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L‟intreccio della Terza Continuazione

4. Analisi dell‟intreccio

4.1 L‟intreccio della Terza Continuazione

Prima di procedere con l‟analisi dell‟intreccio, è opportuno rammentare che in questa sede è stato adottato il criterio stabilito da William Roach per la sua edizione della Terza Continuazione del 19831: in essa la numerazione dei versi di Manessier si pone in continuità rispetto alla Seconda Continuazione, la quale termina al verso 32594, durante la scena in cui Perceval riesce a risaldare le due metà della spada. Pertanto, per circostanziare opportunamente l‟episodio con cui ha inizio l‟opera di Manessier, risulta doveroso riprendere gli ultimi quattordici versi della Seconda Continuazione e considerarli per comodità come parte integrante del testo in esame, constatando segnatamente lo stretto legame così instaurato tra i due seguiti in versi del Conte du Graal.

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Il criterio di numerazione è stato ripreso dall‟edizione qui in uso (La Troisième Continuation du Conte du Graal, édition bilingue. Publication, traduction, présentation et notes par Marie-Noëlle Toury, avec le texte édité par William Roach, Champion, Paris 2004).

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1. vv. 32580-3183

L‟episodio si apre in medias res e ha come protagonisti il Re Pescatore e Perceval. Il re Pescatore racconta a Perceval la storia delle componenti della processione del Graal e della spada che era di suo fratello, il quale è stato ucciso da Partinal. Perceval promette di vendicare questo assassinio. Il Re Pescatore spiega poi il significato dell‟albero illuminato e della Cappella della Mano Nera. Perceval promette solennemente di ritornare lì per ingaggiare una battaglia contro la Mano Nera.

2. vv. 33184-757

Perceval si imbatte in Sagremor e viene ferito in un combattimento contro dei briganti a cavallo.

3. vv. 33758-4080

Sagremor prosegue il proprio cammino e uccide il capo dei briganti.

4. vv. 34081-725

Sagremor alloggia presso il Castello delle fanciulle e ne sconfigge l‟assediante Tallidés.

5. vv. 34726-5050

Sagremor presta soccorso a una damigella sottraendola a un tentativo di violenza, ma nel fare ciò viene ferito.

6. vv. 35051-299

La sorella di Silimac, il cavaliere ucciso mentre si trovava sotto la protezione di Gauvain (nella Prima Continuazione), giunge alla corte di re Artù ed esige che Gauvain la segua.

7. vv. 35300-745

Gauvain soccorre una damigella in procinto di essere gettata tra le fiamme e così Dodinel dall‟essere fatto prigioniero a seguito di un‟iniqua condanna.

8. vv. 35746-6363

Gauvain sconfigge Re Margon, il quale aveva posto l‟assedio al castello della sorella di Silimac, e promette di ferire Keu per vendicare l‟uccisione di Silimac. Margon entra a far parte del seguito armato di Artù, divenendo noto con il nome di Re dei Cento Cavalieri.

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9. vv. 36364-620

Gauvain corre il rischio di essere fatto prigioniero dalla nipote di Silimac e viene a sapere che la sorella di quest‟ultimo si chiama Bionda Fanciulla.

10. vv. 36621-916

Gauvain in incognito ingaggia un duello giudiziario contro Keu e lo ferisce.

11. vv. 36917-7140

Gauvain incontra suo fratello Agravain, dal quale apprende che Keu è guarito.

12. vv. 37141-862

Perceval sconfigge la Mano Nera nella cappella.

13. vv. 37863-8409

Perceval viene tentato dal Diavolo sotto mentite spoglie, il quale gli si presenta dapprima sotto forma di un cavallo nero, poi con le sembianze di Blanchefleur.

14. vv. 38410-545

Perceval sconfigge il cavaliere di Lindesores.

15. vv. 38546-922

Perceval salva la donna amata da Dodinel da un tentativo di violenza e apprende che Blanchefleur sta subendo un assedio posto da Aridés d‟Escavallon.

16. vv. 38923-9026

Perceval fa visita al fabbro Tribuët, il quale ripara la sua spada.

17. vv. 39027-359

Perceval fa ritorno a Beaurepaire, dove sconfigge Aridés. Egli declina l‟offerta di fermarsi lì, dal momento che deve essere alla corte di Artù per la Pentecoste.

18. vv. 39360-576

I tre cavalieri che Perceval ha sconfitto recentemente si rendono prigionieri ad Artù ed entrano a far parte della Tavola Rotonda.

