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Processo istitutivo dello Sprint Toscana

Nel documento Quaderni del MIPA (pagine 180-185)

di integrazione orizzontale

9.1 Processo istitutivo dello Sprint Toscana

La Regione Toscana ha istituito lo Sprint nel mese di novembre del 2000, data in cui veniva sottoscritta l’intesa tra l’allora Ministero del commercio con l’estero e la Regione Toscana. Lo scopo era quello di promuovere in maniera coordinata il processo d'internazionalizzazione e di sviluppo degli scambi commerciali a sostegno del sistema produttivo regionale.

L’intesa, come l’esperienza dimostra, rappresenta il documento intermedio di un iter che origina da un accordo di programma e si conclude con il protocollo/convenzione operativa (Tabella 14).

L’accordo di programma sottoscritto il 13 marzo 1995 dal Ministero del commercio estero e dalla Regione Toscana prevedeva, tra le sue finalità, la realizzazione di una stretta collaborazione tra i due livelli istituzionali per il miglioramento del sostegno al sistema produttivo toscano, in particolare nel processo di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. L’accordo proseguiva con la descrizione degli obiettivi programmatici che riassumevano in parte il senso e le funzioni che successivamente verranno ricoperti dallo Sprint Toscana e, più in generale, dall’Agenzia di promozione economica in cui esso avrebbe trovato collocazione organizzativa e funzionale. Nell’accordo veniva coinvolto l’Ice che avrebbe dovuto stipulare apposite convenzioni annuali dirette alla regolamentazione delle iniziative e dei progetti congiunti. La durata dell’accordo era triennale e se ne prevedeva il tacito rinnovamento per un periodo analogo salvo disdetta di una delle parti.

Allo scadere del 2000 veniva siglata l’Intesa istitutiva, a pochi mesi dall’approvazione da parte del Cipe della delibera n. 91/2000, con cui si dava compimento al processo di autorizzazione

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per l’avvio degli Sprint. Con la sottoscrizione di questo documento la Regione, il Ministero per il commercio con l’estero, l’Ice, la Sace S.p.A., la Simest S.p.A. e l’Unioncamere Toscana, convenivano sulla costituzione dello Sportello, prevedendo la sua collocazione presso

l’Apet, oggi Toscana promozione116.

L’obiettivo dell’intesa era quello di “favorire una maggiore diffusione sul territorio degli strumenti comunitari, nazionali e regionali di politica commerciale verso l’estero e di fornire un supporto semplificato e coordinato ai progetti di promozione dell’export e di internazionalizzazione, con particolare riferimento alle PMI”.

L’intesa prevedeva che il Ministero per il commercio estero (oggi Ministero per le Attività produtttive) d’intesa con la Regione esercitasse una funzione di indirizzo, mentre il coordinamento dell’attività dello Sportello fosse affidata ad un Comitato, appositamente costituito, presieduto dall’Assessore regionale alle attività produttive, composto da un direttore generale del Ministero (o un suo rappresentante) e da un rappresentante, rispettivamente, dell’Ice, della Sace S.p.A. e della Simest S.p.A.. Avrebbero potuto partecipare al Comitato tutti i soggetti associati allo Sportello che, nello svolgimento dei suoi lavori, si sarebbe con il Comitato tecnico

istituito presso l’Agenzia117.

Il 7 dicembre 2001, all’intesa seguiva un rotocollo operativo tra Ministero per le Attività produtttive, Regione, Ice, Sace S.p.A. e Simest S.p.A., Unioncamere regionale e l’allora Apet, in cui erano esplicitati gli oneri a cui i diversi sottoscrittori dovevano attenersi nel sostenere le attività dello Sportello. Gli articoli del protocollo delineavano un assetto organizzativo a stella, costituito da un nucleo centrale (collocato presso l’Agenzia Toscana promozione), il Comitato di coordinamento, e da un numero, in prospettiva crescente, di soggetti associati allo Sportello nel processo di internazionalizzazione delle attività produttive locali.

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Agenzia di promozione economica della Toscana istituita con L.R. 28 gennaio 2000, n. 6.

