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Strategia difensiva

CAP 4 I COSTI NELL’AZIENDA “XYZ VIVAI”: ANALISI E METODO DI CALCOLO

4.2 BARBATELLE DI VITE

4.2.1 Descrizione processo produttivo

Circa la produzione delle barbatelle di vite andrò a descrivere quello che è il ciclo produttivo indipendentemente dalla modalità di vendita della barbatella. Con ciò voglio intendere che nel momento in cui parlo di produzione della barbatella di vite all’interno della azienda XYZ VIVAI, parlo sia di barbatelle a radice nuda sia di barbatella in vasetto. Il metodo di produzione in entrambi i casi è lo stesso, cambia solo il fatto che mentre la barbatella a radice nuda è destinata alla vendita immediata, cioè è prodotta per essere impiantata nella campagna successiva alla sua produzione, la barbatella in vasetto sarà destinata a essere venduta per i piccoli impianti negli anni successivi come barbatelle di 2-3 anni, in base alla

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necessità del cliente. Ovviamente alle barbatelle in vasetto, a differenza della barbatella a radice nuda, saranno sottoposte ad operazioni che da un certo punto di vista le accumunano agli olivi e frutti e che riguardano la potatura, l’invaso e l’irrigazione (automatica). In base a quanto sopra detto si capisce che, per quanto riguarda la produzione delle barbatelle in vasetto, l’impatto nell’anno produttivo di cui sto facendo l’analisi, non riguarderà i costi di produzione nella sua totalità (poiché alcuni sono relativi all’anno precedente), ma riguarderà esclusivamente:

- costi manodopera (potatura, invaso e altre operazioni) - costi irrigazione

Le fasi della produzione della barbatella di vite si distribuiscono durante l’anno solare come mostrato in figura 4.5, di seguito riportata:

Figura 4.5 Fasi produzione barbatella di vite Gen

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Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic FASI Pre-innesto Innesto Forzatura Impianto Lavorazioni varie Estirpo

Passiamo ora a descrivere le fasi principali o gruppi di fasi.

L’analisi delle diverse fasi di produzione delle barbatelle di vite non è fatta casualmente. Infatti ritengo molto utile per l’azienda entrare a conoscenza di quello che è il costo totale di ogni singola fase del processo produttivo allo scopo di poter effettuare analisi volte al miglioramento di quella che è l’efficienza dello svolgimento delle operazioni.

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Infatti non è facendo un’analisi generica a livello aziendale ma solo conoscendo il costo di ogni singola fase che si può avere informazioni riguardanti:

-fase più costosa del processo produttivo

-fasi su cui è necessario intervenire per cercare di ridurre il costo di produzione e aumentare quindi quella che è l’efficienza

-eventualmente fare analisi di convenienza a esternalizzare una fase produttiva.

Innesto

Partiamo considerando l’operazione dell’innesto, la quale è legata a particolari condizioni di riuscita, dalle quali dipende la possibilità che avvenga il “connubio” fra innesto e portinnesto con la produzione della barbatella innestata. Con ciò voglio dire che i costi che andrò a calcolare sono costi che sostengo a monte, riferiti alla quantità totale di innesti realizzati, ma ai quali non corrisponderà mai un 100% di barbatelle finali poiché la percentuale di riuscita dipende dalle combinazioni di fattori climatici, precisione dell’innesto e qualità dell’operazione di forzatura.

Per quanto riguarda le operazioni di innesto si deve per prima cosa preparare il materiale, cioè innesto e porta-innesto, si procederà poi all’immersione del materiale per 12 ore in una soluzione di acqua e fungicida biologico per favorire la reidratazione dei tessuti e impedire l’attecchimento delle muffe. Le operazioni di innesto solitamente sono fatte nel periodo marzo/aprile e, per ridurre i costi di produzione legati all’innesto a mano, si usano macchine innestatrici che effettuano un innesto – omega che hanno una capacità media di 550 innesti all’ora.

Per fare un’analisi precisa c’è da sottolineare che prima della fase di innesto ci sarà la fase di preparazione che corrisponde alla fase in cui procedo con la raccolta delle marze in campi certificati, effettuata nel periodo invernale e la successiva preparazione delle gemme, la disinfezione e lo stoccaggio in frigorifero. In parallelo ci sarà anche la raccolta dei portainnesti in campi certificati, la preparazione di talee, la selezione per diametro e la lavorazione a macchina, la disinfezione, e la conservazione in cella frigo. Questa specificazione è importante perché le fasi appena citate incidono notevolmente sul costo finale della barbatella di vite, soprattutto per il costo della manodopera impiegata ma anche per il costo di acquisto dei materiali di disinfezione.

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OForzatura dell’innesto-talea

Dopo aver eseguito l’innesto, le barbatelle vengono sottoposte ad una prima paraffinatura con lo scopo di tenere ben aderenti il portainnesto e il nesto, dopodiché passano alla forzatura che consiste nel disporre le barbatelle in cassoni di legno o di plastica con della segatura. Le barbatelle così sistemate sono sottoposte alla forzatura che può essere realizzata in una serra od un capannone, appositamente riscaldati per accelerare il processo. Le temperature sono piuttosto elevate e l’umidità viene mantenuta intorno all’80- 90%. Terminata la forzatura, che può durare dai 15 ai 20 giorni, le casse con le barbatelle non vengono subito messe in vivaio, ma vengono portate in un ambiente non riscaldato in modo da favorire l’irrobustimento del callo.

Messa a dimora delle barbatelle in vivaio

Il terreno da destinare a vivaio deve essere perfettamente lavorato, deve possedere una struttura che assicuri l’aerazione ed il perfetto drenaggio dello strato in cui le radici devono svilupparsi e deve essere opportunamente concimato per assicurare un buon sviluppo vegetativo. Dopo aver preparato il terreno, si esegue la pacciamatura con del film plastico nero, che consente un più veloce riscaldamento della terra ed un allontanamento delle piante infestanti; le barbatelle vengono piantate verticalmente sul terreno pacciamato ad una profondità di circa 15 cm. Durante la fase vegetativa sono indispensabili trattamenti anticrittogamici, lavorazioni del terreno tra le file con piccoli coltivatori, e l’importantissima potatura verde, che consiste nello sfoltire la massa vegetativa con un’apposita macchina munita di lame.

Nel complesso le operazioni da fare in pre e post impianto sono: - Lavorazioni terreno

- Concimazione pre-impianto

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Estirpo

Ad autunno poi procederemo all’estirpo delle barbatelle, effettuato con l’uso di una apposita macchina che solleva le barbatelle e le raccoglie in mazzi formati manualmente. I fasci di barbatelle, accuratamente etichettati, vengono conservati in frigorifero. La fase finale consiste nella selezione delle barbatelle da poter vendere, selezione effettuata verificando la saldatura dell’innesto e dell’apparato radicale.