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Il right to trial by jury e il principio di rappresentatività nel periodo pre-

rivoluzionario.!

Ill caso Zenger, non è da considerarsi un’anomalia nel contesto del periodo che precedette la guerra d’indipendenza americana, come si è già notato infatti era diventata una pratica pressoché costante per le giurie, quella di cercare di ostacolare

l’applicazione di altre leggi provenienti dall’Inghilterra115, tanto

3 U.S. 1 (1794)

114

J.P. Reid, In a Rebellious Spirit: The argument of Facts, the Liberty Riot,

115

and the Coming of the American Revolution, Pennsylvania State University

da fare affermare al governatore del Massachussetts Francis Bernard: “A Custom house officer has no chance with a jury”116.

Nelle colonie infatti la giuria costituiva l’unico organo dotato di effettivi poteri decisori, nei quali i coloni stessi erano

rappresentati, è infatti opinione comune di molti autori117, nonché un fatto percepito dagli stessi fautori dell’indipendenza americana, come Thomas Jefferson e John Adams, che il diritto al trial by jury sia stato uno dei fattori che portarono alla

Dichiarazione d’Indipendenza; attraverso la giuria, che come si è accennato poteva anche svolgere compiti di amministrazione attiva, i coloni iniziarono a considerarsi americani piuttosto che inglesi, ed è proprio questa la causa della differente evoluzione rispetto alla giuria inglese, il fatto che in America si radicò ben presto la convinzione che la giuria non fosse soltanto un’istituto destinato a funzionare all’interno dell’ordinamento giudiziario, quanto piuttosto una vera e propria four branch of government, più precisamente la people’s branch, istituita come scudo che protegge i cittadini dal pericolo di punizioni arbitrarie o ingiuste, e in quanto tale facente parte del sistema di checks and

balances giacché la sua presenza all’interno delle aule dei

tribunali, costituisce indiscutibilmente un vincolo per il potere giudiziario.!

Nella prima metà del XVIII secolo, nonostante il malcontento dei coloni per i governatori stranieri, che erano spesso corrotti e privi di competenze, la situazione nelle 13 colonie poteva dirsi relativamente tranquilla. Il climax ascendente conclusosi il 4

A.R. Amar, Fourth Amendment First Principles, in Harvard Law Review,

116

107 Harv. L. Rev. 757,! 1994, pag.11

W.L. Dwyer, In the Hands of the People; V.Hans & N.Vidmar, Judging the

117

luglio 1776, può dirsi iniziato con lo Stamp Act118 del 1765, con

il quale il Parlamento , ordinò che documenti legali, giornali, riviste, carte da gioco e altri tipi di carta stampata, dovessero recare una marca da bollo, la cui funzione era appunto quelle di attestare il pagamento della tassa. Data l’assoluta necessità per l’Inghilterra di ricevere un gettito consistente dall’imposta119, destinata in primo luogo al mantenimento di un contingente di circa 10.000 uomini sul suolo americano, il Parlamento

analogamente a quanto aveva già fatto con il Sugar Act120 del 1763, affidò alla giurisdizione della Court of Admiralty,

normalmente competente sulle cause marittime, la competenza a giudicare le violazioni della legge, il che dimostra quanto la giuria fosse diventata temuta dal Parlamento inglese. La norma ebbe l’effetto di incrinare definitivamente le relazioni tra inglesi e americani, scatenando proteste per le strade di New York, Newport, Boston e Philadelfia. Da un punto di vista teorico, i coloni affermavano che nel Bill of Rights del 1688, era contenuto il principio di no taxation without rappresentation, dunque dato che gli americani non potevano sedere nel

Parlamento di Londra, la corona inglese non aveva alcun diritto di tassarli. Le violenti proteste indussero il Parlamento inglese a ritirare la legge a nemmeno un’anno di distanza dalla sua

entrata in vigore. Il pesante debito accumulato durante la Guerra dei sette anni, obbligava però il governo inglese ad escogitare soluzioni alternative, il Chancellor of the Exchequer

Duties in American Colonies Act; 5 George III, c. 12 (1765)

118

Nel 1763 si era infatti conclusa col Trattato di Parigi la Guerra dei 7 anni,

119

dalla quale la Gran Bretagna era risultata l’unica vera vincitrice, avendo ottenuto il dominio esclusivo di tutta l’America Settentroniale. Il debito nazionale inglese, nei 7 anni della guerra era però più che raddoppiato il che rese necessario l’imposizione di questa misura.

