4. L'analisi dei fabbisogni formativi
4.2 I fabbisogni formativi delle imprese italiane
4.2.1 Come nasce il fabbisogno formativo
Il fabbisogno formativo si manifesta per l'azienda, in corrispondenza di una turbolenza che scuote l'ambiente di riferimento. In questo senso la formazione diventa una misura di contrasto ai cambiamenti che non riguardano solo il mercato, ma influiscono anche sull'organizzazione e sulla pianificazione strategica114.
La figura 3 esemplifica le relazioni all'interno dell'azienda tra competenze, strategia, tecnologia e fabbisogni formativi indotti dai mutamenti dell'ambiente di riferimento.
Figura 3. Le relazioni tra conoscenze, strategia, innovazione e fabbisogni formativi
114. Per ulteriori approfondimenti sul tema dei fabbisogni formativi in ambito professionale, vedi: G. Quaglino, P. Carrozzi, 2004. Il processo di formazione. Dall’analisi dei bisogni alla
valutazione dei
Nel momento in cui si manifesta la necessità di investire in formazione, l'azienda ha 2 possibilità:
• Make: sviluppare al proprio interno le competenze necessarie, facendo investimenti sul capitale umano115 già disponibile.
• Buy: acquisire dall'esterno le competenze ricercate, assumendo personale altamente qualificato.
In un'economia come quella odierna, caratterizzata da forti discontinuità, l'acquisizione di personale altamente qualificato dall'esterno può essere preferibile poiché comporta minori costi in termini di ricerca e sviluppo delle competenze. Tuttavia nei prossimi paragrafi l'attenzione sarà posta solo sulle modalità di risposta di tipo Make.
4.2.2 La percezione della formazione nelle aziende italiane
Secondo i dati di una recente ricerca116 del Fondo Formazione PMI117 (FAPI d'ora
in avanti) svolta nel 2009, il 42,6% degli associati ha sentito la crisi del 2008 a causa del calo degli ordini interni, mentre il 19,3% ha rilevato un calo delle esportazioni.
La contrazione della domanda interna e delle esportazioni ha spinto le aziende a muoversi per uscire dalla crisi, soprattutto su 3 elementi anti-crisi:
• Ampliamento e diversificazione dei mercati. • Capacità d'innovazione.
• Miglioramento della produzione.
115. Il capitale umano di un'azienda è l'insieme di conoscenze e abilità detenute da ogni membro dell'azienda che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi economici. Per ulteriori
approfondimenti, vedi: Wikipedia: l'enciclopedia libera .s.v. Human Capital <http://en.wikipedia.org/wiki/Human_capital>.
116. Per ulteriori approfondimenti sulla ricerca svolta dal FAPI, vedi: Grandi Tania. (a cura di). 2010. La formazione continua per le PMI, rapporto Fapi 2009: l'offerta formativa per le imprese e i lavoratori. Milano, Franco Angeli.
117. Il FAPI finanzia interventi di formazione continua volti ad aumentare la competitività delle PMI associate. Per ulteriori informazioni sulle finalità del fondo e sull'organizzazione, consultare il sito del FAPI all'indirizzo web: <http://www.fondopmi.it/>.
Secondo una recente ricerca pubblicata dall'Istituto delle Ricerche Economico- Sociali118 (IRES, d'ora in avanti), la maggior parte degli associati FAPI che hanno
partecipato alla ricerca, ritiene necessario per la ripresa post-crisi, il coinvolgimento della forza lavoro attraverso un costante aggiornamento delle competenze. Inoltre gli intervistati ritengono che le attività basate sugli elementi anti-crisi, comportino una revisione dell'organizzazione aziendale non solo per migliorare la competitività dell'azienda ma anche per supportare gli investimenti in formazione.
Allora le PMI italiane percepiscono la formazione come misura anti-crisi e di accompagnamento nello sviluppo di attività relative ai 3 elementi individuati in precedenza.
4.2.3 I principali fabbisogni formativi
Secondo i dati119 dell'IRES e dell'ISFOL120 sulla formazione nelle aziende italiane
per il 2010, le principali motivazioni che spingono le PMI ad investire in formazione sono principalmente tre:
• Aggiornamento delle competenze • Aumento della competitività • Introduzione nuove tecnologie
118. L'IRES è un istituto, fondato dalla CGIL nel 1979, dedito alle ricerche sul mondo del lavoro. Per ulteriori dettagli sull'IRES, consultare il sito dell'istituto, all'indirizzo web:
<http://www.ires.it/>. Per ulteriori approfondimenti vedi il documento integrale della ricerca: Rapporto IRES 2009 - Politiche per le PMI, impatto della crisi e ruolo della formazione continua <http://www.ires.it/files/rapporti/07_2011-%20Le%20piccole%20medie%20imprese%20al %20tempo%20della%20crisi.pdf>.
119. Le due ricerche sono state confrontate in modo da avere una più ampia panoramica sugli effettivi bisogni formativi delle PMI italiane.
120. ISFOL è l'acronimo di Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori. L’Isfol è sotto la sorveglianza direttea del Ministero del lavoro, svolge e promuove attività di studio, ricerca, sperimentazione, documentazione, informazione e valutazione, consulenza ed assistenza tecnica su due macro tematiche prioritarie: il mercato del lavoro e le politiche sociali. Per ulteriori dettagli, consultare il sito web dell'ISFOL, all'indirizzo:http://www.isfol.it.
La figura 4 mostra il dettaglio dell'indagine compiuta dall'IRES sugli associati FAPI.
Figura 4. I principali fabbisogni formativi secondo gli associati FAPI
E' interessante notare come l'introduzione di nuove tecnologie superi nella scala dei bisogni, l'introduzione di nuovi prodotti e nuovi servizi. Tale dato indica che la tecnologia sta assumendo un ruolo sempre più rilevante nella percezione delle aziende.
4.2.4 Contenuti della formazione
Una volta individuati i principali bisogni, è necessario capire quali sono le competenze che le PMI intendono sviluppare attraverso la formazione.
Le rilevazioni fatte dall'ISFOL durante l'indagine “INDACO” sulla conoscenza nelle imprese per l'anno 2009121, mostrano come accanto alla prevedibile necessità
di migliorare le tecniche di produzione, le imprese intervistate ritengano molto importanti l'acquisizione di competenze informatiche di tipo professionale e lo sviluppo di capacità relazionali con clienti e fornitori. Inoltre le imprese mostrano un discreto interesse anche per lo sviluppo di competenze legate al lavoro di gruppo ed alla risoluzione di problemi tecnico-gestionali. I dati dell'indagine “INDACO” trovano conferma anche nell'indagine condotta dall'IRES sugli associati del FAPI.
121. Per ulteriori informazioni sull'indagine INDACO, consultare la sezione del sito web dell'ISFOL dedicata a questa ricerca, all'indirizzo:
<http://www.isfol.it/Istituto/Attivita/Ricerche/Politiche_e_offerte_per_la_formazione_professional e_continua/Indagine_sui_comportamenti_formativi_delle_imprese/index.scm>.
La figura 5 mostra in dettaglio i principali argomenti che le PMI associate al FAPI, vorrebbero sviluppare nei percorsi formativi.
Figura 5. Le competenze da sviluppare per gli associati FAPI
Secondo questi dati, l'informatica rappresenta l'argomento dove la formazione è ritenuta più necessaria. Tuttavia risulta di non poco conto, l'importanza attribuita alla sicurezza e qualità del lavoro.