la voce degli studenti
di Elisabetta Nigris*
L’istituzione del nuovo Corso di laurea quinquennale a ciclo unico (D.M. 249 del 2010), nell’anno accademico 2011/2012, ha costituito un’occasione e un invito per fare un bilancio dell’esperienza condotta durante i 10 anni della formazione universitaria iniziale dei maestri nell’ambito della laurea quadriennale (D.M. 1998). A tal proposito, è stato possibile, da un lato indagare quali fossero le percezioni degli studenti rispetto alla formazione ricevuta, dall’altro, verificare le ricadute del percorso formativo dei neolau- reati al momento del loro inserimento nel mondo della scuola come novice
teachers. Questo invito al ripensamento del corso di studi quadriennale, che si avviava verso la chiusura, è stato rafforzato e sistematizzato grazie all’introduzione del sistema di valutazione della didattica universitaria (AVA) che ha richiesto a tutti i corsi di studi di mettere a punto nuovi stru- menti di valutazione della qualità della didattica universitaria e dei servizi di sostegno al percorso di formazione offerti agli studenti (rapporto fra obiettivi di apprendimento, metodi e strumenti adottati e risultati ottenuti), nonché strumenti di verifica delle ricadute della loro preparazione nella loro vita professionale (processi di “accompagnamento al mondo del lavo- ro”). In seguito a questi due cambiamenti istituzionali, il gruppo di ricerca didattica che opera nel Corso di laurea in Scienze della Formazione prima- ria dell’Università di Milano Bicocca ha realizzato alcune indagini volte alla verifica dei risultati raggiunti durante il percorso formativo realizzato nell’ambito del vecchio ordinamento, includendo i pareri degli studenti.
Questa operazione risulta essere in coerenza con la ricerca recente sull’educazione degli adulti (Knowles, 1990; Mezirow, 2003), dove si evi- denza l’importanza, specialmente nelle professionalità impegnate in ambiti relazionali, di cura alla persona e in processi di insegnamento, di incorag-
* Coordinatrice del Corso di laurea di Formazione primaria, Università di Milano Bi- cocca.
giare atteggiamenti di indagine delle proprie rappresentazioni, al fine di favorire scelte professionali competenti e di promuovere la messa in atto di comportamenti coerenti con il modello teorico di riferimento (Nigris, 2004; Laneve e Pascolini, 2014). Come già sottolineato in un recente con- tributo, in coerenza con quanto affermato e con le prospettive delineate dalla Student Voice, il Corso di laurea in Formazione primaria dell’Uni- versità di Milano Bicocca, colloca gli studenti in prima persona al centro dell’azione formativa e li vede protagonisti nella doppia valenza di discenti e di docenti in formazione, diventa quindi necessario indagare la loro voce in un’ottica valutativa della formazione iniziale ricevuta (Nigris, Balconi e Zuccoli, 2015).
Il presente lavoro mette a confronto e sistematizza i risultati raggiunti con le seguenti indagini.
La prima indagine si è focalizzata sulla “Valutazione e Autovalutazione dell’esperienza del Tirocinio del corso del vecchio ordinamento” (2012-14) attraverso l’uso di un questionario. Infatti, i laboratori e nel Tirocinio, visti i numeri più circoscritti presenti in queste situazioni, divengono gli spazi privilegiati in cui la voce degli studenti può emergere con maggiore facilità (Kanizsa e Gelati, 2010).
Peraltro, risultano essere dispositivi dove riflettere sul tema dell’alter- nanza teoria-pratica permettendo di affrontare la problematica dell’ap- prendimento orientato all’agire e all’analisi dell’agire (Schön, 2006; Lenoir e Vanhulle, 2006). Allo stesso modo, la riflessione costante e guidata sull’esperienza del Tirocinio ha permesso di mantenere viva la sinergia fra i futuri insegnanti e i vari attori sociali della scuola (alunni, genitori, do- centi, altri componenti dell’istituzione scolastica). Il modello di formazione ispirato all’“Insegnante ricercatore” (Schön, 2006) e la costruzione di una “Nuova alleanza” fra operatori/formatori e insegnanti (Magnoler e Sorzio, 2012; Nigris, 2014), fra pratici e ricercatori (Damiano, 2006) sono al cen- tro del progetto di Tirocinio di questo Corso di laurea dal suo nascere e verificarne le ricadute nella formazione dei futuri insegnanti sin ad allora realizzata, ha costituito un necessario punto di partenza per la costruzione del nuovo Corso di laurea quinquennale.
