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CAPITOLO 3. IL SETTORE BIO-EDILE

3.1. IL SETTORE COSTRUZIONI E NORMATIVA EUROPEA IN AMBITO SOSTENIBILITA’

3.1.1. Il settore costruzioni in Europa

Il report prodotto a seguito dei lavori della 86a edizione della Conferenza Euroconstruct, svoltasi a Parigi il 22 e 23 Novembre 2018, conferma per i 19 Paesi membri la crescita riguardante il settore delle costruzioni. Il mondo delle costruzioni in Europa si conferma in salute, caratterizzato da un trend positivo anche se in leggero rallentamento dal 2017, facilitato da una buona crescita economica, dai bassi tassi di interesse e dalla spinta proveniente dalla domanda rimasta insoddisfatta.

Le aspettative per i prossimi anni, difatti, prevedono una crescita economica, export in aumento, disoccupazione in calo, bassi tassi di interesse e fiducia dei consumatori che continua a mantenersi elevata.

Come conseguenza, è previsto un aumento delle entrate fiscali che consentiranno, per esempio, di incrementare gli investimenti nell’edilizia pubblica, nelle reti di trasporto e in altre infrastrutture. Inoltre, urbanizzazione, flussi migratori interni, immigrazione e invecchiamento della popolazione sono altri elementi che incideranno sull’espansione di tale campo.

Stando alle previsioni rilasciate durante la 86a Conferenza Euroconstruct, il campo delle costruzioni in Europa è cresciuto del 2.8% nel 2018, in leggera frenata rispetto al 3.9% del 2017. Tale andamento persisterà negli anni a venire, decelerando ulteriormente a +1.9% nel 2019 e +1.4% nel 2020.

Comunque sia, la crescita coinvolgerà ogni principale segmento: edilizia residenziale, non residenziale e ingegneria civile, sia di nuova costruzione sia di riqualificazione. La forza

dell’edilizia residenziale di nuova costruzione è tuttavia destinata ad indebolirsi e fattore primario dello sviluppo sarà rappresentato dall’ingegneria civile.

Negli ultimi 10 anni il campo delle costruzioni è stato oggetto di ampie fluttuazioni. In seguito alla crisi finanziaria, tale settore si è ridotto per addirittura 5 anni, invertendo la rotta solo nel 2014. Attualmente ci si trova nel sesto anno consecutivo di crescita del settore e, poiché una crescita è prevista anche per il 2019-2020, questo significherà una serie positiva della durata di ben 7 anni. Tuttavia, la risalita dalla quota minima raggiunta nel 2013 è risultata lenta e il volume costruttivo nell’area Euroconstruct rimane ancora del 15% circa minore rispetto ai livelli pre-crisi del 2007.

Nonostante ciò, le stime affermano che il settore è pronto a ritornare ai valori del 2007, tenendo conto sia dell’innaturale elevata quantità di costruzioni di alcuni Paesi europei negli anni immediatamente precedenti la crisi, che dell’entità del crollo subito dal settore. Il medesimo trend, ossia decrescita pluriennale seguita da un lungo periodo di ripresa, ha coinvolto anche il settore delle costruzioni degli USA, il quale ha ripreso la crescita nel 2011, tornando ai livelli pre-crisi del 2006.

Nella figura 25 viene esposto l’andamento del PIL e della produzione edilizia nei 19 paesi Euroconstruct (variazione % annua):

Figura 25. Trend del PIL e della produzione edilizia

Nel prossimo biennio, i Paesi che avranno le prestazioni migliori saranno l’Ungheria, con un incremento di circa +12% all’anno, seguita da Polonia, Irlanda e Portogallo per i quali ci si aspetta un tasso annuo di crescita del 7-8%. Secondo le stime è invece previsto un arresto relativo alla crescita di Finlandia, Germania e Svezia.

