Offerta formativa manageriale in sanità
CASI REGIONALI
B. EMILIA ROMAGNA
2. FORMAZIONE MANAGERIALE NELLE AZIENDE PRIVATE ACCREDITATE
2.1 1 1 1 PREMESSA1
Nell’ambito del programma di ricerca in oggetto, una parte dell’analisi è stata volta alla comprensione dell’impatto che la normativa in tema di formazione manageriale ha avuto sulle strutture private che operano in regime di accreditamento all’interno del Servizio Sanitario Nazionale. In particolar modo, l’analisi, intende contribuire alla messa in luce di punti di convergenza/divergenza tra settore sanitario pubblico e privato in tema di politiche formative manageriali.
2.2 METODOLOGIA
Il ramo della ricerca riferito alle strutture private accreditate ha seguito, per omogeneità, il medesimo iter di definizione degli strumenti di indagine adottato per i casi regionali. La selezione dei casi studio è stata svolta secondo criteri orientati ad analizzare due realtà universitarie che svolgono la propria attività distintiva nel medesimo territorio e che hanno visto nel tempo l’attivazione di programmi formativi manageriali supportati dalla presenza congiunta di competenze specifiche e struttura assistenziale orientata alla ricer-ca. Il terzo caso studio riguarda una rete di cliniche. Le strutture in oggetto sono: il Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”- Università Cattolica del sacro Cuore, il Po-liclinico Universitario Campus-Biomedico, il Network di Cliniche Salute Sicilia.
La ricerca è stata svolta attraverso l’analisi di materiale documentale e interviste diret-te ai Dirigenti delle Unità Formative presenti nelle strutture secondo la scheda elabo-rata. L’intervista semistrutturata risulta ripartita in quattro sezioni volte a rilevare infor-mazioni inerenti alle seguenti aree d’interesse: Anagrafica aziendale; Unità di Formazio-ne; Funzioni dell’Ufficio FormazioFormazio-ne; Attività Formativa Erogata.
2.3 CARATTERISTICHE COMUNI E DIVERGENTI DELLE STRUTTURE ANALIZZATE
Le strutture private accreditate in analisi sono caratterizzate da dimensioni molto di-verse in termini di personale (747 dipendenti presso il Campus Bio- Medico vs 4.038 presso il Policlinico A. Gemelli; Network Salute Sicilia circa 300 dipendenti [il numero è riferito alle cliniche del gruppo prese in considerazione]) e di posti letto (259 presso il Campus Bio - Medico vs 1.894 presso il Policlinico A. Gemelli e 313 presso il Network Salute Sicilia [il numero è riferito alle cliniche del gruppo prese in considerazione]).
Nonostante le diverse dimensioni in termini strutturali, lo studio ha posto in evidenza come la definizione del fabbisogno formativo rispetto alle esigenze di formazione
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Formazione Manageriale in Sanitànageriale dell’alta dirigenza aziendale venga ad essere definito, con l’utilizzo dei medesi-mi strumenti:
• Linee Guida regionali: poiché la regione Lazio non ha attualmente emanato alcuna linea guida dedicata, le strutture fanno riferimento per l’attività formativa all’art 16-quinquies del D.lgs. 229/1999: formazione manageriale.
• Normativa Contrattuale
• Questionari rivolti ai partecipanti dei corsi attivati.
Presso il campus Biomedico si rileva anche l’utilizzo delle interviste individuali mentre, presso il Policlinico “A. Gemelli” vi è l’analisi dei CV e degli obiettivi previsti dal con-tratto collettivo di lavoro del personale dell’UCSC con particolare riferimento ai Prin-cipi contenuti al comma 1 dell’art. 51 del CCL 1998-2001 che definisce la formazione come “leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale dei dipendenti e per la realizzazione degli obiettivi programmati”.
In entrambe le realtà, il Piano d’Offerta Formativa viene realizzato attraverso un pro-cesso di collaborazione trasversale tra la Direzione Amministrativa, la Direzione Sani-taria, la Direzione del Policlinico.
I Piani così delineati comprendono al loro interno le attività formative dedicate all’area manageriale svolte in coerenza con i principi valoriali e etici che caratterizzano l’opera-to delle organizzazioni in esame.
