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Capitolo terzo

3. Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile Uno sguardo alla normativa: “La Legge di Stabilità 2016”.

3.1 Funzionamento del Fondo: il protocollo d’intesa.

In attuazione di quanto previsto dalla Legge di Stabilità, il 29 aprile 2016 è stato stipulato un protocollo d’intesa tra il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Presidente dell’Acri, che stabilisce le modalità di gestione del Fondo; in particolare: • le modalità di intervento per il contrasto della povertà educativa minorile (art. 5); • l’individuazione dei soggetti abilitati a presentare i progetti da finanziare (art. 6); • le modalità di valutazione, selezione, anche con il ricorso a valutatori indipendenti, e monitoraggio, al fine di assicurare la trasparenza, il migliore utilizzo delle

risorse e l’efficacia degli interventi (art. 3);

• le modalità di organizzazione e governo del Fondo (art. 4).

Il Fondo nasce con lo scopo di sostenere, come si legge nell’articolo 1 del protocollo:

153Fonte: “Disposizioni per il bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Stabilità 2016)”. Volume I, Dossier XVII Legislatura,

2016.

154Legge 208/2015, art. 1, c. 394. 155Ibid., c. 392-393

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- in assonanza con l’articolo 3 della Costituzione italiana156 -, “interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che

impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori”.

Per assicurare tale obiettivo, il protocollo d’intesa prevede l’esistenza di un Comitato di indirizzo strategico che ha il ruolo di orientare e dettare strategie, principi e criteri direttivi, a riguardo degli ambiti di intervento, degli strumenti operativi per finanziare le iniziative, dei processi di valutazione e monitoraggio, e della supervisione generale dell’operatività del Fondo (art. 3, comma 6).

Il Comitato, costituito da quindici membri, è composto da quattro rappresentanti del Governo, quattro rappresentanti delle Fondazioni e quattro rappresentanti del Forum Nazionale del Terzo settore; fanno parte del Comitato, ma senza diritto di voto, anche due esperti in materie statistiche, designati dall’INAPP,(ex ISFOL) e dall’EIEF157, e un rappresentante del Soggetto attuatore (art. 3, comma 1).

Il Comitato è attualmente presieduto dal prof. Tommaso Nannicini, già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’Acri, che gestisce gli aspetti procedurali, finanziari e fiscali degli importi versati dalle Fondazioni finanziatrici (artt. 2 e 4, comma 1), ha anche il compito di individuare un Soggetto attuatore al quale è demandata l’operatività del Fondo, ovvero:

“approntamento degli strumenti operativi, istruttoria e valutazione delle iniziative ex ante, approvazione dei progetti, monitoraggio in itinere e valutazione ex post dei progetti, attività di comunicazione” (art. 4, comma 3). Tale incarico è stato affidato dall’Acri alla Fondazione CON IL SUD, ente non profit che opera nel privato sociale da oltre dieci anni per promuovere l’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno158.

Per garantire massima trasparenza ed efficienza, la Fondazione CON IL SUD ha deciso di creare una società dedicata che rivestisse il ruolo di Soggetto attuatore del Fondo: è nata pertanto l’impresa sociale “Con i bambini”, interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD, e presieduta, così come la Fondazione, dal dott. Carlo

156“È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e

l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”, Costituzione italiana, art. 3, comma 2.

157Dal 1° dicembre 2016 l’ISFOL (l’Ente pubblico di ricerca sui temi della formazione, delle politiche sociali e del lavoro) è

diventato INAPP, Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche; l’EIEF, invece, è l’Istituto Einaudi per l’economia e la finanza.

158La Fondazione CON IL SUD nasce il 22 novembre 2006 dall’alleanza tra le Fondazioni di origine bancaria e il mondo del

Terzo settore e del volontariato con lo scopo di creare percorsi di coesione sociale e buone pratiche di rete per favorire lo sviluppo del Sud.

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Borgomeo. Massima attenzione, come di norma accade nell’attività della Fondazione, è riposta nella gestione delle risorse finanziarie che in questo caso, a differenza delle dotazioni ricevute dalla Fondazione CON IL SUD da parte delle Fondazioni di origine bancaria, sono destinate all’intero territorio nazionale.

Le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie del Fondo sono stabilite dal protocollo d’intesa: l’assegnazione dei contributi avviene unicamente attraverso il meccanismo dei bandi, a valere sul territorio nazionale (art. 5), cui è possibile rispondere presentando il proprio progetto; il soggetto responsabile del progetto deve essere un’organizzazione senza scopo di lucro, necessariamente in partenariato con altri soggetti (art. 6). Il protocollo d’intesa contiene dunque, in nuce, tutti gli elementi innovativi della sperimentazione rappresentata dal Fondo: la rilevanza riservata ai processi di valutazione e monitoraggio, il meccanismo dei bandi e il grande peso dato al Terzo settore e alla “rete”.

3.2 Obiettivi strategici e dotazione finanziaria.

I programmi messi a punto dal Fondo intendono combattere il fenomeno della

povertà educativa, ancora troppo sottovalutato nel nostro Paese, in particolare attraverso azioni di contrasto della dispersione scolastica e di rafforzamento della comunità

educante. Oltre a perseguire l’uguaglianza sostanziale, assicurando a ciascun minore pari opportunità educative, l’obiettivo del Fondo è anche quello di fare luce sul tema, denunciando la questione e diffondendone consapevolezza nella società. Non si può pensare, infatti, uno sviluppo del Paese senza investimenti preliminari sul capitale umano, che è condizione necessaria della crescita e non una sua conseguenza159. Il Fondo è rivolto in particolare ai minori più svantaggiati, a rischio di emarginazione e di devianza, ma anche alle famiglie, soprattutto le più vulnerabili, che vivono in contesti territoriali disagiati o in aree ad alta densità criminale. I principali obiettivi perseguiti dai programmi del Fondo prevedono di ampliare e potenziare i servizi educativi e di cura dei bambini; migliorare la qualità, l’accesso, la fruibilità,

159Certamente sono gravissimi la mancanza di lavoro, il reddito relativamente basso, la carenza di infrastrutture […], ma il punto

vero è la crisi delle relazioni sociali, la mancanza di regole, la diffusa illegalità, il rafforzamento delle mafie. Ed è da qui che bisogna ripartire; è in questa direzione che bisogna definire la gerarchia degli interventi: la coesione sociale premessa dello sviluppo, la qualità delle relazioni sociali e la valorizzazione del capitale umano come condizioni dello sviluppo”. [C. Borgomeo, L’equivoco del Sud, cit., pp. 8-9]

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l’integrazione e l’innovazione dei servizi esistenti; promuovere e stimolare la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di dispersione e abbandono scolastico. In base agli obiettivi strategici delineati, la dotazione finanziaria riservata al Fondo è stata quantificata in 120 milioni di euro l’anno per tre anni, per un totale di 360 milioni di euro: volumi importanti, quindi, per assicurare la realizzazione di interventi efficaci e sostenibili nel tempo in materia educativa, nella convinzione che investire nello

sviluppo culturale e nell’inclusione sociale dei più giovani sia funzionale alla creazione di una società più ricca non solo in termini di eguaglianza e giustizia, ma anche in termini economici.