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3.6. FRANCE INSOUMISE

3.6.2. L‟esordio alle presidenziali del 2017

Già dal titolo del programma: “La force du peuple”, s‟intuisce il ruolo centrale che ricopre il popolo per France Insoumise. La missione degli indomiti è quella di fare da portavoce ai “cittadini” (citati 4 volte) e tutelare i loro interessi. La parola chiave del loro progetto elaborato con lo scopo di garantire un avvenire comune è “Uguaglianza” (ricorre 15 volte nel documento); come ogni partito del popolo (ricorre 13 volte) che si rispetti France Insoumise s‟impegna

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http://www.france-politique.fr/election-presidentielle-2017.htm (accesso 18 agosto 2018).

78 https://www.senso-comune.it/rivista/oltreconfine/la-france-insoumise-fronte-al-suo-destino/ (accesso 18 agosto 2018). Fonte: https://www.google.it/search?biw=1229&bih=568&tb m=isch&sa=1&ei=04d9W7POGceIrwSWwITgDA&q=fra nce+insoumise+presidentielles+2017&oq=france+inso umise+presidentielles+2017&gs_l=img.3...90950.9682 7.0.97055.58.35.2.0.0.0.201.3788.12j21j1.34.0....0...1c .1.64.img..34.4.377...0i19k1j0i30i19k1j0i30k1j0i5i30k1 j0i8i30k1.0.S1KnHAz3Z0w#imgrc=WllwmIPH8_Rb8M: Figura 3.6. Manifesto elettora di Mélenchon alle presidenziali

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ad assicurare l‟equità sociale ed economica tra i suoi elettori. Andando più nel dettaglio, il programma propone l‟égalité tra uomini e donne in ambito lavorativo nonché nei salari, garantendo uguali diritti e combattendo il sessismo. La priorità degli indomiti è la preservazione del bene “comune” (presente 7 volte nel testo). Il popolo autentico, unico legittimo detentore del potere s‟identifica, sulle stesse orme del partito lepenista, con i “lavoratori” (citati 4 volte); in particolare, si pone l‟accento sulla dimensione prettamente aziendale tramite numerosi riferimenti all‟“impresa” (nominata 15 volte) e conseguentemente ai “consumatori” (2 volte) e agli “artigiani” (presente 1 volta nel testo). Diversamente dal FN si riserva un‟attenzione particolare alla comunità “contadina” (rilevata 7 volte nel programma). Come è facilmente deducibile non si rilevano eccessivi rimandi alla dimensione “nazionalista”. Non a caso pochi sono i richiami ad essa dedicati in quanto sia “Nazione” sia “territorio” ricorrono rispettivamente 7 e 3 volte, un numero decisamente esiguo rispetto al programma del Fronte Nazionale analizzato precedentemente.

Dal punto di vista ideologico emerge sin dalle prime righe una netta contrapposizione tra la Francia dei “francesi” (citati nel programma complessivamente 22 volte), i veri membri della “collettività” (menzionati 6 volte) schierati contro la “casta”, “l‟oligarchia” (ricorre 2 volte) che non è in grado di rappresentare la Repubblica autentica per la quale si richiede la convocazione di un‟Assemblea Costituente in modo da porre fine alla monarchia presidenziale e inaugurare la Sesta Repubblica.

Altra dicotomia riscontrata è il conflitto tra il mondo della “finanza” e degli “azionisti” contro l‟economia reale fatta di “lavoratori”, “operai” (menzionati 1 volta) e “salariati” (citati 6 volte). Qui si ripete l‟antitesi tra la comunità autentica e pura contro quella corrotta degli speculatori.

In linea con l‟ideologia di questa nuova forza politica, tra gli obiettivi principali del programma emerge principalmente la salvaguardia del dipendente salariato per il quale si ripromette di lottare e di garantirne i pieni diritti. È dunque il mondo del lavoro nel mirino della campagna di Mélenchon, più specificatamente il singolo lavoratore e così l‟imprenditoria locale che va custodita e valorizzata nonché protetta dalla logica mondialista delle “multinazionali” (ricorrono 4 volte) e dai mercati azionari. La dimensione squisitamente protezionistica che se ne ricava è la stessa espressa nel programma della Le Pen.

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“NOI” N “LORO” N

Aprile 2017

Nostro 28 Finanza 18 Francia – Francese/i 22 Unione Europea (Ue) 13 Noi 15 Migrazione – Migranti 9 Impresa/e 15 Banca/e – Bancario/a/i/e 6 Uguaglianza 15 Multinazionali 4 Donne 13 Hollande 3 Popolo – Popolazione – Popolare/i 13 Paesi (altri) 3 Uomini 8 Terrorismo 3 Nazione – Nazionale/i 7 Africa 2 Comune 7 Sarkozy 2 Contadino/i 7 Oligarchia 2 Collettivo/i/a 6 Burocrati 1 Salariati 6 Commissione Europea 1 Persona/e 5 Russia 1 Bambino/i 5 Bruxelles 1 Stato 4 Cittadinanza – Cittadino/i 4 Europa – Europeo/a 4 Lavoratori 4 Paese 3 Territorio – Territoriale 3 Sovrano/a – Sovranità 3 Giovani 2 Famiglie 2 Consumatori 2 Genitori 1 Agricoltori 1 Repubblica 1 Operai 1

Tabella 3.4. FRANCE INSOUMISE (FI) alle presidenziali dell’aprile 2017: dimensione ideologica.

