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Integrazione funzionale e logistica tra Ministero per le Attività produttive, Ministero degli Affari esteri ed Ice

Nel documento Quaderni del MIPA (pagine 86-98)

per l'integrazione

4.3 Integrazione funzionale e logistica tra Ministero per le Attività produttive, Ministero degli Affari esteri ed Ice

Nel marzo del 2004 il Ministero per le Attività produttive, il Ministero degli Affari esteri e l’Ice hanno firmato una convenzione operativa che traccia il quadro di riferimento per l’integrazione funzionale e

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logistica tra ambasciate, consolati e uffici Ice accreditati presso i paesi esteri come “Sezioni per la promozione degli scambi” delle ambasciate italiane e dei consolati stessi. I principali obiettivi sono:

la razionalizzazione della rete estera dell’Ice, per ottimizzare

le risorse con quelle disponibili presso le rappresentanze diplomatiche e gli uffici consolari;

il coordinamento della rete delle unità operative degli uffici

Ice all’estero con la rete diplomatico-consolare e la realizzazione di ambiti logistici ed organizzativi comuni fra sedi Ice e Ministero degli Affari esteri con l’obiettivo di "fare sistema" tra le istituzioni italiane e sostenere l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ponendo le basi per la creazione di Sportelli unici per le imprese nei paesi esteri (Sportelli Italia).

L’accordo rappresenta la conclusione della strategia indicata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nella IV Conferenza degli Ambasciatori del 2002 e nel d.d.l. recante le misure per l’internazionalizzazione delle imprese e l’istituzione degli Sportelli Italia all’estero.

Il documento di orientamento operativo sulle attività di servizio alle imprese svolte dalle ambasciate, dai consolati e dagli uffici Ice all’estero, diramato in attuazione della Convenzione operativa, indica le forme di coordinamento operativo tra istituzioni in riferimento alle nove linee di attività da esse svolte (Tabella 3).

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Tabella 3.

Attività di servizio alle imprese svolte da ambasciate, consolati e uffici ICE all’estero

LINEE DI ATTIVITÀ

FUNZIONI INTERVENTI OPERATIVI

1. promozione dei prodotti del Made in Italy

Iniziative promozionali previste dal Programma promozionale ICE, dai Tavoli e dagli Accordi di programma di settore MAP – Regioni - Associazioni di categoria, nonché Unioncamere, Assocamerestero, università e sistema Fiere.

Le sezioni economico – commerciali delle ambasciate collaborano e realizzano iniziative promozionali, valorizzando il raccordo con le attività promozionali degli uffici ICE, con gli addetti scientifici e tecnologici e gli Istituti di cultura.

Le sezioni economico – commerciali delle ambasciate e dei consolati e degli uffici ICE hanno

istituzionalizzato riunioni periodiche di

coordinamento delle attività promozionali. Esse sono estese ad ENIT, Istituti di cultura, CCIAA italiane all’estero e altri soggetti italiani organizzati.

Dalle riunioni scaturiscono entro il mese di marzo di ogni anno le proposte per il Piano Promozionale annuale, trasmesse rispettivamente ad ICE, MAP e MAE.

Il Piano promozionale, elaborato da ICE sulla base delle Linee direttrici dell’attività promozionale del MAP viene presentato al Comitato consultivo, al quale il MAE propone le proprie valutazioni, per la successiva

approvazione da parte del MAP.

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LINEE DI ATTIVITÀ

FUNZIONI INTERVENTI OPERATIVI

2. assistenza per l’internazionaliz zazione

Gli uffici ICE offrono, in conformità agli indirizzi del MAP, servizi di assistenza per sviluppare e consolidare i rapporti nei mercati esteri, servizi di consulenza agli investitori, reperimento di fonti di finanziamento, assistenza contrattuale, assistenza per l’apertura di uffici all’estero e per il reperimento di personale, informazioni commerciali e riservate sui partner, supporto alla soluzione di controversie, piani di marketing personalizzati.

Le sezioni economico – commerciali delle ambasciate e dei consolati sostengono gli interessi delle imprese italiane con azioni di supporto ed interventi presso le autorità dei paesi di accreditamento, in particolare in relazione a gare per appalti, commesse pubbliche, accesso al mercato, protezione degli investimenti.

Gli uffici ICE e le sezioni economico-commerciali delle ambasciate e dei consolati si informano reciprocamente circa l’assistenza prestata a beneficio delle imprese, nel rispetto delle esigenze di riservatezza. Al riguardo, i rapporti di servizio predisposti periodicamente dagli uffici ICE sono trasmessi anche ai capi delle sezioni economico-commerciali delle ambasciate e dei consolati, i quali, a loro volta, informano periodicamente gli uffici ICE circa le azioni di supporto e gli interventi presso le autorità locali.

