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1.4 Le contrapposizioni politiche e sociali degli anni Ottanta

1.4.1 La Dottrina della Sicurezza Nazionale e Estatuto de Seguridad

Il 26 Febbraio 1978, Tubay Ayala fu proclamato Presidente della Repubblica e portò al governo un piano che si basava su tre caratteristiche fondamentali: la produzione, la sicurezza nazionale e la lotta alla disoccupazione espresse nel

Plan de Integración Nacional, che aveva come obiettivi la decentralizzazione

50 La CTC (Confederaciones de Trabajadores de Colombia), la UTC (Unión de Trabajadores de Colombia), la CSTC (Confederación Sindical de Trabajadores de Colombia) e la CGT

(Confederación General del Trabajo) 51 (Leongómez)

economica e il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione colombiana poiché l’amministrazione di Tubay sosteneva la necessità di una ristrutturazione delle infrastrutture e delle vie di comunicazione investendo sulle industrie energetica e mineraria53. Il Plan mostrava la connessione tra la

dimensione economica e quella sociale affermando come non si sarebbe potuta avere una crescita economica se non si fosse realizzato un benessere sociale dell’intera popolazione e quindi il Plan offriva uno schema macroeconomico composto da una strategia stabilita previamente in grado di fornire la base delle misure politiche che sarebbe stato necessario adottare54. L’importanza della

decentralizzazione economica si basava sull’autonomia regionale, ovvero il Plan era volto a mostrare quanto il sistema centralizzato fosse inadeguato per lo sviluppo economico, sostenendo come si dovessero adottare misure di decentralizzazione che sarebbero andate a stimolare in modo più mirato la crescita economica di ogni singola regione. Per quanto riguarda la sicurezza nazionale e la continua lotta al nemico interno, l’amministrazione Tubay adottò il 6 Settembre 1978 lo Estatuto de Seguridad, ovvero un duro regime penale che ebbe l’effetto di marcare in maniera sempre più lineare la distinzione tra governo e insorgenza. Bisogna ricordare che la Repubblica colombiana, nel periodo che va dal 1974 al 1991, stava vivendo sotto la dichiarazione di Stato d’assedio e l’articolo 121 della Costituzione55, ovvero la dichiarazione dell’Estatuto de

Seguridad, a lungo contestato, non solo all’interno del paese, ma anche

all’esterno, dall’opinione pubblica internazionale, era una chiara rappresentazione della realtà colombiana: l’obiettivo dell’articolo era la soppressione di ogni tipo di insorgenza, sia essa narcotraffico, guerrigliero o paramilitare, e ciò provocò la loro reazione che sfociò in diversi violenti attacchi. La dichiarazione dell’Estatuto de Seguridad deriva dall’influenza della Dottrina della Sicurezza Nazionale che, come già detto, nel Paese colombiano venne applicata per la prima volta nel periodo della Violencia (1948-1958) e che portò alla costituzione del Batallón Colombiano nel 1951 con il quale il Governo appoggiò l’esercito statunitense durante la Guerra in Corea per poi giungere alla

53 (Plan de Integración Nacional 1979 - 1982) 54 (Plan de Integración Nacional 1979 - 1982) 55 (Jorge Enrique Carvajal Martínez)

consacrazione dei funzionari militari che entrarono a far parte della sfera dirigente dello Stato durante gli anni del Frente Nacional: con l’aiuto statunitense, in quegli anni vennero fondati il Consejo Superior de Defensa

Nacional, la Revista Fuerzas Armadas e si puntò alla riorganizzazione e

modernizzazione dell’apparato militare. La DSN, infine, si cristallizza con la proclamazione da parte di Tubay del Estatuto de Seguridad: l’articolo 121 avrebbe dato la possibilità all’esercito di attuare tutte le misure necessarie per la restaurazione dell’ordine pubblico56.

