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Rapporto tra Life Cycle Costing e Life Cycle Assessment

CAPITOLO 2. LIFE CYCLE THINKING

2.4. VERSO L’INTEGRAZIONE DELLE DUE METODOLOGIE: ENVIRONMENTAL LIFE CYCLE

2.4.1. Rapporto tra Life Cycle Costing e Life Cycle Assessment

Gli approcci Life Cycle Costing e Life Cycle Assessment condividono diversi presupposti dal punto di vista teorico e operativo. Infatti, entrambi consistono nell’analisi degli impatti di lungo termine nel processo decisionale, esigono varie serie di dati di input, analizzano le operazioni di esercizio e manutenzione, prendono in considerazione l’alternativa riciclo/smaltimento e supportano le decisioni in fase di scelta tra soluzioni alternative. Allo stesso tempo, tuttavia, le due metodologie differiscono per quanto riguarda i risultati ai quali permettono di arrivare attraverso l’analisi. Mentre il LCC si basa sulla combinazione di tutti i costi considerevoli relativi ad un prodotto in output espressi dal punto di vista finanziario, ed impiegati come punto di partenza per indirizzare le scelte di investimento, la LCA supporta il processo decisionale sulla base di potenziali impatti ambientali tramite la generazione di punteggi e categorie riferiti a criteri esclusivamente ambientali.

Le due metodologie non devono quindi obbligatoriamente generare un risultato comune, sebbene sia preferibile una integrazione dell’aspetto ambientale con il LCC fin dal primo momento dello studio, considerando comunque una certa libertà nell’assegnazione di un peso maggiore agli output finanziari piuttosto che a quelli ambientali, a seconda dell’obiettivo dell’analisi.

Le sinergie tra LCC e LCA posso manifestarsi secondo diverse opzioni: i due approcci possono essere studiati come due criteri nella valutazione di una sola soluzione d’investimento e venire, di conseguenza integrati nel set dei criteri valutativi, oppure essere studiati come due dei criteri identificati per l’analisi di soluzioni alternative; per di più, il LCC può anche essere impiegato come mezzo per valutare dal punto di vista economico-finanziario gli impatti ambientali condivisi che risultano calcolabili in termini monetari; ancora, il LCC può essere utilizzato quale strumento di valutazione economico-finanziaria di soluzioni alternative individuate in precedenza attraverso un’analisi LCA; la LCA, a sua volta, può essere impiegata come mezzo per individuare opzioni alternative caratterizzate da positive prestazioni ambientali con lo scopo di effettuare, in un secondo momento, uno studio LCC esclusivamente su quelle opzioni; infine, il LCC può anche essere impiegato per identificare alternative efficienti relativamente al costo, sulle quali verrà poi impiegata un’analisi LCA sulla quale base giungere alla scelta finale. Le sinergie tra LCC e LCA vengono riassunte in figura 19.

Figura 19. Sinergie tra LCA e LCC

Fonte: Fregonara E., Valutazione sostenibilità progetto, Franco Angeli., 2015, p. 117.

L’ordine con cui l’analisi LCC e l’analisi LCA sono impiegate dipende dalle priorità assegnate alle due tipologie d’impatto ad esse collegate.

Come si è già ribadito, l’analisi LCC e LCA possono essere impiegate con differenti modalità, anche integrate. Infatti, se da una parte possono essere percepite come due operazioni separate ma utilizzate in modo parallelo, dall’altra parte possono essere impiegate

come interventi a vicenda lungo l’iter valutativo, o ancora come input l’una dell’altra: le due metodologie, perciò, possono essere impiegate in modalità singola, integrata o congiunta.

Lo studio del rapporto tra fattore economico e quello ambientale in prospettiva Life Cycle Thinking è stato preso in forte considerazione nella letteratura recente, con lo scopo principale di individuare una modalità capace di integrare due approcci disciplinari così differenti in un’unica metodologia, superando di conseguenza l’approccio valutativo che prende in considerazione la dimensione economica e la dimensione ambientale in modo separato.

L’unione del fattore economico con quello ambientale presenta tuttavia varie difficoltà, tra cui: l’utilizzo di diverse unità di misura; la generazione di diversi obiettivi, relativi all’efficienza economica dell’investimento per quanto riguarda il LCC e alla tutela ambientale nel caso della LCA; diverso utilizzo dello sconto finanziario, sempre usato nell’ambito economico del LCC abbracciandone il fattore temporale mentre non utilizzato nel caso della LCA.

In ogni caso, condizione primaria per l’applicazione di LCC e LCA in modo congiunto è la disponibilità di dati, a prescindere dallo strumento impiegato, che può consistere in software commerciali diffusi oppure in strumenti in-house, basati su fogli di calcolo e dati locali. Per quanto riguarda i dati essenziali per l’analisi LCC, essi si riferiscono sia ai costi stimati collegati alle differenti operazioni del progetto, sia alla stima delle aspettative di vita e degli intervalli di manutenzione. Invece, l’analisi LCA richiede sia di ricostruire i processi principali dei sistemi produttivi relativi ai componenti edilizi e all’intero edificio, che di individuare le rispettive quantità di materie prime ed energia consumate dai processi produttivi individuati in precedenza. Nell’ipotesi in cui si attui un’analisi, relativa ad un caso locale, tramite fogli di lavoro, bisogna munirsi di banche dati aventi eccellenti patrimoni informativi oppure di campioni di costi costituiti ad hoc per l’analisi, abbastanza significativi per poter comparare opzioni progettuali alternative.

Nella figura seguente le opzioni alternative oggetto dell’analisi congiunta forniscono i punti riprodotti nella figura 20.

Figura 20. Alternative oggetto di un'analisi congiunta

Fonte: elaborazione da The CILECCTA Partners, Sustainability within the construction sector, SINTEF Building and Infrastructure, SINTEF Academic Press, Oslo, Norway, 2013.

Per quanto riguarda la combinazione di elementi di LCC ad altri appartenenti al modello LCA, un considerevole contributo viene fornito dal cosiddetto Environmental Life Cycle Costing. Essa costituisce una tipologia alternativa di LCC che, come si vedrà successivamente, rappresenta un importante passo in avanti rispetto alla metodologia tradizionale, in quanto prende in considerazione sia i costi connessi al ciclo di vita di un prodotto, che le esternalità generate lungo lo stesso, le quali esternalità vengono anticipate per poi essere interiorizzate in un momento successivo. Così, i costi relativi alle esternalità ambientali prodotte dalle varie fasi sono interiorizzati nei processi aziendali al fine di essere analizzati dal punto di vista economico. L’internalizzazione delle esternalità è possibile grazie al supporto di alcuni modelli anche molto differenti fra loro che, per esempio, si rifanno al concetto dei costi esterni, a quello degli eco-costi oppure a quello di “willingness to pay” (disponibilità a pagare) (SETAC, 2008).