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Costi per certificazioni ambientali: criteri per la capitalizzazione

Nel documento L'informativa ambientale esterna d'azienda (pagine 97-102)

3. Profili di bilancio

3.1. Costi e passività ambientali

3.1.2. Costi per certificazioni ambientali: criteri per la capitalizzazione

La responsabilità ambientale risulta estremamente rilevante per quelle imprese che hanno la volontà di dimostrare di possedere “credenziali di responsabilità sociale” in quanto, al giorno d’oggi, tutte le categorie di stakeholders, compresi i semplici consumatori finali, si pongono in una posizione di veri e propri “giudici” capaci di valutare ed apprezzare le strategie, il comportamento e l’immagine positiva che l’azienda dà di sé stessa sul mercato. “Le aziende possono dimostrare le proprie credenziali green attraverso le

certificazioni”199 dei sistemi di gestione ambientale che implementano. In particolare, un Enviromental Management System (EMS), la cui implementazione comporta il

sostenimento di ingenti somme di denaro, individua le strategie e gli strumenti adottati dall’impresa al fine di rimuovere i cosiddetti enviromental bads200.

Prima di illustrare le principali certificazioni ambientali ed i relativi costi da capitalizzare è opportuno soffermarsi sui vantaggi che l’ottenimento di un tale riconoscimento comporta per l’impresa.

Infatti, l’adozione di un sistema di gestione ambientale porta di per sé dei vantaggi diretti ed indiretti che vengono amplificati qualora tale sistema sia certificato. Questo perché, una certificazione ambientale, che viene rilasciata da un ente certificatore riconosciuto, attesta ed afferma il carattere green dell’impresa evitando, in questo modo, che l’immagine green che l’azienda comunica all’esterno ed ai suoi stakeholders sia solamente un’immagine di facciata.

199 P. Oliva, Le spese per la certificazione ambientale, op. cit. 200 P. Oliva, Le spese per la certificazione ambientale, op. cit., pag. 3

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Tra i benefici che un EMS può generare quelli più diffusi risultano essere: • un miglioramento delle performance ambientali

• una maggiore credibilità e garanzia di trasparenza e correttezza • una maggiore fiducia attraverso una rendicontazione trasparente • vantaggi in termini di portafoglio clienti, immagine e fatturato • ridurre incidenti, multe, denunce e sanzioni

• maggiore efficienza energetica

Dati gli effetti moltiplicativi e durevoli nel tempo che il sostenimento di costi per l’ottenimento di un riconoscimento ambientale comporta, risulta evidente, secondo Oliva, che “spesare a conto economico tali spese ambientali come costi dell’esercizio di anno

in anno possa risultare riduttivo”201.

La possibilità di capitalizzare tali costi ed iscriverli, conseguentemente, come immobilizzazioni immateriali nello Stato Patrimoniale comporta, tuttavia, delle considerazioni. È necessario, infatti, ai fini della qualificazione di immobilizzazione (in particolare, immateriale) che vengano soddisfatti una serie di requisiti, secondo quanto previsto dall’OIC 24: oltre a trattarsi di beni immateriali, ovvero di beni individualmente identificabili e privi di consistenza fisica, essi, in qualità di immobilizzazioni immateriali, non esauriscono la loro utilità in un solo periodo, ma manifestano i benefici economici lungo un arco temporale di più esercizi; tali benefici, inoltre, possono consistere sia in ricavi originanti dalla vendita di prodotti o servizi, sia in termini di risparmi di costo od in altri benefici derivanti dall’utilizzo del bene da parte della società202.

201 Paolo Oliva, Le spese per la certificazione ambientale, op. cit., pag. 7

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Qualora vengano soddisfatti tali requisiti, dunque, i costi sostenuti per la certificazione vengono capitalizzati ed iscritti, ai sensi dell’art. 2424 c.c., tra le immobilizzazioni immateriali nell’Attivo dello Stato Patrimoniale, alla voce BI, al numero 7 – altre

immobilizzazioni al costo di acquisto o di produzione e sono sistematicamente

ammortizzati in ogni esercizio in relazione alla residua possibilità di utilizzazione, qualora tale utilizzazione sia limitata nel tempo.

È, tuttavia, opportuno precisare che, però, non tutti i costi possono essere capitalizzati in quanto è necessario, a tal fine, che sia possibile prevedere che esso ceda la propria utilità all’impresa anche negli esercizi successivi. La “diretta consequenzialità tra spese

sostenute e ricavi”203 che ne derivano non è, infatti, facilmente dimostrabile e, ai fini di fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione della società spesso, prudenzialmente, tali costi vengono spesati a Conto economico, sebbene questo comporti un abbassamento dell’utile di periodo, talvolta consistente.

