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Strategia difensiva

CAP 4 I COSTI NELL’AZIENDA “XYZ VIVAI”: ANALISI E METODO DI CALCOLO

4.1 PRESENTAZIONE AZIENDA “XYZ VIVAI”

XYZ vivai è il primo vivaio biologico viticolo certificato in Italia (1998) ed è in conversione biodinamica dal 2011. L’azienda ha come core business la produzione di barbatelle di vite ma opera anche nella produzione di piante di olivo e frutti, essendo attiva nel settore del vivaismo da oltre 3 generazioni, sfruttando come parole chiavi della propria strategia competitiva la qualità, certificazione e professionalità nel servizio offerto al cliente. Uno degli obiettivi dell’azienda, identificabile nella mission, è quello di avere un dialogo diretto con coloro che credono in un prodotto biologico e cercano assistenza in questo ramo dell’agricoltura e proprio per questo l’azienda basa i sui cicli produttivi sull’utilizzo di soli preparati biodinamici e il rigoroso rispetto di cicli naturali.

L’azienda gestisce direttamente tutte le attività connesse alla produzione biologica delle barbatelle di vite sia a radice nuda che in vaso, delle piante di olivo e delle piante da frutto ed ha una estensione territoriale così composta:

➢ Nucleo principale e di vendita di 18.000 mq, di cui 15000 mq coltivati. (1,80 ettari) ➢ Nucleo di vivaio e di coltivazione che si estende su 110.000 mq (11 ettari).

➢ Fatturato medio annuo :460.000 (media ultimi 3 anni)

L’azienda ha come ulteriore caratteristica quella di riuscire a fornire un prodotto diversificato in modo da garantire la migliore combinazione fra portainnesto e innesto per garantire la migliore adattabilità a ogni tipologia di clima e terreno e nonostante la notevole diversificazione produttiva offerta riesce ad avere un ciclo di lavorazione costante e unico, riuscendo a non frammentare la produzione.

Parlando di “non frammentare la produzione” voglio intendere che per la produzione della barbatella di vite l’azienda riesce a organizzare la produzione in un unico ciclo, facendo la suddivisione a valle di portainnesti e innesti e organizzando il lavoro in modo tale da non

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avere tempi morti durante il ciclo di produzione, ottimizzando i tempi di lavoro e lo sfruttamento delle risorse.

Stesso discorso si può fare per l’olivo grazie al fatto che si riesce a organizzare manodopera e risorse in modo da non avere “accavallamenti” fra le diverse produzioni e si riesce ad avere materie prime già completamente disponibili a inizio ciclo.

Altra caratteristica dell’azienda è che riesce a organizzare le diverse produzioni durante l’anno in modo da avere un impiego più o meno costante della forza lavoro, sfruttando a pieno la forza lavoro e soprattutto riuscendo a creare una rete di produzione organizzata dove chiunque ha i propri compiti, grazie a una combinazione fra operai specializzati e non specializzati e attraverso un organigramma dove sono chiarite le varie responsabilità. Dopo aver delineato a livello generico le caratteristiche dell’azienda vado a entrare nel dettaglio in modo da analizzare in modo più specifico quelle che sono le caratteristiche strutturali e organizzatrice dell’azienda e poter evidenziare quelle che a mio avviso fanno in modo che si possa applicare un sistema di gestione dei costi di tipo industriale, per poi passare all’applicazione di quello che a mio avviso è il metodo di gestione dei costi più idoneo per la suddetta azienda.

XYZ vivai è un’azienda di tipo familiare dove lavorano il proprietario, la moglie, il figlio e quattro operai, di cui uno specializzato, che hanno compiti e responsabilità ben precise durante l’anno.

Il ciclo lavorativo è così suddiviso: fase produttiva:

gennaio - novembre: barbatella di vite novembre - dicembre: frutti in vaso

aprile - settembre: fase riproduttiva dell’olivo in vaso

fasi di miglioramento-vendita:

febbraio - giugno: operazioni su frutti e olivo, barbatelle in vasetto Dicembre - maggio: periodo vendita barbatelle a radice nuda di 1 anno

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Tutto l’anno: vendita olivi, frutti e barbatelle in vasetto

La tabella 4.1 riporta a livello schematico quella che è la suddivisione durante l’anno lavorativo per quanto riguarda la produzione dei diversi prodotti offerti dall’azienda, mentre la tabella 4.2 riporta la suddivisione temporale, per mesi delle operazioni su frutti, olivi e barbatelle in vasetto mettendo in evidenza anche quello che è il periodo di vendita dei diversi prodotti.