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LINEE DI ATTIVITÀ

FUNZIONI INTERVENTI OPERATIVI

3. informazione agli operatori economici e reti informatiche

Nel quadro della valorizzazione delle reti informatiche esistenti, gli uffici ICE forniscono servizi di informazione circa i mercati esteri e il mercato italiano grazie al SINCE97 e realizzano inoltre servizi informativi personalizzati.

Le sezioni economico-commerciali delle ambasciate e dei consolati raccolgono informazioni circa le opportunità derivanti da gare d’appalto, privatizzazioni, progetti di lavori pubblici in via di

programmazione e le veicolano alle imprese tramite il sistema Ex-Tender. Talune sedi diffondono inoltre bollettini-paese o cronache economiche. Sono stati istituzionalizzati i Rapporti paese semestrali congiunti ambasciate-uffici ICE98.

L’ICE installerà il sistema SINCE presso le rappresentanze diplomatico-consolari, laddove non siano presenti uffici ICE e presso l’area internazionalizzazione del MAP, formando i funzionari economico-commerciali del MAE e del MAP all’uso e all’alimentazione del sistema informativo stesso.

Verrà perfezionata l’interconnessione e l’integrazione dei sistemi SINCE e Globus per razionalizzare e migliorare i prodotti informativi esistenti. Gli uffici ICE e le sezioni economico-commerciali delle ambasciate e dei consolati si coordineranno nella raccolta, selezione e aggiornamento delle informazioni. 97

Sistema informativo nazionale per il commercio estero, accessibile ai siti http://www.ice.it e

http://italtrade.com.

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LINEE DI ATTIVITÀ

FUNZIONI INTERVENTI OPERATIVI

4. attrazione degli IDE verso l’Italia

Gli uffici ICE, che dispongono di Desk per l’attrazione degli IDE verso l’Italia, attuano il Piano promozionale per il marchio Investintaly99

Le sezioni economico-commerciali delle ambasciate e dei consolati collaborano con gli uffici ICE nella promozione del marchio

Investintaly e nelle azioni di marketing territoriale. 5. comunicazione e immagine dell’Italia Le sezioni economico-commerciali delle ambasciate e dei consolati collaborano con gli uffici ICE per trasmettere informazioni nei paesi di accreditamento sugli sviluppi economici, culturali e sociali dell’Italia, quali Newsletter o inserti in quotidiani e periodici. Tali iniziative mirano a creare un quadro di riferimento favorevole alla

penetrazione delle nostre imprese e ad elevare l’immagine positiva dell’Italia come luogo ove investire.

Le sezioni economico-commerciali delle ambasciate e dei consolati collaborano con gli uffici ICE nella realizzazione di iniziative di comunicazione e di immagine dell’Italia, in coerenza con le linee direttrici delle rispettive Amministrazioni di appartenenza. 6. aggregazione delle comunità d’affari italiane all’estero Le sezioni economico-commerciali delle ambasciate e dei consolati collaborano con gli uffici ICE per stimolare l’aggregazione tra l’Italia e il paese di accreditamento, valorizzando le realtà associative esistenti.

Le sezioni economico-commerciali delle ambasciate e dei consolati collaborano con gli uffici ICE alla realizzazione di iniziative per promuovere l’aggregazioni delle comunità d’affari, quali ad esempio l’istituzione di riconoscimenti per iniziative imprenditoriali meritevoli, in stretto contatto con le CCIAA italiane all’estero, le delegazioni ENIT e gli Istituti italiani di cultura.

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LINEE DI ATTIVITÀ

FUNZIONI INTERVENTI OPERATIVI

7. visti d’affari Le ambasciate e i consolati forniscono visti d’affari agli operatori economici nei paesi stranieri per i quali vige l’obbligo di visto. Le sezioni economico-commerciali delle ambasciate e dei consolati provvedono all’istruttoria per la concessione dei visti per affari e a tutte le verifiche ed accertamenti necessari, in

collaborazione con gli uffici ICE, per quelle richieste presentate da operatori d’affari stranieri che intendono recarsi in Italia.

A tal fine le sezioni economico-commerciali delle ambasciate e dei consolati si avvarranno di tutti gli strumenti ritenuti idonei, costituendo elenchi regolarmente aggiornati di operatori ed imprese ritenute affidabili. Esse comunicheranno,quindi, agli Uffici visti il proprio parere in merito al rilascio del visto in questione.

Gli uffici ICE collaboreranno con le ambasciate e i consolati nella raccolta degli elementi utili ad accelerare il rilascio dei visti d’affari, nei modi indicati dai competenti Uffici MAE.

