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Le fonti di origine musulmana

Data la caratteristica comune agli autori sopra elencati, e cioè il fatto di essere andati a consultare anche le fonti musulmane, arabe e persiane, andiamo a illustrarle sinteticamente.

● Il Kitâb al-masâlik wa-i-mamâlik, ovvero Il libro delle strade e dei regni, dell'autore Abu Ishaq Ibrâhim Ibn Muhammad Al-Fârisi161 più conosciuto come al-Istakhrî, geografo persiano del X secolo, in poche righe presenta Jabal Al-Qilâl come una regione montagnosa con acque correnti, dove vi si era installato un gruppo di musulmani che vi costruì delle abitazioni. Precisa anche che i Franchi non riuscirono a scacciarli. La dimensione di questa regione era stimata in due giornate di cammino.

● Il Kitâb Sûrat Al-Ar, ovvero Il libro della configurazione della terra di Abul-Qasil Muhammad Ibn Hawqal162, mercante, viaggiatore e geografo arabo vissuto nel X secolo, ha attinto molto dall'opera del predecessore Al-Istakhrî. Secondo questa fonte il Jabal Al-

Qilal era situato nella regione della Francia, ed era nelle mani dei combattenti per la fede. Vi

si trovava una bella produttività agricola, i corso d'acqua erano numerosi come anche le terre da coltura, dato che questi volontari potevano vivere con le risorse prodotte dal paese. Specifica pure che furono dei musulmani che resero questo angolo del territorio abitabile, a partire dal loro insediamento. Divennero poi una minaccia per i Franchi, ma era impossibile raggiungerli perché si erano fortificati sul versante di una montagna, in posizione riparata accessibile da un solo lato e da una sola strada, in modo che le precauzioni da loro prese erano efficaci. Questa montagna si estendeva su di una lunghezza di circa due giornate di cammino. L'originalità dell'opera di Ibn Hawqal stanel fatto di sottolinearela dipendenza di questa regione dal potere della Spagna musulmana: “Maiorca è un'isola importante, governata dal signore di Spagna. Il Jabal Al-Qilâl è alla stessa maniera dipendente da questo stato”.

● L’Hudûd al-Alam163, ovvero Le regioni del mondo, di autore sconosciuto del X secolo, é un’opera geografica di origine persiana dedicata ad un emiro afgano. Per l'argomento che ci riguarda la citazione è estremamente corta, ma ci offre qualche precisazione supplementare: “nel mare dei Rûm si trovano sei isole abitate e due montagne; … Jabal Al-Qilâl è situato in prossimità del paese dei Romani. A ovest c'è una montagna che si dice che nessun uomo sia

161 Sénac, Provence et... cit., p. 17: Abu Ishaq Ibrâhim Ibn Muhammad Al-Fârisi, Kitâb al-masâlik wa-i-mamâlik, p. 71. 162

Ibidem, p. 18 ,Abul-Qasil Muhammad Ibn Hawqal, Kitâb Sûrat Al-Ar, p. 199. 163Ibidem, p 18: Anonimo persiano, Hudûd al-Alam, p. 191-192.

riuscito a scalarne la vetta per la sua altezza, e da cui proviene selvaggina, legno per costruzioni e combustibile”.

● Molto posteriore all'epoca in cui si sono svolti i fatti che riguardano il nostro argomento è la redazione di un altro testo fornito dal Sénac: estratto dal Mu'jam Al-Buldân, Dizionario dei

Paesi del geografo siriano Yâqût al-Rumi 164, vissuto a cavallo del XII e XIII secolo. Non fornisce in effetti alcun nuovo elemento, perché l'autore si limita solo a citare la regione: “ il paese dei Lombardi è una vasta regione del paese dei Franchi, situato tra Costantinopoli ed Al-Andalus. Comincia nel golfo, costeggia il Jabal Al-Qilâl parallelamente al Maghreb, e raggiunge ad Est il paese della Calabria”.

Philippe Sénac, nel suo lavoro,riassume le informazioni utili che si possono estrarre da questi primi quattro testi: esiste una regione parzialmente occupata da musulmani, in cui vi é una montagna, situata nel paese dei Franchi, il Jabal Al-Qilâl. La sua etimologia potrebbe essere svariata, ma prudentemente si può ipotizzare stia a significare “la montagna delle cime”. Resta il problema della localizzazione: secondo le fonti si affaccia sul mare dei Romani, è una zona montagnosa, percorribile con due giorni di marcia, quindi una sessantina di Kilometri circa; le cartine fornite dalle opere presentate sono molto interessanti ma poco utili, perché estremamente generiche. Incominciando a scandagliare la costa mediterranea dell'Impero franco nella ricerca del Jabal Al-

Qilâl ci si trova a dover scartare le aree ad occidente del Rodano, come la Camargue, ed altrettanto

le isole di fronte a Hyeres, nell'attuale dipartimento del Var, nella Provenza orientale, per arrivare alla conclusione che la risposta più verosimile è quel territorio, sempre nel Var, delimitato a Nord dal Massif des Maures, estesa catena montagnosa ricoperta di selve che rende l'area naturalmente difesa, e il Mare Mediterraneo, con la presenza di golfi e corsi d'acqua che rendono possibile il ricovero e l'ancoraggio delle imbarcazioni.

A questo punto il Sénac ci fa parte del quinto testo di origine musulmana, utile per la nostra ricerca: gli Al-Muqtabis di Ibn-Hayyân165(Cordova, 987-1075), sono una sorta di Annali Ufficiali del califfato di Cordova, riguardanti l'anno 328 dall'Egira, il nostro 940. Qui al paragrafo “Pace con i

Franchi” si fa allusione ad un signore cristiano, molto probabilmente Ugo di Provenza, che inviò a

Cordova un'ambasceria: “domandava la sicurezza per i commercianti del suo paese, nei loro viaggi verso Al-Andalus. Il califfo, accettando, invia il testo del trattato a Nasr Ibn Ahmad, comandante (qâ'id) di Farakhshinît (Fraxinetum), ai governatori delle Baleari e dei porti costieri di Al- Andalus”. Questo passo è decisivo perché è il collegamento tra le notizie forniteci dai geografi arabi e le fonti contenute nelle cronache latine relative alle incursioni saracene; e la coincidenza cronologica è completa.166

165Ibidem, p. 22, nota 10: Ibn-Hayyan, Al-Muqtabis, p. 154. 166

Sénac, Provence et… cit., p. 37, Carta delle incursioni terrestri partite da Fraxinetum