Tabella 4.1Suddivisione mensile della produzione

Mese Gen . Feb o Mar Apr a

Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Attività

Riproduzione Olivi Produzione frutti in vaso Produzione. barbatelle di vite

Tabella 4.2 Mesi in cui si fanno le operazioni su frutti, olivi e barbatelle in vasetto con evidenziazione dei periodi di vendita per ogni prodotto.

Mese Gen. Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Attività

Operazioni sui frutti, olivi, barbatelle in vasetto

Vendita Barbatelle radice nuda Vendita frutti, olivi, barbatelle in vasetto

Osservando le tabelle sopra rappresentate posso avere informazioni molto utili su quelle che sono le caratteristiche dell’azienda, informazioni che chiariscono come si organizza la produzione annuale, informazioni su quelli che saranno presumibilmente i mesi con più alti costi di manodopera ma soprattutto posso avere una base da utilizzare per effettuare una analisi post-calcolo dei costi sulla veridicità e coerenza dei risultati ottenuti sotto il profilo della distribuzione dei costi nell’anno.

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Dalla tabella 4.1 riferita ai tempi (in mesi) di produzione dei tre prodotti immessi sul mercato dall’azienda, ricaviamo due informazioni molto importanti. La prima è che fa vedere come la produzione della barbatella di vite, core business dell’azienda, sia quella che occupa più mesi nell’anno e da ciò si deduce che sia il settore produttivo su cui andranno a ricadere le maggiori ore di manodopera e magari anche i maggiori costi produttivi, la seconda è che mette in evidenza come in azienda, a livello temporale, tutte le diverse produzioni si accavallano e ciò potrebbe essere un problema se non esistesse una adeguata organizzazione lavorativa.

L’azienda XYZ VIVAI, proprio per questo, ha sin dall’inizio strutturato il lavoro in modo da suddividere il lavoro dei quattro operai fra le diverse produzioni, facendo sì che si potesse portare avanti le diverse produzioni senza problemi di colli di bottiglia o rallentamenti e coadiuvando la forza lavoro offerta dagli operai con quella offerta dai membri della famiglia.

Analizzando invece la tabella 4.2 le specificazioni da fare sono:

- Per quanto riguarda la vendita di olivi e frutti, si intende la vendita di piante di 1, 2 o 3 anni indistintamente.

- L’indicazione dei periodi di vendita (“tempi standard”) dei diversi prodotti è utile per evidenziare i periodi presunti di rientro, sotto forma di ricavi, di quelli che sono i costi di produzione. Il termine “presunti” da me utilizzato non è però casuale perché talvolta i prodotti possono essere venduti anche in mesi differenti da quelli indicati e ciò a seguito di nuovi bisogni/richieste effettuate da clienti, che spesso appunto sono effettuate al di fuori dei tempi “standard”

- Per quanto riguarda la produzione delle barbatelle di vite, essa è effettuata annualmente principalmente in base a quelle che sono le richieste/ordini ricevuti prima dell’inizio del ciclo di lavorazione.

- Per quanto riguarda la produzione di olivi, frutti e barbatelle in vasetto, la quantità prodotta è ricavata in base a una stima delle vendite, che però non necessariamente

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sarà effettuata durante l’anno stesso di produzione, ed è per questo che in un anno possiamo trovare vendite di piante di 2 o 3 anni.

- Ulteriore precisazione da fare è che l’azienda si occupa di piante di età che vanno da 1 anno a 3 anni e solo per alcuni frutti si tengono piante di età fino a 5 anni, come per esempio piante di Mandorlo e Fico.

L’azienda fa una politica di differenziazione del portafoglio prodotti offrendo piante di età diverse e tale scelta è programmata annualmente in modo da poter costantemente offrire questa differenziazione.

Passando a analizzare l’organigramma dell’azienda e l’organigramma della manodopera, esso può essere rappresentato in questo modo (figura 4.3- fig. 4.4):

Figura 4.3: Organigramma delle responsabilità interne alla famiglia

PROPRIETARIO

-produzione, direzione 3 settori e vendita

-

FIGLIO: collabora nei 3 settori, gestione sito,

vendita MOGLIE:

vendita e gestione clienti

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Figura 4.4 : Organigramma completo della manodopera interna all’azienda

Come vediamo dallo schema di Figura 4.4 sopra raffigurato, la manodopera esterna è costituita da 3 operai comuni e 1 specializzato.

