2.4 Fortuna e oblio
2.4.1 Il successo presso i contemporanei
I commentatori contemporanei a Cosme lo ricoprono di elogi e ci riportano gli echi del grande successo che egli riscuoteva presso il pubblico. La Gazette de
France, registrando le attività dei regnanti, sottolinea ogni volta l'apprezzamento del
pubblico nei confronti dei sermoni del nostro prelato, così che quasi ad ogni occasione ritroviamo ripetuta la formula «avec grand applaudissement de son Auditoire» oppure «avec beaucoup de satisfaction». Le testimonianze del suo successo presso il pubblico sono così frequenti ed abituali che nel febbraio del 1668 la gazzetta lo registra con l'espressione «applaudissement accoûtumé de son Auditoire»98.
Anche Jean Loret, nella sua raccolta di lettere in versi, esalta le doti oratorie di Cosme, chiamandolo di volta in volta «très-habile Prédicateur», «docte comme un Chrysostome», «merveilleux moraliste», «esprit rare et brillant». Agli applausi e alla soddisfazione del pubblico fanno da cornice le frequenti lodi dei celebri personaggi presenti alle cerimonie, prima fra tutti la regina Anna d'Austria e, in seguito, Maria Teresa. Attraverso le descrizioni di Cosme, Loret ci offre il ritratto del perfetto oratore: zelante, supportato da una grande fede e moralità, dotato di una profonda conoscenza della teologia e delle arti oratorie99 e, infine, capace di usare un linguaggio chiaro e coinvolgente:
Et de si rare conséquence Qu'on voit peu de gens aujourd'huy
Se pouvoir comparer à luy Dans le talent d'être énergique,
Clair, moral et théologique.100
98 Gazzette de France, 1668, p.224.
99 Fra le quali anche le capacità declamatorie dell'actio: Loret e altri commentatori sottolineano svariate volte l'abilità che Cosme dimostrava nel coinvolgere il pubblico pronunciando i suoi discorsi «D'une belle et distincte voix», LORET, Jean, op. cit., 1658, 12 octobre.
A questo ritratto si aggiunge infine il trionfo spirituale del predicatore, ovvero l'effettivo carattere edificante dei suoi interventi:
Et du roy plus que de pas un, Auquel il fit une apostrophe D'une si fine et sainte étoffe Qu'il en fut touché de bon.101
Secondo Loret l'abilità oratoria di Cosme sarebbe addirittura in grado di edificare l'intera corte reale:
Parle si bien aux Majestés Et mesme à la Cour toute entière Qu'on a droit da croire aujourd'huy
Qu'elle ne sera par iceluy Non seulement édifiée Mais peut-être sanctifiée.102
Anche il successore di Loret, Charles Robinet, continua a descrivere i successi di Cosme, ormai divenuto «le Grand Général des Feuillants», e che viene spesso citato con diverse declinazioni della formula: «Le digne et célébre Philarque, / Id est, des Feuillants le Monarque, / Ou, si l'on veut leur Général»103. I commenti continuano a mostrarci l'apprezzamento da parte del pubblico, sempre preceduto da un elogio delle doti oratorie del prelato e della capacità di muovere gli animi degli ascoltatori, come nel suo discorso sul Giudizio Universale davanti alla corte:
Dom Côme, le grand Général, Dessus ce sujet si Moral, Discourut, en citant maint Pére,
Tout-à-fait de noble maniére
101Ibid., 1664, 19 avril. 102Ibid., 1664, 6 mars.
Et, par ses beaux raisonnements Et ses Merveilleux Argumens,
Tous cimentez d'une doctrine Energique autant que divine, Fit voir bec-jaune, en ce jour, Aux esprits forts de nôtre Cour, Qui ne croyent ni Dieu ni Diable Et prennent tout pour une Fable.104
Ancora una volta ci viene dipinto il quadro del perfetto oratore che cita i Padri della Chiesa, usa abilmente i suoi argomenti ed i suoi ragionamenti permeati tanto dallo zelo morale quanto dalla santità delle parole. Il suo discorso ha quindi tutte le potenzialità di edificare i presenti. Tuttavia, su questo frangente Robinet è meno ottimista del suo predecessore, infatti, sebbene ritenga che la forza delle parole del discorso di Cosme abbia turbato i presenti, dubita che abbiano il potere di redimerli:
Ouy, je croy que , par ce qu'il dit, Sans nul doute il les confondit; Mais sçavoir si leur conscience
En fut portée à repetance: Je puis dire, sans rien d'absurd, Que ce n'est pas un cas trop sûr.105
Nella sua Description historique de la ville de Paris, De la Force lo inserisce fra i tre predicatori più brillanti ed influenti della congregazione dei Foglianti, assieme al fondatore, Jean de la Barrière, e al celebre Dom Bernard de Percin Montgaillard: « Le troisième, & celui de tous qui s'est le plus signalé pour la prédication, est Dom Cosme, Prédicateur ordinaire du Roi, & ensuite Eveque de Lombez. Il se nommoit Cosme Roger, & étoit fils d'un Avocat de Paris. Il joignoit à beaucoup de douceur, beaucoup d'esprit, & une sagesse qui ne s'est jamais démentie,
104ROBINET, op. cit., p. 1101-1102. 105Ibid., p. 1102.
ni dans le Cloître, ni dans l'Episcopat. »106.