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19. vv. 39577-969

Perceval incontra il Bel Codardo e viene ferito nel prestare soccorso a due donne sul punto di essere arse in un rogo.

20. vv. 39970-40182

Sagremor, Dodinel e altri cavalieri fanno ritorno alla corte di Artù a Camaalot per la Pentecoste, ma non vi è traccia di Perceval. I cavalieri allora partono alla ricerca di Perceval.

21. vv. 40183-401

Bohort abbandona suo fratello Lionel per soccorrere una damigella in pericolo.

22. vv. 40402-513

Gauvain salva Lionel. Quest‟ultimo parte, determinato a vendicarsi di Bohort per non avergli prestato aiuto.

23. vv. 40514-624

Il Diavolo tenta di ingannare Bohort, persuadendolo della morte del fratello.

24. vv. 40625-974

Lionel aggredisce Bohort; nel tentativo di fermarlo, Calogrenant perde la vita. I fratelli si riappacificano.

25. vv. 40975-1317

Perceval e il Bel Codardo combattono in un torneo in cui riescono ad avere la meglio. A seguito di ciò, Perceval cambia il nome del compagno in Bell‟Ardito.

26. 41318-606

Perceval e Hector, non riconoscendosi l‟un l‟altro, combattono quasi fino alla morte. Il Graal fa la sua apparizione e sana le loro ferite.

27. vv. 41607-860

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28. vv. 41861-2101

Perceval porta la testa di Partinal al Castello del Graal, determinando in tal modo la guarigione del Re Pescatore, il quale gli rivela di essere suo zio e lo nomina suo erede.

29. vv. 42102-468

Perceval sconfigge sei cavalieri lungo il cammino alla volta della corte arturiana. Giunto a destinazione, egli racconta le proprie avventure. Artù fa mettere per iscritto le imprese di tutti i suoi cavalieri, che saranno custodite a Salisbury. Perceval riceve la notizia della morte del Re Pescatore.

30. vv. 42469-637

Artù e i suoi cavalieri accompagnano Perceval a ricevere la corona a Corbenic, dove assistono alla processione del Graal. Perceval regna in pace per sette anni e trascorre altri due anni da eremita, mentre il Graal provvede al suo sostentamento. Alla sua morte il Graal, la lancia e il tagliere d‟argento ascendono con lui in Paradiso.

31. vv. 42638-68 Epilogo.

1. Perceval al castello del Graal, vv. 32580-3183

Perceval si trova al castello del Graal, dove assiste alla processione del Graal, della lancia e del tagliere. Egli domanda al re da dove provengano questi oggetti e a chi vengano serviti, ottenendo in risposta dallo stesso che la lancia apparteneva a Longino. Dopodiché viene raccontata a Perceval la storia di Giuseppe di Arimatea che raccolse il sangue di Gesù Cristo. Interrogato su come giunse fin lì il Graal, il re risponde che con l‟aiuto di Nicodemo, Giuseppe rimosse Gesù dalla croce e lo portò via di lì; a seguito di questo atto di misericordia, Giuseppe fu incarcerato per quarant‟anni senza mangiare né bere e sarebbe morto se Dio non gli avesse inviato regolarmente il nutrimento per mezzo del Santo Graal. Il re spiega a Perceval di appartenere al lignaggio di Giuseppe, aggiungendo che il Graal non si è mai allontanato da lì. Viene rivelata a Perceval l‟identità delle due fanciulle che portano rispettivamente il Graal e il tagliere d‟argento: la prima è figlia dello stesso re, mentre la seconda è la nipote di questi, figlia di Goondesert. Interrogato da Perceval riguardo a come si spezzò la spada, il re risponde che durante l‟assedio del castello subìto dal fratello Goondesert, la spada si spezzò per il colpo mortale inferto a quest‟ultimo dal nipote del suo avversario Pinogrés a seguito di una sortita cui era inizialmente sopravvissuto.

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La spada rimase però sul campo e venne poi riportata al castello, come il corpo, cui fu data sepoltura. La spada fu ricomposta e custodita nell‟attesa che arrivasse un cavaliere destinato a vendicare il fratello del re. Il re si colpì le cosce con la spada, recidendosi tutte le terminazioni nervose e rimanendo per questo impotente. E tale rimarrà fino a quando non sarà vendicato.

