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Conclusioni della Presidenza [SN 300/02, 2002] (decisioni sulla dotazione finanziaria al 2013)

4.1 IL CASO FRANCESE

4.2. IL CASO TEDESCO

4.2.4. L’implementazione della Riforma Fischler

La Germania ha scelto di implementare la riforma a partire dal 2005 ed ha optato per il disaccoppiamento totale, con la sola eccezione del tabacco con il 40%. Il disacoppiamento è applicato secondo un modello che unisce una componente regionalizzata e una componente storica individuale e dinamica nel tempo. Le regioni di riferimento coincidono con i Lander, il premio è stato introdotto gradualmente

cominciando con un pagamento storico che sarà poi applicato su base completamente regionale dopo il 2010.

L’implementazione della Riforma Fischler e le scelte attuative, sono state illustrate dal Ministero dell’Agricoltura tedesco in un documento presentato nel giugno del 2004. La scelta del pagamento regionale si colloca in direzione del raggiungimento di una maggiore flessibilità, di un maggiore orientamento al mercato, e risponde anche all’esigenza di una maggiore equità sul piano distributivo. Il modello combinato storico/regionale tedesco, assicura il Ministero fino al 2010, garantisce che i produttori riceveranno i pagamenti su base storica, mentre il periodo di transizione dal 2010 al 2013 con l’avvio del premio su base regionale, garantirà un livellamento dei pagamenti tra pascoli e colture e favorirà le aziende che applicano pratiche estensive. Gli interlocutori consultati ritengono che il disaccoppiamento faciliterà l’applicazione della riforma dal punto di vista burocratico ed inoltre sostengono che l’applicazione del pagamento su base regionale indebolirà la posizione delle grandi aziende, favorendo la competitività delle piccole imprese.

Il modello di disaccoppiamento totale attuato e le scelte relative all’applicazione parzialmente regionale del RPU sono scaturita dalla volontà politica del governo federale di andare verso un premio unico ad ettaro, che lasciasse ampia libertà di scelta ai produttori e cancellasse le differenze di aiuti percepiti, e fosse di più semplice gestione amministrativa, costituendo, peraltro, un dispositivo più accettabile per l'opinione pubblica, rispetto al disaccoppiamento applicato su base storica.

I tempi stabiliti per l’entrata in vigore del pagamento regionale sono legati alla scelta politica di ritardare il più possibile, il passaggio da base storica a regionale e al fine di consentire agli agricoltori un passaggio graduale. I sindacati agricoli si mostrano tuttavia molto critici, particolarmente a livello locale (Land del Brandenburg), sostenendo che il modello scelto è estremamente complicato sul piano della gestione burocratica. Alcuni esperti coinvolti vedono nell’applicazione del modello ibrido, come una scelta particolarmente originale e come il segno dell’inizio di un percorso che condurrà alla scomparsa della dimensione “comune” del PAC.

Il processo di avvio della Riforma è stato accompagnato da pesanti critiche da parte dei countervailing interests ella cosiddetta “opposizione agraria”, cioè da quel folto gruppo di associazioni e dell’opinione pubblica che ha posizioni fortemente critiche nei

confronti del sostegno accordato al settore agricolo. Le stesse critiche sono state mosse anche durante il vertice del giugno scorso sul budget dell’Unione, e gran parte della stampa tedesca ha denunciato l’ingente quantitativo di risorse destinato all’agricoltura europea.

Il Centro di Ricerca Federale per L’Agricoltura ha avviato una serie di studi finalizzati a conoscere l’impatto sull’agricoltura tedesca della Riforma. Secondo le stime, le regioni orientali potrebbero essere fortemente penalizzate dall’applicazione della modulazione oltre che dalla fine del sostegno accordato ad alcune colture, come la segale e altri cereali. Rispetto agli allevamenti zootecnici, le previsioni del Centro Studi sono positive, non sono previsti contrazioni, anche se le organizzazioni di categoria il DBV hanno da subito prospettato ingenti perdite.

Procediamo di seguito con la discussione del sistema di implementazione della Riforma. Nella prima fase, l’envelope storico globale degli aiuti 2000-2002 percepito da ognuno dei 16 lander è fissato per il 65% per ciascun land, mentre il 35% è mutuato tra i diversi lander secondo una chiave di ripartizione legata alle superfici agricole. Tuttavia la dotazione finale di un land non può diminuire più del 5% in rapporto alla sua dotazione storica lorda. Nella seconda fase attuativa, il portafoglio degli aiuti storici 200-02 (in parte aggiustato) è suddiviso in tre insiemi. Un sotto portafoglio che comprende gli aiuti ai seminativi, gli aiuti alle sementi e la parte disaccoppiata degli aiuti al luppolo, oltre al 75% dell’aiuto alle patate e alla fecola. Tale portafoglio è diviso per il numero di ettari corrispondenti alle terre arabili censite nel 2002.

