La ricerca formazione per l’innovazione della didattica universitaria
3. L’innovazione della didattica dell’Università di Bologna: un modello che mette al centro studenti e studentesse
Dopo aver brevemente illustrato il quadro metodologico che sta alla base, orienta e ali- menta il modello per l’innovazione didattica dell’Università di Bologna, presentiamo in seguito i principi e le azioni che caratterizzano tale modello, all’interno di un quadro politi- co e valoriale che l’Ateneo bolognese ha definito sulla base del dibattito scientifico e acca- demico contemporaneo. Come abbiamo visto, nel corso degli ultimi decenni i sistemi di istruzione e formazione hanno avviato a livello internazionale e locale processi di riforma, trasformazione e innovazione, per adattarsi ai cambiamenti di società via via più complesse e per rispondere alla grande sfida dell’innalzamento dei livelli di istruzione dei cittadini e delle cittadine. L’accessibilità, l’inclusione, l’ampliamento dell’offerta formativa e, soprat- tutto, l’innalzamento continuo della qualità dei processi di insegnamento-apprendimento, sono al centro delle attuali politiche educative e del dibattito scientifico sull’istruzione e sulla formazione superiore.
L’European Forum for Enhanced Collaboration in Teaching (EFFECT) nell’ambito del- la European University Association, in base a un confronto internazionale delle più impor- tanti istituzioni educative europee, della European Higher Education Area (EHEA), ha sin- tetizzato nei 10 principi seguenti le istanze che caratterizzano gli attuali processi di innova- zione della didattica Universitaria. Si tratta di principi che hanno fortemente ispirato il mo- dello bolognese e che riportiamo di seguito:
«1. L'esperienza di apprendimento dell'istruzione superiore alimenta e consente la cre- scita degli studenti come cittadini attivi e responsabili, pensatori critici, risolutori di pro- blemi, attrezzati per l'apprendimento permanente.
2. L'apprendimento e l'insegnamento sono centrati sul discente. L'Università dovrebbe fornire opportunità di apprendimento su misura, che diano risposta ai bisogni e che tenga- no conto delle capacità di studenti diversi. Gli studenti sono attivamente coinvolti come co- creatori in tutti gli aspetti dell'esperienza formativa e condividono la responsabilità per il proprio apprendimento.
3. L'impegno per l'apprendimento e l'insegnamento è parte integrante dello scopo, della mission e della strategia dell'Università.
4. Le Università devono sviluppare strategie istituzionali per guidare sostenere, e pro- muovere attivamente l’impegno verso la qualità dei processi di insegnamento-apprendimento.
5. L'insegnamento e l’apprendimento sono un processo collegiale che implica una forte collaborazione interna e verso l’esterno. L'intera istituzione, compresi gli studenti, il persona- le amministrativo e tecnico sono attivamente coinvolti nell'apprendimento e nell'insegnamen- to. Opportunità nei settori privato, pubblico e del volontariato sono essenziali per consentire a studenti e laureati di svolgere ruoli significativi in una società in continua evoluzione. I processi di apprendimento e insegnamento promuovono la responsabilità sociale.
6. L'apprendimento, l'insegnamento e la ricerca sono interconnessi e si arricchiscono a vicenda. Il collegamento tra ricerca e istruzione è essenziale per stimolare l'innovazione e la creatività nell'esperienza didattica e per far progredire la conoscenza.
7. L'insegnamento è fondamentale per la pratica accademica ed è riconosciuto come un'attività professionale qualificata, promossa attraverso il reclutamento, la formazione del personale (inclusa la formazione continua) e adeguati programmi di promozione. Le Uni- versità promuovono la ricerca sulle proprie pratiche di apprendimento e insegnamento.
8. La comunità universitaria esplora attivamente una grande varietà di approcci didattici, tenendo conto delle diversità degli studenti e delle discipline. La programmazione della didat- tica si realizza in base alla conoscenza dei contenuti disciplinari, delle strategie e dei modelli di insegnamento e apprendimento e dei dati valutativi relativi ai progressi degli studenti.
