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L'analisi dei fabbisogni delle imprese toscane

4. L'analisi dei fabbisogni formativi

4.3 L'analisi dei fabbisogni delle imprese toscane

Una volta completata la panoramica dei fabbisogni formativi a livello nazionale, è stato svolto un approfondimento riguardante le imprese toscane, costituito da un'analisi dei fabbisogni formativi e da un'analisi dell'offerta formativa, disponibile a livello provinciale, nelle principali associazioni che raccolgono le imprese.

4.3.1 La formazione nelle aziende toscane

Prima di analizzare i fabbisogni formativi è utile comprendere il rapporto tra imprese toscane e investimenti in formazione. I dati dell'indagine condotta dal centro studi Excelsior 122 relativa alla percentuale d'imprese - suddivise per 122. Excelsior è il nome del centro studi sulla formazione e l'occupazione delle camere di

regione- che hanno investito risorse per la formazione nel corso dell'anno 2009, mostrano come soltanto il 30% delle aziende toscane abbiano intrapreso attività di formazione. Tuttavia dalla lettura del documento di analisi la bassa percentuale è in parte giustificata dal fatto che la dimensione d'impresa incide molto sugli investimenti in formazione. In questo senso la concentrazione delle attività formative nella grandi imprese, determina una più alta percentuale nel nord-ovest del paese, dove è più alto il numero di grandi imprese.

Per quanto riguarda gli investimenti in formazione a livello provinciale, la figura 6 mostra la suddivisione delle tipologie di formazione, eseguita nell'ambito dell'indagine del centro Excelsior, per l'anno 2009.

Figura 6. Distribuzione percentuale delle imprese toscane che hanno svolto formazione

Complessivamente le aziende che hanno effettuato attività di formazione si sono rivolte più all'esterno, con punte del 25% in provincia di Siena e Massa.

<http://excelsior.unioncamere.net/>. Per ulteriori approfondimenti, vedi il documento della ricerca “I fabbisogni professionali e formativi delle imprese italiane nell'industria e nei servizi per il 2009”, raggiungibile all'indirizzo web:

<http://excelsior.unioncamere.net/images/pubblicazioni/Excelsior_2009_Nazionale_Occupazione. pdf>.

Per quanto concerne le attività formative già svolte dalle aziende, la figura 7 mostra i dati del settore formazione della regione Toscana, raccolti dall'indagine IRPET123 sulla formazione in Toscana nel periodo 2000-2008124.

Figura 7. I contenuti dei corsi formativi svolti in Toscana tra il 2000 ed il 2008

Secondo i dati, la maggior parte dei corsi di formazione svolti hanno riguardato l'informatica, le lingue straniere, lo sviluppo di abilità personali, la sicurezza sul lavoro.

4.3.2 I principali fabbisogni delle imprese toscane

Secondo i dati dell'indagine svolta dall'Istituto Franchi per la regione Toscana relativi all'anno 2009125, le aziende toscane manifestano molto interesse nello

sviluppo di conoscenze interne per l'organizzazione – compresa la gestione delle risorse umane-, la produzione e la pianificazione strategica.

123. IRPET è l'acronimo che indica l'istituto Regionale della Programmazione Economica della Toscana che ha il compito di studiare l'economia regionale sotto molteplici aspetti, fornendo supporto alla valutazione ed elaborazione delle politiche economiche. Per ulteriori informazioni sull'istituto, consulta il sito all'indirizzo web:<http://www.irpet.it/>.

124. La figura 7 mostra l'elaborazione dei dati condotta da ReteSviluppo sui dati IRPET relativi all'indagine sui percorsi formativi svolti in Toscana nel periodo 2000-2008. Per ulteriori approfondimenti, consulta il documento della ricerca, raggiungibile all'indirizzo web: <http://www.irpet.it/storage/pubblicazioneallegato/256_eBook%203_2010.pdf>.

125. Il documento integrale con i risultati dell'indagine, è consultabile sul sito web dell'istituto, all'indirizzo: <http://www.istitutoformazionefranchi.it/pdf/fabbisogniformativi2009.pdf.> Per ulteriori informazioni sull'Istituto Formazione Franchi, consultare il sito web, all'indirizzo: <http://www.istitutoformazionefranchi.it/>.

In questo senso le aziende toscane percepiscono la necessità di intervenire su queste tematiche, di seguito elencate in ordine di priorità:

1. Risorse umane e gestione del capitale umano. 2. Relazioni esterne con clienti, fornitori, altre aziende. 3. Organizzazione aziendale.

4. Rafforzamento della competitività.

4.3.3 I contenuti della formazione

Per quanto riguarda i contenuti percepiti come prioritari dalle aziende toscane nei percorsi di formazione, le rilevazioni dell'indagine non lasciano spazio a dubbi: più del 50% delle imprese ritiene che la formazione sull'informatica e le ICT è molto importante per lo sviluppo e la crescita.

Tuttavia i dati pubblicati dalla regione indicano anche il forte interesse mostrato dalle aziende nell'acquisizione di competenze linguistiche e relative alla sicurezza sul lavoro.

4.3.4 I disincentivi alla formazione

I dati sulle attività formative indicano che il 65% circa delle imprese toscane non ha effettuato alcun corso di formazione. Ma quali sono i fattori che disincentivano gli investimenti in formazione? Secondo i dati dell'indagine IRPET, relativa ai fabbisogni formativi del periodo 2000-2008126, la dimensione aziendale è il primo

fattore che scoraggia interventi di formazione. A tal proposito, le aziende di piccola e piccolissima dimensione che sono la maggioranza in Toscana, hanno un approccio miope e poco strutturato alla formazione.Tale affermazione è confermata anche dal fatto che la maggior parte dei lavoratori avverte la necessità di formarsi in modo autonomo e senza alcun incentivo da parte dell'azienda.

Tuttavia nonostante la volontà di formarsi, ci sono alcuni fattori che disincentivano il lavoratore o l'imprenditore alla formazione:

• Mancanza di tempo: molti lavoratori ed imprenditori hanno difficoltà a conciliare l'attività lavorativa con l'attività formativa, perché difficilmente integrabili durante la giornata lavorativa.

• Costi dei corsi: secondo i dati IRPET, l'elevato costo di molti corsi di formazione influisce negativamente sulla motivazione ad intraprendere investimenti in tali attività.

• Utilità per l'attività professionale: secondo l'IRPET, la scarsa utilità dei corsi di formazione è un fattore determinante che disincentiva i lavoratori e gli imprenditori ad intraprendere o proseguire attività formative.

Tali disincentivi devono essere considerati con particolare attenzione durante la progettazione delle attività didattiche del corso. Infatti è necessario individuare il giusto compromesso tra la trattazione degli argomenti, l'utilità effettiva per la vita professionale e le esigenze logistiche dei potenziali studenti.