• Non ci sono risultati.

Il ruolo dell’impresa sociale nel contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica nel Mezzogiorno

Francesco Amati, Marco Musella

2.4 Il ruolo dell’impresa sociale nel contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica nel Mezzogiorno

Un altro ambito nel quale le imprese sociali meridionali stanno dando un contri- buto di rilievo è quello del contrasto alla povertà educativa, inteso come insieme di azioni che favoriscono quell’accrescimento di capitale umano e sociale con- siderato oggi fatt ore importante per la crescita, anche economica, dei territori. In att esa di poter disporre di dati quantitativi e qualitativi più precisi su queste iniziative, è interessante proporre qualche considerazione sugli interventi rea- lizzati dall’impresa sociale “Con i Bambini”, organizzazione creata per att uare i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Come si vedrà a breve, pur non potendo identifi care – in termini di forme giuridiche – gli enti del terzo sett ore benefi ciari dei contributi erogati per la rea- lizzazione dei progett i, sembra chiaro che i soggett i che decidono di impegnarsi nella realizzazione di interventi così complessi e duraturi nel tempo possano es- sere considerati a vocazione “imprenditoriale” anche se non sempre sono “for- malmente” imprese sociali.

L’impresa sociale Con i Bambini – interamente partecipata da Fondazio- ne con il Sud – accompagna con la propria consulenza la gestione del Fondo

per il contrasto alla povertà educativa, istituito nel 2016 att raverso un proto-

collo d’intesa stipulato tra il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Presidente di Acri (l’associazione delle Fondazioni di origina bancaria).10

Come anticipato, si tratt a di una sorta di braccio operativo att raverso il quale vengono emanati i bandi progett uali e vengono individuate le modalità di asse- gnazione delle risorse economiche. Basti pensare che nel 2016, Con i Bambini ha pubblicato 10 bandi selezionando circa 400 progett i in tutt a Italia, tra cui 17 idee progett uali legate alle iniziative in cofi nanziamento con altri enti ero- gatori.11 Tra i principali ambiti di intervento, rientrano: l’off erta di servizi per la

prima infanzia; le azioni di contrasto alla dispersione scolastica, oltre che varie forme di disagio giovanile e devianza minorile; gli interventi innovativi dentro e fuori la scuola; il supporto ai minori vitt ime di maltratt amento e agli orfani di vitt ime di femminicidio; l’inclusione dei minori stranieri non accompagnati; le iniziative in cofi nanziamento con altri enti erogatori e quelle di progett azione partecipata avviate nelle aree del Centro Italia colpite dal sisma del 2016.

10 Tali fondi sono previsti dal Protocollo d’Intesa stipulato il 29 aprile 2016 in att uazione di quanto previsto dall’art. 1 della Legge n. 2018 del 28 dicembre 2015 – Legge di Stabilità 2016.

11 Per maggiori approfondimenti, cfr. Impresa sociale “Con i Bambini”: htt ps://www. conibambini.org/

cipazione della società civile alle politiche di contrasto alla criminalità organiz- zata. Essi, nel produrre beni e servizi ad alto contenuto sociale, ostacolano l’eco- nomia mafi osa, creano alternative di vita reali e pongono un argine al raff orzarsi dei sodalizi criminali sott raendo, anche dal punto di vista dei simboli del “potere”, terreno alle mafi e [Mosca e Musella, 2016].

Secondo la banca dati di Libera,9 nel 2018 sono 448 (Tabella 2.4) gli enti

di terzo sett ore operanti nel campo del riutilizzo sociale dei beni confi scati. In coerenza con la distribuzione sul territorio di questi beni, la parte più consi- stente, il 69%, è rappresentata da realtà operanti nella ripartizione territoriale Centro e Sud e il 31% nella ripartizione Nord. Di queste 448 organizzazioni, 123 sono cooperative sociali che hanno tra le loro att ività anche quella di riutilizzare per fi ni sociali i beni confi scati, ma, spesso, a prescindere della forma giuridica utilizzata, le iniziative realizzate sui beni dei mafi osi vengono portate avanti da realtà imprenditoriali con fi nalità sociali.

Enti di terzo sett ore concessionari di

beni confi scati Cooperative sociali e consorzi

v.a. % v.a. %

Nord 139 31,0 42 34,1

Centro e Sud 309 69,0 81 65,9

Totale 448 100,0 123 100,0

Tabella 2.4 Tipologia di soggett i impegnati nella gestione di beni confi scati alla criminalità

organizzata. Anno 2018. Valori assoluti e percentuali. Fonte: Elaborazioni proprie su dati Libera, aggiornati ad ott obre 2018.