9. Risorse e strutture sostenibili sono necessarie per supportare e consentire i processi di- dattici. Occorrono finanziamenti appropriati e sostenibili per sviluppare e innovare la didattica. 10. La Quality Assurance rappresenta uno strumento per sostenere le Università in pro- cessi di miglioramento continuo e di promozione di una cultura che coinvolga tutti nella comunità accademica nell'assicurare e migliorare la qualità dell'apprendimento e dell'in- segnamento.» (EFFECT_EUA 2017 pp. 1-2, Loukkola, Peterbauer 2019).
In linea con tali premesse e sulla base dei percorsi di ricerca valutativa sopra menzionati il modello per l’innovazione didattica dell’Università di Bologna (rappresentato grafica- mente nella figura n. 4) si basa su tre ambiti di azione o priorità. Si tratta di aree fortemente interconnesse e a cui corrispondono altrettante aree progettuali che si contaminano e ali- mentano a vicenda, per creare le condizioni per un’innovazione della didattica che mette al centro gli studenti e che si fa pratica costante, in un’ottica di continuo innalzamento della qualità dell’offerta formativa, coerentemente alle strategie scelte dall’Ateneo.
Fig. 4: L’innovazione didattica dell’Università di Bologna: un modello che mette al centro gli studenti 3.1 Priorità 1: studenti e studentesse
Gli studenti e le studentesse sono collocati al centro della progettualità didattico-forma- tiva di Unibo, come attori principali dei processi formativi. Gli studenti sono intesi non come fruitori, ma come costruttori e co-costruttori del proprio percorso di studio e appren- dimento. Gli apprendimenti non si fermano alla disciplina o alle discipline che sono oggetto del corso di studi, ma si estendono a competenze strategiche e trasversali, a saperi che sono cruciali per la valorizzazione del proprio potenziale e delle proprie risorse per la costruzio- ne di percorsi professionali futuri. A tal fine, è strategico integrare i percorsi formativi con attività curriculari e extra-curriculari, inserite nella carriera dello studente.
Le principali azioni attualmente indirizzate verso la priorità studenti e studentesse pos- sono essere sintetizzate come segue:
- implementazione di attività formative trasversali ai corsi di studio in tema di soft & social skills, un’offerta formativa trasversale agli ambiti disciplinari che prevede oltre 40 insegnamenti già disponibili (competenze per l’occupabilità e per essere strategici nel mercato del lavoro, imprenditorialità, literacy, informational literacy, multilinguismo e intercultura, diversity management, pensiero computazionale) - valorizzazione delle esperienze extracurriculari che possono rappresentare occasio-
ne di apprendimento e crescita, anche nell’ottica della cittadinanza attiva. (Attività delle associazioni studentesche, eventi della vita universitaria, ecc.);
- ulteriore sviluppo delle esperienze di mobilità;
- ampliamento e innovazione nelle esperienze di tirocinio. Organizzazione
Docenti
3.2 Priorità 2: i docenti
I docenti sono considerati come facilitatori o guide dei processi di apprendimento, colo- ro che sostengono gli studenti nell’acquisizione dei saperi disciplinari e delle competenze strategiche. In questo senso, la principale responsabilità nell’innovazione della didattica risiede in loro, quali attori principali dei processi di insegnamento e, allo stesso tempo, os- servatori privilegiati dei contesti formativi. Particolare importanza è riconosciuta alla di- mensione collegiale dei Consigli di Corso di Studio, quali luoghi del confronto sulla didat- tica e della costruzione di offerte formative coerenti e di qualità.
Riconoscere un ruolo chiave ai docenti nell’innovazione implica, come si è detto, il ri- conoscimento di alcuni elementi cruciali, che devono essere sostenuti e valorizzati:
- la motivazione personale e istituzionale di docenti e ricercatori, - la loro disponibilità ad essere coinvolti in processi riflessivi e critici,
- la motivazione a contribuire alla costruzione della professionalità didattica propria e dell’intera comunità accademica, in coerenza con quanto richiesto dalle strategie dell’Ateno,
- la possibilità di un riconoscimento alla competenza didattica.