Anche Dom Antoine de Saint-Gabriel ritiene che Cosme sia uno dei più importanti esponenti dei Foglianti, tanto da dedicargli la sua traduzione dei sermoni di San Bernardo, pubblicata nel 1677, con queste parole:
En effet, MONSEIGNEUR, à qui les Sermons de Saint Bernard pouvoient-ils estre plus justement consacrez qu'à celuy de ses Enfans, en qui la Prédication e esté l'un de ses plus éclatans caracteres, & de qui les Sermons ayant esté l'admiration de toute la France, luy ont merité l'estime de toute la Cour, & la faveur du plus grand Roy du Monde? Il seroit inutile que je m'étendisse sur un sujet qui est d'une notorieté publique.107
I suoi contemporanei lo inseriscono nel novero dei prelati che hanno contribuito alla gloria dell'arte oratoria. Eccolo citato fra i grandi oratori del secolo nel poema in quattro canti dell'abate Pierre de Villiers, il celebre L'Art de prêcher, del 1682, che fu stampato in più di trenta edizioni:
Des sermons à la cour tel doit être le fruit; Tel le cherchent tous ceux que la chaire y produit.
Là Bossuet, Grignan, Mascaron, Fromentière, Le Bouts, Faure et Dom Cosme ont porté la lumière.108
Troviamo una biografia di Cosme nell'opera in latino di Carlo Giuseppe Morozzo Cistercii reflorescentis, nella quale si traccia la storia dell'ordine cistercense. La voce che lo riguarda si apre con la constatazione che sebbene la storia preferirebbe controllare le proprie lodi, la penna si affretta felicemente a celebrare le sue virtù. Per combattere i vizi mondani egli applicò le sue capacità oratorie, che in
106DE LA FORCE (Jean-Aimar Paiganiol), Description historique de la ville de Paris et de ses
environs, Paris, Le P. Chevalier, 1672, vol 2, p. 466.
107Sermons du temps de S. Bernard, premier abbé de Clairvaux. Nouvellement traduits en Frainçois,
par le R. P. Dom Antoine de S. Gabriel, Fueillent, à Paris,chez Jacques de Laize de Bresche, 1677,
épître dédicatoire, p. aiij.
molti cercarono d'imitare poiché rispecchiano la qualità dell'oratore ideale:
(…) dictio, fusa, & elegans, copiosa, & selecta, suavis, & ardens, ingeniosa, ac fugifera, & quod rarissimum, aures mulcens, ac pectora feriens. Non actio compta, non lepida vox, & plena; non apta in eo desiderata præsentia. Perorator absolutissimus, si quis alius, claruit.109
La biografia passa dunque in rassegna tutte le onorificenze che gli furono accordate per i suoi meriti: l'elezione a generale della congregazione in giovane età, il successo delle orazioni che lo condussero a predicare a corte in svariate occasioni, la fiducia che il re riponeva nella sua moralità era tanto salda che lo scelse come suo ambasciatore in toscana per la questione del matrimonio di Marguerite-Louise d'Orléans con il duca Cosimo III de' Medici, ed infine l'onore dell'elezione alla carica di vescovo.
Il vescovo di Lombez viene citato anche nell'Histoire del la ville de Paris di Dom Michel Félibien, che lo ritiene il miglior predicatore nel gruppo dei Foglianti, un piccolo ordine che però ha dato alla Francia numerosi oratori degni di nota: «Entre les autres Feuillens qui se son le plus signalez par l'excellence de leurs prédications, nul autre ne leur a fait tant d'honneur que dom Cosme, nommé Roger dans le siècle, predicateur ordinaie du roy, & depuis évesque de Lombez».110
Troviamo una biografia accurata di Cosme nell'Histoire littéraire du regne de
Louis XIV. Sebbene non citi nemmeno un'opera del vescovo di Lombez, la biografia
delinea la vita del predicatore dalla formazione, tracciando la fioritura dell'eloquenza fino al successo mondano. Il risultato è un quadro preciso del modello del predicatore cristiano :
La province, Paris, la cour admirerent tour à tour son éloquence, & recueillerent les précieux fruits de son zèle. Tout dans ce grand homme annonçoit la piété
109MOROZZO (Carlo Giuseppe), Cistercii reflorescentis, seu congreg. Cisercio. Monasticarum B.
Mariæ Fuliensis in Galliaet Reformatorum S. Bernardi in Italia Chronologica Historia,
Bartolomeo Zappata, Torino, 1690, p. 41.
110FÉLIBIEN (Michel), Histoire de la ville de Paris, Paris, chez Guillaume Desprez et Jean Desessartz, 1725, t. II, p. 1165.
dont son cœur étoit rempli, & portoit l'édification partout. Il pensoit & parloit en apôtre, aussi ses discours nourris des paroles de l'écriture, & remplis des principes des saints peres, qui lui étoient familiers, étoient comme autant de traits de flâme qui dissipoient les ténébres de l'ignorance & de l'erreur, & qui allumoient dans les cœurs les feux de l'amour divin.111
Cosme compare nel secondo tomo della Bibliothèque générale des écrivains
de l'Ordre de Saint Benoît, pubblicato nel 1777. Rispetto alle altre fonti, in questo
dizionario troviamo una variante del cognome, Rougier, ma non c'è alcun dubbio sul fatto che si tratti di Cosme Roger, considerata la coincidenza di date e titoli. Della sua carriera di oratore ci dice: «Un merveilleux talent pour la prédication, beaucoup d'éloquence & d'onction ont fait voler le nom de Dom Cosme Rougier par tout le royaume de France, & lui ont ouvert un chemin aux premières dignités de l'église»112. Segue una breve ma precisa biografia e un elenco delle sue opere, che consiste nella lista completa113 delle cinque orazioni funebri a noi pervenute.