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Strategia difensiva

CAP 4 I COSTI NELL’AZIENDA “XYZ VIVAI”: ANALISI E METODO DI CALCOLO

4.6 FULL COSTING ALLA XYZ VIVA

Dopo aver parlato di tutti i costi riguardanti l’azienda XYZ VIVAI è necessario andare a effettuare i calcoli per arrivare alla determinazione di quello che è il costo totale del ciclo produttivo.

Per quanto riguarda il calcolo procederò con i seguenti step:

-definizione metodo di calcolo dei costi -classificazione fra costi diretti e indiretti -piano dei centri di costo

-calcolo dei costi

- costi barbatella di vite

-costi frutti, olivi e barbatelle in vasetto -costi comuni ai diversi prodotti

4.6.1 Definizione metodo di calcolo dei costi

Prima di effettuare il calcolo è necessario andare a individuare quale metodologia di calcolo dei costi applicare, scegliendo fra quelle precedentemente descritte e cioè DIRECT COSTING, FULL COSTING E ACTIVITY BASED COSTING.

L’ ACTIVITY BASED COSTING lo reputo un sistema di calcolo dei costi adatto soprattutto alle grandi aziende industriali e alle aziende di servizi, aziende dove si ha una maggiore quantità di costi indiretti rispetto a quelli diretti. In queste tipologie di imprese non risulta infatti importante solo la funzione produzione, i manager hanno una maggiore attenzione

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verso attività non strettamente legate al processo produttivo e di conseguenza i procedimenti tradizionali utilizzati per il calcolo dei costi non sono in grado di soddisfare pienamente le esigenze decisionali. Questo sistema guarda all’azienda non per funzioni ma per processi identificando i centri di costo con le attività che l’azienda deve svolgere per realizzare un certo prodotto da offrire ai clienti.

Inoltre attraverso l’Activity Based Costing si passa dalla logica di imputazione diretta dei costi a quelli che sono i prodotti a una logica dove i costi sono imputati alle attività e non reputo che ciò possa essere utile all’azienda che sto analizzando, visto che in un azienda come la XYZ VIVAI, si ha una struttura interna che sicuramente risulta essere più semplice rispetto a una impresa industriale e quindi procedere al calcolo dei costi basandosi sulle attività potrebbe comportare l’ottenimento di un risultato non veritiero.

Proprio per questo motivo reputo che sia più idoneo un sistema di calcolo dei costi dove i costi sono imputati ai prodotti ai quali si riferiscono e quindi scarto la possibilità di usare l’Activity Based Costing come strumento di misurazione dei costi

Per quanto riguarda la scelta fra il metodo Direct Costing e il metodo Full Costing, la scelta si è basata su quello che è il mio obbiettivo di analisi, e cioè la determinazione del costo totale di produzione.

La logica Full Costing prevede che tutti i costi (variabili e fissi; specifici e comuni) siano attribuiti al prodotto (oggetto di calcolo) e quindi permette di andare a calcolare una configurazione di costo pieno mentre il metodo Direct Costing prevede che al prodotto (oggetto di calcolo) si attribuiscano soltanto gli elementi di costo specifici (diretti), sia variabili che fissi, se specificamente sostenuti per singolo prodotto.

La logica Direct Costing a mio avviso risulta essere idonea nel caso in cui si voglia andare ad effettuare all’interno della azienda un’analisi di convenienza circa la produzione di un certo prodotto, visto che attraverso il margine di contribuzione posso andare a esprimere un giudizio di convenienza sulla produzione di un certo bene.

Il margine di contribuzione, come già precedentemente detto, rappresenta la capacità di un certo prodotto di contribuire alla copertura dei costi fissi e creare un utile e quindi tale sistema risulta essere perfetto per fare un confronto di convenienza fra più prodotti.

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Nel caso della mia analisi invece ciò che interessa non è tanto fare un’analisi di convenienza circa la produzione di determinati prodotti, ma andare a calcolare quello che è il costo totale di produzione per vedere come intervenire per il miglioramento dell’efficienza del ciclo produttivo.

Proprio per questo motivo la scelta sul metodo da attuare è ricaduta sul metodo FULL COSTING, e inoltre ho optato per il criterio a base multipla invece che a base unica per il fatto che in azienda si hanno tipologie diverse di costi comuni da dover allocare e quindi è necessario scegliere diverse basi di imputazione in modo da poter effettuare una allocazione di maggior precisione.

Infine l’ultima scelta da dover attuare è fra logica gerarchico causale e funzionale.