Le principali azioni orientate ai docenti, coerentemente con il quadro sopra descritto, possono essere sintetizzate come segue:
- azioni specifiche di accompagnamento e supporto formativo ai Corsi di Studio per alimentare l’innovazione didattica attraverso un approccio basato sulla ricerca (mo- dello della Ricerca Formazione- Formative Educational Evaluation);
- laboratori di formazione per i docenti per valorizzare e aggiornare le competenze già in essere;
- formazione dei docenti neoassunti attraverso un percorso di cittadinanza organizza- tiva e per lo sviluppo delle competenze di didattica e ricerca;
- formazione linguistica ai docenti coinvolti in attività didattiche internazionali; - messa a punto di strategie e azioni per il riconoscimento e valorizzazione dell’im-
pegno dei docenti nella didattica e nell’innovazione didattica (istituzione di un “Os- servatorio della Didattica”).
- creazione di una “comunità” di docenti Unibo per la didattica: AlmaDclub, un grup- po che si incontra periodicamente per discutere e condividere esperienze per l’inno- vazione della didattica;
- promozione di momenti di confronto, a livello di Ateneo. dipartimentale o nei Corsi di Laurea sulle “buone pratiche” per l’innovazione didattica realizzate da singoli docenti o da piccoli gruppi (Vetrina delle buone pratiche). E al livello del Corso di Studio per la condivisione e diffusione delle buone pratiche per una gestione in qua- lità del corso stesso.
3.3 Priorità 3: il contesto organizzativo
L’Università di Bologna è un’organizzazione che apprende e che, per sostenere l’inno- vazione dei processi didattici con al centro studenti e docenti, si fa promotrice di innova- zione anche dal punto di vista si fa promotrice di innovazione anche dal punto di vista della progettazione dei sistemi organizzativi e di gestione.
In questi termini, vengono ideati e potenziati i processi organizzativi e gestionali di sup- porto alle altre due priorità, attraverso la creazione di un contesto adeguato che realizzi le condizioni istituzionali e infrastrutturali per la promozione e lo sviluppo di innovazione nella didattica, in tutti gli ambiti e a tutti i livelli.
In questa direzione è stato costituito un “Centro per l’innovazione della Didattica” che, attraverso il coordinamento del Settore Quality Assurance e Innovazione didattica, assicura il funzionamento di un contesto adatto a realizzare i presupposti istituzionali per la promozione e lo sviluppo del sistema per la qualità e l’innovazione della didattica, intervenendo così su tutti gli ambiti e a tutti i livelli utili per attivare processi virtuosi di crescita e miglioramento.
Le azioni organizzative a sostegno dell’innovazione didattica possono essere sintetizza- te nei seguenti punti:
- creazione di una unità organizzativa dedicata a “Quality Assurance e Innovazio- ne didattica”;
- creazione di un “osservatorio della didattica” per valorizzare l’impegno didattico del docente, introducendo metodologie di valutazione orientate al monitoraggio e al supporto dell’attività in aula;
- lancio di un bando per l’innovazione didattica che promuova una progettualità col- legiale per l’innovazione della didattica e contribuisca a sostenere e finanziare le azioni di innovazione dei vari Corsi di Studio;
- progettazione e realizzazione di spazi e aule dedicate all’innovazione didattica pres- so diversi distretti e campus.
- potenziamento delle azioni di supporto all’erogazione di attività formative attraver- so l’uso di MOOCs e open educational resources.
- sviluppo di nuove tecnologie di supporto all’apprendimento attivo che si integrino con quelle attualmente disponibili per il supporto alle attività formative istituzionali. - progettazione europea dedicata alla didattica universitaria (Lifelong Learning Program).