LA FILIAZIONE E IL DIRITTO SUCCESSORIO IN AMBITO COMUNITARIO
4. La giurisprudenza della Corte europea nelle questioni di diritto successorio
Prima di andare ad analizzare il nuovo regolamento europeo delle successioni del 2012, ritengo utile analizzare alcuni casi della Corte europea dei diritti dell’uomo.
Di centrale importanza è la decisione Mazureck vs. Francia58 in tema di eguaglianza nei diritti successori indipendentemente dal titolo della filiazione.
La corte dichiarerà violato l’art. 1 Protocollo n. 1, relativo alla protezione dei diritti di proprietà, qualora la legge nazionale non riconosca pari diritti successori ai figli legittimi e naturali.
Il ricorrente Claude Mazureck, alla morte della madre si era visto dimezzare la parte di eredità a lui spettante qualora fosse stato figlio naturale o legittimo, poiché adulterino; tale disuguaglianza veniva ad essere prevista espressamente all’art.760 del codice civile francese.
55 A. DIURNI, Storia e attualità della filiazione in Europa, in Dir. fam., 2007, p. 1397
s.s.
56 A. DIURNI, Storia e attualità della filiazione in Europa, in Dir. fam., 2007, p. 1397
s.s.
57 NOTE INFORMATIVE SINTETICHE, L’attribuzione del cognome ai figli nei principali paesi europei, 27 maggio 2009, n. 10, in www.documenti.camera.it. 58 Corte europea dei diritti dell’uomo, 1 febbraio 2000.
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Mazureck lamentava la violazione dell’art. 1 del Protocollo n. 1 della CEDU, l’art. 14 CEDU relativo al principio di non discriminazione e l’art. 8 CEDU concernente il rispetto della vita familiare.
La corte accertò la discriminazione tra il figlio adulterino e quello legittimo, riscontrando così la violazione dell’art. 14 della CEDU; questa però verificò potesse essere giustificabile, cioè se esistesse una causa oggettiva e ragionevole o perseguisse uno scopo legittimo59. La corte non trovò alcuno nessuna ragione che giustificasse la discriminazione di trattamento della divisione ereditaria fondata sulla nascita al di fuori del matrimonio, dal momento che ciò produceva l’imputazione al ricorrente di condotte a lui non ascrivibili60.
Altro caso che merita essere analizzato è Brauer vs. Germania61. La ricorrente, Brigitte Brauer, è una cittadina tedesca nata nel 1948 al di fuori del matrimonio; Brauer fu riconosciuta dal padre naturale, pochi mesi dopo la sua venuta al mondo.
Nonostante che padre e figlia vivessero in due diversi Stati tedeschi (nella Repubblica Democratica Tedesca lei, nella Repubblica Federale Tedesca lui), essi si tennero costantemente in contatto; dopo la riunificazione tedesca, peraltro, gli incontri si moltiplicarono.
Alla morte del padre la figlia tentò di far valere il proprio diritto all’eredità, ma le sue pretese furono però respinte in primo grado dal Tribunale di Neunkirchen in virtù della Nichtehelichengesetz62, una
59 Corte europea dei diritti dell’uomo, 1 febbraio 2000 “The Court observed in that
connection that with regard to enjoyment of the rights and freedoms secured by the Convention Article 14 prohibited different treatment of persons in comparable situations except where there was an objective and reasonable justification”.
60Corte europea dei diritti dell’uomo, 1 febbraio 2000 “The Court concluded that there
was no reasonable relationship of proportionality between the means employed and the aim pursued. There had accordingly been a violation of Article 1 of Protocol No. 1 taken together with Article 14 of the Convention”.
61 Corte europea dei diritti dell’uomo, 28 maggio 2009.
62 A. Kapeller, Figli legittimi e figli nati fuori dal matrimonio: verso la parificazione nella legislazione tedesca anche in materia ereditaria, “Prima dell’emanazione della
legge del 19.8.1969, entrata in vigore dall’1.7.1970, si prevedeva come i figli “illegittimi” erano completamente esclusi dalla successione “ex lege” del padre naturale in quanto non venivano considerati discendenti dello stesso (§ 1589, 2° c., BGB, nella versione originaria). Dopo l’entrata in vigore della legge del 19.8.1970, per le successioni apertesi posteriormente all’1.7.70, ai figli naturali veniva
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legge, del 1969 recante disposizioni riguardanti i bambini nati al di fuori del matrimonio, che affermava che i figli naturali nati prima del 1 luglio 1949 non potessero essere considerati eredi legittimi.
La Corte Costituzionale Federale aveva affermato che la norma non comportasse una discriminazione irragionevole, dal momento che, prima della data del 1° luglio 1949, non era possibile ricostruire con sufficienti garanzie la paternità di un nuovo nato, e che la norma andava a tutelare i desideri del deceduto riguardo alla successione dei propri beni.
La ricorrente lamentava dunque alla Corte europea dei Diritti dell’Uomo la violazione dell’art. 8, diritto al rispetto della vita privata e familiare, e dell’art. 14, divieto di discriminazione della CEDU.
Secondo la sig.ra Brauer la sua esclusione, dopo la morte del padre, dalla successione ereditaria, andava considerata come un trattamento discriminatorio completamente sproporzionato rispetto alla finalità di protezione delle aspettative del de cuius perseguita.
Secondo la Corte risulta così evidente che la legge tedesca prevede una disciplina discriminatoria, non solo tra i nati fuori dal matrimonio e i nati in costanza di matrimonio, ma anche tra i nati fuori dal matrimonio prima del 1 luglio 1949 e i nati fuori dal matrimonio dopo tale data63. La Corte, pertanto, non riscontrando alcun buon motivo che potesse giustificare una disciplina tanto discriminatoria nei confronti dei figli naturali64, sia per i principi europei, sia perché le difficoltà per
riconosciuto il diritto alla legittima (Pflichtteilsrecht). Tuttavia questa norma non poteva trovare applicazione in favore dei figli naturali nati prima dell’1.7.1949 e che, alla data di entrata in vigore della legge del 19.8.1969, avevano già compiuto 21 anni.”
63 Corte europea dei diritti dell’uomo, 28 maggio 2009, “The Court notes at the outset
that the Government did not dispute that the application of the relevant provisions of domestic law gave rise to a difference in treatment for a child born outside marriage before the cut-off date of 1 July 1949, as compared with a child born within marriage, a child born outside marriage after that date and also, since German reunification, a child born outside marriage before that date who was covered by the law of the former GDR because the father had been resident in GDR territory at the time the reunification had taken effect”.
64 Corte europea dei diritti dell’uomo, 28 maggio 2009, “However, in the Court’s view,
the arguments put forward at the time are no longer valid today; like other European societies, German society has evolved considerably and the legal status of children
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dimostrare la paternità non aveva più ragione di essere richiamare, grazie a vari strumenti come il DNA.
La corte stabilisce che vi è stata violazione dell’art. 14 della Convenzione (divieto di discriminazione), letto in combinato con l’art. 8 della stessa (diritto al rispetto della vita privata e familiare).
5. La disciplina delle successioni in Europa: il nuovo regolamento