Il re rivela il nome del colpevole, Partinal, signore della Torre Rossa. Inoltre il re risponde alla domanda di Perceval riguardo all‟albero incantato con le fate ingannatrici, della cappella di Branguemore de Cornouailles, così chiamata dal nome della madre del re Pinogrés, e della Mano Nera. Il re istruisce Perceval sul da farsi. Il giorno seguente Perceval si congeda dal re e parte.

2. Perceval e Sagremor, vv. 33184-757

Perceval vede in una foresta un cavaliere ben equipaggiato, ma in sella a un misero ronzino.

Questi si vergogna del proprio stato e cerca di evitare Perceval, ma il cavallo di quest‟ultimo lo raggiunge. Si tratta di Sagremor lo Smisurato, appartenente all‟ordine della Tavola Rotonda, partito dalla corte di Camaalot alla ricerca di Perceval, così come Gauvain, Calogrenant, Yvain e altri sessanta cavalieri.

Rallegrandosi di aver trovato il compagno, Sagremor propone che essi si rechino insieme alla corte, ma Perceval rifiuta procrastinando il proprio ritorno e chiede spiegazioni riguardo al ronzino. Sagremor spiega che il proprio destriero è stato sostituito da quel ronzino mentre stava riposando nella foresta, e si augura di trovare un cavallo migliore di quello di cui è costretto a servirsi. Sopraggiungono dieci cavalieri, il primo dei quali si trova in sella al cavallo di Sagremor e con una damigella che invoca disperatamente l‟aiuto dei due compagni. Perceval riesce a recuperare il cavallo di Sagremor, il quale si offre a sua volta di aiutarlo. Malgrado Perceval declini l‟offerta, Sagremor gli presta comunque il proprio aiuto in un momento di difficoltà sopraggiunto nel corso del combattimento contro i cavalieri.

Il cavaliere abbandona la fanciulla per fuggire, inseguito da Sagremor. Perceval cade a terra, poiché gli viene ucciso il cavallo. Dando un colpo di spada, poi, questa si spezza in due. Perceval la raccoglie, si impadronisce di un cavallo, mentre i due cavalieri superstiti si danno alla fuga.

Di nuovo a piedi, Perceval uccide uno di costoro, ma è ferito gravemente dal cavaliere che aveva ucciso il suo cavallo. La fanciulla esce allo scoperto e Perceval la fa salire a cavallo, apprendendo da questa il sentiero per un castello. Arriva un giovane in sella a un palafreno e vi fa sedere la fanciulla. Questo giovane e Perceval cavalcano fino a raggiungere il castello in cui vive la giovane donna, dove Perceval dimora per un mese, fino a quando la sua ferita è del tutto guarita.

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3. Sagremor e il brigante a cavallo, vv. 33758-4080

Sagremor riesce a raggiungere colui che gli aveva sottratto il cavallo. Quando i due si scontrano a piedi, Sagremor uccide un cavaliere che era giunto in aiuto del ladro, poi ferisce quest‟ultimo, che si getta in un pozzo annegando sotto il peso delle sue armi. Combatte poi contro quattro paesani che erano accorsi al richiamo di una sentinella, uccidendone uno, mentre l‟altro muore accidentalmente, gettandosi dalla finestra in un fossato. La sentinella invoca la pietà di Sagremor, offrendogli di divenire il signore della propria casa, ma il cavaliere si limita ad accettare la sua ospitalità per la sera. Al suo risveglio, Sagremor parte.

4. Sagremor al Castello delle fanciulle, vv. 34081-725

Triste per aver perso di vista Perceval, Sagremor si addentra nel bosco e trova i cavalieri morti, deducendo che sia opera del compagno. Trova un castello ben fortificato, forse in stato di guerra. Una fanciulla si affaccia e domanda a Sagremor di palesarle la propria identità, poi scende ad accoglierlo e spiega che si tratta del Castello delle fanciulle. Una delle settecento ospiti è amata dal cavaliere Tallidés de la Marche, ma la padrona è fermamente intenzionata a non concederla a quest‟ultimo, ragion per cui Tallidés tiene il castello in assedio, mentre le donne non osano difendersi. La donna ha mandato a cercare aiuto alla corte di re Artù e confida nel suo soccorso. Sagremor si offre di battersi corpo a corpo contro Tallidés l‟indomani.

Il giorno seguente, quando giunge notizia dell‟arrivo imminente di Tallidés, Sagremor avanza la sua proposta di combattere loro due soli mandando una fanciulla ad informare il proprio avversario: solo in caso di vittoria, quest‟ultimo potrà legittimamente pretendere per sé la fanciulla.

