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4.2. PODEMOS

4.3.1. Podemos alle elezioni europee del 2014

“Bisogna riacquistare sovranità

nazionale e dare priorità agli interessi dei cittadini, per riuscirci è necessario accedere al Parlamento europeo dato che le misure di austerity vengono stabilite a Bruxelles, non in Spagna” (Iglesias,

2014).

Come ben evidenziato all‟interno

del suo libro “Disputar la Democracia”, il leader del partito post-indignatos sembrerebbe avere le

idee chiare. Combattere il mostro burocratico di Bruxelles è una tappa imprescindibile nel percorso di liberazione nazionale. È proprio in Europa che Podemos raggiunge il suo primo traguardo.

Durante le elezioni del maggio 2014 i due grandi partiti di Spagna, il Partito Popolare e quello socialista, perdono seggi. Mariano Rajoy vince con il 26,06% dei consensi ma perde due seggi rispetto alle ultime elezioni e si ferma a 16. Dietro il PSOE con 23% delle preferenze e 14 seggi conquistati. Izquierda Unida si piazza al terzo posto con il 10% dei voti e 6 seggi. La vera rivelazione arriverà dal basso con Podemos; il partito di Pablo Iglesias si aggiudica il quarto posto con il 7,97% e 5 seggi conquistati84. “Claro

que Podemos!” così il sito ufficiale festeggia trionfante l‟elezione di 5 eurodeputati.

L‟entusiasmo generale verrà spento dalle dichiarazioni di Pablo Iglesias nelle interviste ufficiali nel quale esprimerà l‟insoddisfazione per il risultato dal momento che l‟obiettivo era rappresentare la maggioranza raggiungendo il 51%.

Il dato essenziale di queste elezioni sarà la débâcle dei due partiti cardine dello spettro politico spagnolo che assieme non riusciranno a superare la soglia del 50%.

84 http://elecciones.mir.es/resultados2014/99PE/DPE99999TO.htm (accesso 17 agosto 2018).

Figura 4.2. Manifesto elettorale di Podemos

alle europee del 2014

Fonte:

https://xn--diseocarteles-lkb.com/imagenes- poster/politica/elecciones-europeas-201/4

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Il programma che ha attirato l‟attenzione della comunità spagnola ruota attorno due parole chiave: “conquistare” e “recuperare”. Conquistare la libertà, l‟uguaglianza, la sovranità. Recuperare l‟economia, la fratellanza, la terra.

Partendo dalla dimensione ideologica, come riportato nella tabella sottostante (Tabella

4.1.), le parole più ricorrenti all‟interno del documento sono “uguaglianza”, “equità”,

“lotta alle disuguaglianze” (complessivamente menzionate nel testo 27 volte). Tali riferimenti sottolineano l‟importanza per Podemos di creare una democrazia (citata 52 volte), fondata sulla parità dei diritti e delle libertà in tutte le attività del vivere quotidiano. L‟ambizione principale del partito di Iglesias sembrerebbe dunque quella di assicurare una democrazia, non solo in ambito politico decisionale, ma anche e soprattutto in materia economica e sociale.

Il programma è incentrato prevalentemente sulla tutela del “cittadino” (presente 26 volte) in quanto “consumatore” (nominato 3 volte), “studente” (3 volte), “dipendente” (3 volte) ma soprattutto “lavoratore” (ricorre nel testo, insieme alle sue diverse derivazioni, circa 30 volte). Il lavoro è uno dei punti cardine del programma di Iglesias; infatti, qualsiasi lavoratore, sia esso impiegato o “imprenditore” (menzionato 6 volte), va tutelato dalle ingiustizie burocratiche e dagli abusi delle classi elitarie.

Elemento altrettanto importare da evidenziare è la scarsa presenza di riferimenti diretti alla Spagna in quanto Stato (4 in totale). Ciò probabilmente denota il carattere non nazionalistico del partito spagnolo contrariamente ai movimenti populisti trattati in Francia (basti pensare al Front National) e in Italia (prima fra tutti la Lega). Questo non vuol dire che Podemos non abbia a cuore l‟integrità del suo “territorio” (citata nelle diverse varianti 17 volte) ma lo inserisce in un contesto più ampio che non ha a che vedere con la dimensione squisitamente patriottica del termine bensì assume una valenza più generica di preservazione e valorizzazione dei diritti dei popoli (menzionato 6 volte), qualunque essi siano. A tal proposito è interessante notare una connotazione del “nemico” che presenta delle particolarità. Come in tanti altri partiti populisti persistono l‟astio e il rancore nei confronti dell‟“Unione Europea” (ricorre 8 volte) che Podemos vorrebbe democratizzare e purificare dalla corruzione e dalle logiche speculative predominanti nell‟ambiente politico da una parte e quello “finanziario” (6 volte) dall‟altra. Il principale destinatario delle accuse di Podemos sono difatti le “Banche” (presenti nel documento 9 volte), considerate istituti privi di etica poiché intenzionate a orientare le attività a loro esclusivo beneficio anziché a favore dei risparmiatori.

