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2.3 Il materiale ‘precompositivo’

2.3.1 Impianto generale

Un cospicuo gruppo di manoscritti (appunti seriali, abbozzi e frammenti di partitura conservati presso la PSS e l’ABM) dimostra che l’elaborazione delle musiche per Il mio cuore è nel Sud fu preceduta da un’importante fase preparatoria e che Maderna lavorò al radiodramma con un approccio compositivo non dissimile da quello adottato per composizioni coeve.

Il riconoscimento di questi documenti è stato condotto solo di recente. Un primo insieme di manoscritti (dodici fogli singoli e un bifolio) è stato identificato nel 2001 da Angela Ida De Benedictis nel fondo Maderna della PSS. Più recentemente, nella preparazione della presente tesi di dottorato, esaminando il materiale non ancora identificato conservato nel Fondo Maderna della PSS e nell’ABM mi è stato possibile aggiungere alcuni importanti elementi a questo corpus di documenti: un folio e un bifolio conservati nella PSS e dieci pagine (copie fotostatiche dei manoscritti originali) rinvenute nell’ABM.131

L’insieme dei manoscritti permette di esaminare i diversi stadi del lavoro compositivo: da un nucleo di materiale iniziale alle successive rielaborazioni, fino agli abbozzi di partitura. La comprensione dei processi generativi del materiale ha un duplice valore: da un lato rivela le tecniche compositive adottate da Maderna e dall’altro permette di comprendere più in profondità la sua visione del dramma e le sue scelte drammaturgiche.

Infatti nel caso di Il mio cuore è nel Sud, il lavoro che precedette la stesura vera e propria della partitura non va inteso come un esercizio astratto dai contenuti del dramma, ma ebbe un ruolo determinante per definire l’orizzonte espressivo dell’intera opera. Maderna concepì l’attività di “precomposizione” (termine a cui si ricorre sovente nell’ambito della musica “seriale”) come il primo atto del “comporre” vero e proprio. L’analisi dei manoscritti rivela che, sin dalla definizione del primo nucleo di materiale, le scelte di Maderna rispondono alle problematiche inerenti alle funzioni

130 Michel Chion [1997] riporta molti esempi di trattamenti analoghi nel campo cinematografico. Tuttavia nel

caso di Il mio cuore è nel Sud l’ambiguità interpretativa che circonda il fischio è particolarmente rilevante, poiché è proprio a partire da questa ambivalenza che prende avvio il dramma.

131 Per un resoconto dettagliato dell’insieme dei documenti e delle identificazioni compiute nell’ambito della

narrative della musica in rapporto al racconto, ai personaggi e all’ambientazione. In altre parole, il progetto compositivo si delinea già a partire dai primi schizzi: in questo stadio iniziale, anche un elemento minimo (la successione di due accordi o di pochi motivi ritmici) o una serie dodecafonica sembrano rispondere ad una determinata funzione all’interno della musica di commento.

La partitura di Il mio cuore è nel Sud è quasi interamente concepita attraverso i piani seriali del materiale preparatorio, tuttavia non si può parlare di serie multiparametriche e di serialismo integrale. In questo caso infatti il lavoro di predeterminazione serve a Maderna esclusivamente per la distribuzione delle altezze e non per determinare i valori di durata delle note. Maderna introduce degli elementi di novità nel trattamento delle serie, ma non pensa ancora a distribuire altezze e durate a partire da un’unica riserva di materiale e da un medesimo processo di trasformazione. Salvo alcune eccezioni, nella quasi totalità della partitura l’organizzazione delle altezze segue criteri rigorosi, mentre l’articolazione ritmica e le scelte di orchestrazione sono trattate liberamente, a seconda delle esigenze espressive o dei riferimenti stilistici (come l’idea di ottenere un effetto vicino al “suono” del jazz).

In alcuni casi Maderna si appropria dei concetti di “inverso” e “retrogrado” e li applica anche alle durate. Ad esempio alle battute 64-101 ampi passaggi sono stati scritti realizzando il retrogrado esatto (anche dei valori ritmici) di sezioni precedenti. Inoltre nell’episodio di sole percussioni (le battute 141-180, che musicano la scena del litigio tra Ciro e Dolores) una sequenza ritmica di partenza (composta da suoni e pause) viene modificata “invertendo” la distribuzione dei pieni (suoni) e dei vuoti (pause).132

In quest’ultimo caso Maderna sembra intuire la possibilità di applicare ad una sequenza ritmica i processi di trasformazione che valgono per le serie di altezze, tuttavia per questa partitura non ci sono elementi sufficienti per ipotizzare una vera e propria serializzazione delle durate e l’impianto complessivo rimane ancora di matrice dodecafonica.133

I documenti che attestano il lavoro precompositivo si differenziano per numerosi aspetti: per luogo di conservazione (ABM e PSS); per materiale e formato (copie fotostatiche in ABM, originali manoscritti su carte di diverso formato in PSS); per differenze di contenuto (studi seriali e abbozzi di partitura), che, dal punto di vista genetico, posizionano i documenti in stadi diversi della composizione. Inoltre in entrambi gli archivi i documenti non sono disposti secondo una collocazione definitiva ed univoca. Per questo motivo è stato necessario raccogliere queste informazioni in un sistema di tabelle (in Appendice I); inoltre per permettere il riferimento ai manoscritti nel corso del testo, si è attribuita una sigla identificativa ad ogni documento.

La tabella 1 fornisce la numerazione e la collocazione dei fogli relativi al materiale preparatorio (indicati con un numero progressivo preceduto dalla sigla ‘MP’).

La tabella 2 è incentrata sulla descrizione degli abbozzi di partitura (indicati con un numero progressivo preceduto dalla lettera ‘A’); per ogni documento viene fornita la consistenza, il formato, la collocazione e le battute della partitura a cui gli abbozzi fanno riferimento.

132 L’episodio percussivo viene discusso nel dettaglio più avanti.

133 Per questo motivo lo studio della genesi compositiva verterà principalmente sull’organizzazione delle altezze,

La tabella 3 offre un quadro complessivo sui diversi stadi di composizione dell’opera, riassumendo la seguente analisi dei procedimenti compositivi.