Le sezioni economico-commerciali delle ambasciate e dei consolati e gli uffici ICE accresceranno gli sforzi in atto per segnalare alle imprese italiane la possibilità di indicare in anticipo i nominativi degli imprenditori stranieri a cui concedere i visti.

8. formazione del personale

Il rafforzamento del raccordo operativo tra le sezioni economico-commerciali delle ambasciate e dei consolati e gli uffici ICE sottende l’esigenza di formare i funzionari del MAE, del MAP e dell’ICE circa le procedure e le consuetudini delle tre istituzioni.

Il MAE, il MAP e l’ICE favoriranno l’applicazione dei funzionari MAE, MAP ed ICE per periodi di formazione

rispettivamente presso la sede centrale dell’ICE, del MAE e del MAP.

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LINEE DI ATTIVITÀ

FUNZIONI INTERVENTI OPERATIVI

9. integrazioni logistiche

In alcune sedi si è provveduto a realizzare integrazioni logistiche tra sezioni economico-commerciali delle ambasciate e dei consolati e gli uffici ICE, nello spirito dell’art. 4 della Legge Finanziaria 2004, che consente al MAE di concedere all’ICE spazi nelle ambasciate e nei consolati in comodato gratuito.

Il Capo della sezione economico-commerciale dell’ambasciata e del consolato e il Direttore dell’ufficio ICE avranno di norma postazioni in uffici adiacenti.

Il Capo della missione diplomatica, nell’esercizio delle proprie responsabilità in materia, verificherà che le relative attività si svolgano nel rispetto dei parametri di sicurezza previsti, tenendo anche conto di specifiche situazioni locali e di quanto fanno in analoghe situazioni i maggiori

partner dell’U.E. e del

G8.

Fonte: convenzione operativa Map-Mae-Ice (marzo 2004) Elaborazione: Consorzio MIPA

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4.4 Conclusioni

Sebbene l’iter parlamentare del disegno di legge sugli Sportelli Italia

non sia ancora concluso100, si delineano forme di sperimentazione di

modelli configurabili, seppure in senso lato, come Sportelli Italia. La

loro realizzazione si potrà basare, infatti, su tre esperienze101 che,

sebbene si prefigurano come strutture meno articolate, si possono delineare come esempi applicativi dell’idea di Sportello unico all’estero. In particolare si fa riferimento a:

1. desk informativi come quelli, ad esempio, collocati presso la

sede dell’Ice; si tratta di Sportelli che forniscono informazioni relative agli strumenti di supporto alle imprese localizzati nei paesi esteri, oltre che su quelli in Italia. Si tratta di strutture di prima assistenza sia agli operatori italiani, sia a quelli del paese ospitante, che vogliono investire in Italia o commerciare con operatori italiani. Tali operatori possono eventualmente essere indirizzati presso le sedi delle Camere di commercio all’estero, dell’Ice, dei consolati o delle ambasciate o presso le sedi delle Regioni (ove presenti);

2. Casa Italia a Tirana. In questa sede, inaugurata nel novembre

del 2003 in un unico edificio, operano gli addetti della sezione commerciale dell’ambasciata e dell’Ice (alcune Regioni avrebbero chiesto di parteciparvi). In questo unico luogo è perciò possibile fornire una serie di servizi relativi agli strumenti, che possono quindi beneficiare di una configurazione comune;

100

Nel disegno di legge “Misure per l’internazionalizzazione delle imprese, nonché delega al Governo per il riordino degli enti operanti nel medesimo settore” è comunque previsto che la definizione delle modalità operative di costituzione e organizzazione degli sportelli unici all’estero avvenga attraverso successiva regolamentazione.

101

A. Urso, Map, Le politiche del Governo per l’internazionalizzazione: ruolo e sviluppo degli Sportelli regionali, Atti del convegno “Per il successo internazionale dell’impresa”, Firenze, dicembre 2003.

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3 . Sportelli Antenna, come nel caso dei venticinque Sportelli

aperti dalla Lombardia in altrettanti paesi, integrati con le sedi estere dei partner istitutivi degli Sprint.

L’obiettivo è quello di arrivare ad aprire, tra Sportelli antenna e Casa Italia, circa quaranta sedi nelle varie realtà estere, con priorità per le aree geografiche nelle quali la presenza di istituzioni italiane è di particolare importanza per le imprese italiane. In alcuni casi si tratterebbe di semplici razionalizzazioni di risorse, come nei piccoli paesi per i quali si può pensare che lo Sportello, o meglio l’ufficio Ice, trovi ospitalità presso l’ambasciata. In altri casi si può ipotizzare la realizzazione di desk informativi presso l’Ice; in altri ancora, è ragionevole puntare sulla realizzazione di vere e proprie Casa Italia, soprattutto nelle aree nelle quali siano presenti numerosi potenziali

partner commerciali e produttivi per le imprese italiane.