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“NOI” N “LORO” N

2014

Democrazia – Democratico/a 52 Unione Europea (UE) 32 Europa – Europeo/a/i/e 47 Amministrazione – Amministrativo 14 Persona/e 39 Stati (altri) 10 Lavoratori – Lavoro _ Lavorativo 30 Banca – Bancario/a/i/e 9 Impresa/e – Imprenditore/i 27 Immigrati – Migranti 7

Uguaglianza – Uguale/i – Equità – Disuguaglianze 27 Finanziario/i 6

Cittadinanza – Cittadino/i 26 Paesi membri 4 Terra/e – Territorio/i – Territoriale/i 17 Straniero/i 3 Famiglia/e – Familiare/i 14 Speculativo/a/i/e 3 Donne 12 Istituzioni Ue 2 Comune/i 10 Israele 2 Nazione/i – Nazionale/i 8 Oligopoli 2 Collettivi 7 Multinazionali 2 Popolazione – Popolare/i 6 Parlamento Europeo 2 Spagnolo/a 6 Monopolio/i 2 Stato 6 Oligopolio/i 2 Comunità 6 Lobbies 1 Uomini 5 Bce 1 Consumatori 3 Maghreb 1 Studenti 3 Governo 3 Industria – Industriali 3 Dipendenti 3 Agricoltori 1 Sovrano 1

Tabella 4.1. Podemos alle elezioni europee del 2014: dimensione ideologica.

Nell‟occhio del mirino anche le istituzioni europee, nello specifico la “Banca Centrale Europea” (nominata 1 volta), la quale andrebbe riorientata in senso maggiormente democratico e trasparente.

La lotta nei confronti delle “multinazionali” (citate 2 volte), assume un tono meno protezionistico; queste vengono attaccate in particolar modo per la mancanza di trasparenza e per le eccessive agevolazioni sia finanziarie che burocratiche di cui godono a dispetto delle imprese locali al fine di creare veri e propri “oligopoli” (ricorre nel documento 2 volte).

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Ciò che invece presenta delle differenze riguarda la denotazione dello “straniero” (3 volte). Dal momento che Podemos pone al centro delle sue prerogative il rispetto dei diritti umani e delle sue libertà, la politica migratoria viene affrontata in una prospettiva diversa, indubbiamente meno razzista e aggressiva rispetto ad altri partiti populisti europei. Il “migrante” (presente 7 vote), come tutti gli uomini, va protetto e rispettato e in ragione di questo, il movimento suggerisce di porre un freno al rimpatrio così come all‟espulsione efferata dei immigrati. In alternativa prevede lo smantellamento delle tratte umane clandestine sfruttate da organizzazioni che hanno approfittato dei più deboli per creare un business. Inoltre non è intenzionata a interrompere il programma di tutela dei rifugiati.

In merito alla dimensione retorica si capta lungo tutto il programma un sentimento di adorazione del popolo nella sua purezza e semplicità. In suo nome il partito promette maggiore uguaglianza, giustizia e libertà. Già dalla premessa il documento viene descritto come il frutto di una collaborazione collettiva con la comunità, realizzato tramite un metodo cittadino che ha saputo coinvolgere migliaia di persone. Ampliare la sfera partecipativa in ambito politico è proprio quello che Podemos si ripropone di fare una volta eletto. Ai fini di un maggior coinvolgimento del popolo all‟interno dello spazio politico-decisionale, ricorre numerose volte nel testo la proposta d‟introduzione del referendum quale meccanismo di controllo democratico e anti-corruzione.

