• Non ci sono risultati.

di Carlotta del Sordo, Rebecca Levy Orelli e Marco Tieghi 

7.3. Contesto di analisi e metodologia

Come già si è chiarito in precedenza, lo scopo di questo capitolo è quello di cercare di comprendere e di analizzare quali siano le implicazioni dell’adozione dei principi contabili internazionali sui sistemi di controllo ma- nageriali degli enti locali. Tuttavia allo stato attuale in molti contesti l’ado- zione dei principi in oggetto non è ancora avvenuta. Si è quindi scelto di cercare di valutare il possibile futuro impatto atteso dall’introduzione dei principi contabili internazionali partendo dai presupposti esplicitati nel capi- tolo 1 in merito alla relazione fra armonizzazione e principi contabili inter- nazionali, la distinzione fra IPSAS ed EPSAS, nonché circa lo stato dell’at- tuale e della possibile futura implementazione a livello italiano ed europeo. Operativamente la ricerca si è sviluppata attraverso la richiesta ai responsa- bili del controllo manageriale di enti locali circa la loro percezione dei pro- cessi di armonizzazione ed i cambiamenti che potranno realizzarsi all’intro- duzione dei principi contabili internazionali. I cambiamenti dovuti ai pro- cessi di armonizzazione potranno andare nella direzione degli IPSAS, po- tranno andare nella direzione degli EPSAS o anche solo in quella di un cam- biamento teso all’armonizzazione attraverso un utilizzo più sistematico della accrual accounting e allo stato attuale è difficile immaginare il punto di ca- duta dell’attuale processo in atto.

Il modello di Lewin viene dunque qui proposto attraverso un’analisi pro- spettica, a fronte della percezione del cambiamento interno atteso sui sistemi di controllo manageriale, che si ritiene (o auspica) che potrà derivare dall’in- troduzione dei principi contabili internazionali negli enti locali.

Per lo scopo del presente contributo, l’utilizzo dell’analisi di casi appare particolarmente indicato. Infatti l’utilizzo dell’analisi dei casi si concentra sulla comprensione delle dinamiche in una situazione specifica (Eisenhardt, 1989). Si tratta di una metodologia empirica che investiga i fenomeni nel loro contesto specifico, quando i confini fra i fenomeni non sono chiaramente evidenti e in cui vengono utilizzate diverse tipologie di fonti (Yin, 1989: 23). L’utilizzo di casi consente ai ricercatori di sviluppare una significativa com- prensione dei fenomeni e della loro concreta relazione causale (Bennett e Elman, 2006; Yin, 1994).

L’analisi qui condotta si concentra su tre enti locali, appartenenti a tre diversi paesi europei: Grecia, Italia e Spagna.

La scelta dei tre paesi è stata determinata dal comune bacino sub-europeo, e dal fatto che sono caratterizzati da situazioni di tensione più o meno acuta sulla finanza pubblica. Sono stati poi individuati i governi locali analizzati, uno per ogni Paese, con caratteristiche similari, come verrà in seguito spiegato.

Prima di descrivere le caratteristiche degli enti locali analizzati, occorre tracciare i contorni delle scelte contabili delle nazioni a cui gli enti locali appartengono, con particolare riferimento alla avvenuta o meno introduzione ed implementazione operativa dei principi contabili internazionali per il settore pubblico. Tuttavia, occorre sottolineare che un ente locale può decidere di utilizzare i contenuti di un principio contabile internazionale, quando ne rinvenga l’utilità o l’opportunità, anche a prescindere dal fatto che essi non siano ancora stati formalmente imposti da provvedimenti normativi. In Grecia gli enti locali adottano l’accrual accounting e, anche se sono state fatte alcune dichiarazioni in merito alla possibile adozione dei principi contabili internazionali, allo stato attuale non si intravvedono azioni tese ad una loro prossima introduzione (Christiaens et al., 2015; Manes Rossi e al. 2016; PwC, 2014). In Italia, la riforma recentemente attuata ha condotto ad una armonizzazione contabile fra i diversi comparti della pubblica ammi- nistrazione. Allo stato attuale gli enti locali si sono orientati verso l’accrual accounting, anche se solo a fini conoscitivi, ma non pare vi sia intenzione, allo stato attuale, di implementare gli IPSAS. In Spagna, invece, la situazione è più consolidata in termini di utilizzo dell’accrual accounting e vi è anche l’intenzione di applicare gli IPSAS a livello di amministrazioni pubbliche locali, in quanto essi sono già in uso nelle amministrazioni pubbliche centrali (Manes Rossi et al., 2016). In termini di maturità dei processi contabili e di