4 George III, c.15(1763)

(carica corrispondente al nostro ministro delle finanze) Charles Townshend, pensò che lo Stamp Act risultò particolarmente inviso agli americani perché imponeva una tassa interna, decise quindi con una serie di leggi passate alla storia come

Townshend Acts121, di imporre dazi doganali sulle merci che entravano nelle 13 colonie. Ancora una volta la competenza a decidere sulle violazioni delle disposizioni, venne attribuita alla

Admiralty Court. Le previsioni di Townshend si rivelarono

errate, per primo il porto di Boston vide i principali mercanti organizzarsi per boicottare l’acquisto di questi beni

dall’Inghilterra, poco dopo i porti di Newport e New York seguirono l’esempio, obbligando ancora una volta il Parlamento, nel 1770, ad abrogare la legge. !

Le vicende di John Hancock122 ci permettono invece di avere i un’idea più precisa di come le giurie potessero effettivamente costituire un efficace strumento di supporto alle attività di ribellione dei coloni su quale fosse la situazione politica nel Massachussets alla vigilia della Rivoluzione americana. Mercante attivo nel porto di Boston, Hancock nel 1768 rifiutò agli ufficiali di dogana il permesso di assistere alle operazioni di scarico del suo brigantino, questo nonostante gli ufficiali

avessero il diritto di assistere a tutte le operazioni. Gli ufficiali erano consapevoli dell’inutilità di cercare di ottenere un

indictment da una grand jury, quindi si rivolsero all attorney

Queste leggi la prima delle quali fu il Revenue Act (7 Geo.III c.46(1767))

121

introdussero dazi sulle merci di più largo consumo come carta, vetro, thè, piombo, tutte merci che non erano prodotte in nordamerica e che dunque le colonie erano obbligate a comprare dall’Inghilterra. Perlomeno formalmente dazi di questo tipo non ledevano il principio di no taxation without consent.

John Hancock, mercante, patriotta e sospetto contrabbandiere, ebbe un

122

ruolo di primo piano durante gli anni ’60 e ’70 a Boston. Fu uno dei firmatari della Dichiarazione d’Indipendenza e il primo governatore del

general perché procedesse attraverso il metodo alternativo del filing an information ( una procedura, tuttora utilizzata in alcuni

stati americani, attraverso la quale il procuratore che ha ricevuto la notitia criminis può esercitare direttamente l’azione penale) ma anche il procuratore rifiutò di procedere, sancendo di fatto un veto al potere di ispezione nel potere di ispezione nel porto di Boston123. Cinque anni più tardi, nel 1773 Hancock si vede sequestrato il suo brigantino per non avere dichiarato al momento del carico, tutte le merci che trasportava. Secondo la legge inglese il caso rientrava nella competenza della Court of

Admiralty, in quanto riguardante il commercio marittimo. Questa

corte dichiarò il sequestro legittimo e ne ordinò la confisca. A questo punto Hancock, non rassegnandosi alla perdita del vascello, citò in giudizio gli ufficiali di dogana con l’azione di

trespass to chattels ( azione che nel common law, lo legittimava

ad un processo con giuria). La giuria pur avendo ricevuto dal giudice l’avvertimento di non “mettersi di traverso” alla sentenza della Court of Admiralty, rese un verdetto in favore di Hancock, condannando gli ufficiali che avevano effettuato il sequestro al risarcimento dei danni. Ovviamente gli ufficiali fecero appello contro la sentenza, a seguito di ciò Hancock rinunciò all’azione, ma ormai aveva ottenuto il suo scopo, gli ufficiali di dogana nell’applicare le leggi doganali si esponevano al rischio di essere processati di fronte ad una giuria che molto

probabilmente li avrebbe riconosciuti colpevoli124. Come

efficacemente illustrato da John Philip Reid, è difficile parlare di un sistema legale di governo nel Massachussets degli anni ’60

J.P.Reid, In a Defiant Stance: The Conditions of Law in Massachusetts

123

Bay, the Irish Comparison, and the Coming of the American Revolution,

Pennsylvania State University Press, 2002, pagg.50-51 ibidem, pag.32

e ’70, giacché si assisteva a continue manipolazioni della legge e dei procedimenti giudizari, che rendeva impossibile persino prevedere gli esiti che un provvedimento avrebbe prodotto, questa imprevedibilità, come rileva lo stesso Reid125, era in gran parte dovuta al controllo da parte dei coloni delle giurie sia criminali che civili. Le giurie dunque erano in questo periodo, più che uno strumento di giustizia, uno strumento politico nelle mani dei coloni, attraverso il quale essi facevano valere le loro pretese, prima tra tutte quella di non essere tassati da uno stato nel quale non si sentivano- e non erano-rappresentati.!