Il desk informativo assolve alla funzione di prima assistenza e orientamento per le imprese ma non risponde al principio di unicità del referente amministrativo, caratteristica fondamentale sia degli Sprint regionali che degli Sportelli unici all’estero; Casa Italia, pur essendo interpretabile anch’essa come un’esperienza di promozione e di razionalizzazione degli interventi in materia di internazionalizzazione, anticipa solamente alcune delle specificità che caratterizzano gli Sportelli unici all’estero.

Quello che tuttavia il disegno di legge prefigura non è soltanto la diffusione all’estero di interlocutori unici a cui le imprese possano rivolgersi, ma un più generale riassetto organizzativo del settore, che sappia garantire una maggiore funzionalità degli enti che si occupano di internazionalizzazione e la necessaria coerenza tra le politiche economiche e commerciali e le attività di coordinamento e di tutela degli interessi italiani all’estero.

La sola concentrazione in un’unica sede di enti diversi, tuttavia, non risolve le difficoltà legate ad un assetto frammentato e non razionale delle competenze. Gli Sportelli unici all’estero sono stati pensati come strutture attraverso le quali “raccordare tutte le

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componenti del sistema Italia all’estero”102, siano esse partecipanti

necessari o eventuali103 allo Sportello stesso; il suddetto raccordo va

pertanto inteso non solo in termini logistici ma soprattutto in termini funzionali e operativi, al fine di dare attuazione in modo efficace alle misure di sostegno all’internazionalizzazione.

Per quel che riguarda Casa Italia in Albania, denominata Sportello unico per le imprese a Tirana, proposto come modello, seppure non ancora compiuto, della Casa Italia all’estero, colpisce a parere di chi scrive la difficoltà nel reperimento di informazioni sull’esperienza medesima. Sul web sono presenti poche informazioni, pubblicate nel sito internet dell’ambasciata di Tirana, dove è attiva una sezione dedicata allo Sportello unico per le imprese, che offre i recapiti di due soggetti: Ufficio Ice e Ufficio commerciale dell’ambasciata. Non essendovi traccia alcuna della presenza di altri soggetti istituzionali, sono stati effettuati dei tentativi di contatto diretto con lo Sportello, che non hanno sostanzialmente avuto esito nonostante le richieste d’intervista inoltrate ai due rappresentanti istituzionali della sede.

Quanto alla rappresentanza presso la sede di altre istituzioni oltre a quelle indicate, non si è avuto riscontro alcuno, nemmeno sul lato dell’indagine applicata condotta con rilevazione diretta sugli Sprint e sulle forme d’integrazione regionale all’estero (riportata nel capitolo sette). I dati rilevati non confermano la presenza di Regioni italiane nello Sportello unico per le imprese di Tirana: nessuna di esse risulterebbe, infatti, avere rappresentanze o forme di rappresentanza a Tirana, né singolarmente, né in cooperazione interistituzionale con le amministrazioni centrali.

Nel ultimi mesi del 2004, d’altronde, le intese interistituzionali hanno portato all’avvio dei lavori per l’apertura a Berlino dello Sportello unico del Made in Italy, prevista per la metà

102

Disegno di legge, articolo 1, comma 3.

103

La distinzione tra partecipanti necessari ed eventuali è riferita ai soggetti che è previsto partecipino allo Sportello unico all’estero – uffici nel paese estero di ICE, ENIT , CCIAA italiane all’estero – e quelli che eventualmente possono farvi parte.

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del 2006. Si tratta di un progetto pilota per gli altri “Palazzi Italia” programmati in altri paesi, quali Mosca, Pechino e New York. La sede, di particolare prestigio e geograficamente collocata nel cuore della capitale tedesca, è destinata ad ospitare contemporaneamente mostre, eventi culturali e commerciali. I soggetti partecipanti, attuatori dell’iniziativa “Palazi Italia”, sono la Fiera di Milano S.p.A., la Simest S.p.A. e Tecno Holding, che hanno costituito una società finalizzata all’attuazione del progetto “Italian System for Business”, la quale ha acquisito un intero stabile nel quale verrà insediato lo Sportello Italia in Germania.

Se così fosse se ne potrebbe dedurre che, al momento attuale, l’unica forma consolidata che tende alla rappresentanza unitaria all’estero è riferibile a quella logistico funzionale introdotta con la convenzione Map-Mae-Ice. A questa iniziativa, naturalmente, se ne associano altre di tipo indiretto, oltre che quelle riportate nelle intenzioni del d.d.l. di riordino del sistema di sostegno all’internazionalizzazione d’impresa e di introduzione degli Sportelli Italia.

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Modello a rete, ipotesi

interpretativa dei processi

Nel documento Quaderni del MIPA (pagine 86-98)