L’attività formativa svolta dall’Ufficio Formazione e Sviluppo del Policlinico “A. Gemelli”
è riservata unicamente ai dipendenti del Policlinico stesso in quanto, le attività formati-ve rivolte a soggetti esterni sono coordinate dall’Ufficio Formazione Permanente strut-tura dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, afferente alla Facoltà di Medicina e Chi-rurgia finalizzata alla formazione e all’aggiornamento professionale. L’Ufficio di Forma-zione Permanente promuove e realizza corsi di perfezionamento e aggiornamento ap-poggiandosi al patrimonio scientifico delle Facoltà, degli Istituti, dei Dipartimenti e dei Centri di Ricerca dell’UCSC. Per quanto concerne i Master, questi ultimi sono gestiti in termini amministrativi, finanziari e con riferimento all’organizzazione dei calendari di-dattici, dal Servizio Master e Scuole di Specializzazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’UCSC.
Il Campus Bio-Medico presenta invece un’articolazione incentrata sulla Scuola di For-mazione Continua, che coordina tutte le attività di lifelong learning dell’Università cam-pus Bio- Medico di Roma ad esclusione delle Scuole di Specializzazione in medicina e dei Dottorati di Ricerca.
Diversa appare l’organizzazione della formazione all’interno Network Salute Sicilia: non esiste un PFA comune a tutto il Network, poiché dal punto di vista giuridico-ammini-strativo le cliniche rappresentano singole entità. Pertanto, i piani di formazione sono redatti all’interno delle singole strutture per rispondere ai bisogni formativi peculiari degli operatori rispetto alle varie specialità. Oggi l’organizzazione ha la seguente confi-gurazione: il Presidente ed il Consiglio di Amministrazione si occupano della gestione della Holding e delle politiche di sviluppo manageriale, il Direttore Sanitario, il Respon-sabile della Qualità ed il ResponRespon-sabile Amministrativo si occupano della gestione
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Formazione manageriale nelle Aziende private accreditate
co-amministrativa. Ad oggi, la proprietà sta lavorando per creare un unico network al fine di favorire la formalizzazione di livelli organizzativi orizzontali cioè, di tutte quelle funzioni critiche e di quei ruoli di “management intermedio”, ormai diffuse anche nelle organizzazione sanitarie.
L’analisi dei bisogni formativi e la loro definizione avviene attraverso l’interpolazione delle indicazioni di tipo quali-quantitative provenienti dalle rilevazioni della customer satisfaction, dei livelli di soddisfazione e dei bisogni formativi espressi degli operatori, degli obiettivi di salute e degli obiettivi manageriali, nonché delle norme vigenti.
La peculiarità del Network è data da una crescita non esponenziale in termini produt-tivi ma “programmata” poiché, anche alla luce del piano di rientro in cui è coinvolta la Regione siciliana, è stato stabilito un tetto/budget al numero di prestazioni da erogare;
in questa fase, gli investimenti aziendali, pertanto, sono rivolti al miglioramento e alla diversificazione della qualità dei servizi offerti e delle prestazioni. Per tale motivo, l’at-tenzione è rivolta allo sviluppo e alla valorizzazione dei professional ai quali è affidato il compito di garantire l’eccellenza nelle cure e nella pratica clinica. L’attività svolta dagli uffici di formazione è quella di prevedere dei piani di miglioramento continuo della qualità con particolare riferimento a tre indicatori:
1. la branca specialistica caratterizzante ogni singola clinica in funzione della tipologia di professioni coinvolti,
2. la gestione del rischio clinico e delle infezioni ospedaliere,
3. la valorizzazione delle pratiche professionali attraverso piani di ricerca e di divulga-zione scientifica.
Dall’analisi dei PFA e delle relazioni annuali sulle attività di formazione del personale si evince che gli operatori della dirigenza e del comparto fanno un notevole ricorso alla formazione volontaria mostrando una forte propensione all’auto-aggiornamento: tale dato, peraltro, conferma la tendenza già rilevata nel 1999 da una ricerca sui bisogni formativi condotta dalla cattedra di Psicologia sociale dell’Università degli Studi di Ca-tania presso la stessa struttura. Lo studio aveva messo a confronto la propensione alla formazione su base individuale nel pubblico e nel privato sanitario e ha evidenziato una maggiore vocazione all’ auto-formazione da parte degli operatori del privato. Ieri come oggi, si può inferire che la tendenza alla saturazione dei bisogni formativi su base indivi-duale non è tesa a sopperire ad una carenza dell’offerta formativa interna che, peraltro, come documentano i PFA, appare ampia e diversificata, ma a caratteristiche individuali poiché la selezione del personale viene effettuata sulla base dei curricula e, nello speci-fico, viene valutata la ricchezza/validità delle esperienze formative e delle competenze maturate. In un’azienda dove non esiste un livello manageriale intermedio, si punta tutto sulla qualità dei professional e sull’eccellenza nelle specialità cliniche. La proprietà, che detiene anche le funzioni di management, sta pensando per il futuro a percorsi di formazione manageriale, poiché la crescita dell’organizzazione impone l’esigenza di qualificare i professional anche nella gestione manageriale in modo da convertire il modello organizzativo “burocratico” ad un modello organizzativo in grado di sostenere la complessità del cambiamento in corso.