Quando il Parlamento abrogò i Townshend Acts, non volendo dare l’impressione di una resa incondizionata e per sottolineare la supremazia della madre-patria sulle colonie, fu deciso di lasciare in vigore la tassa sul thè, questa decisione scaturì delle conseguenze inimmaginabili per i parlamentari che presero questa decisione.!

Nel 1773 con il Tea Act126, si esonerò la Compagnia delle Indie

Orientali127,, dal pagamento dell’imposta sul thé, ai fini di rendere sconveniente acquistare il thé di contrabbando olandese. I coloni rifiutandosi di riconoscere anche

implicitamente il diritto del Parlamento di tassarli, continuarono con le loro politiche ostruzionistiche, che raggiunsero il loro culmine il 16 dicembre 1773, quando un gruppo di coloni, salì a bordo della Darthmouth, una nave inglese carica di thè alla rada nel porto di Boston, e rovesciò in mare le casse di thé contenute nelle stive della nave. A questo gesto il Parlamento

ibidem, pag 46

125

13 Geo.III c. 44 (1773)

126

che oltre ad essere in pesanti difficoltà finanziarie aveva accumulato un

127

inglese, rispose con una serie di leggi, passate alla storia come

Intolerable Acts. Quello che a noi interessa più da vicino di

questi atti, è l Administration of Justice Act 128del 1774, uno degli intenti di questo atto era per usare le parole della stessa legge, di “assure a fair trial despite the prejudices of local juries” agli ufficiali brittanici, consentendo al governatore del

Massachuttets (nel cui territorio si trova Boston) di trasferire in Inghilterra i processi per i crimini commessi con l’intento di applicare la legge o di reprimere una rivolta. La legge divenne nota tra la popolazione come il Murder Act, perché aveva l’effetto di rendere sostanzialmente impunibili gli ufficiali inglese che avessero compiuto un omicidio sul suolo americano. Inoltre nello stesso anno il Parlamento abolì anche la Massachussetes

Jury Selection Law, sottraendo la competenza per la nomina

dei giurati alle assemblee cittadine e affidandola ai giudici129. gli avvenimenti stavano ormai precipitando verso un esito

prevedibile. Nel settembre 1774 si riunisce a Philadeldia il Primo Congesso Continentale, a cui parteciparono 56 membri come delegati di 12 colonie (la Georgia decise infatti di non parteciparvi) in cui si definirono i diritti di ogni colono americano e si enumerano tutte le recenti leggi approvate dal Parlamento inglese che li avevano violati. La risoluzione numero 5 del Congresso recita:!

“That the respective colonies are entitled to the common law of England, and more especially to the great and inestimable

14 Geo.III c.83 (1774)

128

V.Hans e N.Vidmar, Judging the Jury

privilege of being tried by their peers of the vicinage, according to the course of that law.130”!

Il fatto che in un congresso dove erano rappresentate quasi tutte le colonie americane si affermi così specificamente il diritto al processo con giuria, ci conferma che la privazione di questo diritto da parte della madrepatria costituì ebbe l’effetto di

cementificare l’unione tra le colonie nella battaglia per ottenere questo diritto, ma in realtà la lotta per il jury trial, finì con il diventare lotta per l’indipendenza. Contemporaneamente a questo congresso a Boston il 9 settembre furono firmate le

Suffolk Resolves, nelle quali si rinnegava la validità del Massachussets Government Act131 che aboliva il charter del

1691 e si domandava l’abrogazione degli Intolerable Acts. Questo atto in pratica causò l’abolizione del governo legale inglese, e gli scontri avutisi a Lexington e Concord il 19 aprile 1775 sono considerati i primi episodi della Rivoluzione

americana132. In conclusione nel processo che portò allo

scoppio della guerra, le due principali pretese vantate dai coloni possono essere individuate nel diritto ad essere rappresentati in parlamento e nel diritto ad essere processati da una giuria di pari di stessa provenienza del giudicando. Riflettendo sulla natura di queste pretese, non si può fare a meno di notare come entrambe siano espressione di una medesima istanza da parte della popolazione: quella di essere rappresentati negli organi deputati a prendere decisioni.!

Declaration and Resolves of the First Continental Congress, 1774,

130

Resolution 5, in Documents Illustrative of the Formation of the Union of the American States, Government Printing Office, 1927, House Document No. 398

14 Geo. 3 c. 45 (1774)

131

A. French, The Day of Concord and Lexington, Boston, Little, Brown &

132

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L’Articolo 3.3.2 della Costituzione