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5. Jadelin Mabiala Gangbo: il paradosso della scrittura migrante

5.3. Pluralita dei mondi finzionali

5.3.1. Incontro o scontro?

II narratore include il lettore nel mondo finzionale commentando il compito a lui assegnato mentre grida: "Tutto questo potere che mi avete riservato! (...) Per la miseria, tutto questo potere, mio Sire, non serve a niente, e un foglio sotto la pioggia, un vaso di china seccata dal tempo, uno schiaffo d'ira contro il muro, se infine e cio che creo a farmi cosi male".462 In questa frase lo scrittore reale narra dello scrittore immaginario che si lamenta con il Lettore Modello siruato all'esterno dei livelli narrativi. La metalessi che qui si trova assieme a tutte le invocazioni al Sire, ingloba

Ibid., 165.

Ibid, 150.

tutti i livelli narrativi, in quanto va a cercare anche il lettore estemo al mondo finzionale. Ci troviamo di fronte a quella che Sophie Rabeau ha definito una heterometalepse: "l'heterometalepse reunit done dans un seul univers le monde de la production, de la fiction et de la reception".463 Questa forma di metalessi, forse la piu complessa, racchiude in se il mondo della produzione, ovvero quello dello scrittore reale che si finge, attraverso il suo doppio, lo scrittore finzionale, il protagonista del proprio libro; il mondo della finzione, ovvero del romanzo nel romanzo in cui awiene il collasso dei mondi finzionali, cioe quello dello scrittore al secondo grado che incontra il proprio personaggio, e il mondo del lettore, che pur essendo esterno al racconto, e costretto ad "entrare" metaforicamente nella finzione, non solo come interpretante della storia ma anche come istanza a cui lo scrittore si rivolge direttamente. Questa metalessi complica ulteriormente i livelli narrativi che sono imbricati intimamente l'uno con l'altro. In questo romanzo awiene una metalessi retorica al contrario: non e piu l'autore ad aprire una finestra e a parlare dei suoi personaggi, ma e un personaggio, lo scrittore finzionale, che parla al proprio Lettore, questa volta uscendo dal livello narrativo e accedendo a quello direttamente superiore, l'extradiegetico, il quale, sebbene non corrisponda al lettore reale che tiene in mano il libro, e l'interlocutore immaginato dallo scrivente. V'eterometalessi pud essere considerata come il risultato dell'interpretazione ultima del testo: in primo luogo perche "elle est un moyen de qualifier le statut referentiel du texte.

Ensuite elle constitue une application au sens technique du terme: elle donne sens au texte dans le monde de l'interprete".464 Doppiamente essa permette di collocare lo statuto finzionale del testo costruendosi come un procedimento narrativo e, alio stesso tempo, interpretative del testo. Come un paradosso, il testo deve essere sciolto, se ne deve scoprire la regola interna che lo tiene unito. Nel caso di Rometta e Giulieo, tutto viene retto dal congegno metalettico: il narratore, che racconta tutta la

Sophie Rabeau, "Ulysse a cote d'Homere. Interpretation et transgression des frontieres enonciatives.," in Metalepses. Entorses au pacte de la representation., a cura di John Pier e Jean-Marie Schaeffer (Paris: Editions de l'ecole des Hautes Etudes en sciences sociales, 2005), 60.

464 Ibid., 65.

storia, la propria e quella dei propri personaggi in maniera onnisciente, colloca l'intera vicenda in un lontano passato remoto a cui il Sire, invocato numerosissime volte, deve dare un senso; i personaggi che prendono contatto con lo scrittore fmzionale di cui cercano freudianamente di sbarazzarsi, riescono a portare a termine la loro storia senza pero pervenire a modificare il loro destino di carta ma agendo su quello "reale", appartenente al livello narrativo da cui parla la voce narrante; il lettore, quello vero, deve assumere il proprio compito di interpretare il testo, rischiando sempre di trovarsi al punto di partenza perche l'invocazione continua della sua presenza non fa che riportarlo all'interno dell'aggrovigliata gerarchia narrativa.

La diegesi del racconto di primo livello si scontra nel romanzo con la mimesi del secondo livello: le pagine dedicate a Rometta e Giulieo portano alcune indicazioni che lo individuano come un testo destinato alia scena teatrale, quindi alia rappresentazione piu che alia lettura: il discorso diretto con i nomi dei personaggi prima delle virgolette, diciture come "exit Giulieo dalla finestra"465 posto in corsivo tra parentesi alia fine di una scena.

L'autore inoltre abbina una narrazione ulteriore46 al passato, quella del narratore, il quale racconta tutta la vicenda utilizzando soltanto i tempi del passato, a una narrazione simultanea nella parte dedicata ai dialoghi dei personaggi i cui scambi awengono al presente.

Tutto il romanzo porta aU'estrema complicazione i livelli narrativi presenti giocando con l'eterometalessi. La focalizzazione del racconto viene percio alternata nelle diverse parti del romanzo. Ad esempio, Gangbo alterna lungo tutto il romanzo una focalizzazione a grado zero467 -per riprendere i termini di Genette- in cui il Narratore prende la parola e descrive la storia dei suoi personaggi con sicurezza,

Gangbo, Rometta e Giulieo, 27.

Genette, Figure III, (Torino: Einaudi, 1976), 264.

Ibid., 237.

(tutta la parte del romanzo dedicata al racconto della storia di Rometta e Giulieo in terza persona), a una focalizzazione interna in cui il Narratore e il Personaggio ed egli filtra il mondo che lo circonda attraverso la propria percezione dei fatti (la parte del romanzo in cui Jadelin parla della propria vita e quella in cui e awenuta la metalessi owero quando tutti i personaggi si ritrovano nello stesso livello narrativo), alia focalizzazione esterna dove il Personaggio agisce "senza che siano ammessi a conoscere i suoi pensieri o i suoi sentimenti" (soprattutto le parti dedicate a Rometta che decide improvvisamente di uccidersi contro il volere dello scrittore).

Questi stratagemmi narrativi portano a uno scambio di livelli: Jadelin, owero il narratore, alter ego fmzionale dello scrittore reale, racconta e vive in tre livelli narrativi contemporaneamente: livello extradiegetico quando assume la funzione di narratore regista e si rivolge direttamente al lettore; diegetico quando e il protagonista del proprio racconto (la vita di Jadelin a Bologna); metadiegetico quando entra nel livello narrativo del romanzo che lui stesso sta scrivendo (quando Jadelin diventa frate Lorenzo). Questo romanzo che esalta a massima potenza la capacita narrativa metalettica concentra su di se tutte le problematiche concernenti il valore di questo tipo di narrativa che, secondo noi, non pud essere rapidamente svalutata perche si tratta di un mondo fmzionale impossibile e, di conseguenza, per la ragione che e impossibile nel mondo reale, privo di ogni valore semantico. Al contrario, semmai esso accentra e condensa i limiti della diegesi e della finzione problematizzandoli in modo da spingere piu lontano i limiti delle frontiere narrative e del narrabile, accogliendo in se l'impossibile.

5.3.2. Una letteratura minore in italiano

Ci sembra che questo romanzo abbia una funzione pluridiscorsiva469 in senso bachtiniano, poiche si apre alle influenze linguistiche, epocali e narrative della societa italiana moderna che si awia, volente o nolente, verso il multiculturalismo,

Ibid., 237.

Michail Bacthin, Estetica e romanzo (Torino: Einaudi, 1979 e 1997), 71.