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L’istituzione di un’Agenzia per la promozione economica territoriale in Toscana (Toscana promozione) nasce in seguito al trasferimento di funzioni e compiti amministrativi dal centro alla

periferia118, in particolare in materia di artigianato, industria, fiere e

mercati, commercio turismo, sport, internazionalizzazione delle imprese e Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.

L’Agenzia promuove, in una logica unitaria, l’integrazione e lo sviluppo di azioni intersettoriali di promozione economica e di sostegno ai processi di internazionalizzazione del sistema economico toscano caratterizzato dalla presenza di quattro principali aree produttive, e cioè:

un’area di produzione agro alimentare ispirata al concetto di

qualità;

un sistema tradizionale di distretti industriali e artigianali

operanti nel comparto del made in Italy;

un nucleo industriale costituito da poche imprese ad alta

tecnologia, la cui proprietà, per la maggior parte, è esterna alla regione;

un vasto settore terziario che può contare sulle risorse

paesaggistiche e ambientali del territorio.

Queste quattro colonne portanti del sistema economico-produttivo della Regione condividono tuttavia uno stesso elemento di debolezza: il modello tradizionale di piccola impresa. Questo modello, capace di esprimere livelli elevati di qualità e originalità dei prodotti, risulta inadeguato a sostenere il confronto con la concorrenza delle economie emergenti. Le piccole imprese (in maggiore misura quelle artigiane che quelle industriali) sono ancora troppo concentrate su funzioni tecnico – produttive e poco inclini a presidiare funzioni strategiche che gli consentirebbero un efficace accesso a segmenti di mercato a maggior valore aggiunto (marketing, R&S, commerciale, altro).

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Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”.

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Una simile circostanza non favorisce certo la ripresa di un’economia chiaramente in difficoltà in particolare per quanto riguarda le esportazioni sul cui declino hanno inciso fatti contingenti, come l’apprezzamento dell’euro sul dollaro, ma anche la progressiva penetrazione nel mercato mondiale di paesi emergenti dell’Asia e dell’Europa orientale. La politica della qualità e della diversificazione dei prodotti portata avanti dalle nostre imprese non è stata sufficiente a contrastare la concorrenza di nuovi competitors che, ad una capacità di produzione merci qualitativamente alta, riescono ad associare una politica di prezzi contenuti alla vendita.

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Tabella 14.

Percorso istitutivo dello Sprint Toscana, cronologia dei provvedimenti normativi adottati nel quinquennio 1995-2001

Provvedimenti nazionali Provvedimenti regionali

1995

Accordo di programma tra la Regione Toscana e il Ministero del commercio con l’estero (16/03/95).

Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed Enti locali, per la semplificazione

amministrativa e la razionalizzazione del sistema nazionale di promozione dell’internazionalizzazione (L. n. 59 del 15.03.1997, art. 24, comma 3).

Disciplina delle attività di promozione economica delle risorse toscane e di supporto al processo di internazionalizzazione nei settori produttivi dell'agricoltura, artigianato, piccola e media impresa industriale e turismo (L.R. 04/97, n.28, art.4 e 5).

1997

Riforma dell’Istituto per il commercio estero (L. n. 68 del 25.03.97, art. 3, comma 3).

1998

Attuazione della delega al Governo per la razionalizzazione del sistema nazionale di promozione dell’internazionalizzazione (d.lgs. n. 143 del 31.03.1998).

Intesa istitutiva dello Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle attività produttive stipulata tra il Ministero del commercio con l’estero e la Regione in ottemperanza a quanto previsto dall’accordo di programma istitutiva dello Sportello (06/11/ 00).

2000 Costituzione dell’Agenzia di promozione

economica della Regione in ordine al trasferimento di funzioni in materia di promozione economica dallo Stato alle regioni (L.R. 01/00, n.6).

2001

Approvazione, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Regolamento di semplificazione dei procedimenti relativi alla concessione di agevolazioni, contributi, incentivi e benefici per lo sviluppo delle esportazioni e per l'internazionalizzazione delle attività produttive (schema di regolamento del 19.01.2001, adottato con D.P.R. n. 161 del 9.02.2001)

Protocollo operativo per l’avvio dello Sportello in attuazione dell’intesa sottoscritta dall’allora Ministero del commercio con l’estero e la Regione Toscana (07/12/01).

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