Strategia difensiva
CAP 4 I COSTI NELL’AZIENDA “XYZ VIVAI”: ANALISI E METODO DI CALCOLO
4.3 OLIVI E FRUTT
Per quanto riguarda invece la produzione delle piante di olivo e frutto, l’impiego degli operai è organizzato secondo uno schema ben preciso che ha come scopo la combinazione del compito “specifico” di ogni operaio con quelle che sono le operazioni necessarie per la produzione.
Per quanto riguarda la produzione degli olivi e frutti è da mettere in evidenzia che l’utilizzo della forza lavoro della moglie e soprattutto del figlio ha un’incidenza elevata e ciò sarà visibile soprattutto per quanto riguarda il costo legato manodopera per l’irrigazione manuale.
La figura 4.9 sotto riportata mette in evidenzia la ripartizione della manodopera per la produzione degli olivi e frutti.
136 OPERAI O 1 OPERAI O 2 OPERAI O 3 OPERAIO SPECIALIZZAT O MOGLIE PROPRIETARI O FIGLIO PROPRIETARI O OLIVO Talee Si si si si si Invasatura e potatura Si si Irrigazione si Report andament o giornaliero
Si (intero ciclo) Si (intero ciclo)
FRUTTI Invasatura e potatura Si si si Irrigazione si SI Report andament o giornaliero Si (riguarda n piante invasate) Si (intero ciclo)
Gli olivi in azienda sono prodotti per Talea che è un mezzo di propagazione che si basa sulla riproduzione della pianta per mezzo di un ramo o foglie. Nel caso della azienda in questione per gli olivi essa è fatta attraverso porzioni di ramo che, dopo la potatura, sono selezionate e trasformate in talee, mentre per quanto riguarda i frutti si utilizza il metodo degli Astoni .
Descrivendo nel dettaglio il metodo della talea, si va a prelevare dalle “piante madri” il materiale di propagazione di 1 anno di età, poi il materiale viene opportunamente tagliato in porzioni dette talee, che corrispondono a porzioni di rami con 3-4 nodi, lasciando alla base della talea un taglio orizzontale in prossimità del nodo. La fase successiva consiste nel defogliare il ramo lasciando solo 1-2 foglioline nella parte superiore delle talee e poi si procede a immergere le talee in una soluzione biologica contenente ormoni vegetali, allo scopo di favorire la radicazione. L’ultima fase consiste nel disporre le talee in serra dentro pancali dove è stato creato un substrato di “Agri perlite “. La serra in cui sono collocate le talee ha al suo interno una condizione di forte umidità, creata attraverso continua irrigazione con il sistema di nebulizzazione sulle foglie e nell’intero pancale. Il tempo che occorre per la radicazione si aggira intorno ai 45-60 giorni e dopo che le talee radicate hanno sviluppato un apparato radicale sufficiente, saranno invasate in vasetti con substrato biologico.
Dalla descrizione appena fatta si capisce che i costi legati alla produzione per talee sono legati a:
137 - materie prime
- manodopera
- costi irrigazione e costi energetici legati alla serra
La fase di potatura e preparazione delle talee con compresa disposizione delle talee nei pancali dura circa 7 giorni. Per i restanti giorni (le talee radicano in 45-60 giorni), gli unici costi sostenuti sono quelli riguardanti i consumi idrico ed elettrico dell’impianto della serra, mentre a radicazione avvenuta avremo il costo riguardante il trapianto e invaso delle talee, fase che dura 5-7 giorni. Come manodopera viene utilizzato solo l’operaio specializzato che fa da aiutante al titolare e al figlio e, quindi, dal punto di vista del calcolo del costo, a mio avviso è sufficiente l’utilizzo di fogli Excel dove si possono andare a elencare i singoli costi, che sono tutti specifici per questa produzione. La scheda per quanto riguarda gli olivi sarà strutturata come in figura 4.10e figura 4.11.
Ho costruito una tabella per ognuna delle due fasi (preparazione talee e invaso) e lo scopo di queste tabelle è quello di:
-poter stimare il costo settimanale di ognuna delle 2 singole operazioni
-poter vedere il costo della manodopera in riferimento a ogni singola classe di lavoratori.