Nella prospettiva di macroregione, i Paesi dell’Europa Orientale conosceranno una rapida crescita con tassi medi che si posizionano intorno al 7.5%, mentre i Paesi dell’Europa Occidentale rimarranno intorno all’1.7% annuo.

Anche i Paesi Nordici, che negli ultimi anni hanno registrato uno sviluppo piuttosto sostenuto, producendo nel biennio 2016-2017 un andamento di ben +5% mentre la media europea si inseriva tra il 2.5% e il 3.9%, freneranno il ritmo di crescita a poco più del 3%, per poi calare ulteriormente entro il 2020 al +0.5%.

I principali fattori di questa decelerazione saranno Svezia e Finlandia, per i quali si prevede nel biennio 2019-2020 un andamento medio di sviluppo negativo, compensato solo parzialmente dai movimenti positivi di Norvegia e Danimarca.

Di seguito, la Figura 26 illustra l’andamento dei principali segmenti edili nei 19 Paesi Euroconstruct, attraverso un confronto tra 2014, 2017 e 2020:

Figura 26. Trend dei principali segmenti edili

Fonte: EUROCONSTRUCT (83esima conferenza)

L'Unione europea ha fissato obiettivi ambiziosi per l'efficienza energetica e il cambiamento climatico nei prossimi decenni. Questi obiettivi hanno importanti implicazioni per il settore delle costruzioni, in termini di efficienza complessiva delle risorse e in particolare

delle prestazioni energetiche degli edifici in conformità con la direttiva sul rendimento energetico nell'edilizia (2018/844/UE).

Attualmente, gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo energetico dell'UE e il 36% delle sue emissioni di ()*. Il patrimonio edilizio è relativamente vecchio, con una grande percentuale di edifici costruiti prima degli anni '80. Gli attuali tassi di sostituzione e rinnovo non sono abbastanza alti per garantire il pieno potenziale di risparmio energetico. Ad esempio, il 64.9% degli edifici residenziali nell'UE sono stati costruiti prima del 1980. In parallelo, il settore delle costruzioni richiede anche elevati livelli di risorse e rappresenta il 38% dei rifiuti generati nell'UE.

La tabella di marcia per il passaggio a un'economia competitiva a basse emissioni di carbonio nel 2050 ha stimato che le emissioni generate dal settore delle costruzioni potrebbero essere ridotte del 90% circa entro il 2050, attraverso l'introduzione della tecnologia passiva degli alloggi in nuovi edifici, la ristrutturazione di vecchi edifici per migliorare le loro prestazioni energetiche e la sostituzione dei combustibili fossili con l'elettricità e le energie rinnovabili nel riscaldamento, raffreddamento e cottura.

La tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell'impiego delle risorse, pubblicata nel settembre 2011, illustra le misure pratiche per raggiungere gli obiettivi di aumentare l'efficienza energetica e delle risorse, in particolare nel contesto del settore edilizio e delle costruzioni in generale. Tale tabella sottolineava che gli sforzi per promuovere prestazioni energetiche elevate e l'uso di energie rinnovabili negli edifici devono essere integrati da politiche che promuovono l'efficienza delle risorse e coprire una gamma più ampia di impatti, tenendo conto dell'intero ciclo di vita degli edifici, dalla pianificazione iniziale e dalla produzione di prodotti da costruzione alla demolizione finale e trattamento e smaltimento dei rifiuti.

L'iniziativa più recente di opportunità di efficienza delle risorse nel settore edilizio, pubblicata nel 2014, incoraggia ulteriormente un uso più efficiente delle risorse consumate da nuovi edifici commerciali, residenziali e pubblici e la riduzione del loro impatto ambientale complessivo durante l'intero ciclo di vita.

Come dimostrano gli studi, i rifiuti da costruzione e demolizione (CDW), escludendo i rifiuti generati dalle attività connesse, rappresentano un terzo dei rifiuti totali generati nell'UE, e la ripresa media individuata per l'UE-27 risulta essere ancora inferiore al 50%.

