA 37.ANALISI SWOT DEL SETTORE LEGNO-EDILIZIA IN ITALIA ... 144

FIGURA 38.SISTEMA A INTELAIATURA DI LEGNO ... 146

FIGURA 39.SISTEMA XLAM ... 148

FIGURA 40.SISTEMA BLOCKHOUSE ... 150

FIGURA 41.IL LOGO DI URBAN GREEN S.R.L. ... 154

TABELLA 1.IMPATTI AMBIENTALI DI PRE-PRODUZIONE E PRODUZIONE ... 165

TABELLA 2.IMPATTI AMBIENTALI DI MESSA IN OPERA ... 166

TABELLA 3.IMPATTI AMBIENTALI D'USO ... 167

TABELLA 5.ANALISI LCA ... 169

TABELLA 6.COSTI DI COSTRUZIONE ... 170

TABELLA 7.COSTI ENERGETICI DI ESERCIZIO ... 170

TABELLA 8.COSTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA ... 170

TABELLA 9.COSTI DI FINE VITA ... 171

TABELLA 10.ANALISI LCC ... 172

TABELLA 11.CONVERSIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI IN TERMINI MONETARI ... 173

TABELLA 12.ANALISI ELCC-ETS ... 174

TABELLA 13.ANALISI ELCC-COSTO SOCIALE ... 176

GRAFICO 1.LCA-IMPATTI AMBIENTALI PER FASI ... 179

GRAFICO 2.LCA-IMPATTI AMBIENTALI COMPLESSIVI ... 181

GRAFICO 3.LCC-IMPATTI ECONOMICI PER FASI ... 182

GRAFICO 4.LCC-IMPATTI ECONOMICI COMPLESSIVI ... 183

GRAFICO 5.CONFRONTO TRA LCA E LCC ... 184

GRAFICO 6.ELCC-IMPATTO ECONOMICO-AMBIENTALE PER FASI (STRUMENTO:ETS) ... 185

GRAFICO 7.ELCC-IMPATTO ECONOMICO-AMBIENTALE PER FASI (STRUMENTO:COSTO SOCIALE) ... 185

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