Questo montante costituisce lo zoccolo di RPU attribuito per tutti gli ettari terreno, secondo una media nazionale, con importi variabili per ogni land, tale zoccolo si eleva a circa 300 euro ad ettaro. Un sotto portafoglio comprende il premio speciale per l’abbattimento dei bovini, il 50% del pagamento complementare all’estensificazione. Tale portafoglio è diviso per il numero di ettari a pascolo censiti nel 2002, che costituisce lo zoccolo di RPU attribuito ai pascoli, in media nazionale (sempre con valori diversi per ogni land) in media il valore si eleva a circa 80 euro/ha. Un altro sotto portafoglio comprende il premio speciale bovini maschi, il premio per le vacche nutrici, e il premio all’abbattimento dei vitelli, la parte disaccoppiata del premio ai foraggi secchi, il 25% della parte disaccoppiata alla patata da fecola e l’aiuto diretto all’OCM latte, e il premio disaccoppiato al tabacco (dal 2006). Nel 2005 ogni produttore si vede attribuire

due tipi di RPU: uno per per gli ettari di terre arabili del RPU costituiti dallo zoccolo regionalizzato “terre arabili” completato dalla componente storica individuale, ed uno per i pascoli del RPU zoccolo regionalizzato completato dalla componente storica individuale. Ogni produttore dispone di due tipi di RPU in termini di montanti unitari. I quali sono specifici per ogni azienda, tutti gli ettari dichiarati nel 2005 sono utilizzati all’interno RPU. Tra il 2005 e il 2008 il RPU conservano i loro valori unitari. Tra 2009 e 2013, l'insieme dei RPU di un Land confluiscono in un unico importo identico per tutti i DPU della regione. Lo scarto tra i valori unitari iniziali di ogni RPU ed il valore finale unico, calcolabile dividendo il totale del riferimento storico 2000-2002 per il totale degli ettari in terre arabili o in pascoli, va riducendosi secondo il seguente prospetto:

9 dal 2006 al 2009 : 100% 9 nel 2010 : 90%

9 nel 2011 : 70% 9 nel 2012 : 40% 9 nel 2013 : 0%.

Per quanto concerne il disegno di attuazione nazionale della condizionalità e delle misure previste nell’ambito delle BCAA, è necessario da subito sottolineare il peso rilevante che la struttura politica federale ha rivestito in quest’ambito. Il disegno nazionale è infatti stato gestito a livello dei singoli lander. Nel complesso tale disegno appare tra i più completi e mostra una certa sensibilità a livello nazionale nei confronti dell’ambiente e del paesaggio (IEEP, 2004).

La Germania ha previsto l’applicazione di sette norme nell’ambito delle BCAA. La norma sulla copertura minima dei suoli che prevede che tra il 1 dicembre e il 15 febbraio almeno il 40% dell’area totale aziendale. La Germania ha poi applicato la norma per il mantenimento delle terrazze e quella per il mantenimento della sostanza organica nel suolo, che stabilisce che il livello di humus non debba scendere sotto un valore minimo di 75 kg per ettaro all’anno. Insieme alla Francia anche la Germania ha attuato la norma sulla rotazioni, prevedendo un rotazione tra tre colture su una superficie minima del 15% dell’area aziendale. Nel paese è anche prevista norma per la minima gestione delle terre con una distinzione tra pascoli e terre arabili. In ultimo nel paese è stata attivata la norma per il mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio che prevede

misure specifiche per il mantenimento delle siepi, dei boschi, delle zone umide e degli alberi protetti, all’interno dell’Atto nazionale per la conservazione della natura (GFNCA).

4.2.5. Il quadro degli interessi dominanti

Il quadro degli stakeholders coinvolti a livello nazionale nel disegno e gestione delle politiche agricole è notevolmente complicato nel caso tedesco, sostanzialmente da due fattori. In primo luogo, la presenza di un’amministrazione regionale dei Länder che, come per la Spagna e l’Italia, ha un ruolo attivo nella gestione delle politiche agricole. In secondo luogo, in Germania è attiva un’opinione pubblica particolarmente attenta ai temi dell’ambiente e della difesa dei consumatori.