Tabella 4.10 Scheda Excel per la preparazione delle talee di olivo
Varietà olivo:
PREPARAZIONE TALEE Giornate di lavoro
totale
1 2 3 4 5 6 7
Operaio (ore) Operaio (Euro /ora) Titolare (ore) Figlio (ore)
Titolare-figlio (Euro/ora) Talee (numero)
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Tabella 4.11 Scheda Excel per invaso talee
Varietà olivo:
INVASO TALEE Giornate di lavoro
Totale Talee riuscite
1 2 3 4 5 6 7
Operaio (ore) Operaio (Euro /ora) Titolare (ore) Figlio (ore)
Titolare-figlio (Euro/ora) Talee (numero)
A essi poi nello schema di calcolo finale del costo di produzione delle talee si andrà a sommare il costo dei materiali ed energetico.
Per quanto riguarda i frutti, invece, il metodo utilizzato in azienda è quello degli Astoni, i quali saranno poi invasati e fatti radicare in vaso per essere venduti l’anno successivo.
Anche per quanto riguarda i frutti, il metodo di raccolta dei dati sui costi si basa su un foglio Excel e avremo quindi uno schema cosi costruito (tabella 4.12):
Tabella 4.12 Scheda Excel delle lavorazioni sui frutti
Varietà Frutti:
INVASO ASTONI Giornate di lavoro
Totale
1 2 3 4 5 6 7
Operaio (ore)
Operaio (Euro /ora)
Titolare (ore)
Figlio (ore)
Titolare-figlio (Euro/ora)
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Particolarità da metter in evidenza è che si calcola le ore di lavoro con il rispettivo costo (calcolato in base al salario contrattuale) anche per quanto riguarda la manodopera offerta dal titolare e dal figlio. Questo ha un senso poiché essi svolgono l’operato che in alternativa avrebbero dovuto svolgere altri operai e quindi permette di calcolare quanto costerebbe far svolgere le operazioni svolte dal titolare e dal figlio ad operai salariati.
Circa l’ammontare dei costi totali, riguardanti i frutti e gli olivi possiamo dire che avremo i seguenti costi:
- il costo annuo per l’invasatura delle piante di olivo e frutto, legato all’acquisto del substrato per l’invasatura, costo che ogni anno si aggira fra i 1000 e 1500 euro (ogni anno il costo preciso è desumibile dalla fattura di acquisto),
- costi manodopera - costo acquisto Astoni - costi comuni
Per quanto riguarda i frutti e gli olivi, ho deciso di porre particolare attenzione su quelli che sono i costi di irrigazione poiché in azienda i sistemi di irrigazione si diversificano oltre che per il sistema di irrigazione utilizzato nel momento in cui la pianta è nei filari, anche per quello che è il sistema di irrigazione della pianta nel primo anno di vita.
Le Talee di olivo una volta che sono immesse nei pancali sono sottoposte, come prima detto, ad una irrigazione attraverso il processo di nebulizzazione e dopo che sono invasate nei vasetti, sono disposte all’interno della serra per altri 4-5 mesi. Quindi possiamo dire che nei primi 6-7 mesi di vita le piantine di olivo sono irrigate attraverso nebulizzazione ed irrigazione in serra automatica, mentre a partire dall’8 mese di vita sono messe nei filari e l’irrigazione è effettuata attraverso un impianto di irrigazione automatica nei filari.
Per quanto riguarda i frutti invece, essi sono prodotti partendo dagli Astoni e il metodo di irrigazione utilizzato è di tipo manuale, cioè attraverso irrigazione effettuata da un operaio o dal figlio del proprietario. Il tempo stimato per irrigare tutti i frutti è di 5 ore nel periodo MAGGIO-SETTEMBRE e di 3 ore nel periodo NOVEMBRE-APRILE.
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Ovviamente questo è un dato medio e giornalmente si riporta sulle apposite schede dei costi della manodopera le ore realmente necessarie.
La tabella 4.13 riporta uno schema della modalità di irrigazione, utile per avere una immediata immagine di quelle che sono le modalità di irrigazione utilizzate per la produzione dell’olivo e dei frutti.
Tabella 4.13 schema modalità di irrigazione
OLIVO FRUTTI
Irrigazione a nebulizzazione Irrigazione manuale
Irrigazione automatica in serra Irrigazione automatica nei filari
Per quanto riguarda l’irrigazione in serra, in azienda vi è una serra unica e il costo dell’acqua di irrigazione è facilmente calcolabile attraverso la fattura del consumo idrico.
La disponibilità di un impianto di irrigazione automatica sia all’interno della serra (irrigazione “a nebulizzazione”) sia nei filari (irrigazione a goccia) permette, attraverso un sistema computerizzato, di stabilire la cadenza temporale dell’irrigazione e la durata di ogni singola operazione, in modo tale da avere una irrigazione che sia costante sia come tempo che come quantità di acqua utilizzata.
