1. La traduzione giornalistica
1.6 Gli elementi culturali nella traduzione giornalistica
1.6.1 Le diverse combinazioni culturali
Le tipologie dei testi giornalistici tradotti, nonché i temi in essi trattati, sono dei più vari. Dai reportages agli articoli di economia, dagli editoriali politici agli articoli di costume, gli argomenti affrontati variano da un punto di vista tematico, geografico, stilistico. I possibili contenuti culturali del testo giornalistico di partenza sono potenzialmente illimitati.
Seppur più circoscritto, anche il contesto culturale di emissione del testo di partenza può essere molto vario. Generalmente gli articoli tradotti sui giornali italiani sono tratti dalle maggiore testate del giornalismo mondiale, come El País, Le Monde o il New York Times, che rimandano a un preciso contesto culturale di emissione. Tuttavia non mancano esempi di testi tradotti anche da altri contesti culturali, da paesi più periferici quali la Corea del Sud o la Thailandia, come nel caso del settimanale Internazionale. In altre parole, è possibile tradurre testi che parlano di qualsiasi cosa e che provengono da qualsiasi fonte.
Questi due primi elementi – contenuto culturale del testo di partenza e contesto culturale di emissione – si vanno a combinare con un terzo fattore, il contesto culturale di ricezione del testo tradotto, nel nostro caso quello italiano. Il lettore di un giornale infatti appartiene a una realtà culturale ben precisa che condiziona la sua comprensione:
Spesso anche le coordinate culturali sono implicite, poiché il lettore di quotidiano, implicitamente, appartiene a una cultura ben precisa, oltre che a un tempo e a un luogo obbligatori (naturalmente fanno eccezione i lettori di
quotidiani in archivio, che compulsano pezzi scritti altrove e chissà quanto tempo prima). Perciò, per esempio, il nome di un giocatore di calcio o di una trasmissione televisiva diffusa possono essere inseriti come traduzione intertestuale, come metafore di altro, e il lettore – anche quello che non segue il calcio e non guarda la televisione – deve essere in grado di capirne quanto meno il valore connotativo per compiere la lettura 117.
Dalla maggiore o minore vicinanza tra questi tre elementi dipenderanno anche le difficoltà culturali di traduzione e le strategie adottate dai traduttori.
La combinazione contenuto culturale del testo di partenza e contesto
culturale del testo di partenza vicini; contesto culturale di ricezione lontano è una delle più ricorrenti nella traduzione giornalistica, e si
verifica quando il testo da tradurre riguarda tematiche molto vicine alla cultura di partenza.
Riprendiamo un esempio già presentato all’inizio del nostro lavoro: lo scrittore Javier Marías, il giorno dopo gli attentati dell’11 marzo a Madrid, scrive un articolo sul quotidiano spagnolo El País a proposito della strage avvenuta nelle metropolitane della capitale spagnola. Lo stesso articolo è pubblicato, in versione tradotta, anche da La
Repubblica. In questo caso il contenuto culturale del testo di partenza
si inserisce appieno nel suo contesto culturale: Javier Marías scrive in spagnolo, su un giornale spagnolo, a proposito di un avvenimento che ha avuto luogo in Spagna. Nel redigere il suo testo, Javier Marías potrà dare per scontati molti elementi culturali e riferimenti condivisi con i suoi connazionali. Chi traduce il testo in italiano, però, dovrà mediare tra la diversa conoscenza del mondo dei lettori dell’originale e dei lettori italiani della traduzione. Nei testi ascrivibili a questa
117 Osimo, B. (2000). “Traduzione giornalistica”
combinazione è plausibile per il traduttore aspettarsi un buon numero di riferimenti culturali oscuri per il pubblico italiano e di facile comprensione per quelli del testo originale.
Ci sono poi casi meno evidenti di vicinanza tra il contenuto del testo di partenza e il contesto culturale di partenza, che si verificano quando per una qualsiasi ragione in contesto culturale di provenienza del testo giornalistico è particolarmente vicino a un altro contesto culturale. È ad esempio il caso dei paesi con un passato di potenza coloniale, come la Spagna o la Francia, che tuttora intrattengono dei rapporti privilegiati con le loro ex colonie. I giornali spagnoli potranno dare per scontate informazioni sui paesi dell’America Latina difficilmente comprensibili per il pubblico italiano, ma più familiari a quello spagnolo.
La combinazione contenuto culturale del testo di partenza e contesto
culturale di ricezione vicini; contesto culturale del testo di partenza lontano si riferisce sostanzialmente ai testi pubblicati da giornali
stranieri che parlano dell’Italia. In questo caso il traduttore italiano ha a che fare con testi in cui i riferimenti culturali sono spesso troppo espliciti o generici, perché pensati per un pubblico che non conosce la realtà italiana. Per rendere comprensibile la realtà italiana all’estero, l’autore straniero tende a generalizzare o semplificare certe questioni che, una volta ritradotte in italiano, dovranno necessariamente tornare a essere più precise. Da qui la necessità, da parte del traduttore, di uno sforzo mirato a reinterpretare alcune generalizzazioni operate nel testo originale.
L’ultima combinazione contenuto culturale del testo di partenza
lontano; contesto culturale del testo di partenza e contesto culturale di ricezione vicini o lontani si riferisce ai testi giornalistici pubblicati in
contesto culturale di produzione del testo originale e di traduzione. In questo caso la mediazione culturale maggiore avviene per mano dell’autore dell’originale, che media tra la realtà culturale oggetto del suo testo e il contesto culturale dei suoi lettori. È il caso del reportage di Vargas Llosa oggetto della nostra traduzione nel terzo capitolo, in cui lo scrittore peruviano narra la sua esperienza in Iraq: l’argomento trattato non riguarda direttamente né il contesto culturale del testo di partenza, né il contesto culturale di arrivo. Si tratta forse del caso più semplice da affrontare per il traduttore, dato che la mediazione maggiore è già stata effettuata dall’autore dell’originale.