La messaggera trasmette la proposta a Tallidés, il quale accetta con la presunzione di vincere, promettendo di abbandonare l‟assedio in caso di sconfitta. Essi combattono duramente, fino a quando Tallidés invoca la grazia di Sagremor, il quale gli propone di rendersi prigioniero della nobildonna del castello. All‟obiezione di Tallidés, Sagremor gli consiglia di prestarsi a difendere la signora. Tallidés si mette allora alla mercé della donna e le annuncia la partenza di Sagremor. La donna gli risparmia la prigione, mentre Tallidés si offre di prestare i suoi servigi in cambio della concessione della fanciulla che ama. La donna gli accorda il favore purché egli – come lui stesso si offre – ponga rimedio agli oltraggi arrecati in precedenza. Il mattino seguente vengono celebrate le nozze tra Tallidés e la fanciulla.

5. Sagremor soccorre una damigella, vv. 34726-5050

Sagremor scorge attraverso una fenditura in una roccia due cavalieri che si apprestano a violentare una fanciulla che invoca aiuto. Sagremor accorre in soccorso e uccide i due cavalieri.

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La fanciulla lo ringrazia per averle salvato l‟onore, poi gli offre ospitalità per la notte a casa di suo padre. Vengono accolti dal fratello della fanciulla, il quale chiede spiegazioni riguardo alla ferita riportata da Sagremor. La ragazza spiega al fratello l‟accaduto e, malgrado Sagremor sostenga di non provare dolore, viene informato anche il signore, il quale si offre di guarirlo e lo medica.

Sagremor viene accudito dalla fanciulla e dal padre di questa, e guarirà dopo ben sei settimane di convalescenza.

6. Gauvain e la sorella di Silimac, vv. 35051-299

Gauvain soggiorna dallo zio Artù ed è addolorato per la morte di un cavaliere, avvenuta quando questi era sotto la sua protezione. Decide di mettersi in cammino per trovare la dimora del re presso il quale è stato servito dal Graal, stavolta deciso ad apprendere tutta la verità riguardo alla singolare processione alla quale ha assistito e al cavaliere ucciso. Irrompe una fanciulla in sella a una mula bianca, raggiunge Gauvain nella stanza in cui questi si trova con la regina e gli rinfaccia che sotto la sua protezione ha perso la vita il più valente dei cavalieri. Questa spiega che il cavaliere in questione era suo fratello, rinfacciando a Gauvain di aver fallito nell‟impresa di proteggerlo, poi gli chiede spiegazioni riguardo alle delucidazioni da lui ricevute mentre si trovava alla corte del Re Pescatore, ma che egli non è riuscito a ottenere per via dei suoi peccati.

La fanciulla gli propone che insieme portino a compimento l‟opera che suo fratello aveva cominciato. Gauvain accetta ed entrambi si mettono in cammino.

7. Gauvain soccorre Dodinel, vv. 35300-745

Attirato da un rogo, Gauvain scorge due giovani uomini che trattengono una fanciulla seminuda per poi gettarla nella brace. Gauvain e la sua compagna chiedono spiegazioni e vengono a sapere da un cavaliere che questa è accusata dell‟omicidio del fratello. Gauvain nutre dei dubbi al riguardo, poi confermati dagli astanti che affermano che l‟uccisore è Dodinel il Selvaggio e invocano soccorso per la fanciulla innocente. Gauvain ordina che questa venga liberata e si propone di farle da garante, ma il cavaliere armato si sente oltraggiato dal suo intervento.

I due combattono e Gauvain riesce a gettare il proprio avversario tra le fiamme e viene acclamato dai presenti, presentandosi come nipote di Artù. La giovane, che gli è riconoscente, si offre di soddisfare ogni suo desiderio. Gauvain allora chiede la restituzione del cavaliere proveniente dalla sua terra e la fanciulla gli accorda il favore suo malgrado, perché si tratta di Dodinel, accusato dell‟omicidio del fratello di questa. Dodinel allora viene liberato, mentre Gauvain e la sua compagna di viaggio, proseguendo il loro cammino, si imbattono in tre cavalieri, nipoti di colui che

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è stato gettato nel fuoco: Gauvain uccide i primi due e costringe il terzo a rendersi prigioniero alla fanciulla che abita nel castello su di un‟altura.