La logica funzionale identifica i centri di costo in macro funzioni dell’organizzazione aziendale identificabili in area vendita, area produzione, area acquisti e amministrazione, e area ricerca e sviluppo, mentre la logica gerarchico causale invece suddivide l’azienda in centri produttivi e centri ausiliari, con i centri produttivi che riguardano per esempio i reparti di lavorazione e i magazzini, mentre i centri ausiliari si identificano nei centri manutenzione e controllo qualità.

Ritengo più corretto optare per il criterio causale in quanto attraverso questo sistema posso avere facilitazioni nell’imputazione di quelli che sono i costi indiretti sfruttando i centri ausiliari come centri di ripartizione intermedi.

In più la logica funzionale la ritengo più idonea, come applicazione a un contesto di tipo industriale dove sicuramente internamente all’azienda sono presenti le aree ricerca e sviluppo e area amministrazione, aree che invece non sono presenti internamente in contesti aziendali di ridotte dimensioni come il caso dell’azienda in esame. Il criterio di calcolo e allocazione dei costi che utilizzerò sarà quindi il FULL COSTING A BASI MULTIPLE, e per effettuare la ripartizione dei costi all’interno dell’azienda XYZ VIVAI effettuerò un’analisi per step seguendo il seguente ordine:

a) Classificazione costi e calcolo dei costi b) Definizione del piano dei centri di costo

c) Calcolo del costo totale da allocare a ciascun prodotto d) Analisi dei costi a livello “strategico”

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4.6.2 Classificazione fra costi diretti e indiretti nelle varie produzioni

Per quanto riguarda la classificazione dei costi all’interno dell’azienda XYZ VIVAI la distinzione sarà effettuata fra COSTI DIRETTI, allocabili direttamente agli specifici prodotti e COSTI INDIRETTI che invece, essendo comuni a più prodotti, necessiteranno per l’allocazione dell‘uso di basi di riparto.

L’azienda si occupa della produzione di barbatelle di vite, frutti e olivi e per ognuno di questi prodotti avremo costi allocabili direttamente e costi che invece, essendo comuni a tutte le produzioni, saranno allocabili solo attraverso basi di riparto, quindi reputo utile fare un’analisi dettagliata di quelli che sono i costi allocabili direttamente per ogni prodotto e di quelli che invece dovranno essere allocati in modo indiretto.

Nelle tabelle sottostanti (figura 4.24 ,4.25,4.26 ,4.27 ,4.28 ) riporto i dettagli dei vari costi per i vari prodotti.

Fig. 4.24 Schema costi diretti e indiretti per le barbatelle di vite

COSTI BARBATELLE DI VITE: MANODOPERA: DIRETTA

MATERIE: DIRETTA

COSTI LAVORAZIONI: DIRETTA PREPARAZIONE ORDINE: DIRETTA

GASOLIO (solo quello riferito al bruciatore): DIRETTA ENERGIA ELETTRICA: INDIRETTA

AFFITTO TERRENO: DIRETTA

IRRIGAZIONE (BARBATELLE DA TAVOLA ): INDIRETTA

COSTI TRATTORI (LUBRIFICANTI ,MANUTENZIONE, RIPARAZIONI,GASOLIO ):INDIRETTA AMMORTAMENTO TRATTORI E FABBRICATI: INDIRETTA

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Fig. 4.25 Tabella costi diretti e indiretti frutti, olivi e barbatelle in vasetto

Dalle tabelle sopra riportate posso vedere che:

1) Le barbatelle di vite hanno una quota maggiore di costi diretti rispetto ai costi indiretti e analizzando quanto sopra detto posso dire che i costi legati strettamente alla sfera produttiva sono di natura diretta (vedere Tabella 4.24)

2) Per quanto riguarda invece la produzione dei frutti e olivi ho una quota molto più rilevante di costi indiretti rispetto a quella dei costi diretti.

Questa informazione è un qualcosa che risulta essere in linea con quella che è la realtà poiché analizzando l’azienda si può vedere, soprattutto anche grazie alla organizzazione del lavoro, come il ciclo della produzione della barbatella di vite sia un ciclo che non ha nessun elemento in comune con quelli che sono invece i cicli di produzione di frutti e olivi, i quali hanno per esempio le operazioni di potatura e invasatura in comune. (vedere Tabella 4.25)

COSTI LEGATI A FRUTTI, OLIVI E BARBATELLE IN VASETTO: -manodopera: allocazione indiretta

-materiali: allocazione indiretta

-energia, costi trattori, ammortamento, irrigazione: indiretta Allocazione diretta solo per determinanti costi legati a materiali specifici

160 Analizzando nel dettaglio i costi ho:

4.26 Tabella costi diretti e indiretti dell’olivo