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3. Calvino: il paradosso della letteratura

3.4. II paradosso dei livelli di realta

La riflessione sul rapporto che intercorre tra realta e letteratura risiede per Calvino nella costruzione del testo letterario stesso. Egli riflette sul problema deU'enunciazione nel saggio / livelli della realta in letteratura, in cui spiega che

"l'opera letteraria potrebbe essere definita come un'operazione nel linguaggio scritto

Calvino, Unapietra sopra, 363.

Ibid., 364.

che coinvolge contemporaneamente piu livelli di realta".255 Evidentemente la collaborazione del lettore per penetrare nei diversi livelli e fondamentale, e la suspension of disbelief e la condizione necessaria di ogni invenzione letteraria. II patto con il lettore sta alia base di qualsiasi interpretazione.

Calvino prende in considerazione la frase seguente: "Io scrivo che Omero racconta che Ulisse dice: io ho ascoltato il canto delle Sirene".256 Ogni livello narrativo analizzato rappresenta una situazione diegetica che introduce quella successiva. Ogni livello ne introduce un altro con un enchdssement simile alle scatole cinesi, in cui l'una contiene l'altra piu piccola e cosi via. C'e un io di un autore finzionale che decide di raccontare cio che un autore ha narrato, owero la storia del suo personaggio (Ulisse), il quale, a sua volta, racconta in prima persona.

Questo passaggio produce da un livello narrativo all'altro varie cornici che conducono alia narrazione in prima persona, al livello diegetico in cui viene raccontata la storia. Calvino riprende la teoria genettiana di Figure III, in cui c'e un intero capitolo dedicato ai livelli narrativi. Quello che ci interessa mettere in evidenza e che Genette definisce la differenza di livello: "ogni awenimento raccontato da un racconto si trova a un livello diegetico immediatamente superiore a quello dove si situa l'atto narrativo produttore di tale racconto".257 Si parte da un'istanza che per definizione e extra-diegetica, e per ogni istanza successiva si scende di un livello. Quindi nella frase di Calvino ci troviamo di fronte a tre livelli narrativi prima di giungere alia diegesi vera e propria. Fino a qui, viene costruita la cornice che serve a fare del dispositivo letterario un prodotto complesso le cui funzioni sono diverse da quelle dell'uso linguistico normale. Adesso e importante scoprire che cosa avviene quando Ulisse ascolta il canto delle Sirene. "Un'ipotesi possibile e che il loro canto non sia altro che l'Odissea".258 Per Calvino questo

Ibid, 380.

Ibid., / livelli di realta in letteratura, 388.

Genette, Figure III, 275.

Calvino, Unapietra sopra, 396.

procedimento non e altro che una mise-en-abyme che porterebbe ad un regresso all'infinito: le Sirene canterebbero di Omero che racconterebbe di Ulisse il quale avrebbe detto che ha ascoltato il canto delle Sirene, le quali...

La letteratura e il repertorio potenziale di stone infinite in cui tutto puo essere narrato, anche l'indicibile. Infatti, essa

non conosce la realta ma solo livelli. Se esista la realta di cui i vari livelli non sono che aspetti parziali, o se esistano solo i livelli, questo la letteratura non puo deciderlo. La letteratura conosce la realta dei livelli e questa e una realta che conosce forse meglio di quanto non si arrivi a conoscerla attraverso altri procedimenti conoscitivi. E gia molto.259

Nella conclusione Calvino rimette in questione non soltanto la complessita dei meccanismi narrativi ma interroga indirettamente anche la capacita ermeneutica di colui che interpreta questi mondi, poiche di questi livelli di realta e delle eventuali mutazioni dell'ordine gerarchico dei livelli stessi egli deve dare un senso.

Le Citta e il Conte, nella loro precisa struttura architettonica, combinatoria ma incompossibile le prime, metalettica il secondo, catturano i personaggi nella loro trama. Sia Polo che Kan che Dantes sono tutti prigionieri di mondi finzionali da cui cercano di fuggire, come le figure / rettili (1943)260 di Escher che tentano di uscire dal foglio in cui sono disegnati, trasformandosi da creature bidimensionali, disegni di lucertole, in tridimensionali, le lucertole "vere" che fuoriescono dalla cornice del disegno. E in questo passaggio da un mondo all'altro, questo varcare il limite della cornice che separa due livelli ontologici diversi che i personaggi cercano ospitalita in altri mondi, appartenti a un livello narrativo diverso. Vedremo che anche i personaggi di Vecchioni e di Gangbo si troveranno alle prese con gli stessi livelli di realta e con i medesimi scarti tra livelli ontologici del racconto. Dopo aver analizzato i livelli che rischiano sempre di aggrovigliarsi su se stessi e di produrre un nuovo

259 Ibid., 398.

260 Fig. 11 Vedi Appendice.

senso grazie al loro solo iniziale non senso, conferma quello che ha detto Eco: "la conoscenza del mondo ha nella scienza il suo canale autorizzato (...) l'arte piu che conoscere il mondo produce complementi del mondo, delle forme autonome che si aggiungono a quelle esistenti esibendo leggi proprie". In questo modo, "l'irrealta e le menzogne della letteratura sono anche un prezioso veicolo per la conoscenza di verita nascoste della realta umana"262 e i mondi possibili impossibili, con il loro carattere paradossale, mettono in atto procedimenti conscitivi propri della fmzione.

Calvino allora, di fronte a questa confusione ontologica, ci suggerisce che

"forse e nel campo di tensione che si stabilisce fra un vuoto e un vuoto che la letteratura moltiplica gli spessori di una realta inesauribile di forme e di significati".263 Nella moltiplicazione delle forme, attraverso il passaggio dalle striature alle lisciature e viceversa e nell'indecibilita tra le une e le altre, "art represents the incessant refusal to conclude and hence to accept the present state of things; it ultimately remains unfremeable and hence without conclusive form of fixes abode". Tra questi due vuoti "art is always under way towards an undecided elsewhere",265 un attimo indefinibile nella mappa impossibile.

Eco, Opera aperta: forma e indeterminazione nelle poetiche contemporanee (Milano: Bompiani, 1967), 50.

262 Vargas Llosa, "E pensabile il mondo modemo senza il romanzo?", 13

263 Calvino, Una pietra sopra, 390.

Chambers, "Off the map: a Mediterranean journey." Comparative literature studies 42, no. 4 (2005): 312-27.

265 Ibid.