Renzo Ramírez Bacca e León Darío Marín Arena esaminano le diverse dichiarazioni di Stato d’assedio che vanno dal 1962 al 1982 che permettono di comprendere in pieno la dichiarazione di Tubay 57 sostenendo come il

rafforzamento sempre più forte del potere esecutivo servì a delineare la politica di Tubay, il quale attuò una delle più violente repressioni della storia del Paese. L’alleanza con gli Stati Uniti ebbe l’effetto di sviluppare il piano di modernizzazione sempre più massiccia delle forze armate colombiane:

Bajo la configuración de las relaciones Presidente y Fuerzas Armadas, es permisible señalar que las medidas de seguridad adoptadas en el período de gobierno 1978-1982 fueron producto de diversos lineamientos y presiones instauradas por las instituciones militares, resultado de la influencia de la Doctrina de Seguridad Nacional. Al tiempo que la improvisación gubernamental facilitó la entronización de las instituciones castrenses, lo cual se reflejó en su preocupación por acceder a la estructura del Estado58.

Secondo Tubay, la missione principale dell’articolo 121 era la tutela della pace e, per fare ciò, il governo avrebbe dovuto riformare diversi apparati istituzionali: la dichiarazione dello Stato d’assedio si reggeva sulla giustificazione che l’ordine pubblico era stato violato e puntando proprio su questo principio riuscì a coinvolgere l’opinione pubblica sull’esigenza dell’Estatuto di Seguridad con il quale diede maggior spazio di manovra ai militari contro i guerriglieri59.

Inoltre, come riportano gli autori dell’articolo, venne emanata una serie di decreti che inasprirono il conflitto, tra cui l’Art. 28, che prevedeva la detenzione

56 (Jorge Enrique Carvajal Martínez) 57 (Renzo Ramírez Bacca)

58 (Renzo Ramírez Bacca)

di dieci giorni per tutti quelli che fossero sospettati di violare l’ordine pubblico e l’aumento e l’inasprimento delle condanne. Per quanto riguarda il contesto internazionale, in questo periodo, gli anni Settanta, si verificò un inasprimento della Guerra Fredda e, dunque, la DSN esercitò presso tutti i paesi latinoamericani una sempre maggiore influenza, che portò a colpire anche chi fosse semplicemente sospettato di essere comunista60. Dunque, la giustificazione

data da Tubay che la dichiarazione dello Stato d’assedio e l’articolo 121 avessero per obiettivo il ritorno alla normalità e la restaurazione dell’ordine pubblico, risulta sempre più allineata con tutto ciò che avveniva all’esterno del Paese, in politica internazionale. Lo Stato d’assedio fu una strategia che serviva al governo per perseguire i propri interessi, ma per fare questo bisognava coinvolgere l’opinione pubblica verso la necessità di questa manovra politica; si trattava di un progetto politico privo di qualunque base solida, basato semplicemente su uno sbandierato ritorno alla normalità costituzionale con la distruzione di ogni possibile opposizione. Dunque il governo di Tubay nell’articolo di cui sopra, viene giudicato debole e inefficace nel trovare una soluzione al conflitto colombiano.

Una ulteriore analisi condotta nell’articolo si rivolge al significato della parola “sicurezza”, vista come un obiettivo fondamentale proprio della DSN e della Guerra Fredda che si tramutò nell’emendamento dell’articolo 12161. Gli autori si

interrogano sulla legittimità del termine stesso, che, in quel periodo, perse il suo corretto significato di salvaguardia della società da minacce esterne, dal momento che iniziò a diffondersi la dottrina che il nemico da cui difendersi era all’interno del Paese e, parallelamente crebbe il peso politico delle forze armate in tutti i paesi latinoamericani. In Colombia, come in tutti gli altri paesi latinoamericani, ha senso definire illegittimo l’uso del termine : parlare di sicurezza e di un ritorno alla pace attraverso azioni politiche e alimentando il conflitto contro un nemico interno non correttamente delineato (guerriglieri, comunisti, sovversivi, …), altro non fece che provocare la perdita di qualunque rispetto della sicurezza, della democrazia e della pace in sé. In altre parole, le

60 (Zanatta)

azioni politiche volte alla sicurezza della nazione furono esse stesse antidemocratiche e irrispettose dei diritti umani della popolazione e, dal momento che il contesto internazionale, nel clima della Guerra Fredda, svolse un ruolo chiave nell’implementazione di ogni misura volta alla tutela della sicurezza nazionale, queste vennero legislativamente giustificate e, di conseguenza, sostenute dagli Stati Uniti, attraverso la loro massiccia influenza nelle amministrazioni latinoamericane con la DSN.