Figura 27. Incidenza delle costruzioni sul totale dei rifiuti generati

Fonte: Eurostat 2014, da European Construction Sector Observatory (European Commission), Improving energy and resource efficiency, November 2018.

Migliorare l'efficienza delle risorse lungo il ciclo di vita degli edifici e il riciclaggio di CDW renderà il settore delle costruzioni più competitivo e ridurrà l'uso di materiali e gli impatti ambientali associati al nostro ambiente costruito.

È nel contesto di questi obiettivi a lungo termine che la Commissione europea ha introdotto Construction 2020, ossia la sua strategia per la competitività sostenibile del settore delle costruzioni e delle sue imprese. L'agenda politica strategica per il settore delle costruzioni in Europa si concentra sull'efficienza energetica e delle risorse nell'ambito dell'obiettivo tematico "Migliorare l'efficienza delle risorse, le prestazioni ambientali e le opportunità commerciali". Le misure politiche correlate, previste nel piano d'azione per la costruzione 2020, comprendono lo sviluppo di misure che incentivano l'efficienza energetica e delle risorse nel quadro dei fondi della politica di coesione e Horizon 2020, il sostegno attraverso linee guida verdi sugli appalti pubblici, linee guida per il riciclaggio e la valorizzazione di rifiuti di costruzione e demolizione, fornitura di corsi di formazione, raccolta di dati e monitoraggio.

Anche le questioni relative all'efficienza energetica e delle risorse sono all'ordine del giorno a livello di Stati membri. Sono state introdotte una serie di risposte politiche che prendono la forma di iniziative e programmi governativi volti a sostenere gli investimenti in miglioramenti in termini di efficienza energetica e delle risorse, innovazione e sviluppo delle competenze.

In futuro, gli sforzi dovrebbero concentrarsi sull'incremento degli incentivi per il rinnovamento e il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici residenziali con l'obiettivo di consentire una migliore accessibilità delle sovvenzioni e dei sussidi ai residenti a basso reddito.

Le misure di sensibilizzazione e l'assistenza tecnica dovrebbero essere un'altra priorità per aumentare la consapevolezza e la comprensione dei consumatori delle opzioni disponibili e dei benefici complessivi dei miglioramenti delle prestazioni energetiche. Le politiche nazionali dovrebbero promuovere meglio gli incentivi a sostegno dell'efficienza delle risorse dei materiali e dei processi di costruzione e promuovere ulteriormente il sostegno a R&S e sviluppo delle competenze.

Questi sforzi consentiranno agli Stati membri di rispettare i loro impegni nazionali, europei e globali in materia di energia e clima, nonché di accrescere il benessere dei loro cittadini.

In termini di efficienza delle risorse sono stati compiuti progressi con l'adozione e la modifica della direttiva quadro sui rifiuti (2018/851), che comprende il riciclaggio, il riutilizzo e il recupero attraverso il rinterro e ora include anche disposizioni per la registrazione dei dati sul recupero mediante riempimento. Inoltre, i tassi di smaltimento delle discariche sono diminuiti del 10.7% in media nell'UE tra il 2010 e il 2014, il che significa che i paesi hanno trattato sempre più i rifiuti generati anziché smaltirli nelle discariche.

L'uso di tecnologie intelligenti può inoltre contribuire a ridurre gli sprechi e aumentare l'efficienza dell'uso delle risorse, come dimostra l'approccio del Building Information Modeling, modello in grado di raccogliere ogni tipo di informazione circa l'edificio o le sue parti, come la localizzazione geografica, la geometria, le proprietà dei materiali e degli elementi tecnici, le operazioni di realizzazione e di manutenzione e lo smaltimento a fine vita. Tale strumento consente infatti di tenere traccia dei materiali utilizzati nella costruzione e nella ristrutturazione, facilitando la potenziale decostruzione e il riutilizzo rispetto alla demolizione.