Si tratt a, dunque, di iniziative che nel Sud hanno una rilevanza tangibile e che meriterebbero di essere favorite in modo più sistematico ed effi cace, sia per raf- forzarsi nella loro capacità produtt iva sia per incentivare una moltiplicazione, in territori diffi cili, di esperienze imprenditoriali costrutt ive ed effi cienti, in grado di generare buona produzione di beni materiali e/o servizi e buona occupazione, oltre ad una concreta azione per la coesione sociale.

Sarà poi necessario raccogliere dati più precisi su ciò che le imprese so- ciali realizzano oggi sui beni confi scati e sul contributo che esse danno allo svi- luppo economico e sociale dei territori nei quali operano, nel Mezzogiorno come nelle altre aree del Paese.

e lentezze nei processi di sviluppo che molti anni di politiche statali per il riequi- librio non sono riuscite a intaccare in modo signifi cativo.

Le organizzazioni del terzo sett ore possono favorire quei processi di ac- crescimento di capitale umano e sociale senza i quali i percorsi di sviluppo sono più faticosi e meno equilibrati. Tutt avia va riconosciuto che nell’ambito delle di- verse tipologie organizzative sono le imprese sociali quelle che con più concre- tezza e minori ambiguità possono accompagnare politiche pubbliche di svilup- po che vogliano aggredire realmente le diffi coltà economiche e sociali del Sud. Le imprese sociali, infatt i, meglio e più di altri soggett i (anche di terzo sett ore), si possono proporre, nello specifi co, come att ori di percorsi di rigenerazione urbana che hanno prospett ive di equilibrio dei conti di più lungo periodo, pos- sono essere interlocutori maturi e preparati nei processi di ammodernamento e innovazione dei servizi di cura e di prossimità, possono favorire la nascita e il consolidamento di iniziative nuove in ambito di agricoltura sociale, turismo responsabile, rinnovate vocazioni di accoglienza dei territori, valorizzazione dei beni culturali; tutt i bacini occupazionali e produtt ivi rispett o ai quali il Sud parte con una più che buona disponibilità di risorse idiosincratiche.

I progett i approvati, sostenuti con un contribuito di circa 281 milioni di euro, han- no l’obiett ivo di coinvolgere più di mezzo milione di bambini e ragazzi, insieme alle loro famiglie, che vivono in condizione di diffi coltà, quando non di vero e proprio disagio; si tratt a di iniziative che interessano dirett amente circa 6.600 organizzazioni, tra terzo sett ore, scuole, enti pubblici e privati.

Sono molte le aree tematiche per le quali Con i Bambini dà att uazione all’erogazione del Fondo, le più importanti legate ai seguenti bandi: Prima Infan- zia 0-6 anni, Adolescenza 11-17, Nuove Generazioni 5-14 anni, Un passo avanti, Ricucire i sogni, Cambio rott a, A braccia aperte, Un domani possibile, Non uno di meno e Comincio da zero. Prenderemo qui in esame il bando Adolescenza 11-17.

Nelle Regioni del Mezzogiorno d’Italia, isole comprese, sono stati approvati progett i per circa 28 milioni di euro (circa il 34% dei quasi 83 milioni disponibili a livello nazionale); anche se l’accorpamento tra alcune Regioni non rende il calco- lo del tutt o eloquente, è evidente che si tratt a di risorse rilevanti sopratt utt o per le Regioni del Sud dove le Fondazioni (ex-bancarie o di altro genere grant-making) sono quasi del tutt o assenti. La Figura 2.6 mostra i fi nanziamenti per Regione e rende chiara la opportunità che si è aperta con questa tipologia di bandi, grazie al sistema dell’imprenditorialità sociale, per bambini e ragazzi del Sud.

2.555.998,42 3.564.216,05 3.835.861,02 5.879.485,03 3.874.139,76 6.533.967,27 1.693.817,66 Molise, Abruzzo, Marche

Lazio Campania Basilicata, Calabria Sicilia Puglia Sardegna, Liguria 7 milioni 6 milioni 5 milioni 4 milioni 3 milioni 2 milioni 1 milione 0

Figura 2.6 Risorse destinate alle Regioni del Sud d’Italia nel bando Adolescenza di “Con i Bambini”.

Biennio 2016-2018. Valori in migliaia di euro. Fonte: Elaborazioni proprie su dati “Con i Bambini”.

2.5 Conclusioni

Le imprese sociali sono una componente importante del terzo sett ore che l’at- tuazione più piena della riforma del 2016-17 potrà ancor più mett ere al servizio della crescita civile del Paese. Quest’aff ermazione è valida per l’Italia tutt a, ma è ancor più pertinente per quell’area – il Mezzogiorno – che registra ancora ritardi

Capitolo 3

Il contributo dell’impresa sociale alla