Per quanto riguarda il consumo dell’acqua, come precedentemente detto, l’azienda è fornita di due pozzi che permettono di soddisfare il fabbisogno idrico necessario per irrigare nel vivaio. La possibilità di poter disporre di questi due pozzi permette all’azienda di avere un costo fisso per quanto riguarda l’acqua, legato al costo di concessione da pagare la comune e di avere il costo variabile solo legato al costo dell’elettricità per il pompaggio dell’acqua. L’importanza dell’evidenziare i diversi metodi di irrigazione non è tanto legata al fatto di un problema di allocazione del consumo idrico, ma è legato al fatto che i diversi metodi di irrigazione avranno costi diversi.
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La tabella 4.14 sotto riportata indica le diverse tipologie di costo che riguardano ogni singola modalità di irrigazione.
Tabella 4.14 Costi per i diversi metodi di irrigazione
IRRIGAZIONE MANUALE IRRIGAZIONE IN SERRA IRRIGAZIONE
AUTOMATICA
Costo pozzo Costo pozzo Costo pozzo
Costo manodopera Costo energia elettrica sistema computerizzato
Costo energia elettrica sistema computerizzato
manutenzione Costo impianto e
manutenzione
Per l’irrigazione manuale, quindi, di notevole importanza sarà il calcolo del costo della manodopera impiegata nell’irrigazione, che avrà un picco di utilizzo nel periodo maggio- settembre, mentre per quanto riguarda l’irrigazione in serra e l’irrigazione automatica il costo sarà principalmente dato dal costo dell’energia elettrica del sistema computerizzato e dal costo di manutenzione /riparazioni che si hanno durante l’anno.
Un ulteriore scopo della messa in evidenza dei diversi costi per quanto riguarda l’irrigazione automatica e manuale nei filari è quello legato alla possibilità di effettuare un confronto tra il costo per l’irrigazione dei frutti effettuata manualmente e quello che è il costo con impianto automatico, in modo da poter analizzare la convenienza, o meno, ad effettuare un investimento futuro sulla costruzione di un impianto automatico anche per la parte ora irrigata manualmente.
Infatti il fabbisogno idrico delle piante di olivo e da frutto (nel caso di questa azienda si parla di piante di 1-2-3 anni) è lo stesso e quindi, attraverso il confronto fra i costi totali dei due sistemi, posso valutare la convenienza ad installare un sistema di irrigazione automatico anche per le piante di frutto.
Il calcolo del costo dell’irrigazione manuale è effettuato in base ad una scheda con cadenza settimanale (tabella 4.15) ; questo perché , a seconda del periodo dell’anno e della situazione climatica (presenza/assenza precipitazioni piovose e loro consistenza) ,cambia la frequenza di irrigazione e quindi il costo, ma soprattutto anche perché nei mesi estivi
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spesso gran parte del processo di irrigazione è effettuato dal figlio del proprietario o talvolta dalla moglie, essendo l’operaio di solito addetto a tale compito impegnato nella produzione della barbatelle di vite (fase di impianto).
Tabella 4.15 Scheda ore manodopera per irrigazioni
LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM OPERAIO 1 (ore)
FIGLIO (ore)
MOGLIE TITOLARE (ore)
Il costo per quanto riguarda l’irrigazione effettuata in maniera automatica, invece, è molto più semplice da calcolare, in quanto non si ha bisogno di personale addetto a tale mansione, essendo l’irrigazione programmata tramite una centralina che ne regola la periodicità di nebulizzazione e la potenza. In più la centralina segnala anche la quantità di acqua consumata ogni settimana, dato che semplifica di molto il calcolo della spesa per irrigazione. Da tenere in considerazione, però, che questo sistema di irrigazione ha bisogno di una manutenzione da effettuare con cadenza mensile, manutenzione che consiste nell’effettuare la pulizia dei filtri per evitare una nebulizzazione disomogenea e il settaggio della centralina per regolare potenza e periodicità dell’irrigazione, alla quale si aggiunge, nei casi in cui i filtri risultino non più idonei al loro utilizzo, la sostituzione degli stessi. La manutenzione è effettuata direttamente dal titolare. I costi relativi alla manutenzione sono analizzati all’interno della scheda relativa all’irrigazione per nebulizzazione (vedi Fig. 4.16).
FIG 4.16 scheda consumo impianto nebulizzazione-manutenzione
NEBULIZZAZIONE Sett 1 Sett 2 Sett 3 Sett 4 Totale mese Metri cubi acqua
Ore manutenzione
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4.4 COSTI COMUNI ALLE DIVERSE PRODUZIONE
In questo paragrafo riprenderemo in dettaglio i costi comuni, dei quali abbiamo già accennato sinteticamente parlando dei singoli prodotti, elencandoli in dettaglio, descrivendo per ognuno le caratteristiche e soprattutto definendo quello che reputo il miglior criterio di allocazione per ciascuno di essi.
