2. Mario Vargas Llosa
2.3. Mario Vargas Llosa teorico letterario
2.3.2 Le tecniche narrative secondo Mario Vargas Llosa
2.3.2.2 I vasi comunicanti
Il procedimento dei vasi comunicanti consiste nel raccontare due o più storie (che finiscono per influenzarsi a vicenda) simultaneamente, saltando dall’una all’altra. In questo modo chi scrive riesce a dare l’impressione di un legame segreto e invisibile tra le diverse storie, che una volta messe in comunicazione “se iluminan, rehaciéndose unas a otras”225.
225 Vargas Llosa, M. (1971) Gabriel García Márquez: historia de un deicidio,
I vasi comunicanti collegano due o più storie, diversi punti di vista o livelli della realtà, e possono contribuire a dimostrare l’evoluzione di un personaggio. Il lettore entra in possesso di diverse informazioni a cui però non riesce a dare immediatamente il giusto peso, perché non gli è chiaro il loro rapporto di causa-effetto. Il ragionamento finale che getterà luce sulle diverse storie rimane nelle mani del lettore. Con il metodo dei vasi comunicanti, l’autore può fare paragoni senza renderli espliciti, mostrare dei contrasti, le menzogne di un personaggio, rendere insomma più efficace la narrazione. È il lettore a dover scoprire il gioco nascosto della storia, a dover trarre le sue conclusioni senza contare su conferme da parte dell’autore.
Una semplice giustapposizione non basta per far funzionare il procedimento: il fattore decisivo è che ci sia “comunicazione” tra i due episodi presi in considerazione; la comunicazione si può stabilire attraverso la ripetizione di alcune parole, di un’immagine o di una situazione, come accade in Conversación en la Catedral per passare da una conversazione all’altra:
¿Tres meses y medio y no te habías decepcionado? – dijo Carlitos. Como para que te exhiban en una jaula de circo, Zavalita. No, no te habías decepcionado, Zavalita.
- Al cuánto tiempo te decepcionaste tú del periodismo? – dijo Santiago.226
Quello dei vasi comunicanti è senza dubbio una delle tecniche più usate da Vargas Llosa.
In La ciudad y los perros, lo scrittore descrive la vita dei cadetti, tra lezioni, esercitazioni militari e nel tempo libero. I ragazzi
226 Vargas Llosa, M. (1969) Conversación en la Catedral, Madrid, Alfaguara, p.
rappresentano diversi gruppi etnici e sociali del Perù: Alberto è bianco, e viene da un quartiere borghese di Lima; Vallano è nero e povero; Cava è un indio delle montagne. L’ambiente in cui vivono i cadetti è oppressivo e un abisso separa la realtà che mano a mano i ragazzi scoprono e la loro sensibilità e i loro desideri. Il romanzo si basa su una serie di contrasti – città e collegio, presente nel collegio e passato nella città, avvenimenti brutali e pensieri e ricordi delicati. Le diverse sezioni e sottocapitoli in cui si parla della vita dei cadetti in collegio e quelle sulla vita prima del collegio o durante le libere uscite sono presentati attraverso il sistema dei vasi comunicanti. I sottocapitoli in cui sono narrate le esperienze familiari dei cadetti si alternano a quelli in cui si narrano gli avvenimenti nel collegio, a dimostrazione che i ragazzi sono separati dalla loro famiglia, che non li può aiutare. Con i vasi comunicanti l’autore ci mostra i ragazzi come cadetti e bambini al tempo stesso; è una tecnica che serve a sottolineare la loro solitudine, obbligando il lettore a valutare da solo ciò che accade nel mondo del romanzo e a trarre le sue conclusioni.
Nel romanzo La casa verde, che si sviluppa su un periodo di tempo più lungo e all’interno di uno spazio geografico più vasto, con personaggi superiori in numero e complessità, l’autore usa i vasi comunicanti per dare vita a una narrazione che trascorre in diversi luoghi – Santa María de Nieva, Borja, Iquitos, l’isola di Fushía, il villaggio di Urakusa e Piura. Il romanzo presenta alternativamente i mondi dei diversi personaggi. La frammentazione narrativa ottenuta grazie alla tecnica dei vasi comunicanti riflette quella della vita dei personaggi; l’autore alterna le diverse storie, senza rispettare un ordine cronologico nella narrazione. Il procedimento dei vasi comunicanti serve all’autore per far trarre conclusioni al lettore senza doversi pronunciare in prima persona. Al lettore e solo al lettore
spetta il compito di stabilire dei rapporti di causa-effetto tra i fatti. Un esempio sono le sezioni in cui la madre superiore di Santa María de Nieva rimprovera una delle allieve, Bonifacia, per aver aiutato a fuggire altre ragazze; il testo è interrotto dal racconto della vita quotidiana alla missione e di come Bonifacia diventa amica delle due fuggiasche quando queste arrivano a Santa María de Nieva. Grazie ai vasi comunicanti il lettore può arrivare alla conclusione che Bonifacia sia una persona buona, mentre le suore sono donne irascibili e incapaci di capire la situazione psicologica delle loro allieve. Attraverso il metodo dei vasi comunicanti, l’autore mostra al lettore che Bonifacia si è comportata bene, ma che non è in grado di convincere le suore della bontà dei suoi atti, né di difendersi.
Nel romanzo La tía Julia y el escribidor, l’autore usa i vasi comunicanti per mettere in comunicazione due filoni narrativi paralleli: il primo tratta dell’incontro dell’autore-personaggio diciottenne, Varguitas, con la zia Julia e con un autore di romanzi radiofonici, Pedro Camacho, con una descrizione degli sforzi letterari di Varguitas e le sue riflessioni sulla letteratura. L’altro filone narrativo è costituito dagli inizi di diversi radioromanzi di Pedro Camacho. Vargas Llosa usa come materiali per il suo romanzo dettagli della sua vita ed elementi della teoria letteraria che ha costruito, presentandoli come descrizione di due scrittori e dei loro rispettivi metodi di lavoro. I vasi comunicanti in questo caso sono chiaramente segnalati dal passaggio di capitolo: i capitoli dispari riguardano la storia narrata dal narratore principale, quelli pari sono le radionovelas di Pedro Camacho. Con il metodo dei vasi comunicanti ancora una volta il lettore confronta i diversi materiali e trae le sue conclusioni – il lettore ha il compito di valutare i due tipi di scrittori e di opere.
Anche nel romanzo autobiografico El pez en el agua, del 1993, Vargas Llosa ricorre alla tecnica dei vasi comunicanti presentando in venti capitoli alternati due epoche fondamentali della sua vita: i capitoli dispari rimandano alle sue radici e alla sua formazione, mentre in quelli pari si narra l’esperienza della sua campagna elettorale per la presidenza del Perù tra il 1987 e il 1990.