Si staglia forse alle prime posizioni la battaglia intrapresa contro le “banche” (citate 6 volte), accusate di speculare a danno dei risparmiatori. FI propone a tal proposito una divisione tra le banche d‟affari speculatrici e le banche al dettaglio che invece sostengono con gli investimenti l‟economia reale. Questa battaglia contro la speculazione si estende non al dominio esclusivamente nazionale bensì include il livello europeo; la Commissione europea, costituita principalmente da burocrati e controllata

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dalla “Germania” (menzionata nel testo 1 volta), vorrebbe far pagare ai paesi membri un debito costituito per la maggior parte da interessi bancari. A proposito di Unione Europea, anche nel caso del programma FI permane la contrapposizione tra un‟Europa dei popoli, unita e solidale, contro un‟Europa dei burocrati fondata sull‟austerità e i vincoli di budget.

Decisamente più vaga e tenue la politica anti-immigrazione. A dispetto dell‟intolleranza zero, delle espulsioni immediate e della chiusura delle frontiere voluta da Marine Le Pen, France Insoumise considera la questione troppo seria per essere dettata da impulsi o interessi di parte. Propone di risolvere le instabilità e le problematiche alla radice senza rinnegare a nessuno il diritto all‟accoglienza.

Dal punto di vista retorico si sviluppa in numerosi passaggi del programma un elogio al popolo sovrano. Da partito populista come è stato catalogato, il movimento pone al vertice del potere i cittadini, gli unici degni di determinare le sorti del Paese. A questo proposito non è casuale la proposta contenuta nel documento di sottoporre a referendum popolare l‟uscita o meno della Francia dall‟Unione Europea. Ciò era già stato premesso in precedenza dal titolo introduttivo del programma stesso che confida nella “forza del popolo”. È nitida lungo tutto il documento la percezione che il sistema sia pervaso dalla corruzione. Basti pensare a quei passaggi nel programma dove France Insoumise accusa i politici al governo di aver “prelevato denaro ma di non averlo messo al sevizio

dell‟interesse pubblico”.

Si rilevano elementi di delegittimazione indirizzati ai governi precedenti Sarkozy e Hollande le cui carenze ed errori gestionali hanno defraudato il Paese:

“Invece di combattere la finanza, Hollande e Valls l'hanno aiutata a sacccheggiare

l'economia reale. Il reddito degli azionisti in Francia è il più alto in Europa”. Ma la

critica ai mandati precedenti non si ferma qui in quanto l‟occhio critico degli indomiti condanna anche la cattiva politica estera dell‟establishment al potere che ha ridotto la Francia a un burattino in mano agli statunitensi: “In cinque anni Sarkozy e Hollande

hanno rinchiuso la Francia nella NATO sulla scia della follia bellicosa degli Stati Uniti”. Per quanto riguarda la sfera sovranazionale non si rilevano eccessivi elementi di

delegittimazione fuorché un attacco generico all‟Unione Europea, considerata un meccanismo di sfruttamento dei più poveri a beneficio delle minoranze bancarie e azioniste.

In riferimento alla dimensione comunicativa, il linguaggio di cui si servono gli indomiti è semplice, scevro di formalismi o pomposità che al contrario costituiscono il nucleo

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portante del registro dei tecnocrati o dei politici mainstream. Non è certamente paragonabile ai discorsi senza filtri e a volte incauti del Front National. Si tratta piuttosto di un linguaggio che intende arrivare dritto al cuore del popolo per animarlo sollevando questioni sensibili. Non è del tutto involontaria però la scelta di trattare argomenti delicati; si può riportare l‟esempio della disoccupazione, problema a cuore dei francesi che viene descritto dagli indomiti con drammaticità, oppure l‟enfasi con cui viene descritta l‟attuale situazione finanziaria francese e il modo in cui viene proiettata l‟immagine di un Paese saccheggiato:

“Il reddito degli azionisti in Francia è il più alto in Europa. Bolle

finanziarie minacciano i nostri posti di lavoro”.

Seppur in maniera meno marcata rispetto al Front National le soluzioni proposte per risollevare il Paese potrebbero essere considerate in parte eccessivamente semplicistiche. Sono proprio di FI le proposte di creare più di 3,5 milioni d‟impieghi, di aumentare i salari minimi o di alleggerire le tasse bancarie.

Giunti all‟ultima dimensione, quella organizzativa, l‟aspetto forse più caratterizzante del partito è proprio la sua struttura e il suo assetto interno. Come è stato precedentemente evidenziato France Insoumise riflette la scelta del suo fondatore di creare un partito dal basso, innalzando un movimento che parta dal popolo, emulando il modello di Podemos.

La France Insoumise presenta una forma atipica, diversa rispetto a quella di un partito classico. Si definisce come un “movimento-rete” policentrico, evolutivo, aperto e popolare, inclusivo, umanista, politico-sociale e culturale, orientato all‟azione. I più di 5000 “gruppi d‟appoggio” sparsi su tutto il territorio, che si erano costituiti durante la campagna presidenziale, sono diventati dei “gruppi d‟azione” che costituiscono, in teoria, la spina dorsale della France Insoumise. Si tratta dunque di un movimento dove il suo leader e fondatore Mélenchon è un membro come tutti altri. Lo stesso Statuto costitutivo del partito in vigore dal dicembre 2006 riconferma una struttura policentrica. L‟organo che conserva la maggior parte delle responsabilità è il “Bureau”, composto da un presidente, un tesoriere e un segretario. L‟art. 8 dello Statuto affida al Bureau i poteri più estesi riguardanti il funzionamento dell‟associazione e l‟amministrazione del suo patrimonio: egli difatti, elabora e adotta tutti gli atti dell‟Associazione. Qualsiasi decisione determinante il futuro dell‟Associazione viene sottoposta a giudizio di un‟Assemblea ordinaria su proposta del Bureau.

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