La seconda indagine è quella condotta nell’ambito della Ricerca “Stu-
dent Voice” (2014/2015) e Ricerca “Student Teacher’s Voices” in cui sono stati consultati complessivamente 174 studenti del IV anno; 103 studenti del III anno e 94 studenti del IV anno del vecchio Corso di laurea qua- driennale a cui è stato proposto un questionario.
La terza indagine infine, è quella condotta con i laureati del vecchio ordinamento (gennaio 2015), in cui sono state condotte 15 interviste semi- strutturate a neo-laureati e condotti due focus gruppo ad altrettanti ex-stu- denti inseriti nel mondo della scuola. Da questo punto di vista, l’indagine
si inserisce negli studi sul costrutto di induction, processo che descrive l’iniziazione dei novizi nelle comunità di pratiche professionali, con l’o- biettivo di assicurare loro successo e benessere (Langdon et al., 2012). Più in generale, l’indagine è partita dall’analisi di alcuni studi che segnalano il basso impatto della ricerca sulle pratiche didattiche (Ocse, 2010; Cavalli, Argentin, 2010), con l’intento di dare risposta ad alcuni interrogativi ad essi legati, ad esempio: come superare la dicotomia tra ‘teorie’ e ‘pratiche’? (Korthagen e Kessels, 1999; Cochran Smith e Lytle, 2009) In che misura la ricerca pedagogico-didattica nella scuola può essere considerata rilevante? (Dumont, Instance e Benavides, 2010).
Più specificamente, i temi indagati trasversalmente in tutte le indagini sopracitate sono stati:
– la percezione degli studenti rispetto alle proprie capacità professionali in relazione all’esperienza del Tirocinio e delle altre attività del Corso di laurea;
– la valutazione degli studenti della formazione ricevuta rispetto alle diffi- coltà incontrate nel momento dell’inserimento lavorativo;
– la percezione di insegnanti neo-laureati sulla fase iniziale d’inserimento nel contesto di lavoro (induction).
L’analisi dei dati raccolti (quali-quantitativa), attraverso le indagini men- zionate, conferma le ricerche precedenti sulle credenze e le preoccupazio- ni degli insegnanti in formazione (Berg e Smith, 2014) ed evidenzia due aspetti: il ruolo dell’esperienza dei laboratori e del Tirocinio nella forma- zione iniziale e le specificità formative di mentoring e Tutoring in classe e in università.
In particolare, alla domanda “Quali esperienze formative offerte dal Corso di laurea, vi saranno più utili entrando in classe?”, gli studenti del IV anno dell’indirizzo infanzia rispondono: 37% i Laboratori; 24% il Tiro- cinio; 23% i Corsi; altro. Gli studenti del IV anno dell’indirizzo primaria, invece, 29% i laboratori, 25% il Tirocinio; il 29% i corsi; 27% altro.
Il confronto fra le risposte degli studenti del III anno e quelli del IV anno confermano quanto affermato dalle recenti ricerche sugli Student
Teacher’s concerns che mostrano come la professionalità si costruisca nel passaggio dalla paura di non saper mettere in atto le conoscenze acquisite durante la formazione iniziale e dai primi tentativi di applicarle, alla capa- cità di mobilizzare in modo consapevole coerente e flessibile conoscenze e abilità in contesti complessi (Altet, 2010; Schön, 2006; Darling-Hammond 2007; Riva 2008).
Infatti, gli studenti del III anno sono maggiormente focalizzati sulla dif- ficoltà nel coinvolgere e motivare i bambini, nella gestione e controllo della classe, così come sulle loro personali difficoltà emotive e dubbi rispetto alla propria efficacia. Inoltre, la maggior parte degli studenti del III anno