La lotta alla corruzione è un elemento che viene trattato frequentemente all‟interno del programma, contro la quale Podemos consiglia un cambio di rotta in senso democratico e umanitario delle istituzioni e della macchina burocratica sia nazionale che europea. Riguardo quest‟ultima i toni sono marcatamente accesi e critici; non a caso, all‟interno del testo si rilevano numerosi elementi di delegittimazione sovranazionale. Prima fra tutti la Banca Centrale Europea, considerata la fucina della speculazione e della corruzione per contrastare la quale Podemos illustra il bisogno di:

“Creazione di meccanismi di controllo democratico e parlamentare

sulla Banca centrale europea e la sua subordinazione alle autorità politiche. Modifica dei suoi statuti e creazione di posti di lavoro dignitosi in tutta l'UE, la prevenzione di attacchi speculativi e sostegno al finanziamento pubblico attraverso l'acquisto diretto di debito pubblico nel mercato primario senza limitazioni”.

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Podemos ritiene inoltre necessario riorientare il sistema finanziario, marcio all‟interno, per metterlo al servizio del cittadino e rivoluzionarlo in senso etico. È dunque essenziale la:

“Promozione di servizi bancari, etici e cooperativi, la determinazione

di un tasso sugli utili bancari per un reinvestimento produttivo e il divieto di strumenti finanziari favorevoli alla speculazione finanziaria”.

Ulteriore aspetto prioritario della battaglia alla speculazione e alla non trasparenza è la riconversione pubblica di settori strategici dell‟economia, nonché lo scambio delle informazioni fiscali tra tutte le amministrazioni fiscali europee. Si legge difatti nel documento:

“Recupero del controllo pubblico nei settori strategici: telecomunicazioni, energia, cibo, trasporti, assistenza sanitaria, farmaceutica e istruzione attraverso l'acquisizione pubblica di una parte delle stesse, che garantisca una partecipazione pubblica di maggioranza nei suoi consigli di amministrazione e la creazione di imprese statali che forniscano questi servizi universalmente […] uno scambio trasparente delle informazioni fiscali tra tutte le amministrazioni fiscali europee, l‟abrogazione del segreto bancario”.

Sempre in materia di trasparenza e lotta alla corruzione, Podemos ritiene fondamentale un maggior controllo delle multinazionali e l‟arginamento delle lobby attraverso politiche comunicative che rendano più trasparenti le loro attività nei diversi settori. Per assicurare maggiore equità, il partito populista spagnolo aspira all‟adozione di una “Carta Democratica Europea” vincolante in materia di contabilità e rendiconti ma soprattutto propone l‟introduzione di meccanismi di controllo della macchina sovranazionale europea in modo da conferirle maggiore legittimazione democratica attraverso:

“Adozione di misure e meccanismi per la partecipazione diretta di tutte

le persone nel processo decisionale su questioni comuni, compresa la partecipazione telematica e altri meccanismi per assicurare l'effettiva partecipazione dei collettivi in maggiori difficoltà e a rischio di

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Podemos auspica inoltre l‟adozione della ratifica democratica per tutti i cambiamenti che riguardano le Costituzioni dei paesi membri oltre al già menzionato meccanismo dei referendum per estendere la partecipazione democratica ai processi decisionali:

“Inserimento negli attuali regolamenti della ratifica democratica con

partecipazione popolare a cui ricorrere per tutti i cambiamenti che riguardano le Costituzioni dei paesi membri. Garantire che vi sia sottoposta qualsiasi decisione presa dalle istituzioni europee di grande importanza per la cittadinanza. […] Questo nuovo sistema giuridico deve contemplare referendum vincolanti e le iniziative legislative popolari come pezzi chiave della partecipazione democratica”.

Questi passaggi del programma dimostrano l‟importanza che ricopre per Podemos il coinvolgimento del cittadino nelle decisioni pubbliche in modo da ridurre le distanze che intercorrono tra lui e la vita politica.

Per quanto riguarda la dimensione comunicativa, trapela dal programma del partito uno stile diretto e informale, volutamente chiaro e di facile comprensione. Non a caso Iglesias ha intenzionalmente prediletto un linguaggio senza mezzi termini capace di arrivare dritto al problema. È un registro tipicamente populista dal punto di vista sostanziale in quanto affronta le diverse tematiche, anche le più sensibili, con tono critico e risoluto. Un elemento che differenzia Podemos dalla maggioranza dei partiti populisti europei è l‟assenza di odio e intolleranza nelle sue parole. Ciò si riscontra in special modo nella sezione dedicata all‟immigrazione. In tale frangente è l‟umanità e il rispetto dei diritti umani a farla da padrona. Proprio in nome di questa umanità Podemos rinnega la chiusura delle frontiere o si rifiuta di rinunciare alla protezione dei rifugiati. Con lo stesso spirito il movimento parteggia per l‟uscita dalla Nato e da tutti i conflitti prediligendo la pace e la solidarietà. Anche il problema immigrazione risulta lograto dalla speculazione e dalla corruzione contro la quale Podemos chiede di porre un freno definitivo al business:

“Smantellare il mercato dei barconi per la deportazione degli

immigrati. Sviluppare una rete di accoglienza completa per aiutare le vittime del "traffico" di esseri umani, specialmente nelle aree in cui sono particolarmente sfruttati (accoglienza, prostituzione). Lotta

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contro organizzazioni e aziende che sfruttano la condizione degli immigrati offrendo loro le peggiori condizioni di lavoro”.

Lo stile comunicativo si distingue per la sua concretezza; il discorso si concentra maggiormente nell‟esposizione delle soluzioni piuttosto che nella descrizione drammatica o critica della situazione in cui versa il Paese. Un esempio proviene dal tema sicurezza in cui Podemos invece di basare la propria campagna elettorale su una politica del terrore propone di abbandonare le misure anti-terroriste che limitano le libertà individuali attraverso una riformulazione profonda del concetto di sicurezza:

“Riformulazione del concetto di sicurezza basato sul rispetto per diritti

costituzionali. Fine delle politiche antiterrorismo e di sicurezza dei cittadini che violano il libertà di espressione, diritti di associazione, di dimostrazione e di protesta e le garanzie procedurali che devono essere garantite a tutte le persone.”

Non mancano di certo elenchi d‟idee e promesse semplicistiche volte alla risoluzioni di questioni più complesse. Prima fra tutte il problema occupazione e la tutela del lavoratore per il quale promette salari minimi, età pensionabile fissa a 60, riduzione delle ore di lavoro. Si tratta d‟iniziative che attraggono naturalmente il cittadino medio. Ma non è il lavoro l‟unico settore nel quale traspare questo approccio; anche nell‟ambito della giustizia, della sanità come nell‟istruzione, Podemos s‟impegna a introdurre severe misure contro la corruzione e ogni forma di discriminazione.

Giunti alla dimensione organizzativa, Podemos non è di facile definizione in quanto la sua struttura interna presenta degli elementi contrastanti tra loro. La definizione più adatta è forse quella di “partito-movimento”. Questa categorizzazione è utile in quanto spiega la combinazione di elementi di verticalità e orizzontalità presenti al suo interno (Fittipaldi 2016)85. In parole più semplici il partito contempla sia organi di vertice che di base in continua tensione tra di loro; tra i primi rileviamo il Segretario Generale, il Consiglio di Coordinazione e il Consiglio Cittadino. Per quanto riguarda gli organi di base tra questi si prevede un‟Assemblea cittadina costituita dall‟insieme degli iscritti online a Podemos e i Circoli tematici e territoriali.

Lo Statuto di riferimento risale al 2015 e affronta punto per punto i diversi organismi costitutivi. In particolare l‟art. 10 è riservato all‟Assemblea cittadina, considerata il

85

http://fondazionefeltrinelli.it/viaromagnosi-podemos-un-partito-in-movimento/ (Accesso 31 agosto 2018).

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principale organo deliberativo che viene consultato per l‟assunzione delle decisioni di particolare rilevanza. Insieme ai Circoli tematici e territoriali, questa Assemblea denota il carattere estremamente partecipativo del partito che presenta tra le sue priorità il coinvolgimento degli affiliati e degli elettori tutti.

Gli organismi di base risultano in tensione con quelli di vertice, tra i quali spicca il Consiglio Cittadino a cui è dedicata tutta la Sezione Seconda dello Statuto. L‟art.16 denota il Consiglio come l‟organo di direzione politica a cui spettano le funzioni esecutive dell‟organizzazione. La sezione Terza è dedicata invece al Segretario Statale che esercita la rappresentanza politica e istituzionale del partito. L‟art. 27 illustra, infine, il Consiglio di Coordinamento considerato come la squadra su cui poggia il Segretario Generale per realizzare i propri compiti. Se i vertici della piramide fanno assimilare Podemos ai partiti di tipo tradizionale, gli organi di base lo rendono più vicino alla forma politica del movimento, nella quale si possono rintracciare le radici stesse di Podemos, nato dalle ceneri del movimento 15-M.