I costi comuni sono:
a) costo legato all’acquisto del letame.
Il letame in azienda è utilizzato come elemento basilare nella fase dell’invasatura. L’azienda acquista letame proveniente da allevamenti della zona e il costo medio complessivo si aggira fra i 1000-1500 euro (ogni anno il costo preciso è desumibile dalla fattura). Questo costo sarà allocato in base al numero delle piante, cioè suddividendo il costo totale di acquisto per il numero delle piante concimate.
b) costi energetici (carburante, acqua, energia elettrica).
Fanno parte dei consumi energetici il consumo di energia elettrica, acqua e gasolio. Per quanto riguarda il consumo dell’acqua, l’azienda è dotata di due pozzi per i quali paga la concessione al Comune in cui sono localizzati. La concessione che paga è di 90 euro annui per pozzo ed è questo il costo dell’acqua (esclusi quelli di distribuzione) che annualmente andrà allocato alle diverse produzioni. La ripartizione di tale costo è effettuata sulla base delle quantità prodotte di ogni singolo prodotto. Per quanto riguarda le bollette della luce il consumo è fatturato in kilowatt / ore (kWh). L’azienda è dotata di due diversi contatori la cui energia ha i seguenti utilizzi:
Lo schema dell’impianto elettrico è così raffigurabile (figura 4.17-figura 4.18):
Figura 4.17 Schema dei contatori 1 e 2 presenti in azienda
CONTATORE 1 CONTATORE 2
IMPIANTO FRIGO SERRE (impianto acqua e pancali riscaldati)
CAPANNONE IMPIANTO ACQUA esterno
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Figura 4.18 Schema di imputazione dei costi dei contatori ai vari prodotti
CONTATORE 1 Tipo di prodotto
Barbate. vite
olivo frutti barbatelle
vasetto Impianto frigo capannone CONTATORE 2 Illuminazione esterna Pancali riscaldati
Impianto acqua irrigazione
Avendo due contatori divisi ogni trimestre arrivano due diverse bollette e questo può essere utile per quella che è la fase dell’allocazione.
Per quanto riguarda il contatore 1 c’è da dire che mentre il capannone è utilizzato come deposito mezzi e preparazione ordini, quindi il costo energetico dovrà essere allocato fra tutte le tre produzioni, il frigo è utilizzato solo nel ciclo legato alla produzione delle barbatelle e dovremmo cercare di allocare tale costo del frigo per intero alle barbatelle. Il frigo è tenuto acceso durante tutto l’anno ad esclusione del periodo maggio ottobre.
Per quanto riguarda il contatore 2, invece, il calcolo è più complesso. Per prima cosa il costo dell’illuminazione esterna è un costo che riguarda l’intera azienda durante l’intero anno e quindi dovrà essere ripartito sull’intera produzione dell’azienda. Per quanto riguarda, invece, l’impianto dell’acqua come costo energetico si fa riferimento all’impianto di irrigazione automatico utilizzato nelle serre e per l’irrigazione delle piante in vaso e questa parte di costo, quindi, non dovrebbe riguardare la produzione delle barbatelle a radice nuda, le quali sono piantate in campo dove l’irrigazione avviene attraverso un pozzo che si trova nel campo di impianto, quindi in maniera divisa e diversa da quella che è il metodo di irrigazione all’interno dei fabbricati dell’azienda. Infine bisogna sottolineare che l’irrigazione in serra è sfruttata dalla barbatella in vasetto, ma anche l’impianto di pancali riscaldati per la propagazione attraverso talee, sfruttato solo per la produzione di olivi, è interno alla serra.
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Ovviamente il costo dell’illuminazione esterna è un costo che riguarda l’intera azienda durante l’intero anno e quindi dovrà essere ripartito sull’intera produzione dell’azienda. Da sottolineare è poi anche che all’interno di questa azienda il consumo non è costante nel tempo poiché ci sono periodi dove il consumo è molto alto e periodi dove il consumo è basso.
- ottobre -dicembre = produzione frutti e olivo CONSUMO BASSO - gennaio-febbraio= operazioni su frutti e olivo CONSUMO BASSO
- marzo -settembre = produzione barbatelle di vite CONSUMO ALTO
Questa osservazione può essere utile come elemento di controllo circa i costi per verificare la coerenza fra costi nella bolletta e costi sostenuti.