L’operaio specializzato si occupa della movimentazione macchine, lavorazione terra ed è la figura di collegamento fra proprietario e operai comuni mentre ognuno dei 3 operai comuni ha compiti ben precisi, suddivisi come di seguito riportato:

➢ operaio comune 1: gestione piante (invaso e potatura) ➢ operaio comune 2: irrigazione

➢ operaio comune 3: magazzino (preparazione ordini)

➢ operaio specializzato: movimentazione macchine, lavorazioni trattori

Da sottolineare che i compiti specifici svolti da ognuno degli operai elencati sopra non identificano l’unico compito che essi svolgono, ma identificano il compito rispetto al quale essi sono responsabili verso il proprietario; infatti, al compito specifico si andranno a sommare altri compiti di manodopera per i cicli produttivi dei prodotti dell’azienda. Una suddivisione così strutturata è utile perché permette al proprietario di sapere a chi deve rivolgersi in caso di problemi o di necessità di informazione sugli specifici compiti.

PROPRIETARIO

OPERAIO SPECIALIZZATO

MOGLIE FIGLIO

Operai non specializzati OPERAIO 1 OPERAIO 2 OPERAIO 3

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Quindi, anche se l’azienda in esame è un’azienda di piccole dimensioni, dall’analisi della precedente figura 4.4 si può notare come al suo interno essa abbia un organigramma preciso che scandisce ruoli e responsabilità, organigramma che ricorda ed è assimilabile a quello presente nelle imprese industriali.

Per quanto riguarda l’applicazione del metodo di calcolo dei costi all’interno dell’azienda mi sono focalizzato sulla ricerca di un metodo di calcolo che fosse applicabile sia a quello che è il core business dell’azienda, cioè la produzione delle barbatelle di vite, sia utilizzabile per calcolare il costo delle altre produzioni di cui si occupa l’azienda, cioè la produzione di piante da frutto e olivo. Questo in considerazione del fatto che, attraverso un metodo di costo omogeneo, ho la possibilità di:

a) confrontare le informazioni ottenute sui costi dei processi produttivi di ogni singolo prodotto

b) avere informazione sui costi totali di produzione

c) Poter effettuare un confronto immediato, temporale e fra prodotti, utile soprattutto nel momento in cui si voglia agire per effettuare miglioramenti allo scopo di aumentare l’efficienza dei cicli produttivi.

L’importanza di un metodo di costo omogeneo quindi è riconducibile a:

a) L’allocazione di quelli che sono i costi comuni a più cicli e che quindi, per loro caratteristica, non possono essere allocati direttamente ma necessitano dell’uso di basi di riparto.

b) La garanzia di una visione più ampia possibile di quello che è l’andamento dei costi in modo di poter utilizzare questo sistema anche allo scopo di poter intervenire immediatamente in caso di eccessivi costi in uno o più rami produttivi.

Lo strumento operativo utilizzato per il calcolo dei costi è stato il foglio EXCEL, con inserimento dei dati con cadenza temporale molto breve in modo tale da poter avere una visione giornaliera dell’andamento dei costi.

Attraverso l’utilizzo di questo approccio sono riuscito a creare un sistema di calcolo che nel complesso risulta poco costoso, di facile applicazione e soprattutto di facile adattamento ai diversi calcoli da effettuare all’interno di un’azienda come quella in esame che anche se piccola presenta un’organizzazione ed un sistema produttivo relativamente complesso. Continuando ad utilizzare questo sistema in anni successivi, sarà possibile avere una base informativa da poter utilizzare per un confronto temporale circa l’andamento dei costi, in

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modo da verificare se le innovazioni e cambiamenti attuati da un anno all’altro hanno portato, o meno, benefici in termini di economicità e efficienza.

Andrò ora ad analizzare nel dettaglio le varie produzioni di cui si occupa l’azienda, mettendo a fuoco le caratteristiche di ogni tipologia di prodotto, analizzando le fasi che compongono il loro ciclo produttivo e cercando di evidenziare tutti i costi che sono riconducibili specificatamente a ogni prodotto.

Seguirà un’analisi di quelli che sono i costi comuni, rispetto ai quali mi sono focalizzato e un‘evidenziazione delle loro caratteristiche peculiari, dando informazioni su quelle che personalmente ritengo le migliori metodologie di ripartizione fra i vari prodotti.

Passerò ora ad analizzare le diverse produzioni di cui si occupa l’azienda, mettendo in risalto quelle che sono le caratteristiche del ciclo produttivo e descrivendo quelli che sono i costi che dovrò allocare a ciascun prodotto.