• Non ci sono risultati.

Alla base della gestione del rischio clinico c’è la necessità di imparare dall’errore, di migliorare la sicurezza del paziente e la tutela degli operatore ed anche di contenere i rischi assicurativi.

Nella regione non esiste, a tuttora, un sistema di gestione del rischio clinico, finalizzato alla sicurezza dei pazienti nel percorso di diagnosi e cura, incluso il rischio di infezioni ospedaliere.

La realizzazione di tale sistema costituisce obiettivo prioritario da conseguire nel triennio, tramite il coinvolgimento di più attori:

- la regione ha il compito di adottare indirizzi per lo sviluppo del sistema di gestione del rischio e di promuovere iniziative per la sicurezza del paziente e degli operatori.

- la ASREM attiva una Unità di risk management, o Unità Rischio Clinico (URC) con un proprio Responsabile, da individuare fra i dipendenti del SSR, che coordina il sistema e svolge le attività di analisi, monitoraggio degli eventi avversi, definizione di raccomandazioni per l’intera Regione. Opera avvalendosi di un gruppo di lavoro multidisciplinare, formato da figure tecniche esperte del problema e dai referenti sotto indicati

- ogni struttura ospedaliera individua un referente per la sicurezza dei pazienti e per la gestione del rischio clinico.

L’Unità di rischio clinico:

- individua gli strumenti operativi volti all’identificazione precoce di potenziali fattori di rischio attraverso l’analisi ed il monitoraggio di indicatori già presenti nelle fonti informative istituzionali1o di indicatori che richiedano un criterio di ricerca, raccolta e strutturazione delle informazioni 2

1 Analisi mortalità intraospedaliera, analisi complicanze intraospedaliere, analisi delle prestazioni rianimatorie in condizioni di emergenza analisi dei trasferimenti, analisi dei ricoveri ripetuti (entro un lasso di tempo predefinito

- valuta i rischi attraverso opportune tecniche di analisi degli stessi

- effettua il monitoraggio delle aree di criticità mediante verifiche a campione e l’analisi di indicatori di risultato

- introduce un meccanismo di segnalazione degli “eventi sentinella” (intesi sia come eventi avversi con esito negativo che come eventi avversi evitati), una successiva analisi degli stessi e definisce i piani di miglioramento sulla base dei risultati emersi dalle analisi

- indica strumenti ed azioni per ridurre i danni al paziente, agli operatori e il contenzioso legale

- definisce strategie per migliorare i rapporti tra azienda sanitaria ed utenza - definisce un piano di formazione per promuovere la cultura del rischio - individua un sistema regionale informatizzato per la gestione del sistema.

Strumenti fondamentali di questo sistema sono: la corretta gestione della cartella clinica; il consenso informato; i programmi di contrasto delle infezioni ospedaliere.

Le informazioni raccolte dall’Unità di gestione del rischio clinico o dal singolo referente della sicurezza dei pazienti sono utilizzabili esclusivamente allo scopo di garantire la migliore conoscenza sul fenomeno degli errori e degli eventi avversi, la promozione della sicurezza nelle diverse attività assistenziali, nonché la promozione della qualità dei servizi a favore dei pazienti.

Le informazioni consentiranno lo studio e l’analisi delle segnalazioni stesse, al fine di adottare tutti gli interventi ritenuti opportuni, ma non potranno essere utilizzati né in corso di giudizio davanti all’Autorità giudiziaria né per l’esercizio del potere disciplinare né per l’adozione di provvedimenti punitivi.

Le segnalazioni relative ai singoli eventi ed i dati successivamente elaborati devono essere trattati in forma completamente anonima, cioè privi di indicazioni personali relative al segnalatore ed all’utente interessato o di qualsiasi riferimento che possa far risalire all’identità dei soggetti coinvolti.

Si fa riferimento, in materia, al decreto "Sicurezza dei pazienti e gestione del rischio" firmato dal Ministro della Salute On. Livia Turco il 10 gennaio 2007, che attiva, in via sperimentale e per un periodo di due anni, il Sistema Nazionale di Riferimento per la sicurezza dei pazienti (Sistema Sicurezza). Come presupposto di partenza, il Sistema evidenzia che la sicurezza dei pazienti costituisce una “componente strutturale dei LEA” e rappresenta un aspetto fondamentale del governo clinico nell’ottica del miglioramento della qualità.

Il Sistema Sicurezza prevede:

− il monitoraggio degli eventi sentinella, quali eventi avversi di particolare gravità, indicativi di un serio malfunzionamento del sistema, che causano morte o gravi danni al paziente e che determinano una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del Servizio Sanitario;

− il monitoraggio dell’esposizione al rischio dell’evento avverso;

− le Raccomandazioni, specifiche per ciascun evento “a rischio”, per permettere alle strutture sanitarie di avere un quadro di riferimento da adattare ed implementare nelle singole realtà.

dalla precedente dimissione), analisi infezioni ospedaliere, statistiche dei sinistri (richieste di risarcimento) e degli infortuni, etc.

2 Screening a campione delle cartelle cliniche, analisi dei guasti di apparecchiature elettromedicali segnalazioni di disservizio/reclami statistiche URP, etc.

9 luglio 2008 41 E’ importante il coinvolgimento dei principali stakeholders (portatori di interesse) per la promozione della sicurezza, che sono i cittadini, i familiari, le organizzazioni di rappresentanza dei cittadini, le associazioni di volontariato, gli enti locali, il personale e i dirigenti delle aziende sanitarie, i sindacati e le assicurazioni.

Sintesi degli obiettivi e delle azioni prioritarie:

GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO

Criticità Obiettivi Azioni

Assenza di una rete regionale ed aziendale

Attivazione di un sistema di Gestione del rischio Clinico

Costituzione di un Gruppo di lavoro regione/ASREM/ strutture ed enti di eccellenza per la definizione delle modalità di realizzazione del sistema

Ridotta conoscenza degli strumenti di Gestione del Rischio Clinico

Formare e informare il maggior

numero degli Operatori Sanitari Svolgimento di Corsi di Formazione Assenza di un sistema

Informatizzato in materia

Facilitare le conoscenze in tema di gestione del rischio e i collegamenti col Ministero della Salute

Attivazione di un Sistema informatizzato regionale per la sinistrosità e gli eventi sentinella

Infezioni Ospedaliere Ridurre l'incidenza Attivazione di misure di prevenzione, Sistemi di sorveglianza e di controllo con report semestrali

Cartella clinica Standardizzazione della modulistica

Informatizzazione della cartella clinica; previsione di una scheda unica terapeutica per le modalità di gestione del farmaco

Consenso informato Ridurre il Contenzioso Attivazione di Procedura a valenza regionale

Percorsi di cura Adozione di linee guida o percorsi

diagnostico-terapeutici.