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Formazione Manageriale in Sanità2.4 DESCRIZIONE E CICLO DI ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATI-VI, PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI Nei contesti analizzati, anche se con connotazioni diverse, la formazione prevista per il personale dipendente erogata in sede, avviene in collaborazione con personale docen-te afferendocen-te alle Università e ad Aziende sanitarie pubbliche.
Le attività formative sono predisposte in coerenza con le esigenze organizzative delle strutture. Lo svolgimento di funzioni con assunzione diretta di elevata responsabilità da definire con le istituende posizioni organizzative, nonché ogni altro caso di valorizza-zione della professionalità richiesta per accedere al profilo superiore comporta l’avvio di percorsi formativi che siano in grado di soddisfare non solo i requisiti culturali e professionali di ingresso, ma anche di accrescerli, arricchirli e rispondere alle esigenze di “manutenzione” del profilo e di sviluppo del ruolo.
In tale panorama, l’offerta formativa della Scuola di Formazione Permanente del Cam-pus Bio-Medico ha visto un forte impegno nelle iniziative dedicate alla formazione dei
“ruoli critici” (Sono stati attivati ad esempio 2 Master: uno in Clinical risk management ed un altro in Facility management for global care che nel 2009 vedranno partire la seconda edizione) nonché una particolare attenzione alla formazione tecnico speciali-stica ed alla formazione al lavoro di squadra, lasciando ampia facoltà a ruoli di vertice, ruoli direzionali intermedi e professional nell’usufruire della possibilità offerta dalla SFC per quanto riguarda formazione manageriale e formazione su tematiche avanzate.
Va infine messo in rilievo che Campus Biomedico ha destinato particolare attenzione alla formazione universitaria del personale infermieristico; più del 50% del personale infermieristico ha frequentato un Master biennale in management infermieristico con contenuti caratterizzanti di tipo specialistico/settoriale e gestionale (organizzati in col-laborazione con il Mip, Politecnico di Milano). Nel corso degli anni, il Campus Bio-Medico ha attivato numerosi interventi formativi per i responsabili delle UOC (anni 96,97,98), su specifiche aree tematiche (gestionali, specialistiche).
L’Ufficio Formazione e Sviluppo del Policlinico “A. Gemelli” ha concentrato la propria atti-vità nell’implementazione della progressione interna del sistema classificatorio, nell’ambito delle esigenze definite dalla dotazione organica, attraverso il supporto realizzato da efficaci iniziative di formazione secondo direttrici verticali e orizzontali con particolare attenzione alle nuove tecnologie di formazione a distanza. Per prassi consolidata e per specifica previ-sione contrattuale, le attività di formazione svolte all’interno dell’Ente si concludono con un attestato rilasciato al dipendente che vi abbia partecipato proficuamente.
Il Network Salute Sicilia ha concentrato la propria attenzione già da circa 4 anni allo sviluppo di un percorso di accreditamento per la qualità e, nell’ambito del progetto complessivo con l’ausilio di una società di consulenza, sono stati attivati progetti di MCQ con la partecipazione di tutti gli operatori. Nello specifico, sono stati oggetto di attenzione i percorsi clinico-assistenziali e di accoglienza dei pazienti per specialità, unitamente al miglioramento dei livelli di professionalità degli operatori.
Ogni 4 anni inoltre viene effettuata, con il supporto di una società esterna di consulen-za, un’attività di assessment per quadri con età compresa tra 30-40 anni finalizzata a percorsi di carriera per l’alta dirigenza aziendale.
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Capitolo 2 - Appendice. Casi aziendali privati
APPENDICE