La più importante organizzazione agricola attiva in Germania è la Deutsher

Bauernverband, la DBV, strutturata a livello federale con una struttura decisionale

fortemente centralizzata ed un’impostazione fortemente corporativista. I suoi membri sono le associazioni di agricoltori attive a livello regionale in tutti i Länder. L’orientamento dell’organizzazione è vicino ai Cristiano Democratici (CDU), anche se negli anni la DBV ha sviluppato rapporti, alla ricerca di sostegno anche con coalizioni di governo socialdemocratiche.

Il DBV nato nel 1948 ha fatto della disparità di reddito agricolo una delle principali rivendicazioni nei confronti del governo. Oggi rappresenta più del 90% delle 430.000 aziende tedesche, raccogliendo un insieme eterogeneo, sia sul piano geografico, che rispetto all’orientamento produttivo e alle dimensioni aziendali. L’organizzazione ha sviluppato rapporti particolarmente stretti con il ministero agricolo e con le altre agenzie di governo del settore. Presenta inoltre un forte radicamento su tutto il territorio nazionale, oltre ad una rappresentanza a Bruxelles che esercita attività di lobbyng direttamente a livello di istituzioni europee. L’eterogeneità degli interessi rappresentati dalla DBV, si traduce anche in un modello di sostegno proposto dall’organizzazione tedesca fortemente differenziato, al quale si è già fatto riferimento parlando di una sorta di contrapposizione nel disegno dell’intervento in agricoltura. La struttura produttiva fortemente differenziata. Ad esempio, il peso rilevante dei Lander meridionali, Baviera

in testa, fortemente orientata alla difesa della piccola proprietà, in netta opposizione con le aziende intensive e fortemente capitalizzate, presenti in altre aree del paese, come pure rispetto agli orientamenti produttivi, con la vocazione cerealicolo e bieticola delle aree settentrionali, in particolare dello Schleswig Holstein e la zootecnia nel Sud dello Stato.

Le associazioni ambientaliste più note sono la BUND, il NABU e il WWF. Il BUND rappresenta un’alleanza per la protezione dell’Ambiente e della Natura, conta più di 400.000 membri e ha 16 sezioni attive a livello di ciascun Land. Associazione coinvolta in numerosi progetti, collabora attivamente con le amministrazioni regionali soprattutto in Baviera e nel sud del paese. Le politiche agricole rappresentano uno dei temi più importanti, tale associazione chiede la riduzione del supporto all’agricoltura più intensiva e il suo riorientamento verso le produzioni di qualità e il biologico in modo particolare.

La rappresentanza tedesca del WWF conta un notevole numero di iscritti, circa 250.000. Anche per questa organizzazione l’agricoltura rappresenta un tema chiave, il WWF è particolarmente attivo nel chiedere politiche che puntino maggiormente sullo sviluppo rurale, e alla fine del massiccio intervento in agricoltura in favore di interventi più mirati. Le proposte dell’associazione puntano ad un coinvolgimento attivo degli agricoltori per la protezione della natura, essendo questi i custodi, in alcuni territori dello spazio rurale, andrebbero pagati perché garantiscano una protezione attiva dell’ambiente e la conservazione della biodiversità e del benessere animale.

Il NABU è il corrispettivo tedesco della LIPU, agisce in particolare per la protezione degli animali e degli uccelli, e conta più di 400.000 iscritti.

Il VZBV Verbraucherzentrale Bundesverband, è un’organizzazione ombrello che raccoglie 16 associazioni di consumatori operanti nei Lander, oltre a 22 associazioni nazionali che operano come lobby per rappresentare gli interessi dei consumatori nel mondo politico. Questo network rappresenta più di otto milioni di membri ed è fortemente supportato finanziariamente dallo stesso governo attraverso il Ministero Federale per la Protezione dei Consumatori e dal Ministero dell’Economia, dai quali ha ricevuto lo scorso anno quasi quindici milioni di euro.

La forza dell’associazionismo tedesco, abbiamo visto anche in termini di risorse, è particolarmente rilevante in tema di politiche agricole. Nel Settembre del 2003 hanno

pubblicato un dossier sull’implementazione della PAC in Germania, di notevole interesse, il lavoro presenta non solo la posizione della società civile ma fornisce alcune valutazioni sulle linee di sviluppo dell’agricoltura nazionale.

Un ruolo rilevante all’interno del processo politico tedesco è ricoperto dall’industria agroalimentare, dalla distribuzione, e dalle federazioni degli esportatori. Anche nel caso tedesco valgono le considerazioni fatte per la realtà francese per cui date le dimensioni e la portata globale degli interessi coinvolti, si può ritenere che l’azione di lobbyng svolta da questi attori si svolga più sulla scena europea e multilaterale che a livello nazionale.