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della comunicazione scientifica

Nel documento 1978-2018: (pagine 79-84)

per gli operatori del Servizio

Sanitario Nazionale e oltre

Paola De Castro, Maria Cristina Barbaro, Federica Napolitani, Anna Maria Rossi, Sandra Salinetti

Servizio Comunicazione Scientifica

Sin dalla sua istituzione nel 1934, l’Istituto di Sanità Pubblica (dal 1941 Istituto Superiore di Sanità, ISS) ha sentito fortemente il bisogno di comunicare le proprie attività producendo e diffondendo documenti tecnici, articoli e relazioni di varia natura e confrontandosi in consessi scientifici a livello nazionale e internazionale. Interlocutori diretti dell’Istituto sono stati sia i ricercatori di altre istituzioni e gli operatori sanitari sia, in alcuni casi, il pubblico in generale. Per tutti loro l’ISS è stato, e lo è oggi ancora di più, un riferimento importante e affidabile per la ricerca, la pratica professionale e i temi di salute pubblica.

I canali istituzionali

della comunicazione scientifica

La comunicazione scientifica istituzionale soprattutto veicolata nelle pubblicazioni edite dall’Istituto dagli anni Trenta ad oggi ha seguito il nascere e il diffondersi delle nuove tecnologie – tra le quali la più importante è stata Internet – che hanno rivoluzionato le modalità di diffusione e divulgazione delle informazioni.

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La rivista ufficiale dell’Istituto, Rendiconti dell’Istituto di Sanità

Pubblica, nasce nel 1938, esattamente quaranta anni prima

dell’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), con lo scopo di rendicontare le attività di ricerca dell’Istituto stesso. Nel 1965 i

Rendiconti cambiano titolo per diventare Annali dell’Istituto Superiore di Sanità con una nuova fisionomia, aprendosi a

contributi esterni con lo scopo di rappresentare la voce italiana più autorevole in materia di ricerca scientifica connessa con la sanità pubblica. I tanti documenti e gli articoli inerenti alle attività dell’Istituto – le rassegne aggiornate e le monografie su temi di grande impatto sanitario, le note tecniche e metodologiche, gli editoriali e i diversi tipi di contributi pubblicati negli anni sulla rivista – hanno contribuito certamente non solo a disseminare informazioni scientifiche utili anche per gli operatori sanitari, ma a rafforzare quella consapevolezza della necessità di tutelare la salute pubblica che è alla base della politica sanitaria espressa nella Legge 833 del 1978. Gli Annali si dimostrano una voce in grado di dare risposte idonee anche alle emergenze sanitarie di grande impatto per la salute quali quella di Chernobyl (Risica, 1987) e di testimoniare il clima di grande collaborazione con altri istituti di salute pubblica nel mondo (si veda a questo proposito il fascicolo pubblicato in occasione dei cinquanta anni dell’Istituto) (Pocchiari, 1985). Memorabili sono i due supplementi storici della rivista dedicati a Daniel Bovet (premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina nel 1957) a cura di Giorgio Bignami (Bignami, 1993) e a Francesco Pocchiari (direttore dell’Istituto dal 1971 al 1989) a cura di V.G. Longo (Longo, 1990). Gli

Annali, da sempre inclusi in MEDLINE, dal 2007 definiscono meglio

il proprio target come rivista internazionale per la sanità pubblica pubblicando solo in lingua inglese, ottenendo un primo Impact Factor nel 2011 e nominando un Advisory Board internazionale a partire dal 2012.

L’ISS è stato da sempre anche un fertile produttore di letteratura grigia per rispondere alle necessità degli operatori sanitari di ricevere informazioni tecniche e di dettaglio (dati, linee guida, atti di convegno) difficilmente pubblicabili nella letteratura convenzionale.

63 I Rapporti ISTISAN, la serie più nota della letteratura grigia istituzionale, nascono nel 1977 e ancora oggi, seppure con modalità di diffusione diversa, rappresentano un punto di riferimento importante per gli operatori sanitari proprio perché prodotti in base a necessità specifiche di informazione e non, come spesso accade per gli articoli di rivista, ai fini di una valutazione scientifica basata sulle citazioni. I rapporti coprono soprattutto le aree di interesse dell’ambiente e della epidemiologia connesse alla sanità pubblica (Figura 1) che per vocazione trovano in questo canale uno strumento di divulgazione più idoneo per la ricchezza e il dettaglio dei contenuti in risposta soprattutto alle esigenze degli operatori dell’SSN.