Una volta esposte le possibilità di capitalizzazione dei costi sostenuti per l’ottenimento di una certificazione ambientale e le problematiche connesse è possibile illustrare quali costi possono effettivamente essere capitalizzati e le più diffuse certificazioni tra le imprese. I costi che un’impresa si trova a sostenere, i quali dipendono da diversi fattori quali la dimensione, il settore di appartenenza, l’ente certificatore ed il tipo di certificazione consistono principalmente in:

• costi dell’ente certificatore, della certificazione e dei successivi mantenimenti periodici. A tali costi si aggiunge il costo di apertura della pratica e di avvio della procedura.

• costo della consulenza

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• costo del personale, il quale dovrà seguire corsi di formazione necessari a garantire il corretto funzionamento dell’EMS implementato

• altri costi, quali il costo di utilizzo del sistema, costi indiretti, costi per il miglioramento delle prestazioni, ecc..

A tali costi deve essere, inoltre, aggiunto l’onere sostenuto per l’implementazione del sistema di gestione ambientale che, anche se non viene capitalizzato insieme alle voci sopra esposte, comporta un esborso notevole per un’impresa di medie dimensioni. Per completezza è opportuno elencare e descrivere le principali certificazioni ambientali, le cui caratteristiche sono esposte nella seguente tabella (tabella 7):

• l’ISO 14001 consiste in uno standard internazionale che individua i requisiti di un buon sistema di gestione ambientale e si basa sulla norma UNI EN ISO 14001. • l’EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) è un sistema di eco-gestione ed

audit ambientale che riconosce il raggiungimento di risultati nel miglioramento ambientale

• l’ISO 50001 consiste in una certificazione dei sistemi di gestione dell’energia ed individua i requisiti per migliorare tale sistema

• l’EDP o DAP (Environmental Product Declaration o Dichiarazione Ambientale

di Prodotto) è una certificazione che permette di comunicare informazioni

oggettive, confrontabili e credibili relative alla prestazione ambientale di prodotti e servizi.

È opportuno sottolineare che tutte le certificazioni, di carattere volontario e che si spingono oltre la mera compliance, qualificano l’impresa come responsabilmente

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sostenibile e orientata ad un minor impatto ambientale, pur seguendo principi e linee guida differenti.

Certificazione Obiettivo Cosa viene richiesto

ISO 14001

Fornire un framework utile ed assistere le organizzazioni nell’indirizzare la performance

ambientale

• Redazione di un documento di politica ambientale

• Attuazione dei processi e preparazione di procedure operative

• Procedimento di controllo periodico

EMAS

Consentire alle imprese di poter valutare, gestire e migliorare le proprie performance ambientali

• Dichiarazione del top management di

commitment verso il miglioramento ambientale

• Conformità legale approvata • Partecipazione attiva dei dipendenti • Training e formazione dei lavoratori • Efficace comunicazione interna ed esterna

ISO 50001

Incentivare il miglioramento continuo della prestazione, dell’efficienza energetica, del

consumo ed uso dell’energia

• Sviluppare una politica per un uso più efficiente dell’energia

• Stabilire mete e obiettivi per attenersi alla politica

• Utilizzare i dati per comprendere meglio e prendere decisioni in merito all’ uso e consumo di energia

• Misurare i risultati

EDP o DAP

• Analisi del Ciclo di Vita del prodotto/servizio (conforme alle norme di riferimento della serie ISO 14040)

• Dichiarazione Ambientale di Prodotto • Rapporto descrittivo dell’Analisi del Ciclo di

Vita del Prodotto effettuato

• Sottoporre a convalida di una “terza parte indipendente” il rapporto descrittivo del Ciclo di Vita del Prodotto e la Dichiarazione Ambientale di Prodotto

Tabella 7. Sintesi degli obiettivi e dei principali adempimenti richiesti ai fini delle certificazioni ISO 14001, EMAS,

ISO 50001 e EDP. Fonte: Elaborazione propria

Alla luce delle problematiche esposte, dati i vantaggi economici e non che comportano un sistema di gestione ambientale e la sua certificazione nel medio-lungo periodo sembra aver senso considerare le spese sostenute per ottenere tali riconoscimenti come immobilizzazioni immateriali. Tuttavia, la mancanza di un riferimento esplicito del

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legislatore comporta, da un lato, il sorgere di problematiche di dubbia risoluzione lasciando ampio spazio, dall’altro, alla discrezionalità delle valutazioni. Ai fini del bilancio, infatti, risultano essenziali le valutazioni fatte dagli amministratori che hanno, dunque, il compito e l’onere di individuare e dimostrare la correlazione costi – ricavi e l’utilità pluriennale di tali beni ai fini dell’iscrizione come immobilizzazioni immateriali e non come costi d’esercizio.

Nel documento L'informativa ambientale esterna d'azienda (pagine 97-102)