Il raggiungimento dell’obiettivo per i corsi d’acqua è la naturale conseguenza degli interventi di disinquinamento sul territorio del Bacino Scolante e degli adeguamenti degli scarichi puntiformi ai nuovi limiti imposti dal Decreto dei Ministeri dell’Ambiente e dei Lavori Pubblici 30 luglio 1999.
Al fine di collocare correttamente gli interventi di disinquinamento realizzati dalla Regione Veneto nell'ambito dei provvedimenti per la Salvaguardia di Venezia e della sua laguna non può prescindersi dal riferimento normativo della Direttiva 2000/60/CEE del 23 ottobre 2000 "Direttiva quadro per l'azione comunitaria in materia di acque" più nota come Direttiva Quadro sulle Acque.
La Direttiva in considerazione, assegna come primo compito agli Stati membri, l’onere di identificare, nell’ambito del proprio territorio, i distretti idrografici e di designare corrispondentemente le autorità competenti per l'applicazione delle norme della Direttiva stessa all'interno di ciascun distretto. Il distretto idrografico costituisce dunque l'unità territoriale di riferimento per la gestione integrata del sistema delle acque superficiali e sotterranee. Rispetto ad esso è predisposto ed attuato il Piano di gestione (art.13 Direttiva 2000/60/CE), per il conseguimento degli obiettivi posti dalla direttiva medesima.
Il Piano di Gestione del Distretto Idrografico rappresenta lo strumento di governo di tutti gli aspetti legati alla tutela dei corpi idrici. Questo strumento pianificatorio ha l’obiettivo di
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gestire le risorse idriche sulla base dei confini idrologici (e non amministrativi) al fine di raggiungere un obiettivo almeno buono di qualità ecologica e chimica dei corpi idrici, di favorire un controllo unitario dello stato qualitativo e quantitativo e di garantire maggiore coerenza e coordinamento negli interventi, compresa la verifica della loro attuazione ed efficacia.
Il D.Lgs 152/06 suddivide il territorio nazionale in Distretti Idrografici (art. 64), per ognuno dei quali viene istituita una Autorità di Bacino Distrettuale. La struttura dell’Autorità di Bacino è definita all’art. 63 del D.Lgs. 152/06.
Il Piano di Gestione (art.117 D.Lgs. 152/06) viene inserito nel contesto pianificatorio italiano come piano stralcio del Piano di Bacino distrettuale (art. 65 D.Lgs 152/06), dovendo quest’ultimo considerare, oltre alla tutela dei corpi idrici, anche altri aspetti della pianificazione del territorio, quali la difesa del suolo e il rischio idrogeologico (es. PAI). Oltre a questi strumenti, di competenza dell’Autorità di Bacino Distrettuale, la normativa italiana prevede, a carico di ciascuna Regione, l’elaborazione del Piano di Tutela, che costituisce un piano di settore del piano di Gestione (art.121 D.Lgs.152/06).
Il Piano di Gestione è pertanto, ai sensi della normativa italiana ed europea, lo strumento principale di governo dei bacini idrografici per tutti gli aspetti inerenti la tutela degli ambienti acquatici, la gestione delle risorse idriche e la regolamentazione di ogni loro forma d’uso.
Il distretto delle Alpi Orientali è costituito dal bacino di rilievo nazionale dell'Adige ai sensi della legge 18 maggio 1989 n.183; dai bacini di rilievo nazionale di Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione (Alto Adriatico) ai sensi della legge 18 maggio 1989 n.183; i bacini interregionali del Lemene e del Fissero-Tartaro-Canalbianco ai sensi della legge 18 maggio 1989 n.183; i bacini regionali del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia ai sensi della legge 18 maggio 1989 n.183; il bacino scolante nella Laguna di Venezia ex lege 29 novembre 1984 n.798, i cui confini sono stati approvati con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 23 del 7 maggio 2003 compresa la laguna di Venezia; dal tratto di mare dell’alto Adriatico antistante i citati bacini fino a 1 miglio nautico dalla linea di base per la determinazione del limite delle acque territoriali.
In relazione alla specificità territoriale, ambientale, normativa e strategica del territorio della laguna di Venezia e del suo bacino scolante si sviluppa per tale territorio uno specifico Piano di Gestione delle acque ai sensi della Direttiva 2000/60, nell’ambito del Piano di Gestione dei bacini Idrografici delle Alpi Orientali. Ciò in conformità con quanto stabilito
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dalla Direttiva Acque e dal D.Lgs.152/063, secondo cui i Piani di Gestione dei Distretti Idrografici possono essere integrati, redatti ed approvati per sottobacini.
In tal senso il territorio che comprende la Laguna di Venezia, il suo bacino scolante e l’area marina antistante viene individuato come subunità idrografica della laguna di Venezia appartenete al distretto delle alpi orientali.
Il piano di gestione della subunità rappresenta quindi una specificazione autonoma del più ampio piano di gestione del distretto delle alpi orientaliL’articolo 14 della direttiva 2000/60 CE dispone anche che, sin nelle fasi preliminari dell’elaborazione del piano, venga assicurata la partecipazione attiva di tutte le parti interessate59.
In relazione a quanto sopra richiamato, il presente documento, relativo alla subunità idrografica della laguna di Venezia, è stato elaborato nell’ambito della procedura di informazione e di consultazione pubblica per il Piano di gestione del Distretto Idrografico delle Alpi Orientali, avviata dalle Autorità di Bacino dell’Alto Adriatico e del fiume Adige. Questa prima e provvisoria valutazione di carattere generale della gestione delle acque è articolata alla scala degli ambiti territoriali che concorrono a formare il distretto della laguna di Venezia ossia, il bacino scolante nella laguna di Venezia, la laguna di Venezia e la fascia marino – costiera).
Le principali fonti informative utili allo scopo sono costituite dagli atti di pianificazione elaborati dalla Regione del Veneto (Piano Regionale di Tutela delle Acque e Piano Direttore) e dai risultati degli studi e dei monitoraggio condotti da ARPAV e dal Magistrato alle Acque, nonché dai rapporti tecnico-scientifici redatti da parte dei soggetti istituzionalmente preposti al monitoraggio quali-quantitativo delle acque del bacino scolante, della laguna e della fascia marinocostiera, ed in generale degli ecosistemi umidi connessi.