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La Convenzione del 2007 e il Protocollo sulla legge applicabile

Il quadro del lavoro svolto dalla Conferenza dell’Aja in materia di prote- zione internazionale dei minori non sarebbe completo se non si affrontasse in maniera efficace il tema del recupero degli alimenti, un tema di grande importanza pratica. Si tratta proprio del contributo degli strumenti più re- centi in questo campo: la Convenzione del 2007 e il suo Protocollo sulla legge applicabile alle obbligazioni alimentari. Questi strumenti rispondono all’esigenza espressa all’art. 27, par. 1 della CRC, che riconosce “il diritto di ogni persona di minore età ad un tenore di vita adeguato al suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale”. L’art. 27 della CRC prevede inoltre che “[i]l/i genitore/i o le altre persone responsabili per la persona di minore età hanno la responsabilità primaria di garantire, nell’ambito delle proprie competenze e capacità finanziarie, le condizioni di vita necessarie per lo sviluppo della persona di minore età” (par. 2) e che “Gli Stati parte, in conformità con le condizioni nazionali e con i loro mezzi, devono adottare le misure appropriate per aiutare i genitori e le altre persone responsabili per la persona di minore età al fine di attuare questo diritto e, in caso di necessità, devono fornire assistenza materiale e programmi di supporto, in particolare per quanto riguarda l’alimentazione, l’abbigliamento e l’alloggio” (par. 3). Infine, l’art. 27, par. 4 invita gli Stati a istituire o diventare parte di strumenti internazionali in questo settore le cui ultime aggiunte sono la Convenzione del 2007 e il relativo Protocollo sulla legge applicabile.

6.1 La Convenzione del 2007

La Convenzione del 2007 si basa su un solido sistema di cooperazione amministrativa nell’ambito della quale le autorità centrali nazionali designa- te si trasmettono reciprocamente le domande di determinazione, riconosci-

mento ed esecuzione, esecuzione e modifica delle decisioni in materia di alimenti. L’accesso ai procedimenti in materia di obbligazioni alimentari ai sensi della Convenzione del 2007 è pressoché gratuito. La Convenzione del 2007 è uno strumento flessibile che prevede un sistema dettagliato di ricono- scimento ed esecuzione adattato a tutti i sistemi nazionali di recupero degli alimenti. Essa offre soluzioni moderne in materia di esecuzione e consente agli enti pubblici di beneficiare di questo sistema.

Come tutte le convenzioni della Conferenza dell’Aja sulla protezione dei minori, la Convenzione del 2007 si applica a tutte le persone di minore età, indipendentemente dallo stato civile dei genitori. La Convenzione del 2007 rispetta il principio di non discriminazione di cui all’art. 2 della CRC:36 la

Convenzione del 2007 prevede una specifica disposizione al riguardo (art. 2, par. 4). Va notato che in alcuni Stati i cui sistemi giuridici si basano o seguo- no in tutto o in parte la Shari’a, un figlio nato fuori dal matrimonio non ha un rapporto di filiazione stabilito con il padre biologico, con la conseguenza che egli non è il destinatario degli alimenti. La Convenzione del 2007 non modifica il diritto sostanziale degli Stati parte. D’altro canto, ai sensi della Convenzione del 2007, gli Stati sono tenuti a garantire che tali minori possa- no presentare tutte le richieste previste dalla Convenzione e trasmetterle agli Stati interessati, che saranno obbligati a trattarle. La decisione di riconoscere e far rispettare o di stabilire gli alimenti per questi minori sarà adottata dalle autorità competenti. È auspicabile che, nel tempo, il diritto materiale di que- sti minori al mantenimento si evolva.

6.2 Il Protocollo del 2007

Per quanto riguarda il Protocollo del 2007, il suo obiettivo principale è quello di introdurre norme uniformi per la determinazione della legge ap- plicabile alle obbligazioni alimentari. Il Protocollo del 2007 sostituisce le Convenzioni dell’Aja del 1956 e del 1973 sulla legge applicabile alle obbli- gazioni alimentari; esso riforma in modo significativo le norme preesistenti, pur conservandone alcune peculiarità, che sono rimaste molto pertinenti. Ri- spetto alle precedenti convenzioni adottate in seno alla Conferenza dell’Aja, il Protocollo introduce tre innovazioni principali. In primo luogo, rafforza il ruolo della lex fori, che viene promossa, per le domande presentate da alcune

categorie “privilegiate” di creditori, e la eleva al rango di criterio principale (avendo la legge della residenza abituale del creditore, in questo caso, solo un ruolo sussidiario – art. 4, par. 3), pur mantenendo la residenza abituale come criterio di collegamento principale ed estendendola alle obbligazioni alimentari tra coniugi ed ex coniugi. In seguito, è stata introdotta una clausola di salvaguardia basata sull’idea di prossimità per gli obblighi tra coniugi ed ex coniugi (art. 5). Infine, alle parti è stato concesso un certo grado di auto- nomia, in due forme: attraverso la facoltà, in capo alle parti, di ricorrere ad accordi procedurali che consentono loro, per qualsiasi obbligo alimentare, di scegliere la legge del foro ai fini di una determinata procedura (art. 7); e la scelta della legge applicabile, che può essere esercitata in qualsiasi momento, a determinate condizioni e restrizioni (art. 8).

6.3 Sintesi relativa alle obbligazioni alimentari

In sintesi, la Convenzione del 2007 e il relativo Protocollo sulla legge applicabile sono intesi a fornire ai figli e agli altri membri della famiglia un sistema internazionale di recupero degli alimenti più semplice, più rapido ed economico, e quindi più efficiente. Decine di migliaia di minori in tutto il mondo, se non milioni, possono beneficiare di questi nuovi strumenti.

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