8. Gauvain sconfigge re Margon, vv. 35746-6363

Gauvain e la sua compagna riprendono il loro cammino fino a sopraggiungere nel castello di quest‟ultima, dal quale provengono le grida dei cittadini che la esortano ad affrettarsi a tornare. Questa offre ospitalità a Gauvain, poi racconta di essere stata promessa in sposa a Quagrilo, figlio di re Margon. Ma lei è fermamente decisa a non accettare, essendo innamorata di un altro cavaliere che è stato fatto prigioniero da Margon nel corso di un assedio. Margon non accetta contrattazioni e l‟uomo amato dalla fanciulla viene impiccato sotto gli occhi di quest‟ultima. Per vendicarsi del torto subìto, la fanciulla scaraventa l‟uomo contro la tenda del re, il quale giura di non abbandonare l‟assedio del castello fino alla propria morte. Pertanto la fanciulla aveva invocato l‟aiuto del fratello, il quale però è stato ucciso a tradimento da Keu. Come convenuto tra i due avversari, la fanciulla ingaggia Gauvain contro Margon. In caso di vittoria, Margon dovrà desistere dal proposito di protrarre l‟assedio. L‟indomani i due si battono, fino a quando Margon invoca la pietà di Gauvain, che questi gli accorda, a condizione che si renda prigioniero alla corte di re Artù per suo conto e che da allora in poi lasci in pace la fanciulla, la sua gente e la sua terra. Margon si conforma alla sua volontà, ma prima di mettersi in cammino domanda la propria identità a Gauvain e comprende così di essere stato sconfitto dal miglior cavaliere al mondo. Gauvain riferisce l‟accaduto alla fanciulla, la quale, pur avendo preferito che Margon finisse decapitato, dimostra di rispettare la risoluzione presa e invoca nuovamente il suo aiuto affinché venga fatta vendetta sul siniscalco Keu. Gauvain acconsente e, asserendo di dover regolare un affare a Carduel, si separa dalla fanciulla, la quale gli consegna una lancia con affissa una banderuola di seta vermiglia da intingere nel sangue di Keu. Intanto Margon raggiunge i propri uomini, rivelando loro il compito da assolvere per conto di Gauvain, e con questi si mette in cammino alla volta della corte di re Artù. Durante una sosta, un nano chiede a re Margon di soccorrere la regina Malehaut, sorella del re, rapita dal temibile Gorgaris, il quale dispone di centoquaranta cavalieri al proprio servizio. Allora Margon si fa condurre nel luogo in cui dovrà affrontare il nemico. Dopo aver combattuto, Gorgaris si arrende a re Margon e viene messo in prigione dalla donna per sette anni. Come promesso a Gauvain, Margon si rende prigioniero di re Artù, il quale gli offre un posto nella Tavola Rotonda con il nome di Re dei Cento Cavalieri.

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9. Gauvain e la Bionda Fanciulla, vv. 36364-620

Gauvain si avvicina a una tenuta provvista di una torre, ben fortificata e cinta di mura. Una fanciulla appoggiata a una finestra della torre invia il proprio siniscalco a farsi incontro all‟avventore, con l‟ordine di farlo prigioniero qualora questi appartenga al seguito di re Artù, così da vendicare suo zio Silimac. Il siniscalco obbedisce e si giunge a uno scontro tra i due. Ma quando si accinge a sferrare il colpo mortale all‟avversario, Gauvain viene chiamato per nome dalla fanciulla per la quale aveva combattuto contro Margon, la quale lo implora di risparmiare il proprio cugino germano di guardia alla torre. Riconoscendola, Gauvain la abbraccia e il fratello di questa offre ospitalità al cavaliere che l‟ha risparmiato. Accorre lì anche la fanciulla della torre, desiderosa di conoscere l‟identità dell‟avventore. La giovane poc‟anzi sopraggiunta in sella alla mula spiega che si tratta di Gauvain: questa è a sua volta zia della giovane accorsa dalla torre, la quale si è mostrata inizialmente ostile nei confronti del cavaliere, credendo che questi abbia ucciso suo zio Silimac. Ma la zia si affretta a spiegarle che Silimac è stato ucciso dal siniscalco e che sarà Gauvain ad assumersi l‟onere della vendetta. Interrogata da Gauvain sull‟identità propria e del fratello, la giovane donna si presenta con il nome di Bionda Fanciulla, mentre Silimac è signore del castello de la Roche. Rinnovando la propria promessa e indossando le armi del cavaliere incontrato sulla soglia del castello, Gauvain si congeda per recarsi alla corte di Artù, accompagnato dalla Bionda Fanciulla.

10. Scontro tra Gauvain e Keu, vv. 36621-916