Figura 1. Aree tematiche dei contenuti pubblicati nella serie

Rapporti ISTISAN dal 2000 al 2017

Dobbiamo ricordare che fino a vent’anni fa Internet non era largamente usato e dunque la diffusione delle informazioni viaggiava principalmente attraverso prodotti cartacei oppure si svolgeva oralmente in riunioni di diverso profilo (Commissioni, gruppi di lavoro, seminari e congressi nazionali e internazionali), di cui non sempre rimaneva un riscontro documentario. Prima di Internet e dei repository di testi e di dati, era molto difficile far circolare informazioni di dettaglio (dataset, mappe, tabulati, ecc.) che, fra l’altro, non

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potevano essere ospitate per motivi di spazio e di opportunità su riviste o monografie di tipo commerciale. In tale contesto, i rapporti tecnici rappresentavano strumenti di estremo valore per gli organi dell’SSN, e ancora oggi è così ma con modalità di accesso e diffusione completamente diverse. Alcuni rapporti, contenenti metodi e protocolli, sono stati pubblicati anche in Gazzetta Ufficiale come materiale di riferimento – ad esempio il Rapporto ISTISAN 96/34 è stato più volte citato quale metodica di analisi degli alimenti (Gazzetta

Ufficiale n. 50 del 1° marzo 2017 Allegato 4.1). I rapporti prodotti

dall’ISS (Rapporti ISTISAN, ISTISAN Congressi, Rapporti del

Laboratorio di Fisica, Aggiornamento Bibliografico in Igiene Ambientale, Veterinary Public Health Reports, Serie Relazioni, Rapporti interni a circolazione controllata, ecc.) venivano ciclostilati

in proprio e distribuiti in numero limitato di copie prevalentemente agli organi dell’SSN, ospedali, IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico), in base a liste di spedizione selettive per area tematica. Con Internet alcune serie sono cessate, e con il tempo il numero di copie cartacee si è ridotto sempre più.

Dal 2000 tutte le pubblicazioni ISS sono liberamente accessibili online in full-text, e nel 2006 l’Istituto fu il primo ente di ricerca biomedica in Italia a dotarsi di una policy istituzionale a favore dell’accesso aperto e di un proprio repository (De Castro & Poltronieri, 2007). Di recente è stata completata la digitalizzazione di tutti i fascicoli degli Annali, a partire dal n. 1 del 1965 e di numerosi articoli dei Rendiconti di interesse storico, dal 1938, in particolare quelli legati ai Laboratori di Fisica e di Malariologia.

La Figura 2 riporta alcuni esempi di copertine di pubblicazioni dell’ISS esistenti già nel 1978 (gli Annali e i Rapporti ISTISAN) e ancora oggi in “buona salute”.

Nel 1987 nasce una newsletter, Notiziario dell’Istituto Superiore

di Sanità, con l’esigenza di informare su attività e servizi dell’ISS,

inclusi i corsi e i convegni. Si tratta inizialmente di una “vetrina”, che in un linguaggio chiaro e semplice si rivolge principalmente agli operatori sanitari.

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Figura 2. Esempi di copertine di pubblicazioni dell’ISS esistenti già nel 1978 e ancora oggi attive

Inizialmente prodotto in forma cartacea con sole poche pagine e tiratura limitata, il Notiziario cresce negli anni seguendo anche l’evoluzione tecnologica che ha interessato tutti i processi editoriali. Con l’avvento di Internet, è stata la prima pubblicazione diffusa online (De Castro, 2008) e seppure la sua funzione sia cambiata negli anni sostituita in parte dal sito web istituzionale, sempre più è

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cresciuta la qualità dei suoi contenuti, con articoli scientifici peer-reviewed dal 2013. Dal 2000, il Notiziario ospita l’Inserto BEN, il Bollettino Epidemiologico Nazionale, nato nel 1980 ancora una volta per rispondere alle esigenze di informazioni degli operatori sanitari all’indomani del terremoto dell’Irpinia. Oggi il Notiziario è stampato in tiratura cartacea molto bassa, come le altre pubblicazioni che sono comunque distribuite online anche attraverso un sistema di e-mail alert.

Le nuove tecnologie facilitano anche la promozione dell’immagine dell’Istituto attraverso il sito web e la maggiore diffusione di materiale informativo (opuscoli e materiale multimediale) aggiornato e fruibile in tempo reale da parte delle istituzioni e dei cittadini. Questa attività divulgativa è facilitata anche dalla presenza dell’Istituto in diverse manifestazioni espositive con un proprio stand. A partire dagli anni Novanta del secolo scorso, le prime cosiddette “mostre/convegno” erano organizzate principalmente nel settore della Pubblica Amministrazione (es. Forum PA), ma via via negli anni la presenza dell’ISS si è allargata a manifestazioni più specifiche, legate ai temi della salute nel senso più ampio (ricerca, sostenibilità, risk assessment). Lo stand espositivo ha sempre ospitato uno staff dedicato per fornire informazioni, orientare i visitatori sulle attività svolte dall’ISS, distribuire opuscoli e altre pubblicazioni, e ospitare incontri con i ricercatori ISS.

Nel documento 1978-2018: (pagine 79-84)