2. Mario Vargas Llosa
2.1 Mario Vargas Llosa politico
2.1.4 Gli anni ottanta: l’impegno politico diretto
Nel 1983 Mario Vargas Llosa accetta di presiedere una commissione incaricata di investigare sull’uccisione di nove giornalisti avvenuta nella comunità indigena di Uchurracay, in Perù. L’organizzazione terroristica Sendero Luminoso e l’esercito sono i principali sospetti del crimine, ma la commissione giunge alla conclusione che i responsabili delle uccisioni sono i contadini del luogo che hanno confuso le macchine fotografiche con delle armi e scambiato i giornalisti per membri di Sendero Luminoso. Per alcuni la
spiegazione dei fatti a cui giunge la commissione presieduta da Mario Vargas Llosa sembra essere un prolungamento delle sue trame letterarie: nel documento finale si parla di un atroce malinteso sorto tra giornalisti e indios, causato dalla mancanza di conoscenza reciproca dovuta alle enormi distanze che separano i peruviani di diverse regioni, alle differenze di classi sociali e cultura.
Il viaggio a Uchuraccay è il primo avvicinamento di Vargas Llosa alla problematica andina; la sua vita era trascorsa fino a quel momento sempre in città con popolazioni a maggioranza meticcia, come Arequipa o Cochabamba (Bolivia), e a Piura e Lima, in cui i conflitti etnici erano moderati. Nelle sue opere fino a quel momento aveva descritto soprattutto la vita urbana e in particolare quella di Lima. Alcuni libri, come La casa verde e Pantaleón y las visitadoras, sono ambientati in scenari selvaggi in cui vive una popolazione indigena, ma in entrambi i casi le caratteristiche culturali descritte sono ben diverse da quelle della popolazione andina – non contadini, ma raccoglitori insediati in nuclei dispersi e a bassa densità demografica. Dopo quest’esperienza Vargas Llosa scriverà il suo primo romanzo ambientato in uno scenario andino: Lituma en los Andes, del 1993, in cui affronterà tra l’altro la questione dell’insurrezione del gruppo Sendero Luminoso.
Vargas Llosa diventa in questi anni un grande divulgatore dell’ideologia liberale; dalla sua conversione al liberismo all’inizio degli anni settanta porta avanti una crociata in difesa di questa dottrina attraverso tutti i mezzi a sua disposizione – romanzi, corsi universitari, programmi televisivi in Perù, column sui giornali più importanti di tutto il mondo166. I libri che riuniscono i saggi e gli
166 Da ricordare qui la più che longeva Piedra de Toque, che appare su El País
articoli dell’autore sono ormai molti e permettono di seguire il processo della sua evoluzione ideologica e della sua formazione economica, filosofica e politica.
Da un punto di vista ideologico a influenzarlo sono soprattutto, oltre ad Albert Camus, altri due pensatori: Hernando de Soto e Friederick Hayek. Prendendo spunto da questi autori, Vargas Llosa elabora una sua visione politica liberale del mondo che lo porta a rifiutare la visione marxista, allora ancora dominante sullo scenario europeo e latinoamericano.
Nel 1986 Vargas Llosa scrive un prologo per il libro dell’economista Hernando de Soto, El otro sendero, probabilmente il suo primo scritto di stampo prettamente politico. Il prologo assume la forma di un saggio economico in cui lo scrittore peruviano presenta una soluzione politica per i problemi del paese167.
Dall’economista peruviano Vargas Llosa prende in prestito l’idea del
soggetto alternativo, il settore informale. Secondo de Soto, il settore
informale non è un problema per l’economia sottosviluppata, anzi: ne è la soluzione. Il problema vero è lo Stato, e l’economia informale è una risposta popolare, spontanea e creativa all’incapacità dello Stato di soddisfare le aspirazioni più elementari dei poveri su questioni come il commercio, l’industria, la casa e il trasporto. L’economia informale nasce quando la legalità è un privilegio a cui hanno accesso solo i ricchi e i potenti, mentre alle classi più basse rimane solo l’alternativa dell’illegalità.
esprime le sue idee sull’economia e la politica internazionale, analizza i problemi sociali europei, latinoamericani e peruviani, commenta libri e autori, analizza eventi culturali o politici a cui partecipa ed esprime il suo punto di vista su situazioni di vita quotidiana.