vicinanza dei principi contabili nazionali agli IPSAS, i tre paesi analizzati si collocano su posizioni molto differenti (PwC, 2014): dalla posizione della Spagna che si colloca sul 68% di livello di maturità dei processi contabili e vicinanza agli IPSAS, all’Italia che invece si attesta intorno al 30%, alla Grecia che invece si assesta al 12% circa.

L’utilizzo di un caso di studio per ogni Paese coinvolto nell’analisi offre delle ipotesi di lavoro la cui analisi può facilitare la comprensione di altri casi (Lincoln e Guba, 1985) attraverso il confronto delle similitudini fra il caso investigato e le altre organizzazioni che si trovano in situazioni (o che possiedono caratteristiche) simili. Tuttavia, come è noto, con tale metodologia si accoglie aprioristicamente il limite implicito dell’impossibilità di poter formu- lare considerazioni o conclusioni a valenza generale.

Per il presente studio sono stati selezionati enti locali di medie dimen- sioni, in termini di popolazione ed in riferimento al proprio Paese, con voca- zione simile (trasporti/commercio e turismo), caratterizzati da una lunga e consolidata pratica di reporting di carattere finanziario, e i cui responsabili di controllo manageriale fossero disponibili ad essere intervistati. Dai tre enti analizzati, sono state raccolte tutte le informazioni possibili in termini di bi- lanci consuntivi, documenti di programmazione e reporting esistenti e pre- senti on line. Poi si è proceduto all’intervista semi-strutturata, impostata in modo da seguire l’approccio del modello di Lewin, condotta nella lingua in uso nell’ente locale intervistato (greco, italiano e spagnolo). Tale ultima op- zione è stata vincolata dalla necessità di cercare di assicurare la massima comprensione dei quesiti proposti e, al pari, la massima comprensione delle risposte ottenute, limitando il rischio di errata o non puntuale rappresenta- zione della percezione espressa dai soggetti prioritariamente coinvolti nel processo di cambiamento qui investigato. Nelle analisi effettuate in ciascun ente sono state verificate le fonti informative documentali con i contenuti delle interviste, per assicurarne l’accuratezza e la consistenza interna (Eise- nhardt e Graebner, 2007).

Come riportato nella Tavola 1, sono state intervistate tre persone per ciascun ente locale nel periodo giugno-novembre 2017, con responsabilità e ruoli diversi all’interno del sistema di controllo manageriale di ciascun ente locale. Nella discussione dei risultati della ricerca si farà uso delle minute delle interviste effettuate.

Tab. 1 – Gli enti locali analizzati – caratteri e soggetti intervistati

Ente locale GR IT SP

Nazione Grecia Italia Spagna

Popolazione 200.000 circa 350.000 circa 250.000 circa Vocazione prevalente Commercio e trasporti Commercio e trasporti Trasporti e turismo Localizzazione

geografica Marittima Pedemontana Marittima

Soggetti intervistati GR1 – Funzionario sistemi contabili

GR2 – Addetto contabilità e controllo

GR3 – Addetto contabilità e controllo

IT1 – Dirigente contabilità e controllo

IT2 – Resp. area controllo IT3 – Addetto area controllo

SP1 – Resp. programma- zione e controllo SP2 – Addetto programma- zione e controllo SP3 – Addetto programma- zione e controllo

Outline

Documenti correlati