In più può essere un valido supporto per quanto riguarda l’allocazione dei costi ai diversi prodotti, poiché attraverso l’analisi dei costi bolletta-periodo anno è possibile andare a effettuare l’allocazione in modo più preciso visto che in ogni periodo dell’anno vi sono precise operazioni di produzione effettuate.
Infine per quanto riguarda il consumo di gasolio, esso è necessario per il bruciatore (forzatura) e come combustibile per la movimentazione dei trattori.
Per quanto riguarda l’uso del gasolio per i bruciatori, essi sono in funzione nel periodo di aprile per un arco temporale di 20-25 giorni (in base allo sviluppo del callo di cicatrizzazione nel punto d'innesto e alla nascita degli abbozzi radicali alla base della talea). Il consumo di gasolio agricolo è calcolabile in base ai litri consumati dal bruciatore, il quale per tutta la durata dei 20-25 giorni è in funzione 24 ore su 24. Questo consumo è un consumo che è effettuato solo per la produzione della barbatella di vite e quindi non dovrà essere allocato fra le altre
Il costo del gasolio è di 0,60-0,65 euro/litro, prezzo agevolato poiché è un gasolio per uso agricolo e all’interno dell’azienda c’è una pompa su cui è installato una centralina che misura quanti litri di gasolio vengono prelevati.
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Se ad ogni prelievo che effettuiamo andiamo a prendere nota attraverso le schede Excel possiamo ottenere un calcolo del consumo che è molto preciso e facilmente allocabile sia nel tempo che nelle diverse operazioni di produzione.
Il consumo giornaliero del bruciatore se fosse costante nei 20-25 giorni sarebbe di 60 litri giornalieri (2,5 litri/ora), ma reputo molto più preciso il calcolo attraverso le schede di rifornimento, in modo da poter vedere eventuali variazioni di consumo legate a variazioni di temperatura e climatiche.
Il secondo utilizzo che si fa del gasolio agricolo è per la movimentazione dei mezzi aziendali e cioè dei 3 trattori di cui è fornita l’azienda.
I mezzi aziendali in azienda sono identificabili con:
1) trattrice 44 cv: utilizzata per operazioni di logistica interna all’azienda
- 2) trattrice 50 cv: utilizzata per lavorazioni inerenti i trattamenti in pieno campo
- 3) trattrice 70 cv: utilizzata per lavorazioni di preparazione terreno e trasporto con rimorchio
L’allocazione del costo del gasolio fra le varie produzioni è effettuata in diverso modo in base all’utilizzo che si fa della trattrice.
Prima di parlare di come il consumo è allocabile fra le diverse produzioni reputo interessante descrivere come si tiene nota dei litri di gasolio immessi in ognuna delle trattici.
In azienda, come precedentemente detto, è presente una cisterna dotata di “contatore “che indica i litri erogati e a cui è collegata una pompa. Per ogni trattrice presente in azienda è stato creato un foglio Excel dove vengono riportati i litri erogati a ogni “rifornimento” cosa che permette di avere informazioni sui reali litri consumati dai diversi trattori in ogni mese e a fine anno. Attraverso questo sistema riesco ad avere il dato preciso di litri che dovrò andare a allocare fra le diverse produzioni. La scheda è cosi organizzata (fig. 4.19)
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Fig. 4.19 Scheda trattore che indica litri di gasolio immessi alle diverse date.
trattrice: Data: litri: Data: litri: Data: litri: Data: litri: …. ….. TOTALE
Per quanto riguarda la trattrice da 44cv, essa è utilizzata per tutte le operazioni interne all’azienda e quindi è corretto che venga considerato un costo comune a tutte le produzioni. Il costo del consumo del gasolio in questo caso è ripartito utilizzando come base di ripartizione le ore di lavoro impiegate per le diverse movimentazioni relative ai diversi prodotti, come per esempio nella fase di forzatura dove sposto le casette con dentro le barbatelle o come per esempio nello spostamento all’interno del vivaio delle piante da frutto e olivo.
Per quanto riguarda le trattrici da 50 e 70 cv, l’allocazione è più facile in quanto esse sono utilizzate solo nell’ambito della produzione delle barbatelle di vite.
L’utilizzo delle trattici sarà diviso nelle seguenti operazioni:
- trasporto pezzoni da campo a azienda - lavorazioni terreno pre e post impianto - trattamenti
- spostamento piante da vivaio a azienda
Il metodo di conteggio dei litri di gasolio impiegati sarà il solito descritto per la trattrice da 44 cv e sarà possibile sapere il costo totale del gasolio per l’intero ciclo ma anche per ognuna delle singole operazioni.
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