167 Williams, R. (2001) Vargas Llosa. Otra historia de un deicidio, Messico,
Sempre da Soto Vargas Llosa prende l’idea del mercantilismo, una degenerazione del capitalismo che si basa sull’alleanza mafiosa tra potere politico e imprenditori influenti finalizzata a “prostituir el mercado, repartirse dádivas, monopolios y prebendas”168. Secondo
Vargas Llosa in America Latina e in tutto il Terzo mondo non è mai davvero esistita la libertà economica – un principio che è rimasto solo lettera morta di molte costituzioni:
La vida económica está viciada de raíz. En vez de propiciar la producción de nuevas riquezas, el sistema, confinado a un círculo de beneficiados, es disuasorio de cualquier esfuerzo encaminado a tal fin y se orienta más bien a la distribución de una riqueza que va siendo cada vez más escasa. En semejante contexto, las que proliferan son las actividades no productivas, puramente parasitarias. No es de extrañar que las empresas del tercer mundo se queden rezagadas en su desarrollo tecnológico y tengan dificultades para competir en los mercados internacionales169
Vargas Llosa prenderà le distanze dalla figura di Hernando de Soto qualche anno dopo, durante la campagna presidenziale: dal canto suo, l’economista peruviano lavorerà come consulente del presidente Alan García prima e di Fujimori poi.
Per rileggere la storia del Perù, lo scrittore ricorre anche all’interpretazione della storia del capitalismo di Hayek. Hayek vuole dimostrare che per due terzi del XX secolo il mondo è stato dominato da uno statalismo che è il vero responsabile della stagnazione economica; anche secondo Vargas Llosa lo statalismo, il populismo e il nazionalismo hanno dominato la scena mondiale e quella peruviana, in particolare dagli anni sessanta in poi.
168 De Soto, H. (1987) El otro sendero, Messico, Diana, p. XVI 169 Ibid., p.XXIII
Il settore pubblico è servito solo ad alimentare i clientelismi politici e i furti:
Son enjambres burocráticos paralizados por la corrupción y la ineficacia que introduce en ellas la política […]. Son monopolios protegidos contra la competencia y tienen la vida garantizada gracias a los subsidios, es decir, el dinero de los contribuyentes”170.
Hayek fornisce a Vargas Llosa un modello alternativo al marxismo per spiegare il funzionamento del capitalismo. A guidare il capitalismo è il mercato, un vasto meccanismo incontrollabile e imprevedibile che consente di soddisfare i bisogni umani a partire da libere azioni individuali, un meccanismo che comunque risulta molto più efficace di qualsiasi ordine artificiale imposto da un potere centralizzato (lo Stato), come vorrebbero i costruttivisti (marxisti) che sono alla ricerca di strutture artificiali per “razionalizzare” la produzione, “ridistribuire” la ricchezza, imporre l’egualitarismo o uniformare la società sotto un’unica ideologia, cultura o religione.
A este sistema [el capitalismo] nadie lo inventó, ninguna doctrina o filosofía lo inspiró: fue surgiendo poco a poco, de las tinieblas supersticiosas y violentas de la historia, igual que las “estructuras disipadoras” de Ilya Prirogin, como una necesidad práctica, para enfrentare la anarquía que amenazaba con extinguir la vida humana171
Nella filosofia liberale di Hayek, Vargas Llosa trova gli spunti necessari per raggiungere in democrazia un traguardo che il collettivismo e lo statalismo hanno sempre promesso senza
170 Vargas Llosa, M. (1986a) Contra viento y marea. Volumen II, Barcellona, Seix
Barral, p.48
171 Vargas Llosa, Mario (1994) Desafíos a la libertad, Barcellona, Aguilar, pp.75-
raggiungerlo mai: un sistema capace di unire valore contraddittori come l’uguaglianza e la libertà, la giustizia e la prosperità:
El liberalismo no consiste en soltar los precios y abrir las fronteras a la competencia internacional, sino en la reforma integral de un país, en su privatización y descentralización a todos los niveles y en la transferencia a la sociedad civil – a la iniziativa de los individuos soberanos – de todas las decisiones económicas. Y en la existencia de unas reglas del juego que privilegian sempre al consumidor sobre el productor, al productor sobre el burócrata, al individuo frente al Estrado y al hombre vivo y concreto de aquí y de ahora sobre aquella abstracción: la humanidad futura172.